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LO PSICOLOGO è L'UNICO CHE MI COMPRENDE!!!!


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Ciao B&I , i tuoi dubbi sulle terapie psicologiche sono legittimi, in quanto per formulare le teorie si parte dall'analisi del comportamento e quindi dal prodotto si cerca di risalire al meccanismo psicologico che l'ha provocato..si formulano delle teorie e si fanno le sperimentazioni. Tutto ciò è molto complicato anche perchè i comportamenti e le parole sono frutto di persone, non di macchine, e quindi molto difficili da analizzare in quanto diverse tra loro.Tutto ciò che è la nostra psiche non si può vedere, non si può toccare, ma nel tempo si sono potute verificare le sue reazioni, smascherando dei meccanismi e soprattutto abbiamo potuto constatare quanto questa sia potente..pensa alle paralisi isteriche di Freud o, perchè no, allo stesso effetto placebo..cioè l'effetto placebo se ci pensi bene è la dimostrazione che la nostra psiche può agire anche sul corpo, può alleviare un dolore sostituendo il farmaco..non è roba da poco.

Tieni presente che è una scienza giovane, che sicuramente ci sono molte teorie ancora in ballo, i dibattiti sono aperti ed in più spuntano nuove terapie..insomma di certo è vero, non c'è tutto, sono più le basi ad essere meno discusse (E poi e poi perchè ad esempio il complesso di Edipo secondo tanti non esiste)..però..ci si muove, si sperimenta..ed una cosa è certa, i risultati nella maggioranza dei casi si vedono. Ed è questo alla fine ciò che conta.

Però non si può dire che c'è una sola terapia, una sola teoria, una sola verità..in quanto se metti 4 psicologi insieme è possibilissimo che tutti e quattro si rifacciano più ad una teoria piuttosto che ad un'altra, e di conseguenza anche la terapia cambierà.

Comunque la consapevolezza di determinate azioni che facciamo, la loro interpretazione, il mettere in discussione se stessi, l'imparare a guardare le cose da più punti di vista, l'esprimere le proprie emozioni ed ascoltarle, il tentare di guardarsi avanti ed indietro senza angoscia o ansia e anche più semplicemente lo stare per un'ora a chiacchierare con una persona che sta lì solo ed esclusivamente per te, che puoi mandare a quel paese e che generalmente non fa altrettanto..tutto questo nelle maggior parti delle terapie c'è e tutto questo è scientificamente dimostrato che fa bene alla nostra serenità interiore...poi magari non saprò se l'interpretazione di quel sogno o di quella azione è "esatta"..ma ritengo che già il fatto che io mi chieda cosa significhi sia qualcosa.

Secondo me..sempre :)

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Hai travisato completamente il significato del mio intervento, non ho scritto ciò che tu affermi. Prima di replicare (e di metterla sul piano voi-contro-di-me) prova a fare uno sforzo di comprensione. Poi, se vorrai, ne potremo discutere.

E comunque si scrive PALLIATIVI.

Appunto, ma io mi domando, e penso che se lo siano chiesto anche gli operatori meno invasati, come ci si può fidare di molti approcci direi quasi filosofici ad una disciplina che è, o almeno dovrebbe essere, scientifica? Come si possono infatti discernere i reali motivi per i quali il paziente trae eventuali benefici se il metodo di indagine non è scientifico? Sono solo delle domande, trovavo curioso, da umile operaio quale sono, conoscere l'opinione degli altri in proposito.

Perdonami, non avrei dovuto liquidare la tua riflessione con 2 parole. Hai ragione, spesso i familiari o i conoscenti non sono in grado di capirci o nutrono pregiudizi, ma non si può generalizzare, come tu stessa affermi. Ad esempio, sono convinto che tu potresti benissimo comprendere il tuo uomo se ti dovesse confidare di avere dei problemi psicologici, magari arriveresti anche a documentarti per capirlo meglio, e quindi non è sempre vero che solo i professionisti hanno questa facoltà. E' ovvio, ma lo faccio presente per evitare altri fraintendimenti, che con ciò non voglio sostenere che i familiari possono sostituire lo psicologo, ma che capita che anche loro abbiano la capacità di comprendere i nostri problemi (e certe volte ad un livello persino più profondo perché vivono da vicino il nostro disagio).

Caro B&I (e il mio "caro" non è ironico....),

detto così il tuo discorso è abbastanza accettabile e sicuramente non è che prendiamo tutto ciò che viene passato per psicologia come scienza!!! Ancora oggi ci sono confronti fra diverse scuole di pensiero e poi ogni paziente ha bisogno di un diverso tipo di approccio...ecc. ecc. poi vabè ci sono anche le cose meno credibili ma insomma per questo prima di andare da uno psicologo è bene accertarsi che sia uno iscritto all'albo e non un fattucchiere...visto la sensibilità e la fragilità di chi spesso va o chiede una terapia è meglio stare sempre allerta!

Detto questo, però non potrai negare che la psicologia è molto spesso un ottima cura per tanta gente infelice, depressa e che ha avuto problemi legati all'infanzia, traumi ecc. sicuramente l'ascolto è la fonte principale di questi benefici ma non solo (prendi chi soffre di bulimia o anoressia, per loro l'unica cura davvero possibile è proprio la psicoterapia) a sto punto se l'ascolto è supportato anche da studi e esperienze in materia ciò è molto meglio, altrimenti vado dal prete (per chi ci crede) o ne parlo con mio marito/moglie/amico...

Concludo con un'altra precisazione per tutti per rendere ancora più chiara la mia posizione, casomai ce ne fosse bisogno. Io non sto assolutamente negando l'utilità o la necessità dello psicologo come professione, sto solo sollevando dei dubbi, che a me paiono legittimi, circa l'impianto di alcune branche della psicologia, specialmente la psicoanalisi e la psicologia analitica. Dal punto di vista del paziente capisco che possa interessare ben poco, però, come discorso puramente speculativo, io lo trovo più interessante di quello proposto dalla cara digi79 (spero che non me ne avrà per questo), e ho quindi preso spunto dall'intervento di una signora per introdurlo.

