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non mi sento viva...


sola

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Coraggio Sola,cerca di reagire anche se a dirlo è più facile che a farlo.Penso che dovresti buttarti tutto alle spalle,oppure parlarne con uno psicologo,in modo da sapere se dirlo o no ai tuoi genitori.E per farti aiutare ad andare avanti,il suicidio non è una soluzione anche se a volte sembra.Ci penso anch'io spesso ma nello stesso tempo penso che non sia la soluzione adatta.Dobbiamo riuscire in tutti i modi a trovare la soluzione giusta.Ti abbraccio ^_^

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è inutile dire le solite frasi fatte "i genitori fanno delle differenze tra i figli ",io non ci credo, la differenza c'è sempre e ovunque,ma non per questo voglio dire che mia madre non mi vuole bene,assolutamente!! Comunque sia, è inutile dirmi che io dovrei dire tutto,perchè l'ho detto e lo ripeto per me non è più un problema!! sicuramente mi ha cambiata,forse ho sofferto,bla bla bla...ma ve l'ho detto solo perchè pensavo dovessi dirlo a qualcuno,solo perchè speravo vi potesse aiutare a capire cosa mi prende ora...

grazie lo stesso eufrasia...

non c'è di che . la mia comunque non voleva essere una frase fatta . scusami se poteva sembrarlo !

purtroppo non posso aiutarti a capire perché ti senti così adesso !

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grazie come sempre a tutti per le risposte...

Per Esdra: hai capito perfettamente cosa intendevo...però se uno non scappa mai non saprà mai se riesce a cambiare...certo i pensieri ti seguiranno,ma vorrei imparare ad ignorarli...:)

Per Idi: grazie dell'abbaraccio,adoro quello smilie!!!!! beh,dirlo ai miei non se ne parla proprio,ho superato tante cose da sola,e vorrei superare anche questa...ti prometto che miimpegnaerò a non pensare più certe cose ok? e che proverò a reagire..!!

Per Eufrasia: hai ragione,aiutarmi a capire cosa mi succede per voi è quasi impossibile...però pensavo che potevate aiutarmi a capirlo da sola...magari questo sfogo mi sta facendo bene e non me ne rendo conto..chi lo sa?!!

Un baiser a tutte!!

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Per Datango: grazie delle tue parole..sono davvero bellissime..tu hai proprio capito quello che mi succede..ma il punto è che credo di aver represso per così tanto tempo le mie emozioni da non sapere più come sono fatte..alle volte non so se quando rido con i miei amici lo faccio perchè ho voglia di ridere o è solo un riflesso istintivo della mia voglia di nascondere ciò che provo realmente..non penso andrò mai da uno psicoterapeuta o roba simile,perchè c'è un rischio che non voglio correre,quello che ho già spiegato prima..

Solo un'altra cosa,caro Daniele, io non credo di avere bisogno di "comprendere la differenza tra la moltitudine di sensazioni che i tuoi sensi recepiscono"...io queste sensazioni alle volte non le provo più..non le sento mie..infatti spesso mi rifugio in mondo che la mia fantasia crea e che il mio cuore desidererebbe,in questo mondo non c'è mai nessuno che io conosca attualmente,e sono sempre lontana da qui centinaia di chilometri...

Ciao Sola; da qualche tempo mi interessa molto parlare del nulla, di quel vuoto interiore che corrisponde all'assenza di significato della nostra vita e della relatività delle nostre scelte di vita. Parlare di percorsi e atteggiamenti corretti nei confronti della vita ormai provoca in me un senso di ilarità. Quello che esiste sono le sensazioni che i nostri sensi percepiscono, avere la possibilità di comprenderne le differenze può aiutare affinche le emozioni non prendano il sopravvento sulla nostra capacita di percepire la realtà.

Il processo che hai messo in moto tu, quello dell'indifferenziazzione che determina successivamente afasia emotiva, lo riconosco benissimo perchè è una tattica che anche io ho adopearto per salvarmi da questo assalto emozionale.

