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Il papa veste Prada. E dice no.


S.

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Il papa, invitato a tenere una lezione all'Università La Sapienza per l'apertura dell'anno accademico, fa sapere mediante comunicato stampa, che non andrà. Questo a seguito della protesta di 67 docenti e diversi studenti, che si sono dichiarati in disaccordo con le posizioni espresse dal papa sulla ricerca, per esempio. La motivazione che l'ufficio stampa vaticano ha dato è che, in seguito a tale protesta, il papa non si sarebbe sentito sicuro. Il mondo politico è quasi unanime nel condannare questo episodio, nell'esprimere vergogna e preoccupazione per i rapporti tra stato e chiesa.

Sarà.

Personalmente, non percepisco questa rinuncia del papa come una sconfitta dell'italia, o dell'università; nè come una vittoria di chi contro di lui ha protestato. A me sembra soltanto una sconfitta del papa.

Penso che ognuno sia libero di esprimere le proprie opinioni, e in nessun caso è giusto impedirglielo. E' libero il papa, sono liberi gli studenti cattolici, ma lo sono anche gli studenti laici. Rinunciare a tenere la famigerata lezione a causa della contestazione per me significa essere incapaci di confrontarsi. Mi rendo conto che in questo paese trovare qualcuno che non si sdrai a zerbino ad ogni sillaba pronunciata dal papa è difficile, e quindi lui non sarà molto abituato a qualcuno che esprime disaccordo nei suoi confronti. Ma da questo a bollare come terroristi docenti e studenti che hanno dichiarato la propria distanza dalle sue posizioni, il passo è lungo. Affermando che non andrà a tenere la sua lezione perchè non si sente sicuro, il papa sottintende velatamente che chiunque non sia d'accordo con lui sia potenzialmente pericoloso.

Per me questo è molto più grave del suo rifiuto,molto più vergognoso.

Forse perchè ogni tanto cerco di ricordarmi che l'italia è uno stato sovrano, non una provincia del vaticano.

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leggo un po' di sofferenza nei confronti del vaticano.....

io non ho mai visto l'italia come provincia del vaticano, tutt'al più come detentrice di uno stato quale il vaticano....

sinceramente danto un opinione sul fatto,,,,,,bhè non ho interesse su cosa fa il papa, amo più vedere in te la paura nei suoi confronti ,,,,,ne parliamo?

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Quello che ho avvertito io di questa storia, è che gli studenti hanno usato una modalità sbagliata per comunicare dei concetti a mio parere corretti. Il vaticano dal canto suo ha colto la palla al balso per dimostrare che: la mancanza di educazione e di valori (cristiani naturalmente) è la causa dell'increscioso episodio di intolleranza, riscuotendo così quell'attenzione (potere) di cui ha tanto bisogno.

E' meglio essere autorevoli piuttosto che autoritari.

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Datango,i miei complimenti per la precisione e puntualità del tuo intervento. E' vero, i modi degli studenti non erano adeguati, come secondo me non era adeguato considerare la rinuncia da parte del papa una propria vittoria.

Ma i modi dei docenti lo erano, eccome.

E poi, non trovi che sia un pò esagerato ventilare l'ipotesi che una contestazione simile possa provocare gravi incidenti?

Mi ricorda il "miglior" Bush(si fa per dire), quello di "O con me o contro di me".

Mio, parliamone. Io non nutro grande interesse nei confronti di quello che fa o dice il papa. non so se si possa parlare di paura, certo un lieve allarme lo provo quando sostiene, per esempio, che gli omosessuali sono malati, quando paragona l'aborto ad un omicidio, quando dice che la scienza debba sottomettersi alla fede, quando rispolvera il creazionismo.

Quello che mi fa paura però sono le reazioni che i nostri politici hanno. Ovvero di totale condiscendenza, come se tutto quello che dice il papa sia oro colato...come se davvero l'italia fosse una provincia vaticana.

Il papa fa il suo mestiere dicendo quello che dice, ed è giusto che i cattolici lo rispettino, e lo ascoltino. Ma con una politica che è assolutamente incapace di agire diversamente dai dettami del papa (ma anche di ruini, di bagnasco, e compagnia cantando), quello che mi spaventa è il fatto che alla fine, anche chi non è cattolico si ritrovi costretto a seguire questi dettami.