Se poi l'argomento da me proposto non ti pare particolarmente interessante puoi anche aprirti un topic a parte e darne un titolo appropriato, visto che gli nteressati a questo topic ci sono e non vorrei andare troppo ot, naturalmente se a te pare inutile puoi anche non leggerlo e continuare a discutere sul tuo "spunto" altrove e lasciare qui ai "pochi" interessati l'argomento originale....

Ciao

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Trixy, bello il tuo intervento, condivido il tuo punto di vista, cercavo solo di sollevare una questione che, per quanto nota, su questo forum (almeno durante la mia permanenza) ho visto affrontata raramente. Purtroppo ho scelto la sede sbagliata e digi79 si è lamentata.

Detto questo, però non potrai negare che la psicologia è molto spesso un ottima cura per tanta gente infelice, depressa e che ha avuto problemi legati all'infanzia, traumi ecc. sicuramente l'ascolto è la fonte principale di questi benefici ma non solo (prendi chi soffre di bulimia o anoressia, per loro l'unica cura davvero possibile è proprio la psicoterapia) a sto punto se l'ascolto è supportato anche da studi e esperienze in materia ciò è molto meglio, altrimenti vado dal prete (per chi ci crede) o ne parlo con mio marito/moglie/amico...

Non lo nego e non l'ho mai negato, l'ho ripetuto più volte anche in questo thread.

Se poi l'argomento da me proposto non ti pare particolarmente interessante puoi anche aprirti un topic a parte e darne un titolo appropriato, visto che gli nteressati a questo topic ci sono e non vorrei andare troppo ot, naturalmente se a te pare inutile puoi anche non leggerlo e continuare a discutere sul tuo "spunto" altrove e lasciare qui ai "pochi" interessati l'argomento originale....

Ciao

Hai ragione, scusa il disturbo.

ciao

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Trixy, bello il tuo intervento, condivido il tuo punto di vista, cercavo solo di sollevare una questione che, per quanto nota, su questo forum (almeno durante la mia permanenza) ho visto affrontata raramente. Purtroppo ho scelto la sede sbagliata e digi79 si è lamentata.

Non lo nego e non l'ho mai negato, l'ho ripetuto più volte anche in questo thread.

Hai ragione, scusa il disturbo.

ciao

:Rose: Nessun disturbo è sempre un piacere confrontarsi, solo ho risposto al tuo messaggio che diceva che questo post fosse poco interessante......

Ciaoooooo

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Di quelle poche sedute che ho fatto, ho raccontato ad amici, mamma e sorella quello che ho imparato cosiché potesse essere utile anche per loro.

Che glialtri mi comprendano o meno non è importante. Non sono andata dallo piscologo per farmi comprendere, sentirmi giustificata o chissà che. Sono andata per capire come fare per stare bene.

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Di quelle poche sedute che ho fatto, ho raccontato ad amici, mamma e sorella quello che ho imparato cosiché potesse essere utile anche per loro.

Che glialtri mi comprendano o meno non è importante. Non sono andata dallo piscologo per farmi comprendere, sentirmi giustificata o chissà che. Sono andata per capire come fare per stare bene.

ciao sirena, il discorso però è molto più ampio...tutti andiamo dallo psicologo per star bene, è chiaro ma a cosa serve parlarne con amici mamma e sorella se loro non comprendono assolutamente quanto importante sia il rapporto fra psicologo e paziente? Poi c'è da fare una differenza fra cose che si raccontano:

anche a me capita di raccontare alle mie amiche o a mia sorella alcune cose riguardanti i figli per es., cosa è giusto o no per loro ecc. ma qui si parla di confidarsi delle cose più intime e segrete, parlaimo di cose a volte tenute nascoste per anni o che ne so di far venire fuori una parte di noi ancora nascosta, in tal caso ciò che dice lo psicologo non può essere applicato in linea generale ma è prettamente personale....e spesso cercare di spiegare questo è difficile, perchè non viene sempre compreso come dovrebbe...poi è chiaro che nessuno cerca giustificazioni o comprensioni, questo vorrebbe dire non aver appreso niente della terapia....ma la comprensione da parte dei propri familiari insomma è qualcosa che è quasi fisiologico cercare....pensa a chi ha problemi economici e sente la necessità di andare dallo psiclogo, se il marito(padre/madre, non è in grado di comprendere i suoi problemi, come può andare in terapia senza litigi o incomprensioni o anche solo sensi di colpa e tutto è più difficile....

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Non so che dirti digi. Io non la cercherei la comprensione da chi non è comprensivo.

LA questione economica è diversa, ma troverei una soluzione.

E comunque il mio benessere viene prima di tutto; se non sto bene io non posso fare nulla, nè crescere un figlio, nè amare un marito. Quindi o mi si appoggia o vado a rubare per pagarmi le sedute.

Ho il tono un pò scherzoso, ma davvero bisogna quasi imporlo il diritto di voler curare l'anima. So io come mi sento e cosa mi serve.

per il discorso dell'aprirsi credo sia anche una questione di carattere.

cosa intendi col fare venire fuori una parte di noi ancora nascosta? parli di emozioni?

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Il fatto è che per quanto mi riguarda ad esempio la comprensione del mio compagno è davvero importante.

Personalmente non mi sono sentita compresa dai miei familiari in passato, e le poche volte che parlavo con loro delle sedute alla fine si litigava quindi ad un certo punto ho lasciato perdere.

Con gli amici sono la prima a non volermi scoprire più di tanto quindi di sicuro da loro non mi aspetto nulla.

Ma dal mio compagno che è praticamente l'unica persona che può dire davvero di conoscermi..pretendevo qualcosina in più..invece mi sto rendendo conto di avere iniziato a gettare la spugna anche con lui.

Non a caso si dice che spesso i rapporti di coppia non forti finiscono quando uno dei due va in terapia, perchè l'altro inizia a temere il cambiamento, si sente escluso da questo lavoro interiore..ecc..insomma, molti fattori destabilizzano l'equilibrio conquistato in precedenza.

Io mi sono messa insieme a lui quando i momenti più brutti li avevo passati..ed ora che ho riavuto delle "ricadute" importanti lui mi è parso molto scostante..

Ma ancora non capisco se sono io che pretendo chissà cosa..o lui che non riesce proprio ad entrare in empatia con me <_<

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Non so che dirti digi. Io non la cercherei la comprensione da chi non è comprensivo.