Ho letto benissimo il tuo "GRIDO" tra le tue prime righe "..dopo un po (un annetto credo) ho capito che era sbagliato,e ho provato a staccarmene,ma lui mi ha perseguitato per anni più o meno per un 5 o 6 anni...non è una cosa che auguro a tutte.." è un grido che hai cercato di addomesticare, esso però trova la via come nella metafora ricordi, e ti comunica (hai fitte allo stomaco è) che è li xxxxxxxxxxx come non mai, quando uscirà ci saranno i fuochi pirotecnici...non so che darei per essere presente allo spettacolo. :dance:

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Sai quello che mi stupisce di più, cara Sola? Non chiedi aiuto. Invece mi sembra che la cosa sia da parlarne a squarciagola per tirarla fuori, per estirpare quell grosse radice dentro di te. Non può fare più parte della tua vita questa cosa, non più. Psicologo?

Ti abbraccio.

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Per Esdra e Lorella:beh effettivamente è come dice Lorella,io forse non voglio aiuto..ma in ogni caso come potrei andare da uno psicologo? questo per me significherebbe creare una lontata possibilità che i miei lo possano sapere..e io non voglio neanche creare la più lontana di queste possibilità!!!

Per Datango: grazie della tua risposta...devo ammetterlo ha suscitato qualcosa in me la tua risposta...sapere che c'è qualcuno che forse ha provato quello che ho provato io...ma dimmi tu come te ne sei uscito poi?? ora credi di sentire qualcosa?? provi forti emozioni?? lo voglio proprio sapere per piacere!!!

credo sia vero quello che hai detto sul mio "grido"...ma io non sento il bisogno di urlarlo a qualcuno...solo raramente mi è capitato,ed è stato quando ne ho parlato col mio ragazzo...in quelle occasioni ho iniziato a piangere come una bambina a cui hanno tolto il lecca-lecca! il mio ragazzo mi chiedeva perchè piangevo,e io non sapevo che dirgli,perchè in tutti questi anni non c'è mai stato un solo momento in cui io abbia anche solo lontanamente pensato di piangere,non ne ho mai sentito il bisogno...e mi è sembrato così strano...perchè ne ho pianto davanti a lui ancora non l'ho capito...secondo voi che significato ha questa cosa? io proprio non lo capisco...

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Ieri ho fatto il mio ultimo esame universitario...mi sono sentita vagamente soddisfatta...sì come no...oggi dovevo riprendere ad andare all'università per la tesi,ma me ne sto a casa inventandomi una delle mie scuse col prof....come al solito non mi va di fare niente... :mellow: mi sento annoiata da qualsiasi cosa io possa fare....uffi...

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...Per Datango: grazie della tua risposta...devo ammetterlo ha suscitato qualcosa in me la tua risposta...sapere che c'è qualcuno che forse ha provato quello che ho provato io...ma dimmi tu come te ne sei uscito poi?? ora credi di sentire qualcosa?? provi forti emozioni?? lo voglio proprio sapere per piacere!!!

credo sia vero quello che hai detto sul mio "grido"...ma io non sento il bisogno di urlarlo a qualcuno...solo raramente mi è capitato,ed è stato quando ne ho parlato col mio ragazzo...in quelle occasioni ho iniziato a piangere come una bambina a cui hanno tolto il lecca-lecca! il mio ragazzo mi chiedeva perchè piangevo,e io non sapevo che dirgli,perchè in tutti questi anni non c'è mai stato un solo momento in cui io abbia anche solo lontanamente pensato di piangere,non ne ho mai sentito il bisogno...e mi è sembrato così strano...perchè ne ho pianto davanti a lui ancora non l'ho capito...secondo voi che significato ha questa cosa? io proprio non lo capisco...

Ciao Sola; complimenti per l'ultimo esame innanzitutto ^_^ . Dopodiche parliamo un po...in via epistolare intendo :;):

Io non sono uscito, a dir la verità l'immagine più calzante e di me calato dentro a una pozza di melma che chiameremo "melma emotiva" :Sick: , diciamo che ho superato la fase in cui camminavo con un equilibrio precario sul bordo nell'intento di non sporcarmi, che te lo dico affare una faticaccia :;):. è che ad un certo punto mi sono detto..."ma chi se ne fotte se deludo il pubblico" e mi sono buttato dentro riponendo il costume da equilibrista vestito per troppo tempo.