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Datango,i miei complimenti per la precisione e puntualità del tuo intervento. E' vero, i modi degli studenti non erano adeguati, come secondo me non era adeguato considerare la rinuncia da parte del papa una propria vittoria.

Ma i modi dei docenti lo erano, eccome.

E poi, non trovi che sia un pò esagerato ventilare l'ipotesi che una contestazione simile possa provocare gravi incidenti?

Mi ricorda il "miglior" Bush(si fa per dire), quello di "O con me o contro di me"..

:ola: grazie,a me sembra che anche tu S. prendi bene la mira... :ola:

La chiesa cristiana come Bush necessitano di sostegno per esercitare il loro potere, questi personaggi sanno bene su quali tasti premere per ottenere attenzione sulla massa di persone che non hanno ne la capacità di comprendere quello che succede ne la voglia di farlo. Purtoppo chi dovrebbe esprimere pareri autorevoli affinche questa massa prenda coscienza, a volte non lo fa o sbaglia modalità e si perde un occasione. :cray:

..............

Quello che mi fa paura però sono le reazioni che i nostri politici hanno. Ovvero di totale condiscendenza, come se tutto quello che dice il papa sia oro colato...come se davvero l'italia fosse una provincia vaticana.

Il papa fa il suo mestiere dicendo quello che dice, ed è giusto che i cattolici lo rispettino, e lo ascoltino. Ma con una politica che è assolutamente incapace di agire diversamente dai dettami del papa (ma anche di ruini, di bagnasco, e compagnia cantando), quello che mi spaventa è il fatto che alla fine, anche chi non è cattolico si ritrovi costretto a seguire questi dettami.

Non è detto che sarà sempre così... la Spagna ne è un esempio.

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Datango,i miei complimenti per la precisione e puntualità del tuo intervento. E' vero, i modi degli studenti non erano adeguati, come secondo me non era adeguato considerare la rinuncia da parte del papa una propria vittoria.

Ma i modi dei docenti lo erano, eccome.

E poi, non trovi che sia un pò esagerato ventilare l'ipotesi che una contestazione simile possa provocare gravi incidenti?

Mi ricorda il "miglior" Bush(si fa per dire), quello di "O con me o contro di me".

Mio, parliamone. Io non nutro grande interesse nei confronti di quello che fa o dice il papa. non so se si possa parlare di paura, certo un lieve allarme lo provo quando sostiene, per esempio, che gli omosessuali sono malati, quando paragona l'aborto ad un omicidio, quando dice che la scienza debba sottomettersi alla fede, quando rispolvera il creazionismo.

Quello che mi fa paura però sono le reazioni che i nostri politici hanno. Ovvero di totale condiscendenza, come se tutto quello che dice il papa sia oro colato...come se davvero l'italia fosse una provincia vaticana.

Il papa fa il suo mestiere dicendo quello che dice, ed è giusto che i cattolici lo rispettino, e lo ascoltino. Ma con una politica che è assolutamente incapace di agire diversamente dai dettami del papa (ma anche di ruini, di bagnasco, e compagnia cantando), quello che mi spaventa è il fatto che alla fine, anche chi non è cattolico si ritrovi costretto a seguire questi dettami.

concordo con te ....

il comando della chiesa attuale, è molto conservatore, io sono rimasto allibito nel leggere il libro del Papa, siamo tornati indietro di 500 anni...

ma vedi io ritengo che essendo senza senso la cosa, non vada ne ascoltata ne sottolineata.....

gli studenti facevano meglio a tacere e a dissentare l'appuntamento....oppure ribattere stronzata per stronzata quello che la "nuova inquisizione" sostiene....

per il resto pur non condividendo la posizione sull'aborto e gay essendo un convinto sostenitore della liberta e di cio che è, mai impedirei ha nessuno di esercitare il proprio diritto a essere, dunque che ognuno si muova come meglio crede.....

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Quello che mi fa paura però sono le reazioni che i nostri politici hanno. Ovvero di totale condiscendenza, come se tutto quello che dice il papa sia oro colato...come se davvero l'italia fosse una provincia vaticana.