LA questione economica è diversa, ma troverei una soluzione.

E comunque il mio benessere viene prima di tutto; se non sto bene io non posso fare nulla, nè crescere un figlio, nè amare un marito. Quindi o mi si appoggia o vado a rubare per pagarmi le sedute.

Ho il tono un pò scherzoso, ma davvero bisogna quasi imporlo il diritto di voler curare l'anima. So io come mi sento e cosa mi serve.

per il discorso dell'aprirsi credo sia anche una questione di carattere.

cosa intendi col fare venire fuori una parte di noi ancora nascosta? parli di emozioni?

bè si parlo di emozioni, parlo di essere noi veramente e non con le nostre maschere quotidiane.....

Comunque per comprensione infatti si intende anche appoggio, in tutti isensi, non è così facile pensare a sè stessi quando si ha famiglia ma comnque genericamente parlando, chi è in terapia di solito ha anche delle insicurezze, dei limiti, dei sensi di colpa e tutto ricade sempre sui rappporti con le persone più vicine che se da un lato cercano di capirti dall'altro sono una concausa del tuo modo di essere attuale, a volte hanno paura del cambimento e allora anche incoscimente preferiscono vederti come sei ora, anche se tu cerchi di spiegargli, essere così ti fa soffrire....

E' complicato generalizzare ma anche fare un esempio pratico, perchè ogni storia ha delle sfaccettature che la rendono diversa da qualunque altra storia....però ho notato questa sensazione generale di chi è in terapia di non sentirsi capito da chi gli dovrebbe essere paradossalmente vicino.....

Ciao Sire.... <_<

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Il fatto è che per quanto mi riguarda ad esempio la comprensione del mio compagno è davvero importante.

Personalmente non mi sono sentita compresa dai miei familiari in passato, e le poche volte che parlavo con loro delle sedute alla fine si litigava quindi ad un certo punto ho lasciato perdere.

Con gli amici sono la prima a non volermi scoprire più di tanto quindi di sicuro da loro non mi aspetto nulla.

Ma dal mio compagno che è praticamente l'unica persona che può dire davvero di conoscermi..pretendevo qualcosina in più..invece mi sto rendendo conto di avere iniziato a gettare la spugna anche con lui.

Non a caso si dice che spesso i rapporti di coppia non forti finiscono quando uno dei due va in terapia, perchè l'altro inizia a temere il cambiamento, si sente escluso da questo lavoro interiore..ecc..insomma, molti fattori destabilizzano l'equilibrio conquistato in precedenza.

Io mi sono messa insieme a lui quando i momenti più brutti li avevo passati..ed ora che ho riavuto delle "ricadute" importanti lui mi è parso molto scostante..

Ma ancora non capisco se sono io che pretendo chissà cosa..o lui che non riesce proprio ad entrare in empatia con me :huh:

Mmmmm. Che coincidenza. Perchè proprio nella seduta di ieri ho parlato anche di questo con il mio psicologo. Di come mio marito, certe volte e in molti anni (mi sono sposata a 22 anni e a Ottobre festeggeremo il nostro 10° anniversario :huh: Azz!) purtroppo mi abbia delusa. Sono rimasta un po' delusa dal modo in cui ha affrontato una questione nostra un po' delicata...diciamo che l'abbiamo presa in modo "opposto". Eppoi col passre del tempo, tra discussioni, lacrime e sofferenza diciamo che ultimamente ci siamo un po' "allineati"....pero' io con mio marito ho sempre avuto parecchi difficoltà di comunicazione. Andiamo abbastanza d'accordo e ridiamo molto...pero' su certe questioni spesso ci attacchiamo e discutiamo ,...e per questo motivo io alcune volte mi sfinisco.

Delle mie sedute gli ho sempre raccontato poco. Preferisco cosi'. Anche perchè, davvero, capita spesso che cominciamo a paralre ma poi le cose le vediamo in modo opposto e alla fine litighiamo. Lui è quello ESTREMAMENTE POSITIVO CHE CONTINUA A RIPETERE SEMPRE CHE LA VITA E' BELLA. Io quella PESSIMISTA che continua a ripetere di quanto sono sfortunata. E quando ci cozzaimo lui per me è insopportabile. Insostenibile. Perchè certi giorni io vorrei solo sprofondare e morire e lui se ne esce che è una splendida giornata di sole e che gli uccellini cinguettano e che sono io a vedere le cose sempre tutte nere e che sono sempre la solita pessimista....e quindi talvolta ci manca proprio un punto in comune. E' dura mannaggia! Con le altre persone, poi, parlo comunque poco delle mie sedute. Della mia parte "familiare" parlo con una delle mie sorelle..cosicchè cio' che provo io possa essere d'aiuto anche a lei. E, tranne proprio la mia migliore amica che qualcosaina sa, gli altri miei amici neppur elo sanno che sono in psicoterapia. Figurati. E poi, comunque, (ma questa è una cosa che caratterizza da sempre la mia vita) nessuno sa tutto di me. Qualcuno sa qualche pezzo...ognuno conosce una faccia...ma TUTTA non mi conosce nessuno. Forse neppure io stessa. -_-

Cara Trixy...insomma....tiriamo a campare ma è assai dura.

Un bacio enrome. Ciao

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Mmmmm. Che coincidenza. Perchè proprio nella seduta di ieri ho parlato anche di questo con il mio psicologo. Di come mio marito, certe volte e in molti anni (mi sono sposata a 22 anni e a Ottobre festeggeremo il nostro 10° anniversario :Shame On You: Azz!) purtroppo mi abbia delusa. Sono rimasta un po' delusa dal modo in cui ha affrontato una questione nostra un po' delicata...diciamo che l'abbiamo presa in modo "opposto". Eppoi col passre del tempo, tra discussioni, lacrime e sofferenza diciamo che ultimamente ci siamo un po' "allineati"....pero' io con mio marito ho sempre avuto parecchi difficoltà di comunicazione. Andiamo abbastanza d'accordo e ridiamo molto...pero' su certe questioni spesso ci attacchiamo e discutiamo ,...e per questo motivo io alcune volte mi sfinisco.

