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esaurimento...


esdra

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Ospite filotea
che bello, che dialogo che ne è venuto fuori!

...preciso solo una cosa, per coerenza...dallo psicologo sono stata io a distruggermi psicologicamente, senza controllo, e prima non mi sono arrabbiata perché mi ci avevano mandata, anzi...la dottoressa ha ammesso di non aver colto totalmente il grado di vulnerabilità che avevo in quel mese, sono stata io a nasconderlo come l'ho nascosto ai miei e le mazzate me le sono volute, anche quella della dottoressa: ho il complesso che non sono degna di essere amata il perché non so, forse perché mia madre non mi ha mai guardata da bambina e ogni mia richiesta d'affetto era un tradimento, una violenza psicologica e fisica da parte degli altri, lei mai mi ha confortata, e questo ha compromesso il mio modo di relazionarmi, fino ad oggi, ma per fortuna non mi sono mai lamentata del passato, per rispetto del passato degli altri, siamo tutti sulla stessa barca.

Il suicidio psicologico poi è scattato da una ferita della serie "al cuore non si comanda", sapete, quando per la prima volta apri totalmente il tuo cuore e trovi corrispondenza, che sia platonico o tutto, e mettiamoci pure che questo è una specie di genio e mi sentivo risvegliata da una morte lunga anni, per dire la portata del sentimento...ed è stato anche la mia salvezza.

ecco, io perdonai mio padre pure quando mi picchiò e picchiò mia madre, mi dissi che potevo io trovare un altro modo di sfogarmi senza irritarlo così tanto, e ancora penso che fosse giusto così. Non sopporto però che non si fidi di me, mi ha fatto arrabbiare come una bestia!! e poi quando decidi di lasciarti andare è difficile riprendere il controllo...i fraintendimenti li ho scatenati io, sono una grande figlia di puttana e mio padre così mi ritiene...mi feriva il fatto che tutti pensavano che lo facevo in senso opportunistico, e invece era in senso autodistruttivo. Sciogliere i fraintendimenti? Ne ho creati ancora di più, sempre di più finché mio fratello mi ha urlato dietro che mi sto distruggendo la vita e che devo avere rispetto per me stessa e per gli altri! L'affetto degli altri lo comprendo, la grande sfida è sapersi amare...e quando mi dissero "vai dalla psicologa" io risposi "no, perché la manipolerò a farmi del male!" e così è stato. Infine ha detto che avevo bisogno di affetto come tutti hanno bisogno di affetto in questo mondo. Ma me la merito questa distruzione, la volevo, mia madre non l'ho mai amata, non sono riuscita nemmeno durante la malattia, se c'è un difetto che non vorrò mai togliermi è quello di punirmi per le colpe che non posso espiare. Ho tentato di fare del bene a mio padre per espiare le mie colpe ma mi trovavo davanti la sua diffidenza. Senza la sua comprensione ho deciso di distruggermi e di rovinare tutti i rapporti.

Cara ESDRA,

oggi sono un pò stanca,stanca di quello che mi stà succedendo.

comunque a quanto leggo sei molto ma molto orgogliosa,

la tua storia è molto bella,assomiglia un pò alla mia.

ti dico bella è la tua storia perchè un giorno sarai fiera delle tue delusioni,come lo sono oggi io ,

bhè in parte dialogare con te e come se dialogassi con me.non ti devi sentire sola,tuo padre ti ha picchiato e ha picchiato tua madre,bhè questi sono ricordi che la mente non cancella ma hai provato ad amare tuo padre anche per i suoi errori? VEDI IN FONDOlui non ha molta colpa ci sono persone che non riescono a comunicare e a farsi capire che hanno un disperato bisogno di essere amati e lo dimostrano con l'agressività.Poi tuo fratello anche lui ha bisogno di essere amato.capisco che anche tu vorresti sentirti amata.........Io ho incominciato ad amre anche quando gli altri non lo meritano,TI SENTI PIù FELICE DI DARE CHE QUANDO RICEVI e questo lo provo sulla mia pelle.potresti provare anche tu,cominciando ad aprire un dialigo con la tua famiglia ,all'inizio sarà difficile ma tu ogni volta ti devi rialzare e ricominciare la stessa cosa e vedrai come le cose cambieranno.

io ti voglio bene perchè devi essere una cara persona,la vita pur troppo è piena di trabochetti ma da tutte noi sarmo salvati.

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Ma io ho continuato ad amare mio padre e i miei fratelli! Non ho mai pensato che nessuno non meriti, tranne le persone ipocrite, e c'è uno dei miei fratelli al quale non dò proprio filo perché lo considero tale e di ricredermi non riesco proprio. Mio padre per me è l'esempio massimo e quando mi ha menata io ho pensato: sta male per me ma non sa come esprimerlo. Io comunico come lui: col silenzio o con l'aggressività. Quindi, figurati...dialogo: è instaurarlo con me la cosa difficile. Già il consiglio di dialogare me lo diedero altri qui nel forum: l'ho fatto? non sono stata capace, inciampo. Ho avuto amici che dopo due anni che ci conoscevamo e sembravamo stretti mi hanno detto, o almeno le ho sentite paradigmatiche le parole di una: ma io non ti conosco veramente: sei un muro!

Ho stralunato gli occhi.

In effetti sono un muro. Peggio di mio padre.

La dottoressa ha detto: non sai esprimere i tuoi bisogni affettivi.

Se no ci sarebbe stata più serenità in casa...

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