I politici sono solo opportunisti che cercano di strumentazzare a proprio vantaggio qualsiasi cosa papale, pur di apparire dalla sua parte. In una fase di debolezza estrema della politica il papa lo sa, e ci marcia traendone vantaggi. La colpa non è mica del papa... Io ti regalo la mia accondiscendenza e tu che fai? La rifiuti? ... naaa.... poco credibile.

E se la situazione perdura, della restaurazione avremo visto solo l'inizio...

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sono fondamentalmente d'accordo con quanto dice S., credo che il Papa non sia andato all'incontro non perchè non si ritenesse sicuro (ma ci faccia il paicere.....) ma perchè aveva paura che per la prima volta il suo discorso non sarebbe rimasto monologo e che sarebbe rimasto senza argomentazioni valide di fronte ai contrattacchi di studenti e professori....

Credo anche però che il suo diritto di partecipare all'incontro (anche perchè l'invito gli è stato fatto, se non erro dallo stesso rettore) è sacrosanto e che gli studenti avrebbero dovuto aspettare che arrivasse, e parlasse per impostare un discorso con lui, senza nessuno che gli preparasse il discorso...giusto per capire se con il Papa si può parlare!!!!!! Insomma i modi degli alunni non sono stati i migliori e come ben dice S. la rinuncia del papa non mi pare affatto una vittoria ma bensì un modo sia per lui che per i politici di rigirarsi la frittata a modo loro....

Però molto più in generale credo che per l'Italia sia un passo importante, la prima volta in cui l'incontro con il papa non sia stato osannato ma bensì criticato e non voluto....insomma forse i giovani ominciano a prendere coscienza che la religione non deve schiavizzarci.....

Tutto sommato io sono contenta..... :ola:

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A me in realtà ciò che di più mi fa incavolare di questa storia è che ogni tg ha riportato la notizia omettendo i fatti e facendo passare solo ed esclusivamente che il Papa non era ben accetto alla Sapienza e quindi i Professori e gli studenti si sono ribellati, non si è capito nulla.

Ciò che ha fatto "protestare" i docenti è stato che il Papa non sarebbe stato un ospite, ma si trattava dell'inaugurazione dell'anno accademico e lui avrebbe dovuto tenere la lectio magistralis, perciò hanno mandato la lettera dicendo che a loro parere questo sarebbe stato "incongruo" e non in linea con la laicità della scienza.

Questo anche e soprattutto credo, a conseguenza della dichiarazione fatta da Benedetto VI nel 90 in cui disse che "Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto".

Dopo ciò il rettore cambiò programma che prevedeva un discorso del Papa sul tardi, ma lui ha fatto sapere che non sarebbe più andato.

I docenti affermano anche che le manifestazioni studentesche non c'entrano nulla con la loro lettera.

Io sinceramente non ci vedo nulla di allucinante, di non democratico come hanno fatto passare ai tg dicendo che non è giusto che non gli danno neanche la possibilità di parlare ecc ecc, a me sembra assurdo che il rettore abbia chiesto al Papa di inaugurare l'anno accademico e mi sembra lecito non essere d'accordo.

Ma soprattutto, ripeto, mi ha fatto rabbia ancora una volta la manipolazione mediatica.

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Perché non gradite la presenza di Benedetto XVI?

«Non si tratta di una semplice presenza. Il Papa terrà un discorso. Anzi inizialmente era previsto addirittura che tenesse il discorso ufficiale di apertura. Come si può pensare di affidare l’inaugurazione del nostro anno accademico ad un capo di Stato estero che è anche capo della Chiesa cattolica? È ovvio che va affidato ad un interno. È stato poi trovato l’escamotage del discorso conclusivo. Ma comunque non va bene lo stesso perché non ci sarà possibilità di replica. La nostra università ospita islamici, ebrei ed altre confessioni. Si rischia di urtare la suscettibilità dei non credenti».

È un problema ospitare il Papa o Ratzinger?

