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esaurimento...


esdra

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scusate ma sto scoppiando...non venitemi a dire di prendere le cose con ironia, di sfogarmi in qualche attività, facendo qualcosa per gli altri o che, non ne posso più di chi mi fa sentire in colpa perché ogni tanto cado.

Ieri ho spaccato la porta, un altro giorno i bicchieri, ho ancora delle notte infernali in cui non so cosa mi ferma dall'ammazzare mio padre o mio fratello, mi metto a fare piani lucidi anche su come far saltare la casa in aria. Mi sono trovata dei giorni a sfogarmi urlando come una bestia. Io non lo conosco questo sentimento, della rabbia, ho sempre incassato tutti i colpi, tutte le botte e tutta la violenza psicologica della mia famiglia, e poi è morta mia madre e sono sempre io la scema, la bambinetta, l'egoista, l'immatura. Mi sono stancata di mettermi nei panni degli altri, nel punto di vista degli altri, giustificare e fare la brava bambina, se ho avuto una colpa è stata quella di non avervi mai risposto dietro, ma come fa una bambina a rispondere dietro a quattro maschi più grandi di lei? dove lo impara?

Ho il cervello annacquato, tutta la mia consapevolezza e maturità razionale l'ho buttata via, mi sembra di non esser più capace di esser brava, di capire le cose come le ho sempre capite, sono diventata vulnerabile ad ogni parola, mi sembra di essere pazza, ma non voglio far del male, ho paura che farò del male a qualcuno. Ne parlo con tutti perché mi salvino da me stessa e perché non ho più giudizio, non pretendo che mi capiscano, ma mi sento cieca nelle mie azioni e non so dove cercare aiuto, dentro di me non lo trovo più.

Dovrei trovare una ragione e un senso per rispondere sempre nel modo migliore alle cose, ma io non ci credo più a quello che ho letto, a quello che potrei leggere, ai libri, a quello che di bene ho fatto alle persone, a tutti i princìpi che puoi creare e distruggere, non credo più a niente, per me fare una torta per la mia famiglia e ammazzare mio padre è diventata la stessa cosa, per favore credetemi, non so più come salvarmi da me stessa.

Non capisco più nulla, non riesco più a razionalizzare nulla e non trovo sfogo da nessuna parte, vengo qua ogni tanto a scrivere e a recitare la parte di quella che sta capendo qualcosa...qualcuno mi prenda a schiaffi!

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I propositi di ammazzare togliteli dalla mente.

La colpa di chi ti circonda è solo in parte loro.

Tu sei troppo arrabbiata per valutare razionalmente la tua vita.

Fai un bel respiro e disintossacati di tutte le incazzature.

Ami un uomo, una persona, non c'è che da coltivarlo l'amore...non è come il tempo che vien da sè.

Non odiare non porta da nessuna parte.

Non ho consigli assoluti posso solo darti qualche piccolo suggerimento tipo

coltiva il bello ed il piacere e no colpevolizzare il mondo e chi ti circonda.

Un abbraccio.

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c'e stato un periodo della mia vita che mi sentivo come te ed avevo capito che tutto era inutile e dovevo

prendere una decisione senza ritorno . un bel di' mi alzai dal letto , presi le mie robe e spari'

dalla circolazione. avevo 14 anni e nn ho mai messo piu piede nella casa dei miei , mi sarei suicidato piuttosto.

i romani prima di fare querra ci pensavano molto ma quando la facevano distruggevano tutto.

io ho distrutto tutto propio per nn ritrovarmi nella stessa situazione.

trovati un lavoro , cerca di essere indipendente e fatti le valige o sarai sempre la loro schiava

e la punching ball di tutte le loro cose. buona fortuna.

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Io non voglio odiare, ma non controllo certe emozioni...Chiamo una mia amica che ha problemi simili, mi conforta e ridiamo, però non posso chiamarla sempre...chiamo le mie zie e penso di aver rovinato il rapporto con loro, anche se posso confidare nella loro comprensione...io volevo solo salvarmi da me stessa non volevo togliere il cuore a nessuno, ho mostrato a loro il peggio di me ma non riuscivo a controllarmi...volevo andarmene via di casa ma poi penso sempre che le cose si possano aggiustare in qualunque modo e sono rimasta. Le mie amiche alla mie età possono andare fuori di casa, mentre io devo sempre rimanere l'eterna brava bambina oppure mi sento addosso critiche, ma credo che basti imparare a rispondere dietro e a smetterla di farmi mettere i piedi in testa...ho cercato un lavoro ma sono imbranata, non so più con chi parlare...gli amici dicono va' via, gli altri dicono di rimanere a casa, che si può aggiustare tutto, non è sbagliato, è solo che è stato un ammontarsi di situazioni stressanti...da che parte mi giro? e se poi me ne pento? Non voglio comportarmi da sciocca, voglio fare del mio meglio...

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ciao esdra , ti capisco e ti suggerisco di lasciar stare. per fare certe azioni devi essere una persona decisa e nn incerta.

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Sì, credo che razionalmente non me ne andrei, le cose si possono aggiustare. Ho le zie dalla mia parte per convincere mio padre a cambiare facoltà e iscrivermi a quella che ho sempre voluto fare, almeno è un inizio...

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  • 2 weeks later...