Delle mie sedute gli ho sempre raccontato poco. Preferisco cosi'. Anche perchè, davvero, capita spesso che cominciamo a paralre ma poi le cose le vediamo in modo opposto e alla fine litighiamo. Lui è quello ESTREMAMENTE POSITIVO CHE CONTINUA A RIPETERE SEMPRE CHE LA VITA E' BELLA. Io quella PESSIMISTA che continua a ripetere di quanto sono sfortunata. E quando ci cozzaimo lui per me è insopportabile. Insostenibile. Perchè certi giorni io vorrei solo sprofondare e morire e lui se ne esce che è una splendida giornata di sole e che gli uccellini cinguettano e che sono io a vedere le cose sempre tutte nere e che sono sempre la solita pessimista....e quindi talvolta ci manca proprio un punto in comune. E' dura mannaggia! Con le altre persone, poi, parlo comunque poco delle mie sedute. Della mia parte "familiare" parlo con una delle mie sorelle..cosicchè cio' che provo io possa essere d'aiuto anche a lei. E, tranne proprio la mia migliore amica che qualcosaina sa, gli altri miei amici neppur elo sanno che sono in psicoterapia. Figurati. E poi, comunque, (ma questa è una cosa che caratterizza da sempre la mia vita) nessuno sa tutto di me. Qualcuno sa qualche pezzo...ognuno conosce una faccia...ma TUTTA non mi conosce nessuno. Forse neppure io stessa. :spiteful:

Cara Trixy...insomma....tiriamo a campare ma è assai dura.

Un bacio enrome. Ciao

quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Magari l'esempio sarà stupido ma credetemi è il modo migliore per spiegarvi ciò che sto provando...è una sensazione che conosco già, e troppo bene! Questa è la parte peggiore....

Stanotte ho litigato con mio marito, sono volate parole importanti e stranamente così vere da fare male al cuore....lui tendenzialmente è uno sicuro di sè, ma anche molto paziente e mi vuole un mondo di bene....

Però spesso trattiene la sua rabbia, o qualche rimporvero che vorrebbe farmi, non so perchè, forse perchè sa che io non ascolto molto....così ieri l'ho messo alle strette (un pò inconsciamente) e mi ha detto ciò che pensava: tutto è partito dal sesso, che ultimamente fra noi non va e poi mi ha detto che "sono assente" con lui e soprattutto con mio figlio (e qui è stata una pugnalata), che è deluso, che ogni volta gli prometto che ne esco fuori e invece sono sempre allo stesso punto, a volte meglio a volte peggio ma mai fuori completamente...ha detto che mi capisce ma che è stanco, ha detto che non sono mai affettuosa con lui, ha detto che sono sempre distante e "assente" (dinuovo)...e io ho pianto e basta, non ho parlato se non per dire "lo so" io sapevo che aveva ragione, non potevo dirgli che non è così perchè invece così è!!!!

Mi sono sentita uno schifo, in colpa soprattutto verso mio figlio, che schifo di madre gli doveva capitare!!!

Credo che martedì comincerò da qui la mia seduta e se lei non vorrà seguirmi, allora sarò costretta a trovarmi qualcun'altro, stavolta basta devo uscire da sto maledetto tunnel, e devo cominciare a vivere......veramente!!!!

E' la prima volta che mi sfogo veramente su questa cosa, mi imbarazza molto mettere così in piazza la mia vita privata ma sento la necessità di farlo, a questo punto peggio di così......

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quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Magari l'esempio sarà stupido ma credetemi è il modo migliore per spiegarvi ciò che sto provando...è una sensazione che conosco già, e troppo bene! Questa è la parte peggiore....

Stanotte ho litigato con mio marito, sono volate parole importanti e stranamente così vere da fare male al cuore....lui tendenzialmente è uno sicuro di sè, ma anche molto paziente e mi vuole un mondo di bene....

Però spesso trattiene la sua rabbia, o qualche rimporvero che vorrebbe farmi, non so perchè, forse perchè sa che io non ascolto molto....così ieri l'ho messo alle strette (un pò inconsciamente) e mi ha detto ciò che pensava: tutto è partito dal sesso, che ultimamente fra noi non va e poi mi ha detto che "sono assente" con lui e soprattutto con mio figlio (e qui è stata una pugnalata), che è deluso, che ogni volta gli prometto che ne esco fuori e invece sono sempre allo stesso punto, a volte meglio a volte peggio ma mai fuori completamente...ha detto che mi capisce ma che è stanco, ha detto che non sono mai affettuosa con lui, ha detto che sono sempre distante e "assente" (dinuovo)...e io ho pianto e basta, non ho parlato se non per dire "lo so" io sapevo che aveva ragione, non potevo dirgli che non è così perchè invece così è!!!!

Mi sono sentita uno schifo, in colpa soprattutto verso mio figlio, che schifo di madre gli doveva capitare!!!

Credo che martedì comincerò da qui la mia seduta e se lei non vorrà seguirmi, allora sarò costretta a trovarmi qualcun'altro, stavolta basta devo uscire da sto maledetto tunnel, e devo cominciare a vivere......veramente!!!!

E' la prima volta che mi sfogo veramente su questa cosa, mi imbarazza molto mettere così in piazza la mia vita privata ma sento la necessità di farlo, a questo punto peggio di così......

E' un post al quale è difficile rispondere...mi viene da pensare che forse tu hai insistito con tuo marito perchè avevi bisogno dello scrollone, avevi bisogno che la verità secca e brutale venisse a galla rompendo gli argini della prudenza e della delicatezza...era forse uno scossone che ti sei sentita di poter ricevere proprio perchè hai un appuntamento fissato, un percorso che in un modo o in un altro comincerà...che anzi è cominciato già "prima" di questo episodio...

Che i propri malesseri si ripercuotano su chi ci sta d'intorno è inevitabile: ma che fai...ti senti in colpa perchè sei depresso o perchè hai l'anoressia o gli attacchi di panico? Si sta male, ci dispiace, ma mica lo si fa per dispetto...Certo si può cercare di essere più accorti, di non rimanere immobili, ed è ciò che tu stai facendo...Una cosa alla volta, quindi..quando saranno affrontate le cause del malessere..si attenueranno anche gli effetti negativi sugli altri..