«Questo Papa ha da sempre un atteggiamento chiuso, direi ostile verso la scienza. Per quanto mi riguarda ho trovato inaccettabile la sua posizione nei confronti del processo a Galileo e della sua successiva riabilitazione. Posizione reazionaria ed anche sgradevole visto che, citando tra l’altro l’affermazione di Feyerabend, Ratzinger la definisce un’operazione politicamente conveniente. Oltretutto in aperto contrasto con il suo predecessore, Giovanni Paolo II, il cui sforzo di riabilitare fino in fondo Galileo venne frenato tra l’altro da Ratzinger. Alla fine le scuse della Chiesa vennero edulcorate. Tanto che il padre gesuita americano George V. Coyne si dimise per manifestare il disaccordo. Anche nella sua ultima enciclica Ratzinger contrappone scienza e fede: la sua argomentazione è che se la scienza arriva a conclusioni che in qualche modo si oppongono alla fede la scienza deve ritrattare. Insomma dopo l’apertura importante di Wojtyla siamo tornati indietro di 4 secoli. Per noi fisici Galileo è un simbolo e sono pronto a battermi in sua difesa».

Ma il vostro non è un tribunale dell’Inquisizione al contrario?

«Non è una forma di chiusura. Se il Papa venisse per dialogare non avremmo nulla in contrario ma in questo caso non c’è contraddittorio. Certo, Giovanni XXIII lo avremmo accolto a braccia aperte e pure Wojtyla sarebbe stato il benvenuto ma sempre come presenza, non per tenere una Lectio magistralis».

Aggiungiamo :

Qui non si ha una posizione contro il Pontefice ma contro Ratzinger che è un riformatore.

Il papa è un divo che veste bene vivendo da ricco nell'opulenza più vergognosa.

E' il capo di uno Stato Estero che non c'entra nulla con il messaggio di Cristo che predicava povertà, perdono, vivendo in mezzo alla gente......Questa Chiesa non rappresenta i Cristiani.

Sappiate che questo papa ha reintrodotto dei riti ante Cocilio vaticano II, ovvero ha fatto un balzo indietro di 45 anni che nella Storia moderna rapprreentano un'Era.

Ma chi è Costui per cancellare le riforme approvate da Un Concilio vaticano convocato da Giovanni XXII. Ma chi è costui che da le spalle ai fedeli?

Ma chi è costui che parla in latino? Ma chi e costui che vuole a tutti insegnare come vivere? CHI E' COSTUI? > UN RICCO CHE VIVE NELL'OPUULENZA ECONOMICA ED INTELLETTUALE.

VIVA GLI STUDENTI.

VIVA LA RIBELLIONE CONTRO I POTERI FORTI PARDON FORTISSIMI.

Che il papa passi da vittima è un'emerita falsità giornalistica.

In realtà il Papa non si sa confrontare con chi la pensa diversamente....dimenticavo lui va a dogmi! .

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Perché non gradite la presenza di Benedetto XVI?

«Non si tratta di una semplice presenza. Il Papa terrà un discorso. Anzi inizialmente era previsto addirittura che tenesse il discorso ufficiale di apertura. Come si può pensare di affidare l’inaugurazione del nostro anno accademico ad un capo di Stato estero che è anche capo della Chiesa cattolica? È ovvio che va affidato ad un interno. È stato poi trovato l’escamotage del discorso conclusivo. Ma comunque non va bene lo stesso perché non ci sarà possibilità di replica. La nostra università ospita islamici, ebrei ed altre confessioni. Si rischia di urtare la suscettibilità dei non credenti».

È un problema ospitare il Papa o Ratzinger?

«Questo Papa ha da sempre un atteggiamento chiuso, direi ostile verso la scienza. Per quanto mi riguarda ho trovato inaccettabile la sua posizione nei confronti del processo a Galileo e della sua successiva riabilitazione. Posizione reazionaria ed anche sgradevole visto che, citando tra l’altro l’affermazione di Feyerabend, Ratzinger la definisce un’operazione politicamente conveniente. Oltretutto in aperto contrasto con il suo predecessore, Giovanni Paolo II, il cui sforzo di riabilitare fino in fondo Galileo venne frenato tra l’altro da Ratzinger. Alla fine le scuse della Chiesa vennero edulcorate. Tanto che il padre gesuita americano George V. Coyne si dimise per manifestare il disaccordo. Anche nella sua ultima enciclica Ratzinger contrappone scienza e fede: la sua argomentazione è che se la scienza arriva a conclusioni che in qualche modo si oppongono alla fede la scienza deve ritrattare. Insomma dopo l’apertura importante di Wojtyla siamo tornati indietro di 4 secoli. Per noi fisici Galileo è un simbolo e sono pronto a battermi in sua difesa».