Ora sguazzo nella mia melma emotiva, per quel che riguarda le emozioni forti: a volte mi incazzo come una iena se qualcuno entra nella mia pozza senza autorizzazione, altre volte riesco a stare a galla ed a scorgere la meravigliosa bellezza che mi circonda. Con la terapia sto imparando a costruire un depuratore di melma emotiva, non meno importanti sono le relazioni che quotidianamente vivo, lo scrivere su questo forum e leggere libri che tempo fa consideravo illegibili aiutano a purificare 'sto marciume.

L'ispirazione utile per concederti il tuffo puo dartela qualsiasi cosa in qualsiasi momento, io qualche anno fa ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno appoggiato sino a condurmi alla riflessione del "chi se ne fotte del pubblico". Spalsh :wub:

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Come stai adesso?Tutto a posto? :icon_biggrin:

Sinceramente non lo so come sto...vorrei dirti "bene" ma non è così...è che davvero non lo so...

però ti ringrazio sinceramente del tuo interesse...

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Ciao Sola; complimenti per l'ultimo esame innanzitutto :abbr: . Dopodiche parliamo un po...in via epistolare intendo :;):

Io non sono uscito, a dir la verità l'immagine più calzante e di me calato dentro a una pozza di melma che chiameremo "melma emotiva" :huh: , diciamo che ho superato la fase in cui camminavo con un equilibrio precario sul bordo nell'intento di non sporcarmi, che te lo dico affare una faticaccia :D:. è che ad un certo punto mi sono detto..."ma chi se ne fotte se deludo il pubblico" e mi sono buttato dentro riponendo il costume da equilibrista vestito per troppo tempo.

Ora sguazzo nella mia melma emotiva, per quel che riguarda le emozioni forti: a volte mi incazzo come una iena se qualcuno entra nella mia pozza senza autorizzazione, altre volte riesco a stare a galla ed a scorgere la meravigliosa bellezza che mi circonda. Con la terapia sto imparando a costruire un depuratore di melma emotiva, non meno importanti sono le relazioni che quotidianamente vivo, lo scrivere su questo forum e leggere libri che tempo fa consideravo illegibili aiutano a purificare 'sto marciume.

L'ispirazione utile per concederti il tuffo puo dartela qualsiasi cosa in qualsiasi momento, io qualche anno fa ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno appoggiato sino a condurmi alla riflessione del "chi se ne fotte del pubblico". Spalsh :icon_biggrin:

e chi xxxx potrebbe capirti meglio di me?? scusa la parolaccia,ma capisco esattamente come ti senti...

io però mi vedo in modo diverso...mi vedo isolata mentre dietro di me ci sono mille e mille persone girate di spalle,nessuna può vedermi se non le chiamo..io sono seduta sul baratro di un precipizio di cui non si vede mai la fine..sono lì che con lo sguardo fisso nel suo vuoto, agito le gambe come una bambina seduta su di una sedia troppo alta...guardo il vuoto senza staccare mai lo sguardo,perchè non voglio farlo..non ne sento l'esigenza...nè sento l'esigenza di buttarmi...so che dietro di me ci sono tante persone,ma io non voglio che nessuna mi veda altrimenti potrebbero allontanarmi dall'orlo del precipizio dal quale non voglio staccarmi...questo perchè mi dà sicurezza...mi dà sicurezza sapere che quando non ce la farò più posso sempre buttarmi...

Vorrei conoscere anch'io qualcuno a cui riesca a confidare tutto,e che possa così aiutarmi...oramai non faccio altro che guardare anime o film,giocare alla ps2,o scrivere su questo forum...e sognare ad occhi aperti di essere altrove...

grazie della tua risposta...mi ha fatto capire che forse il momento di uscire arriverà anche per me...

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...ma vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè non mi sento più viva...

chiediti cos'è la vita. mettici tutto il tempo che vuoi per rispondere: 1 secondo, 1 minuto, 1 ora o 1 giorno. dai la risposta più completa che a tuo parere riesci a dare. Se non ci riesci, non postare nulla, vorrei solo capire a che livello sei.

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esistono forse dei livelli...

chi sarebbe a livello ? l'io!

o sospiro.....colui che è in un livello......mai potrà essere li dove il livello non c'è!

