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Rianimazione del feto


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Roma, 3 feb. (Adnkronos/Ign) - ''Se il feto è vitale va rianimato, anche contro il consenso della madre''. A pensarla così sono i direttori delle cliniche ginecologiche delle facoltà di Medicina delle università romane che, a conclusione del convegno al Fatebenefratelli sui risvolti medici ed etici della nascita prematura, hanno sottoscritto un documento.

Ma quali sono i problemi a cui va incontro un bimbo prematuro fin dalle sue prime ore di vita? Partendo dal fatto che al di sotto delle 22 settimane di età gestazionale la sopravvivenza del nato prematuro rappresenta un fatto sporadico, ''i problemi sono di diversa natura e legati al grado di immaturità che il feto presenta al momento della nascita'', afferma a IGN - testata on line del gruppo Adnkronos - il professor Pietro Bagolan, primario presso il Dipartimento di Neonatologia Medica e Chirurgica dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

''I più importanti - spiega Bagolan - sono legati all'immaturità neurologica, cioè di tutto il sistema nervoso e circolatorio che riguarda l'encefalo. Quindi sono bambini a rischio di danni neurologici se non correttamente assistiti e, anche quando lo sono, possono avere 'incidenti cerebrali' importanti come emorragie cerebrali''. ''Altri problemi riguardano il sistema di termoregolazione, in quanto non posseggono la capacità di mantenere una adeguata temperatura corporea e le difficoltà nutrizionali, visto che il loro intestino molto immaturo non consente l'alimentazione, ma anche la retinopatia, difficoltà respiratorie con frequente sindrome da stress respiratorio ed elevato rischio di contrarre infezioni''.

Ma se negli ultimi 20 anni i miglioramenti dell’assistenza e della tecnologia medica hanno permesso un enorme e progressivo aumento della sopravvivenza dei nati prematuri, purtroppo un alta percentuale di 'sopravissuti' va incontro aduna serie di patologie. Secondo Pietro Bagolan ''il 50% dei bambini che nascono dalla 28esima settimana in poi, hanno forti possibilità di avere disabilità di tipo neurosensoriale come paralisi cerebrale, epilessia, danni oculari o uditivi. Il che comporta decifit motori, ritardi cognitivi e di apprendimento. Percentuale che sale di molto quando si parla di bambini sotto il chilo di peso. Ma il ventaglio è molto allargato e non prevedibile. E ogni caso va valutato singolarmente''.

Infine per quanto riguarda il documento sottoscritto dai direttori delle cliniche ginecologiche delle facoltà di Medicina delle università romane, secondo il professore Bagolan ''ci sono due aspetti da considerare: uno è quello strettamente laico-sociale-legale in cui c'è un discorso di legge dove è chiaramente indicato che un feto che nasca ed esprima una vitalità spontanea, deve essere assistito. L'altro è un aspetto strettamente personale per cui non mi permetterei mai di decidere per il figlio di un altro. Ma non è possibile stabilire cosa è giusto e cosa no''.

Di altro tono le dichiarazioni di Claudio Giorlandino, presidente della Sidip (Società italiana di diagnosi prenatale e Medicina materno fetale) e presidente del Forum delle Associazioni di diagnosi, genetica e riproduzione, che parla di "un esercizio di forza contro il disegno naturale che si conclude con l'inganno per i genitori". "Rianimare un prematuro estremo alla ventiduesima settimana, già malato e malformato, significa voler vincere a tutti i costi sulla natura - spiega Giorlandino - Uno studio del 2005 pubblicato sul 'British Medical Journal' ha dimostrato che l'intervento di rianimazione su feti al di sotto della ventottesima settimana provoca cecità, sordità, emorragie cerebrale e ritardo mentale. Un altro studio - sottolinea - pubblicato su 'Pediatrics', che ha preso in considerazione feti al di sotto di 25 settimane, non ha registrato sopravvivenze quando i feti stessi non sono stati rianimati contro ogni legge naturale. Quando c'è stato l'intervento di rianimazione i danni sono stati elevatissimi. Moltissimi bambini sono deceduti in seguito, altri hanno presentato gravi sequele a distanza".

"Inoltre, nel caso dell'aborto terapeutico - continua - voler rianimare un feto anche contro la volontà della madre significa ingannare i genitori i quali avranno tutti i diritti di rivalersi civilmente per i danni conseguenti a una vita miserevole alla quale le manipolazioni e gli esercizi di accanimento terapeutico li avranno condannati a vivere".

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Che più se ne parla e più si fa il gioco dei partiti che cercano di comprarsi la benevolenza della chiesa

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Che più se ne parla e più si fa il gioco dei partiti che cercano di comprarsi la benevolenza della chiesa

E questo è sicuramente un fatto.