Ma il vostro non è un tribunale dell’Inquisizione al contrario?

«Non è una forma di chiusura. Se il Papa venisse per dialogare non avremmo nulla in contrario ma in questo caso non c’è contraddittorio. Certo, Giovanni XXIII lo avremmo accolto a braccia aperte e pure Wojtyla sarebbe stato il benvenuto ma sempre come presenza, non per tenere una Lectio magistralis».

Aggiungiamo :

Qui non si ha una posizione contro il Pontefice ma contro Ratzinger che è un riformatore.

Il papa è un divo che veste bene vivendo da ricco nell'opulenza più vergognosa.

E' il capo di uno Stato Estero che non c'entra nulla con il messaggio di Cristo che predicava povertà, perdono, vivendo in mezzo alla gente......Questa Chiesa non rappresenta i Cristiani.

Sappiate che questo papa ha reintrodotto dei riti ante Cocilio vaticano II, ovvero ha fatto un balzo indietro di 45 anni che nella Storia moderna rapprreentano un'Era.

Ma chi è Costui per cancellare le riforme approvate da Un Concilio vaticano convocato da Giovanni XXII. Ma chi è costui che da le spalle ai fedeli?

Ma chi è costui che parla in latino? Ma chi e costui che vuole a tutti insegnare come vivere? CHI E' COSTUI? > UN RICCO CHE VIVE NELL'OPUULENZA ECONOMICA ED INTELLETTUALE.

VIVA GLI STUDENTI.

VIVA LA RIBELLIONE CONTRO I POTERI FORTI PARDON FORTISSIMI.

Che il papa passi da vittima è un'emerita falsità giornalistica.

In realtà il Papa non si sa confrontare con chi la pensa diversamente....dimenticavo lui va a dogmi! .

:clapping::clapping:

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Va beh, il mio è un parere contrario: ha vinto la minoranza. Non si poteva chiedere cosa ne pensavano anche gli altri studenti e professori?

E' comunque un personaggio che ha una profonda cultura, un capo di Stato, di uno stato particolare, d'accordo, ma che rappresenta una grossa fetta della popolazione mondiale.

Il discorso doveva vertere sulla pena di morte, se non sbaglio, e credo che non ci fossero differenze di pensiero molto contrastanti. Per me è stato gravemente offeso e ha fatto bene a non intervenire, a prescindere dal pericolo o meno.

Se voi non vi sentite ben accetti da qualcuno, che vi insulta e non riconosce le vostra libertà di pensarla diversamente, andreste lo stesso? Io no.

Quello che non mi piace è la negazione di ascoltare chi la pensa diversamente da noi...specie se non è "simpatico", come ha detto un esimio professore...

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Va beh, il mio è un parere contrario: ha vinto la minoranza. Non si poteva chiedere cosa ne pensavano anche gli altri studenti e professori?

E' comunque un personaggio che ha una profonda cultura, un capo di Stato, di uno stato particolare, d'accordo, ma che rappresenta una grossa fetta della popolazione mondiale.

Il discorso doveva vertere sulla pena di morte, se non sbaglio, e credo che non ci fossero differenze di pensiero molto contrastanti. Per me è stato gravemente offeso e ha fatto bene a non intervenire, a prescindere dal pericolo o meno.

Se voi non vi sentite ben accetti da qualcuno, che vi insulta e non riconosce le vostra libertà di pensarla diversamente, andreste lo stesso? Io no.

Quello che non mi piace è la negazione di ascoltare chi la pensa diversamente da noi...specie se non è "simpatico", come ha detto un esimio professore...

Secondo me , Verbena è che dopo millenni in cui si affermano dogmi che nella realtà sono disattesi, bisogna prendere coscenza della mancanza di autorevolezza e cominciare a mettersi in discussione. Chi si ostina ad essere autoritario per affermare il suo ruolo, compirà uno sforzo inutile perchè nessun essere umano nato libero si sottometterà all'autorità che gli hanno imposto, coverà nell'intimo una rivalsa che come risultato darà luogo solamente ad atti selvaggi e brutali, interrompendo così la possibilità di comunicazione e quindi di comprensione della realtà non più percepita.