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con la mia affermazione volevo capire quali fossero le parole più adatte da usare per far capire a questa ragazza dove guardare. non posso spiegare ad un bambino cos'è la teoria dei quanti, bisogna prima insegnargli a scrivere e a leggere, poi a fare le operazioni, poi i problemi più grandi.... non è facile.... ogni tanto capita che a questo mondo esca un genio che comprende ancor prima di spiegargli qualcosa, io provo ad aiutare ma l'interpretazione è diversa per tutti: altrimenti non sarebbe l'interpretazione! il tuo caso è un esempio concreto:

esistono forse dei livelli...

chi sarebbe a livello ? l'io!

o sospiro.....colui che è in un livello......mai potrà essere li dove il livello non c'è!

hai detto una cosa giusta ma non hai capito cosa volevo intendere: capisco cosa provano i maestri zen quando vorrebbero trasmettere un insegnamento! ho fallito nel mio compito ma ne sono uscito con un nuovo insegnamento, questo sarà il mio ultimo post qui (non è colpa di nessuno se me ne vado, è che qui ho già fatto quello che dovevo fare, adesso concludo soltanto dicendo quello che volevo far capire a “SOLA”):

“RIVOLTO A SOLA”

Ci sono domande che poni a te stessa e domande che poni agli altri, te ne sei accorta?

Se io ti chiedo che ora è perché non ho l’orologio per controllare, la domanda è posta a me stesso o a te?

La domanda è posta a me stesso ma ricerco risposta negl’altri perché è l’unico modo per ottenere qualcosa di soddisfacente, questa è l’unica via se non posso sapere l’orario in altro modo, non posso inventarmelo (se poi mi dici l’ora sbagliata, quello è un altro discorso!).

Se io ti chiedo cos’è la vita, la domanda è posta a me stesso o a te?

La domanda è posta a te perché in questo caso io ho capito che non posso trovare una risposa che mi soddisfa negl’altri. Ogni risposta che mi viene data è giusta, ogni risposta che mi viene data è sbagliata: giusta perché è un pezzetto di realtà, sbagliata perché non è la realtà stessa.

Non ricercare la vera risposta negli altri, essa è solamente dentro di te e non può essere raccontata ad altri!

Con qualsiasi risposta sulla vita che avresti potuto presentarmi, avresti colto soltanto un tulipano in un campo: non esiste soltanto quel fiore che hai in mano, hai provato a guardarti intorno? Le vedi le viole e le margherite, le rose ed i papaveri? In questo campo in cui non passano le stagioni, eppure dove è presente un eterno cambiamento, non puoi far altro che osservare ed immergerti in esso. Il fiore che hai in mano non sa che ora lo stai annusando, gli altri fiori che non hai colto non sanno che ora li stai osservando: che magnifica opportunità hai tu per godere della loro bellezza! In questo tuo campo ha cominciato a piovere improvvisamente, ti sentirai sicuramente a disagio sotto questa pioggia che scalfisce il tuo flebile guscio chiamato pelle, non puoi di certo fermarla ma puoi guardare con attenzione le tue mani, sicuramente non sono pulite come lo potrebbero esserle dopo una bella lavata, allora perché non sfrutti la pioggia a tuo vantaggio per darti una risciacquata? Fatti una doccia sotto la pioggia! Spogliati! Non c’è nessuno che ti può guardare, cosa devi temere? Ti accorgerai che lentamente le gocce cominciano a cadere sempre in quantità minore. Ciò che è fatto è fatto, ciò che sarà fatto sarà fatto, ora stai solo nel presente!

Quando il cielo sarà limpido allora apparirà il sole, sfrutta tutto il tempo per farti abbracciare dalla sua luce, quando la terra sarà riarsa cadrà nuova pioggia.

Non posso dirti io cosa sia la vita ma posso dirti che essa racconta tutto di sé, non lo fa di certo per i fiori: lo fa per te, senza però aspettare la tua attenzione. Sta a te renderti conto del cambiamento: devi essere un tutt’uno con esso, solo allora sentirai le parole che non escono da nessuna bocca, ma non sarà facile scorgerle subito, non hai mai usato le orecchie fino ad ora, non sai ancora che suono hanno quelle parole! Ascolta!