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E' un post al quale è difficile rispondere...mi viene da pensare che forse tu hai insistito con tuo marito perchè avevi bisogno dello scrollone, avevi bisogno che la verità secca e brutale venisse a galla rompendo gli argini della prudenza e della delicatezza...era forse uno scossone che ti sei sentita di poter ricevere proprio perchè hai un appuntamento fissato, un percorso che in un modo o in un altro comincerà...che anzi è cominciato già "prima" di questo episodio...

Che i propri malesseri si ripercuotano su chi ci sta d'intorno è inevitabile: ma che fai...ti senti in colpa perchè sei depresso o perchè hai l'anoressia o gli attacchi di panico? Si sta male, ci dispiace, ma mica lo si fa per dispetto...Certo si può cercare di essere più accorti, di non rimanere immobili, ed è ciò che tu stai facendo...Una cosa alla volta, quindi..quando saranno affrontate le cause del malessere..si attenueranno anche gli effetti negativi sugli altri..

grazie ilaria. è una cosa alla quale avevo pensato, l'ho portato io a buttarmi la verità in faccia, perchè eraqualcosa che mi serviva acapire meglio... magari tutto quel pianto mi ha buttata giù ma nello stesso tempo adesso so che devo cominciare daqualche aprte....non sentirsi in colpa è difficile, specilamente quando non si è totalmente inconsapevoli....ma hai ragione non serve a niente sentirsi in colpa, piuttosto serve reagire e affrontare i miei maledetti problemi!

Spero di riuscirci una volta per tutte, costi quel che costi

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quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Magari l'esempio sarà stupido ma credetemi è il modo migliore per spiegarvi ciò che sto provando...è una sensazione che conosco già, e troppo bene! Questa è la parte peggiore....

Stanotte ho litigato con mio marito, sono volate parole importanti e stranamente così vere da fare male al cuore....lui tendenzialmente è uno sicuro di sè, ma anche molto paziente e mi vuole un mondo di bene....

Però spesso trattiene la sua rabbia, o qualche rimporvero che vorrebbe farmi, non so perchè, forse perchè sa che io non ascolto molto....così ieri l'ho messo alle strette (un pò inconsciamente) e mi ha detto ciò che pensava: tutto è partito dal sesso, che ultimamente fra noi non va e poi mi ha detto che "sono assente" con lui e soprattutto con mio figlio (e qui è stata una pugnalata), che è deluso, che ogni volta gli prometto che ne esco fuori e invece sono sempre allo stesso punto, a volte meglio a volte peggio ma mai fuori completamente...ha detto che mi capisce ma che è stanco, ha detto che non sono mai affettuosa con lui, ha detto che sono sempre distante e "assente" (dinuovo)...e io ho pianto e basta, non ho parlato se non per dire "lo so" io sapevo che aveva ragione, non potevo dirgli che non è così perchè invece così è!!!!

Mi sono sentita uno schifo, in colpa soprattutto verso mio figlio, che schifo di madre gli doveva capitare!!!

Credo che martedì comincerò da qui la mia seduta e se lei non vorrà seguirmi, allora sarò costretta a trovarmi qualcun'altro, stavolta basta devo uscire da sto maledetto tunnel, e devo cominciare a vivere......veramente!!!!

E' la prima volta che mi sfogo veramente su questa cosa, mi imbarazza molto mettere così in piazza la mia vita privata ma sento la necessità di farlo, a questo punto peggio di così......

Sfogati. Fallo tutte le volte che vuoi, Giusy!

Noi siamo qui per ascoltarti e condividere quello che provi, nel bene e nel male, perchè tutti si riconoscono in un pezzetto di vita degli altri, e questo è bellissimo :huh: . :Shame On You:

Rispetto all'assenza... ne potrai parlare approfonditamente con la tua psi, ma mi viene in mente un ascolto di te stranamente "mentale", più che emozionale, come se ci fosse un timore (di cui non si è tanto consapevoli) di tuffarcisi a pesce.

Ti ricordi sempre di tutti, sei sempre carinissima, ha sempre una parola di conforto e di ascolto per tutti. Ma tu... ti ascolti?

Datango parla di "educazione emozionale", più che sentimentale, perchè la mancata manifestazione di quel turbine di emozioni che sono nel tuo cuore, viene interpretata dagli altri (tuo marito) da quello che può soltanto vedere... Quell'ascolto di cose che non sappiamo nemmeno esistono ma che orientano i nostri comportamenti rilevabili dagli altri.

Il buio di emozioni non ancora esplorate e pertanto buie, è una meta che incosciamente sembra tu voglia raggiungere con la tua corsa, ma che poi arriva alla paura che blocca la sua "manifestazione esteriore".

Un piano più "tattile" e tangibile, diverrebbe la traduzione in azioni di emozioni non riconosciute. Parla con la tua psi anche di questo.

Un altro :spiteful: Giusy...

e grazie!..., per un pezzetto ho rivisto nel passato una parte di me...

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quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Magari l'esempio sarà stupido ma credetemi è il modo migliore per spiegarvi ciò che sto provando...è una sensazione che conosco già, e troppo bene! Questa è la parte peggiore....

Stanotte ho litigato con mio marito, sono volate parole importanti e stranamente così vere da fare male al cuore....lui tendenzialmente è uno sicuro di sè, ma anche molto paziente e mi vuole un mondo di bene....

Però spesso trattiene la sua rabbia, o qualche rimporvero che vorrebbe farmi, non so perchè, forse perchè sa che io non ascolto molto....così ieri l'ho messo alle strette (un pò inconsciamente) e mi ha detto ciò che pensava: tutto è partito dal sesso, che ultimamente fra noi non va e poi mi ha detto che "sono assente" con lui e soprattutto con mio figlio (e qui è stata una pugnalata), che è deluso, che ogni volta gli prometto che ne esco fuori e invece sono sempre allo stesso punto, a volte meglio a volte peggio ma mai fuori completamente...ha detto che mi capisce ma che è stanco, ha detto che non sono mai affettuosa con lui, ha detto che sono sempre distante e "assente" (dinuovo)...e io ho pianto e basta, non ho parlato se non per dire "lo so" io sapevo che aveva ragione, non potevo dirgli che non è così perchè invece così è!!!!