Però in realtà io non ho pensato immediatamente a questo appena ho ascoltato questa notizia..mi sono chiesta al di là della Chiesa, del Papa, dei politici e compagnia bella..è giusto?

E' giusto che i dottori tentino di rianimare un feto, seppur malato, anche contro il volere della madre?

E' giusto che decida la madre dal momento in cui lei ha deciso di abortire?

Si deve considerare una vita a sè dal momento in cui si taglia il cordone ombelicale?

E' vero che dietro c'è sempre schifezza..però anche questi sono fatti: che comunque ora c'è quella piccolissima percentuale di possibilità che quella vita sopravviva, che ora come ora vengono lasciati morire e a detta di chi assiste gli aborti terapeutici non è uno spettacolo..

Non so, io qualche pensiero ce l'ho sprecato lasciando da parte il resto..

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E questo è sicuramente un fatto.

Però in realtà io non ho pensato immediatamente a questo appena ho ascoltato questa notizia..mi sono chiesta al di là della Chiesa, del Papa, dei politici e compagnia bella..è giusto?

E' giusto che i dottori tentino di rianimare un feto, seppur malato, anche contro il volere della madre?

E' giusto che decida la madre dal momento in cui lei ha deciso di abortire?

Si deve considerare una vita a sè dal momento in cui si taglia il cordone ombelicale?

E tu quali risposte ti sei data?

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E questo è sicuramente un fatto.

Però in realtà io non ho pensato immediatamente a questo appena ho ascoltato questa notizia..mi sono chiesta al di là della Chiesa, del Papa, dei politici e compagnia bella..è giusto?

E' giusto che i dottori tentino di rianimare un feto, seppur malato, anche contro il volere della madre?

E' giusto che decida la madre dal momento in cui lei ha deciso di abortire?

Si deve considerare una vita a sè dal momento in cui si taglia il cordone ombelicale?

E' vero che dietro c'è sempre schifezza..però anche questi sono fatti: che comunque ora c'è quella piccolissima percentuale di possibilità che quella vita sopravviva, che ora come ora vengono lasciati morire e a detta di chi assiste gli aborti terapeutici non è uno spettacolo..

Non so, io qualche pensiero ce l'ho sprecato lasciando da parte il resto..

il concetto di giustizia è legato alla morale religiosa, se ci si riferisce all'aldilà. Legato alla legislazione e al senso che vogliamo dare a una società se ci si riferisce all'aldiqua. L'etica spazia e sguazza nel mare dell'indeterminatezza.

Giusto rispetto a cosa? In relazione a cosa si intende per "giusto" si possono abbozzare delle risposte laiciste, pragmatiche, umaniste, confessionali, evoluzioniste, e tanto bla bla ancora

Rispetto a "quando" si debba considerare vita la vita, la chiesa per esempio fra un pò dirà che lo è anche il decimilionesimo spermatozoo in alto a destra, secondo scaffale, terzo cassetto che sta vicino la prostata di ogni maschietto. E così via. E' un concetto variabile nel tempo. Con la clonazione umana si arriverà a dire che lo è pure la goccia di sangue persa mentre ci si rade la barba...

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il concetto di giustizia è legato alla morale religiosa, se ci si riferisce all'aldilà. Legato alla legislazione e al senso che vogliamo dare a una società se ci si riferisce all'aldiqua. L'etica spazia e sguazza nel mare dell'indeterminatezza.

Giusto rispetto a cosa? In relazione a cosa si intende per "giusto" si possono abbozzare delle risposte laiciste, pragmatiche, umaniste, confessionali, evoluzioniste, e tanto bla bla ancora

Rispetto a "quando" si debba considerare vita la vita, la chiesa per esempio fra un pò dirà che lo è anche il decimilionesimo spermatozoo in alto a destra che sta vicino la prostata di ognuno di noi. E così via. E' un concetto variabile nel tempo. Con la clonazione umana si arriverà a dire che lo è pure la goccia di sangue persa mentre ci si rade la barba...

Giusto rispetto ad un proprio pensiero che può basarsi sulle proprie considerazioni laiche, umaniste, evoluzioniste e ciò che cappero ci pare..

Non trovo c'entri molto il discorso della chiesa riguardo l'inizio della vita dato che qui si parla di aborto dopo la 22esima settimana e non me lo puoi paragonare ad uno spermatozoo...altrimenti a questo punto diciamo pure che finchè non arrivano alla fine del nono mese non si possono considerare del tutto formati. Se si limita l'interruzione volontaria della gravidanza entro il terzo mese è proprio perchè oltre il feto è considerato troppo avanti nello sviluppo, ma nel caso dell'aborto terapeutico questo limite si annulla.