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grazie a tutti per le risposte ed i consigli...ma credo che non siano serviti a niente...da stasera tutti gli sforzi miei ed anche vostri sono andati a puttane...io e il mio ragazzo ci siamo lasciati...sì proprio quello di cui vi dicevo che era l'unico che mi faceva stare bene,l'unico per cui vivevo (insieme a mia madre)...oramai non parlavamo più molto..eravamo arrivati ad un punto statico,era diventata routine la nostra...non parlavamo più di cose importanti,di noi..non parlavamo più di noi..perchè le cose sono arrivate a questo punto?? io lo amo ancora, come ho potuto permetterlo?? lui ha detto che abbiamo bisogno di capire se per noi c'è ancora qualcosa per noi..se il tempo ci rifarà trovare quello che avevamo all'inizio della nostra storia...e io sto soffrendo tantissimo perchè sono d'accordo con lui! ha ragione...è meglio per noi affrontare questa cosa ora,perchè più in là sarebbe stato peggio...ma se la penso così,perchè non riesco a smettere di piangere?? ho un male al petto che non riesco a respirare..vorrei che il mio cuore scoppiasse...non ne posso più...io lo amo ancora..lui non lo sa se mi ama ancora...perchè?...mi sembra impossibile sia successo a noi...perchè ora?..vi prego aiutatemi..venite ad uccidermi,non ce la faccio più....vorrei trovare il coraggio di farlo da sola,ma allo stesso tempo ho questa speranza che un giorno ci rincontreremo...non ci credo che sia tutto finito...e ora che faccio da sola?????

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ciao sola, mi dispiace e provo simpatia per te e quello che e' successo.

la vita e' cosi', tanti dispiaceri e poca serenita' ma nn vuol dire che ti devi

disperare e toccare il baratro in questo modo . se la tua situazione era statica

molto probabilmente una pausa ti confermera' tante cose molto probabilmente

se lui ti ama come tu ami lui e se cosi' fosse il legame sara' piu' forte e sincero.

spero che vada tutto bene e che tutto si aggiusta. :rofl::;)::spiteful:

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grazie Tex...spero le cose si aggiustino...non oso nemmeno immaginare la mia vita senza di lui...però devo confessarvi che non ho pensato più a certe cose..e non capisco come dopo una cosa così tragica per me...io sono ancora follemente innamorata di lui,ma lui non lo sa più se mi ama o no...pensavo che solo questo mi sarebbe bastato..il pensiero che possa incontrare qualcun altra e allontanarsi da me mi sta uccidendo...ma nonostante tutto mi sento di poter ritirare tutto quello che ho detto nel mio post precedente,riguardante il "venitemi ad ammazzare..non ce la faccio più"...ero sconvollta..era appena successo e non sapevo che fare...con chi parlare...

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e chi xxxx potrebbe capirti meglio di me?? scusa la parolaccia,ma capisco esattamente come ti senti...

Vorrei conoscere anch'io qualcuno a cui riesca a confidare tutto,e che possa così aiutarmi...oramai non faccio altro che guardare anime o film,giocare alla ps2,o scrivere su questo forum...e sognare ad occhi aperti di essere altrove...

Ciao Sola; secondo me a volte le parolacce sanno interpretare alla perfezione i sentimenti :): ;

Ho letto che la relazione con il tuo ragazzo si è interrotta, curioso che ieri avevo la sensazione che anche la mia relazione fosse giunta al capolinea, poi invece ho parlato con lei e siamo riusciti a ritrovarci.

Tu ti chiedi il perchè le cose arrivano a questo punto; io credo che una relazione perda la sua forza creativa, nel momento in cui non identifichiamo più il partner per quello che è. Esempio lampante è quello che vi siete detti nell'ultimo incontro, di come lui aveva bisogno di sentire nuovamente quell'interesse l'uno per l'altro, interesse che col passare del tempo lascia il posto alla routine relazionale sino a che si ha bisogno di scosse emotive come separazioni e tradimenti per cercare una nuova attenzione comunicativa.

Io credo che tu qui sul forum, hai trovato me ed altre persone che hanno voglia di conoscere te e le tue emozioni, senti nei tuoi riguardi un attenzione e un accoglienza che ti stimolano al raccontarti. Il nostro ruolo è quello di amici virtuali (tempo fa esistevano gli amici di penna) con i quali esprimere sensazioni ed a metterle in discussione per comprendere la verità in esse sottesa.