Ale', ieri ho detto alla psicoterapeuta che volevo interrompere la terapia perché mi sembrava che stessi peggiorando e quindi significava che non mi fidavo di lei. Mi ha risposto (dopo 20 minuti di resistenza): è libera di decidere. se dobbiamo fare il punto le dico che non può andare avanti così: lei non ha mai espresso i suoi bisogni, nessuno li ha mai ascoltati e non può continuare a vivere alla merce' degli altri. La invito a continuare a riflettere su questo e ad affidarsi a qualcuno, magari non io, ma un altro dottore, come vuole. ALLELUIA UN PO' DI UMANITA'...una persona esterna alla famiglia guarda caso!

E inoltre mi ha detto che la rabbia è comunque problematica ma che ora invece di buttarla contro me stessa e automortificarmi per ogni cosa la sto buttando verso l'esterno e verso gli altri. Basta contenersi un po'...

Così, anche se non interessa a nessuno ero contenta di scrivere questo monologo!!!

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Sembri una tigre in gabbia.

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Intendi quella di sembrare una tigre in gabbia o di esserlo?

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così a sensazione direi di si, è una preoccupazione di tanti

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A parte gli scherzi, come caspita si gestiscono questi sentimenti? mi sembra di essere diventata cattiva con tutti, di infierire su tutti, mi sento una scema che non sa più gestirsi.

vabbè sono una piaga lasciate stare...

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Cos'è che ti crea problemi? Il provarli, l'esternarli, il tenerli dentro, le tue azioni conseguenti,

le reazioni degli altri, l'immagine che dai, l'immagine che pensi di dare, altro...?

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Prima non riuscivo a esprimermi anche la dottoressa lo diceva, per questo nessuno riusciva ad aiutarmi, dicevo cose false che mi autoumiliavano, come se parlasse un'altra persona al posto mio, dicevo. Adesso riesco a parlare, a essere onesta con me stessa ma sono sempre un pò bloccata.

Provarli li provo e mi hanno divorata abbastanza, esternarli come? e verso dove? dovrei fermarmi a razionalizzare quando ho una crisi e sfogare la rabbia nella direzione più intelligente, né tagliandomi né suonando il pianoforte per dirne una, dovrei guardarla in faccia...la reazione degli altri non so se sono in grado di sostenerla poi, e l'immagine che dò dovrebbe interessarmi a questo punto? no, non mi interessa.

be' ho scritto veloce perché c'è mio padre...

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Sei sicura che quando hai una crisi sia il momento giusto per razionalizzare?

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hai mai provato ad amare e a pensare meno a te stessa.....

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Si, si, sei proprio una tigre. :rolleyes:

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...facciamo pure che non ho capito nulla, a quel punto ditemi pure "pensi solo a te stessa, se proprio stai male fa qualcosa per autogratificarti invece di fare la derelitta", toh...

Ho detto a mia zia che non volevo più andare dalla dottoressa perché secondo me non aveva centrato il problema, perché nego quelle cose. Mi ha detto lei di continuare...

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Davvero vuoi dei consigli? :rolleyes: Sai... a dare consigli tipo "devi arrabbiarti di meno" siam buoni tutti, poi però bisogna vederci quando tocca a noi...

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Non ci sono problemi, rifletterò da sola visto che ne sono capace, e troverò da me una soluzione per equilibrare ogni cosa...

basta, sto arrabbiata con tutti, lasciamo stare...

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Si, forse è meglio se le soluzioni le trovi tu, però discutere può aiutarti a trovarle.

Intendevo dire solo che se discutere vuol dire ritrovarsi a dover schivare "saggi" consigli,

può diventare un problema che s'aggiunge al problema. Non trovi?

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Ste ti dico la verità. Io tutta questa rabbia per mio padre non ho mai creduto di averla provata. Gli ho sempre voluto tantissimo bene e per me è un modello che ho sempre rispettato e stimato. Il problema è che è lui a farmi scattare le crisi violente. Certo che è una spia, è chiaro. Da quando vado dalla dottoressa mi sento diventata cattiva nei suoi confronti e idiota nei confronti degli altri, il che nessuno ha detto che è male, comunque... Per tre volte le ho detto che non volevo più andare da lei. Io non condivido la sua analisi. Dall'altra parte è giusto che io sfoghi la rabbia. Il problema è che da quando mio padre mi ha massacrata perché ovviamente stava male lui per la morte di sua moglie, io ho deliri, vuoti mentali per ore, ho perso molte capacità intellettive ed emotive che avevo prima e non so più di chi fidarmi, direi che non c'è proprio mediazione razionale.

Che la dottoressa mi venga a dire che io non ho mai espresso i miei bisogni non riesco ad accettarlo come vero, e poi quanti non hanno mai espresso i loro bisogni?!

E se fosse vero, non riesco a gestire questo problema in modo maturo e dal nulla divento infantile egocentrica cattiva bla bla bla. Sono proprio un cesso...

Da quando ho avuto quel massacro non ho più alcune facoltà di giudizio, di autocontrollo e di autosufficienza che avevo prima. Solo ciò mi mette a disagio. Altrimenti sarei più tranquilla, meno tesa e più saggia! Mi sento un iperpassionale nevrotica...dovrei trovarmi un uomo, lo so, risolverei tutti i miei problemi...

Certo che mi devo arrabbiare di meno Ste! e pensare meno, soprattutto!

e comunque GRAZIE per tutte le risposte, scusate se sono un po' chiusa e sgarbata!

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