Mi sono sentita uno schifo, in colpa soprattutto verso mio figlio, che schifo di madre gli doveva capitare!!!

Credo che martedì comincerò da qui la mia seduta e se lei non vorrà seguirmi, allora sarò costretta a trovarmi qualcun'altro, stavolta basta devo uscire da sto maledetto tunnel, e devo cominciare a vivere......veramente!!!!

E' la prima volta che mi sfogo veramente su questa cosa, mi imbarazza molto mettere così in piazza la mia vita privata ma sento la necessità di farlo, a questo punto peggio di così......

Giusy, mi dispiace non poterti rispondere più lungamente ma sono di corsa perché ho la mia di seduta.

Sapessi quante mattine mi sveglio con gli occhi gonfi...

Martedì è vicinissimo!

:Shame On You:

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quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Magari l'esempio sarà stupido ma credetemi è il modo migliore per spiegarvi ciò che sto provando...è una sensazione che conosco già, e troppo bene! Questa è la parte peggiore....

Stanotte ho litigato con mio marito, sono volate parole importanti e stranamente così vere da fare male al cuore....lui tendenzialmente è uno sicuro di sè, ma anche molto paziente e mi vuole un mondo di bene....

Però spesso trattiene la sua rabbia, o qualche rimporvero che vorrebbe farmi, non so perchè, forse perchè sa che io non ascolto molto....così ieri l'ho messo alle strette (un pò inconsciamente) e mi ha detto ciò che pensava: tutto è partito dal sesso, che ultimamente fra noi non va e poi mi ha detto che "sono assente" con lui e soprattutto con mio figlio (e qui è stata una pugnalata), che è deluso, che ogni volta gli prometto che ne esco fuori e invece sono sempre allo stesso punto, a volte meglio a volte peggio ma mai fuori completamente...ha detto che mi capisce ma che è stanco, ha detto che non sono mai affettuosa con lui, ha detto che sono sempre distante e "assente" (dinuovo)...e io ho pianto e basta, non ho parlato se non per dire "lo so" io sapevo che aveva ragione, non potevo dirgli che non è così perchè invece così è!!!!

Mi sono sentita uno schifo, in colpa soprattutto verso mio figlio, che schifo di madre gli doveva capitare!!!

Credo che martedì comincerò da qui la mia seduta e se lei non vorrà seguirmi, allora sarò costretta a trovarmi qualcun'altro, stavolta basta devo uscire da sto maledetto tunnel, e devo cominciare a vivere......veramente!!!!

E' la prima volta che mi sfogo veramente su questa cosa, mi imbarazza molto mettere così in piazza la mia vita privata ma sento la necessità di farlo, a questo punto peggio di così......

La metafora del tunnel è azzeccatissima, anche io sono tornata in terapia perchè ero riarrivata a non sapere più dove sbattere la capoccia..ero tornata nel buio pesto. Giusy, stai male..non puoi pretendere troppo da te ora, non è una giustificazione ma un dato di fatto...inutile punirsi ancora, davvero.

Martedì è vicinissimo, io spero che la tua psi vorrà riprenderti, ma come hai ben detto casomai troverai qualcun'altro..vedrai che già dopo la prima seduta tornerai a respirare un pò d'aria, riuscirai a vedere quello spiraglietto di luce!

:Shame On You:

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Sfogati. Fallo tutte le volte che vuoi, Giusy!

Noi siamo qui per ascoltarti e condividere quello che provi, nel bene e nel male, perchè tutti si riconoscono in un pezzetto di vita degli altri, e questo è bellissimo :huh: . :Shame On You:

Rispetto all'assenza... ne potrai parlare approfonditamente con la tua psi, ma mi viene in mente un ascolto di te stranamente "mentale", più che emozionale, come se ci fosse un timore (di cui non si è tanto consapevoli) di tuffarcisi a pesce.

Ti ricordi sempre di tutti, sei sempre carinissima, ha sempre una parola di conforto e di ascolto per tutti. Ma tu... ti ascolti?

Datango parla di "educazione emozionale", più che sentimentale, perchè la mancata manifestazione di quel turbine di emozioni che sono nel tuo cuore, viene interpretata dagli altri (tuo marito) da quello che può soltanto vedere... Quell'ascolto di cose che non sappiamo nemmeno esistono ma che orientano i nostri comportamenti rilevabili dagli altri.

Il buio di emozioni non ancora esplorate è una meta che incosciamente sembra tu voglia raggiungere con la tua corsa, ma che poi arriva alla paura che blocca la sua "manifestazione esteriore".

Un piano più "tattile" e tangibile, diverrebbe la traduzione in azioni di emozioni non riconosciute. Parla con la tua psi anche di questo.

Un altro :spiteful: Giusy...

e grazie!..., per un pezzetto ho rivisto nel passato una parte di me...

Ciao oscar, speravo mi rispondessi, non puoi risolvere i miei dubbi in toto è chiaro ma un pò di luce riesci sempre a mettercela, e sai quanto è importante visto che mancano parecchi giorni alla mia seduta....

E' vero se c'è una cosa che io non conosco è gestire le mie emozioni, quasi quasi ne ho paura e stranamente con le persone che più stimo, che più amo....con mio figlio, in questo senso ho un rapporto atipico, perchè con lui sono spontanea, riesco a dimostrargli tutto il mio amore, baci abbracci e "ti voglio bene" più volte al giorno ma poi mi chiudo sotto altri apetti, non riesco ad esser molto presente, è come se rubasse le mie energie, rompesse i miei schemi, e io mi protegessi....anche a mio marito riesco a dire "ti amo" ma poi il contatto fisico è tutto un programma e non parlo di sesso....

La fuga dal tunnel è una bella interpretazione, a volte ho pensato che vorrei davvero provare a toccarlo quel fondo....ma ho paura del non conosciuto....anche se ogni volta mi spingo più in fondo....

Grazie ate oscar, grazie davvero, almeno ora so cosa dire martedì....avevo le idee confuse oggi non più....

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Giusy, mi dispiace non poterti rispondere più lungamente ma sono di corsa perché ho la mia di seduta.

Sapessi quante mattine mi sveglio con gli occhi gonfi...