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Ciao Sola; complimenti per l'ultimo esame innanzitutto :blush: . Dopodiche parliamo un po...in via epistolare intendo :;):

Io non sono uscito, a dir la verità l'immagine più calzante e di me calato dentro a una pozza di melma che chiameremo "melma emotiva" :;): , diciamo che ho superato la fase in cui camminavo con un equilibrio precario sul bordo nell'intento di non sporcarmi, che te lo dico affare una faticaccia :abbr:. è che ad un certo punto mi sono detto..."ma chi se ne fotte se deludo il pubblico" e mi sono buttato dentro riponendo il costume da equilibrista vestito per troppo tempo.

Ora sguazzo nella mia melma emotiva, per quel che riguarda le emozioni forti: a volte mi incazzo come una iena se qualcuno entra nella mia pozza senza autorizzazione, altre volte riesco a stare a galla ed a scorgere la meravigliosa bellezza che mi circonda. Con la terapia sto imparando a costruire un depuratore di melma emotiva, non meno importanti sono le relazioni che quotidianamente vivo, lo scrivere su questo forum e leggere libri che tempo fa consideravo illegibili aiutano a purificare 'sto marciume.

L'ispirazione utile per concederti il tuffo puo dartela qualsiasi cosa in qualsiasi momento, io qualche anno fa ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno appoggiato sino a condurmi alla riflessione del "chi se ne fotte del pubblico". Spalsh :):

anch'io ho bisogno di un depuratore di melma emotiva...

Perché altro che nella melma, fra un po' mi ritrovo nelle sabbie mobili...

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Ciao Sola; secondo me a volte le parolacce sanno interpretare alla perfezione i sentimenti :unsure: ;

Ho letto che la relazione con il tuo ragazzo si è interrotta, curioso che ieri avevo la sensazione che anche la mia relazione fosse giunta al capolinea, poi invece ho parlato con lei e siamo riusciti a ritrovarci.

Tu ti chiedi il perchè le cose arrivano a questo punto; io credo che una relazione perda la sua forza creativa, nel momento in cui non identifichiamo più il partner per quello che è. Esempio lampante è quello che vi siete detti nell'ultimo incontro, di come lui aveva bisogno di sentire nuovamente quell'interesse l'uno per l'altro, interesse che col passare del tempo lascia il posto alla routine relazionale sino a che si ha bisogno di scosse emotive come separazioni e tradimenti per cercare una nuova attenzione comunicativa.

Io credo che tu qui sul forum, hai trovato me ed altre persone che hanno voglia di conoscere te e le tue emozioni, senti nei tuoi riguardi un attenzione e un accoglienza che ti stimolano al raccontarti. Il nostro ruolo è quello di amici virtuali (tempo fa esistevano gli amici di penna) con i quali esprimere sensazioni ed a metterle in discussione per comprendere la verità in esse sottesa.

beh come sempre hai colto nel segno...hai capito perfettamente perchè ci siamo lasciati...vorrei tornare indietro a quando ero felice con lui..vorrei smettere di piangere una volta per tutte,perchè so che è inutile..non posso dare la colpa nè a me nè a lui...ed è questa la cosa che mi fa soffrire di più..ci siamo lasciati con la porta socchiusa..ma so che è inutile andare da lui ora e tentare di riaprirla..ha bisogno di tempo..non voglio che torni da me senza avere la certezza di amarmi di nuovo..ma non voglio neanche lasciarlo andare, non ce la faccio,non voglio farlo..non voglio che si innamori di qualcun altra, non potrei mai sopporterlo...voglio di nuovo quello che c'era tra noi..voglio ricominciare a vivere e senza di lui non ci riuscirò mai..