E tanto per la cronaca non è vero che l'aborto terapeutico si fa solo in situazioni gravissime perchè viene fatto anche su bambini con il labbro leporino.

Però..mi scoccia perchè sembra che se mi pongo dei dubbi automaticamente appoggio il papa, la chiesa e via..questa cosa proprio non la capisco.

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E tu quali risposte ti sei data?

Io più che altro mi sono fatta delle domande, non mi sono data delle risposte.

Però io sono anche troppo condizionata dal fatto che PERSONALMENTE e questo NON significa che NON lo accetto, non credo che praticherei l'aborto terapeutico.

Poi però penso che mi ci dovrei trovare per esserne certa.

Quindi probabilmente non riesco ad essere oggettiva.

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Così come consapevolmente i genitori copulano consci delle conseguenze, allo stesso modo dovrebbero essere consapevoli e decidere della sorte dei loro figli. Decidere al posto loro è come farli copulare a loro insaputa.

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Questo secondo me è l ' antipasto ad una legge che vuole eliminare o comunque limitare l 'aborto.I referendum fatti vanno quindi protetti ad ogni costo, ne va della vita di tante donne quante ne sono morte in passato grazie alla clandestinità. Donne stiamo in campana! e non abbassiamo la guardia .....certe leggi sono costate dure lotte e ci vuole un secondo per perderle.

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Questo secondo me è l ' antipasto ad una legge che vuole eliminare o comunque limitare l 'aborto.I referendum fatti vanno quindi protetti ad ogni costo, ne va della vita di tante donne quante ne sono morte in passato grazie alla clandestinità. Donne stiamo in campana! e non abbassiamo la guardia .....certe leggi sono costate dure lotte e ci vuole un secondo per perderle.

Sì..ma questo è solo un altro antipasto visto che la minacciano continuamente quando parlano della legge sulla fecondazione assistita.

Non penso comunque che sia possibile tornare talmente indietro.

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Non penso comunque che sia possibile tornare talmente indietro.

sono d'accordo ma stare in guardia non guasta....

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dovremmo essere tutti davvero liberi da noi stessi,,,,,e non ci sarebbe il problema.....nessuno abortirebbe!

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La donna come madre ha la responsabilità dei propri figli. Se siamo figli dello Stato, questo dovrebbe rispettare responsabilmente i suoi cittadini. Una mamma espropriata dei propri diritti e doveri ha il diritto di non sentirsi neppure cittadina della propria famiglia. Ma all'esproprio del dolore... questo no, non pensavo ci potessimo mai arrivare... eppure...

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  • 2 weeks later...

il diritto all' aborto è stato una grande conquista sociale .. ora la destra vuole ridiscutere questa opportunità ..

addirittura giuliano ferrara fa una lista prolife per chiedere una moratoria sugli aborti ..

questa è la destra, .. è il pensiero conservatore servo della chiesa.

speriamo che non supera il 4 %.

comunque sia, questa destra cattolica va ostacolata .. perchè esprime un pensero oscurantista che minaccia la libertà .

altro che il popolo della libertà .. per fortuna credo che in italia ci sia una buona dose di coscienza sociale..

per cui, chi sfrutta questi temi etici in campagna elettorale fa una pessima figura .

e non ottiene nulla se non il consenso dei preti . e qualche loro voto .

ad ogni modo si parla di integralismi religiosi .. e io li odio ..

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bhè io personalmente direi che tutto dipende da quando vi è l'interruzione al concepimento dovuto ad un rapporto sessuale...

io non ascolto nessuna posizione , ne preconcetto...

di certo sostenere che usare il preservativo o masturbarsi equivale ad una strage di potenziali, futuri uomini è ridicolo in quanto falso!

di certo uccidere un bambino già vivo sostenendo che è un aborto e un'altra idiozia.....

credo che tutto andrebbe risolto in maniera più umana....

bisognerebbe chiedersi e costatare perchè si abortisce:

1) Perchè non si desidera un figlio.......io credo che si possa abortire dopo max 22/24 giorni quando ancora è un fagiolo.....

2) Perchè è malato......li sarebbe dovere dello stato stabilire se la malattia è invalidante per la vita, eventualmente gravandosi la responsabilità di una crescita......in base al tempo trascorso....

certo un feto sano che potenzialmente è in grado di vivere senza la madre non può essere ucciso solo per un idea della madre....

non so se si ce ne rende conto, ma quando le donne abortiscono dopo il 3/4 mese, i bambini escono vivi, piangono...ucciderli è omicidio.

poi se la legge lo permetta o no, la cosa non cambia che si è ucciso un uomo che altrimenti avrebbe vissuto.....