Martedì è vicinissimo!

:Shame On You:

La metafora del tunnel è azzeccatissima, anche io sono tornata in terapia perchè ero riarrivata a non sapere più dove sbattere la capoccia..ero tornata nel buio pesto. Giusy, stai male..non puoi pretendere troppo da te ora, non è una giustificazione ma un dato di fatto...inutile punirsi ancora, davvero.

Martedì è vicinissimo, io spero che la tua psi vorrà riprenderti, ma come hai ben detto casomai troverai qualcun'altro..vedrai che già dopo la prima seduta tornerai a respirare un pò d'aria, riuscirai a vedere quello spiraglietto di luce!

:spiteful:

grazie ragazze mifate sentire meno sola....è vero la seduta di martedì mi aiuterà a fare almeno un pò di ordine....che non è poco poi si vedrà.....

Va juditta non preoccuparti, adesso devi pensare a te, è un dovere!!!!!!

via bbraccio tutti

:huh:

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CITAZIONE(digi79 @ 8 2 2008, 14:54 )

quanto mi ci ritrovo in quello che hai scritto sotto: ogni persona della mia vita sa un pezzo di me!!! In realtà faccio fatica anche io da sola a ricomporre tutti questi pezzettini e spesso ne lascio qualcuno per strada....

Stanotte ho pianto fino allo sfinimento, misono addormentata con tre fazzoetti in mano e poi mi sono alzata con gli occhi gonfi che sembravo un pugile....sto cominciando a correre ragazzi!!!! Verso dove? Verso la parte opposta del mio tunnel, la parte sbagliata intendo....mi è successo di nuovo, e mi immagino proprio così: io che corro dal lato buio del tunnel, sapendo che l'uscita è dall'altra parte, ma non so perchè non riesco a fermarmi, se non quando sono arrivata in fondo al buio assoluto e la luce dell'uscita ormai non si vede più...a quel punto ho davvero paura e quasi meccanicamnete mi giro e comincio arisalire ma sono troppo lontata e ce ne vuole, e mi stanco e mi dispero ma so di essere dal lato giusto e questo mi rincuora....

Ehi tu! Sappi che quando parli (qualunque pezzetto sia) c'è sempre qualcuno (anche io come Oscar) che si ritrova in quello che dici....pezzi, pezzetti, puzzle...Uh! Come ci sono abituata io!!! Pensa che ho cominciato la mia psicoterapia x stabilire COME IO FOSSI VERAMENTE. Come fossi davvero. Quale fosse la vera me stessa. Quella che conosceva mio marito? O forse mia madre? Quella che c'è sempr eper le sue sorelle? Oppure magari la stronza scorbutica con la commessa del supermercato??? Sai che cosa è venuto fuori cara la mia Giusy?? CHE IO SONO TUTTA. OGNI PICCOLO, SINGOLO, PEZZO è MIO. E' tutto mio. Sono davvero cosi'. Ed è un grandissimo BORDELLO. :mellow: Bah.

Anche di notti a sfinirmi per il troppo pianto ne so qualcosa sai? Da avere, al mattino gli occhi talmente gonfi da non poterli aprire....eggià. I motivi saranno diversi (sono sicura che i tuoi sono buoni come i miei) ma NOI, forse, siamo condannate a questi stati d'animo. Sensazioni che le altre magari non hanno mai provato in vita loro....beate loro e povere noi.

Giusy cara...Oscar ha detto una cosa sacrosanta: MA TU TI ASCOLTI MAI?? Io non l'ho fatto per 32 anni. E per 32 lunghi anni ho sempre ricacciato i miei sentimenti perchè prima c'erano quelli degli altri. Ho sempre fatto quello che faceva piacere agli altri e mai quello che piaceva a me. Ho sempre fatto magie e giochi di prestigio per piacere ai miei genitori, alle mie sorelle, al mondo intero. E sono sempre stata lì ferma, enorme, ad aspettare qualcuno che avesse bisgono di me. Fino a diventare completamente narcisita e onnipotente: a dirmi che se non c'ero io era un casino. A pensare che ero io il pezzo che teneva unito tutto l'ambaradan. Tutte stronzate! Diciamo pure che mi hanno fatto credere di essere onnipotente...mi hanno ingannata...ed io sono cresciuta con questo inganno che mi ha portata a negare completamente i miei sentimenti e a farmi mangiare dai sensi di colpa se non mi prostro sempre per appagare gli altrui bisogni.

Poi, naturalmente, sono venuti fuori i MIEI di problemi. Quelli davvero e solo miei. E lì pero' non solo non c'era nessuno "capace" di aiutarmi (xxxx! si sono spaventati tutti! perchè io non pèotevo avere bisogno, figurati!) ma non sono riuscita neppure io ad aiutare me stessa e a salvaguardarmi. E cosi' BUMM. Sono crollata nel peggiore dei modi. E sono diventata depressa. Ho perso il mio sorriso, la mia voglia di vivere...la mia simpatia...ho perso tutto.

E sono dovuta correre dallo psicologo! pensa te! Sono dovuta andare a pagare afficnhè qualcuno mi asdcoltasse! Dopo tutto quello che ho fatto io per gli altri....

Poi cara Giusy ho capito che forse io, noi facciamo anche tanta fatica a chiedere. Abbiamo abituato tutot il mondo che noi non chiediamo mai. E se lo fai per una vita poi la paghi. Cara. Ti abitui a bastare a te stessa, a cavartela da sola e a fare tutto e sempre da sola....sviluppi spalle larghissime. Pero' ti senti sola! Dio come siamo sole!

Ma cosi' pero' non funziona. Percio' anche io penso che tu debba affidarti completamente alla tua psicologa e risolvere definitivamente tutti i tuoi problemi. Lo devi soprattutto a te stessa.

Dciaimo che hai fatto pure tropp da sola. Ora è tempo di chiederlo l'aiuto di cui hai bisogno. Non solo alla psicologa. Comincia a chiederlo anche a tuo marito e alla tua famiglia (se ne hai l'opportunità) e ai tuoi amici. Perchè no.