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con la mia affermazione volevo capire quali fossero le parole più adatte da usare per far capire a questa ragazza dove guardare. non posso spiegare ad un bambino cos'è la teoria dei quanti, bisogna prima insegnargli a scrivere e a leggere, poi a fare le operazioni, poi i problemi più grandi.... non è facile.... ogni tanto capita che a questo mondo esca un genio che comprende ancor prima di spiegargli qualcosa, io provo ad aiutare ma l'interpretazione è diversa per tutti: altrimenti non sarebbe l'interpretazione! il tuo caso è un esempio concreto:

hai detto una cosa giusta ma non hai capito cosa volevo intendere: capisco cosa provano i maestri zen quando vorrebbero trasmettere un insegnamento! ho fallito nel mio compito ma ne sono uscito con un nuovo insegnamento, questo sarà il mio ultimo post qui (non è colpa di nessuno se me ne vado, è che qui ho già fatto quello che dovevo fare, adesso concludo soltanto dicendo quello che volevo far capire a “SOLA”):

in effetti che dire....non capisco perchè questo è il tuo ultimo post...

dici di aver fallito, ma non lo hai fatto.....

ti dico solo una cosa UNA LUCE E' UTILE SOLO SE LA METTI IN ALTO....e tu vorresti nasconderla!

ti do comunque il mio saluto nel caso tu non cambi idea con un passo del mio amato Vangelo di tommaso.

Gesù disse, "Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie.Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce."

:unsure:

per il resto .....fa cio che devi....

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in effetti che dire....non capisco perchè questo è il tuo ultimo post...

dici di aver fallito, ma non lo hai fatto.....

ti dico solo una cosa UNA LUCE E' UTILE SOLO SE LA METTI IN ALTO....e tu vorresti nasconderla!

ti do comunque il mio saluto nel caso tu non cambi idea con un passo del mio amato Vangelo di tommaso.

Gesù disse, "Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie.Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce."

^_^

per il resto .....fa cio che devi....

ottima risposta, ma io ho fallito perchè ho creduto di non essere riuscito ad aiutare concretamente SOLA.

non può che scolpirsi un sorriso sul mio volto quando vedo qualcuno che cita le parole di san tommaso (non si è certi che sia davvero lui, ma questo che importa!)....

anch'egli si è sforzato a trasmettere qualcosa pur sapendo che la maggioranza delle persone avrebbe fatto fatica a capire

X SOLA

concretamente è difficile aiutare qualcono quando ancora si agrappa agli altri: bisogna riuscire a coltivare l'amore attraverso il non attaccamento alle persone o alle cose, lo so detto così sembra facile ma questa è soltanto una premessa, chi vuol leggere l'intero libro della vita non può fermarsi al primo capitolo: l'infanzia!

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...non posso dare la colpa nè a me nè a lui...voglio ricominciare a vivere e senza di lui non ci riuscirò mai...

Invece Sola, io credo che la degenerazione di una storia d'amore è colpa di chi vive la storia, il problema però è riuscire ad individuare la natura della colpa. Adesso proverò a spiegarmi meglio riguardo alla confusione del ruolo...

Quando noi, all'inizio della relazione, riconosciamo nel nostro partner il "perfetto destinatario della nostra passione amorosa", come si dice la chimica è quella giusta, ogni gesto è spontaneamente indirizzato al fine di esprimere questa passione. Questa cosa è sempre vera finchè percepiamo chiaramente questa identificazione.

Ma quand'è che la percezione si confonde? La percezione si confonde dal momento in cui nel nostro partner vediamo (proiettandolo) altri ruoli tipo: il papà (per le femminucce), la mamma(per i maschietti), l'amico, il terapeuta, la strega, il despota e via dicendo. Questi ruoli sono comunque parti di noi non elaborate, che rimangono nell'ombra finche non troviamo il modo di disfarcene, e come ce ne disfaciamo? identificandole nel nostro partner, in un nostro familiare, nel capufficio, nell'insegnate.

Privandoci delle nostre ombre, ci sentiamo privati anche delle capacità contenute in esse, per questo ci sentiamo impossibilitati nel compiere alcuni gesti ("ricominciare a vivere e senza di lui non ci riuscirò mai") perchè abbiamo delegato questa possibilità ad una terza persona.

Ma non è mica finita qui, l'effetto negativo di questa proiezione non si ferma a noi, il destinatario della proiezione si sentira caricato di un ruolo che non gli appartiene, questo esaurisce l'energia vitale perche per aderire a quel ruolo deve produrre uno sforzo notevole, dato che esso non fa parte del suo modo di essere. Per questo la difficolta poi a sentire le proprie emozioni, perchè esse sono nascoste da ombre che non gli appartengono. Da cui la necessità a distaccarsi per riappropiarsi della propria identità.

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