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io credo che nessuno abbia diritto di stare a sindacare sul perchè una donna decide di abortire. nè tantomeno di dettare limiti, che peraltro sono già stabiliti per legge.

quale che sia la motivazione, va rispettata, perchè bisogna ricordare sempre che il vissuto di una donna che interrompe una gravidanza è tremendo, inimmaginabile, e sarebbe molto intelligente astenersi da giudizi, e farla sentire ancora peggio di quanto già non stia.

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io credo che nessuno abbia diritto di stare a sindacare sul perchè una donna decide di abortire. nè tantomeno di dettare limiti, che peraltro sono già stabiliti per legge.

color]

che va rispettata qualunque essa sia..

se lo vieta o se lo regola o se lo permette..

questo perchè secondo me vanno rispettate....a priscindere...

vedete la vita è sofferenza,

i leoni abbandonani i leoncini a volte, a volte li uccidono, lo stesso fanno gli uccelli, uguale fa l'uomo...

la differenza sta nel fatto che mentre le bestie lo fanno perchè il mondo, la natura, impone loro la scelta tra loro e i fratelli, tra loro e altri cuccioli che verrano, tra la vita e la morte, l'uomo lo fa essenzialmente per un'idea.

partendo dal presupposto che io credo che pochi possano contestare l'aborto in caso di malattie drammatiche , malformazioni o altro (in tal caso la vita già ha deciso ), mi concentrerei su chi decide per svariati altri motivi.

Le donne ad oggi sono libere di scegliere , e tutto il resto del mondo di giudicarle......si chiama libertà, quella libertà per la quale persone come te hanno lottato,......ma è liberta? Giudicare o decidere per la vita di un'altro è liberta??

uccidere...è un azione non è un giudizio....

uccidere o esportare un feto , puoi chiamarlo come vuoi, puoi usare il termine "fhadhfajlh" ma sempre lo stesso atto è....

se una donna dopo soffre un motivo c'è? Sapere in fondo al cuore di aver scelto per se stessa a discapito di un altra vita fa soffrire, come il sole riscalda e l'acqua bagna ......ma è possibile che invece di evitare tanta sofferenza preferiate lenirla con una pomata....??

l'uomo potrà fare milioni di leggi, sempre più giuste in base alla sua morale del momento, ma mai sarà libero fino a che non comprenderà perchè c'è nè bisogno.....

e c'è nè bisogno perchè è schiavo del suo divenire e del suo egoismo, che lo rendono più stupido di qualsiasi altra bestia.

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saro' un'ipocrita nn so ! io essendo contrario all'aborto perche'

so' che esiste la coscienza nn vorrei togliere un diritto (?)

ad una donna . pero' io limiterei il tempo alla quale

essa possa esercitare questo atto.

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saro' un'ipocrita nn so ! io essendo contrario all'aborto perche'

so' che esiste la coscienza nn vorrei togliere un diritto (?)

ad una donna . pero' io limiterei il tempo alla quale

essa possa esercitare questo atto.

perchè ipocrita??? :Thinking:

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saro' un'ipocrita nn so ! io essendo contrario all'aborto perche'

so' che esiste la coscienza nn vorrei togliere un diritto (?)

ad una donna . pero' io limiterei il tempo alla quale

essa possa esercitare questo atto.

anch'io non capisco perchè ipocrita.

diritto,sì.come è un diritto quello ad una genitorialità voluta.

tex, dei limiti ci sono. in italia la legge prevede che un'interruzione volontaria di gravidanza(che è diversa dall'aborto terapeutico)si possa fare entro i primi tre mesi di gestazione, se non erro.

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anch'io non capisco perchè ipocrita.

diritto,sì.come è un diritto quello ad una genitorialità voluta.

tex, dei limiti ci sono. in italia la legge prevede che un'interruzione volontaria di gravidanza(che è diversa dall'aborto terapeutico)si possa fare entro i primi tre mesi di gestazione, se non erro.

esatto.....

l'aborto terapeutico è quello per le malformazioni?

il problema e come il solito di coloro che decidendo tardi useranno "il terapeutico" in casi che non lo prevederebbero....cosa ne pensi S;?

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x mio

x S.

nn so' se ipocrita sia la parola giusta ma io son contrario all'aborto ma allo stesso tempo capisco che ci possono

essere tanti motivi, banali che per alcuni e distruttivi per altri. per esperienza posso dirvi che e' un grosso errore

abortire o farlo fare ma allo stesso tempo c'e' chi nn la pensa come me e sopratutto credo che una donna

abbia diritto al suo corpo e prendere le propie decisioni. mi sconvolge leggere che in certi paesi nord europei (credo sia la gran bretagna) abbiano il diritto ed abortiscono fino ai sei mesi. per me quello e', un'omicidio premeditato.

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