Per me quello che serve è il coraggio di affrontare il dialogo anche se sarà gravoso, anche se eventualmente ne usciremo malandati. Nella rinuncia al dialogo si insinua la paura per le relazioni e quindi la chiusura.

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Secondo me , Verbena è che dopo millenni in cui si affermano dogmi che nella realtà sono disattesi, bisogna prendere coscenza della mancanza di autorevolezza e cominciare a mettersi in discussione. Chi si ostina ad essere autoritario per affermare il suo ruolo, compirà uno sforzo inutile perchè nessun essere umano nato libero si sottometterà all'autorità che gli hanno imposto, coverà nell'intimo una rivalsa che come risultato darà luogo solamente ad atti selvaggi e brutali, interrompendo così la possibilità di comunicazione e quindi di comprensione della realtà non più percepita.

Per me quello che serve è il coraggio di affrontare il dialogo anche se sarà gravoso, anche se eventualmente ne usciremo malandati. Nella rinuncia al dialogo si insinua la paura per le relazioni e quindi la chiusura.

:clapping:

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Papa Giovanni Paolo II, quando andò alla Sapienza, subì molte critiche, e con un sorriso ringraziò tutti, anche i contestatori, che li chiamò "colorati" per i toni che usarono, analoghi a questi. Dimostrazione di accoglienza cristiana molto superiore a chi non lo accolse con la dignità che si è detto mancasse questa volta, a giustificazione della rinuncia. Io direi anche dimostrazione di vera superiorità rispetto ai tentativi (riusciti grazie ai media) di farsi passare per vittima di oscurantismo e fondamentalismo laicista.

D'altro canto, però la paura al dialogo traspare pure da chi censura preventivamente gli interventi altrui. "Ti ascolto anche se non concordo e sono disposto a tutto pur di farti esprimere", sarebbe stato l'atteggiamento volterriano maturo, che per colpa di fondamentalisti dell'altra sponda, ha consentito al Papa di fare la vittima. Non mi pare Gesù si sia mai sottratto al dialogo, anche il più esacerbato e prevenuto contro di Lui.

Si, Datango, i modi non erano per nulla corretti, e assai poco astutamente e senza accortezza strategica, i contestatori sono passati dalla parte del torto per questo semplice fatto.

Io non sono contento per come è stata strumentalizzata la notizia dai media. I ragazzi contestatori forse, o hanno avuto scarsa capacità previsionale o a loro non interessa il risultato mediatico e l'impatto sulla società. Mi hanno dato l'idea di vedere solo il loro piccolo principio più che rispettabile.

Argomentare è un conto, offendere è una manifestazione di debolezza.

I prof della lettera non c'entrano nulla con le deliranti offese al Papa, per i toni da vittoria manifestati, vincendo un round ma perdendo molto di più. E poi... è proprio da considerare come una vittoria, la rinuncia al dialogo del tuo interlocutore? Mi sembra una vittoria autocelebrativa. Ah... quanto siamo stati bravi a zittire il papa e chi non la pensa come noi.

Se hai ragione ma la manifesti male, ti meriti il ludibrio dei media.

Rispetto al tornare indietro di 500 o 1000 anni, dipende da cosa si prende dal passato. Prima i preti si sposavano tranquillamente... per esempio, e forse tornare indietro lì non sarebbe una cattiva idea...

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Secondo me alcuni di voi commettono un errore, il Papa non era stato invitato per un dialogo con i laici, ma per fare pubblicità all'università col suo discorsetto di inaugurazione. I professori contrari hanno sottoscritto una lettera rivolta al rettore in cui facevano notare come il pontefice (sia come figura che nella sua attuale persona) sarebbe stato poco indicato visto le sue posizioni di chiusura (e spesso condanna) nei confronti della scienza: ebbene, cosa ci sarebbe di illiberale? di intollerante? L'unico intollerante qui è il Papa con le sue idee da medioevo. -_-

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Se non si fossero inneggiati ed esposti inni offensivi e si fosse rimasti alla lettera dei prof il Papa avrebbe parlato tranquillamente. Il problema è sorto dopo, dove un altro Papa il problema non lo ha visto, inglobandolo, gestendolo e sedando gli animi, invece di appiccare roghi polemici.