Io sto imparando a farlo. xxxxxxxxxxx Giusy proviamoci almeno! Ci siamo sempre state per tutti. Adesso chiediamo qualcosa anche noi! Ti pare?? Non pensi che ne abbiamo diritto anche noi? Non pensi che anche noi abbiamo diritto ad essere felici?

Io credo di sì.

E sto cambiando sai? E penso che anche tu debba farlo. Dobbiamo proteggerci e salvaguardarci. Tu ancora di più di me. Perchè oltre ad essere una donna sei anche una madre.

Ti abbraccio fortissimo e mi raccomando, fatti venire anche tu i denti a punta. Senno' ci mangiano in insalata!

Ciao bella! :ola (3):

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ciao Arley non ti cito altrimentimi viene fuori un post di cinque pagine fra me e te che scriviamo un casino.... ^_^

purtroppo sono di corsa e non posso risponderti come vorrei ma volevo prima di tutto ringraziarti, mamma mia quanto parli!!! :Whistle::D::;): però è vero ogni parola è un pezzettino di me che viene fuori....e che palle però tutti sti pezzettini, poi è logico che uno se li perde per strada!!!!

Sai io e tu abbiamo una differenza sostanziale dicui mi sono resa conto soprattutto oggi leggendoti, tu a differenza di me sei vista come quella forte, onnipotente e onnipresente, io invece nonostante sono sempre lì a cercare di farmi vedere sono invisibile a "tutti", non proprio tutti ma......a volte si!!!

E' così che mi sono sempre sentita, così, sai la mia psicoologa mi disse che la bulimia era proprio dovuta a questo: la mia mente diceva "io ingrasso così almeno mi vedete in qualche modo!!!!" Mi sembra tutto così patetico per me, io che non chiedo mai niente, io che me la cavo sempre da sola, io...... che voglio essere "vista"!!!!!!

Sai che rispondendo a ocar ho rimosso quanto lui mi aveva scritto? E che tu mi hai riportato? Quel " ma tu ti ascolti mai?", forse ho paura di sentire ciò di cui ho bisogno, forse non voglio ammettere a me stessa che non sono ciò che vorrei essere, forse perchè non saprei come farlo.....

boooo non so, sono mo,lto confusa al momento, in realtà mi viene in mente tutto e il suo contrario....

Grazie per essermi vicina, menamale che ho voi.....

Bacioooooooo

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Ospite filotea

Cara Giusy,

dopo quanto letto ci tenevo a dare una risposta.

È da un po’ che volevo aprire il discorso sui mariti ma per tempo

non lo fatto.quello che scrivi, come hai potuto già notare nella

scritto di juditta arley oscar,ti ha fatto capire che non sei l’unica ed io concordo pienamente.

(credimi non è per moralismo)

Devi sapere,questo per farti coraggio,che tutte le coppie vivono di incomprensibilità

e non dar retta a chi ti dice che è felice del proprio matrimonio perché o fingono o

ci sono interessi materiali e……. lasciamo stare.

A un certo punto la vita di coppia a bisogno di riscoprire il FIDANZAMENTO,

sempre che ci sia stato………..certo non è facile è qui ti parlo di esperienza diretta,

quando il compagno non ti capisce ,perché siamo tutti EGOISTI si finisce veramente male….

Ma a differenza tua io ormai non piango e se ho voglia di farlo mi trattengo perché sono

stanca non ho nemmeno più le lacrime,la vita mi ha delusa e continua a deludermi

ma non per questo mi arrendo non mi piace farmi vedere dagli altri che sono infelice

che ho vissuto una vita di merda.

Oggi sono contenta di aver trovato uno psicologo pronto a sollevarmi,degno di stima e affetto,

anche se trovo una difficoltà enorme a dirglielo apertamente,ma comunque lui sa che

in piccola percentuale mi fido di lui,ma sono convinta che lui i miei problemi non li risolverà se

da parte mia non c’è collaborazione e sincerità ,adesso faccio quello che lui mi dice poi sarà il

tempo a parlare.

Un abbraccio a tutti Voi siete sempre un confronto VERO.

P.S.fammi sapere come è andata la tua seduta

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Ospite filotea
Dciaimo che hai fatto pure tropp da sola. Ora è tempo di chiederlo l'aiuto di cui hai bisogno. Non solo alla psicologa. Comincia a chiederlo anche a tuo marito e alla tua famiglia (se ne hai l'opportunità) e ai tuoi amici. Perchè no.

Io sto imparando a farlo. xxxxxxxxxxx Giusy proviamoci almeno! Ci siamo sempre state per tutti. Adesso chiediamo qualcosa anche noi! Ti pare?? Non pensi che ne abbiamo diritto anche noi? Non pensi che anche noi abbiamo diritto ad essere felici?

Io credo di sì.

E sto cambiando sai? E penso che anche tu debba farlo. Dobbiamo proteggerci e salvaguardarci. Tu ancora di più di me. Perchè oltre ad essere una donna sei anche una madre.

Ti abbraccio fortissimo e mi raccomando, fatti venire anche tu i denti a punta. Senno' ci mangiano in insalata!

Ciao bella! :abbr:

Ciao Arley,

parli davvero tanto,benissimo!

hai ragione bisogna chiedere,

eppure che strano io chiedo sempre fino a diventare per chi mi sta vicino

una rompi palle,una che non è mai contenta di niente e che forse non ha bisogno

dello psicologo. Ma sta di fatto che sembro la serva di tutti ,un pò come cenerentola.

Vabè lasciamo stare io non amo vivere d'illusioni.

:D:-_--_-

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in questo week end il mio compagno è tornato all'attacco per minare la credibilità del mio psicologo :rolleyes:

Anche se non lo vuole ammettere io sono sicura che sia geloso di lui, altrimenti certi comportamenti non me li spiego.Sicuramente è evidente che mi sono affezionata moltissimo allo psicologo, e il mio compagno non riesce ad accettarlo...Non lo fa con cattiveria, ne sono consapevole, però cerca in tutti i modi di smontare l'immagine che io ho dello psicologo. Mi fa più male di quanto non si renda conto...Il problema è che non posso spiegargli del transfert e menate varie...Chi se ne intende di psicologia capisce di cosa si tratta. Ma come faccio a dire al mio compagno che mi sono infatuata dello psicologo, ma che è una cosa utile per la terapia,e che passerà?

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