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Se non si fossero inneggiati ed esposti inni offensivi e si fosse rimasti alla lettera dei prof il Papa avrebbe parlato tranquillamente. Il problema è sorto dopo, dove un altro Papa il problema non lo ha visto, inglobandolo, gestendolo e sedando gli animi, invece di appiccare roghi polemici.

proprio così!!!!!!

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Se non si fossero inneggiati ed esposti inni offensivi e si fosse rimasti alla lettera dei prof il Papa avrebbe parlato tranquillamente. Il problema è sorto dopo, dove un altro Papa il problema non lo ha visto, inglobandolo, gestendolo e sedando gli animi, invece di appiccare roghi polemici.

Papa Wojtyla era autorevole nella chiesa, come tu Oscar lo sei in questo forum.

L'autorevolezza è data dalla percezione di una persona come autorevole ed essa non ha bisogno di gesti per proclamarla.

Tutti possono essere autoritari ma non tutti possono essere autorevoli (frase ispirata da uno chef). -_-

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Papa Wojtyla era autorevole nella chiesa, come tu Oscar lo sei in questo forum.

L'autorevolezza è data dalla percezione di una persona come autorevole ed essa non ha bisogno di gesti per proclamarla.

Tutti possono essere autoritari ma non tutti possono essere autorevoli (frase ispirata da uno chef). :hi:

oohhh.. Grazie Datango! :blush: ^_^ è un onore ricevere siffatto attestato di stima!

Soprattutto da chi è capace di smuoversi dalle proprie abitudini, riuscendo a creare connessioni celebrali ed emozionali in più, rendendo col proprio lavoro la mente più tonica e creativa. Ottimo esempio per tutti! ^_^

E quando ti capita... condividi con noi le tue riflessioni evolutive! :sun:

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:sun: Ragà, ancora un po' ma poi basta, eh! Rischiate di rendere scivoloso lo sfondo del PC. :blush:
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:hi: Ragà, ancora un po' ma poi basta, eh! Rischiate di rendere scivoloso lo sfondo del PC. :blush:

cos'è uno o insulta o non è sincero...

io trovo bellissimo lo scambio di complimenti tra due grandi come loro.... :sun:

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cos'è uno o insulta o non è sincero...

Ohhhh... la sincerità... :sun:

Vediamo un po', secondo te, Mietto (parente della cantante? :blush: ), le tante persone che in questi giorni

vanno ripetendo ad eco che "al Papa è stato impedito di parlare", che è sostanzialmente una cosa non vera,

lo dicono tutte perché non sincere?

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essere sincero non è dire la verità, ma è dire cio che si ritiene vero....

tornando al papa no,,,,,

i politici dicono ciò che ritengono possa favorire la loro posizione

i non credenti pure

i credenti anche

insomma siamo tutti un po' come i politici.......oppsh,,,,io no,,,,,infatti non ho nessun interesse su cosa faccia il papa e neppure su cio che la gente pensa dovesse fare il papa......

amo coloro che incontro e infatti o esordito chiedendo a S. perchè odiasse il papa....lei mi ha detto che non lo odia....ma (odio forse no,.....) però....

titola

il papa veste prada...(era importante.....)......

non so.....

vedi tu....

io e il papa?

bhè darò anch'io un commento suggerito da quel povero ego rinchiuso e non ascoltato.....

"è un povero credente" non sa , legge e ripete cio che legge e non comprende neppure dove c'è una metafora o un racconto!"...e io mi dovrei preoccupare di lui più che di altri.....perchè?

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Bravissimi,meravigliosi tutti.

Oscar,Datango,Verbena,Digi, Ste,Mio,B&I...questo post mi piace un sacco!

Ok, sono off-topic-

Hei mio,io ho titolato "Il papa veste Prada" non per rifarmi al film, ma perchè è vero. papa benedettoXVI ha licenziato il calzaturiere(calzaturiere?)ufficiale del vaticano per farsi fare le scarpine da prada...e questo non è un giudizio, è solo un fatto.

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