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Seduta in ultima fila, un sabato pomeriggio alle 16.00 in una platea da terza età silenziosissima, mi sono sprofondata in questo film meraviglioso.

Commuove fino alle lacrime la storia di Pietro che perduta la moglie decide di cambiare il suo punto di vista sul mondo prendendolo ad osservare e a sperimentare dalla panchina posta davanti alla scuola elementare della figlia.

Quel posto circoscritto nel perimetro di poche decine di metri racchiuse tra l'ingresso della scuola, il chiosco di un bar, il parcheggio delle auto diviene lo sfondo sul quale si intrecciano i fili di relazioni umane nuove e pregnanti per Pietro: dalla ragazza che esce tutte la mattine per portare a spasso il suo cane, al bambino down con il quale si instaura la dolce consuetudine di un saluto inviato con il fanale lampeggiante dell'auto, alla inedita frequentazione delle mamme alle quali Pietro si unisce o per salutare i bambini all'ingresso e all'uscita da scuola, o per parlare del furto in classe di un mazzo di carte dei Gormiti,o per partecipare agli incontri con la psicologa promossi dal gruppo "genitorinsieme".Quel piccolo spazio diviene anche il luogo dove Pietro riceve e discute con i suoi colleghi di lavoro, i quali si adattano alla sua scelta di trascorrere lì il suo tempo, questo primo tempo dopo la perdita della moglie.

Il tema del film è quindi il tema del lutto e della sua elaborazione che si compie nei pressi di quella panchina, e tu ne segui lo svolgersi lungo una parabola che dura lo spazio di quattro mesi, da settembre a natale, e che muove dall'anestesia del dolore , alla sua irruzione e al suo superamento attraverso episodi salienti ma anche minimi però sempre condivisi con qualcuno.

Una recensione del bel libro di Veronesi qui

www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/391/cafelib.htm

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Sono appena uscita dal cinema! E' la prima volta che apprezzo piu il film del romanzo! Certi dialoghi sono sicuramente piu chiari ,specialmente se recitati magistralmente da Moretti.Ma nel libro appare piu chiara l' assenza di dolore e la sofferenza che questa scoperta produce....E'sottile questo passaggio , ma direi essenziale.Nel libro il protagonista si dice chiaro e tondo "Io Lara non l ho mai amata..." Qui è piu sfumato...Non è un dettaglio di poco conto.

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Sono appena uscita dal cinema! E' la prima volta che apprezzo piu il film del romanzo! Certi dialoghi sono sicuramente piu chiari ,specialmente se recitati magistralmente da Moretti.Ma nel libro appare piu chiara l' assenza di dolore e la sofferenza che questa scoperta produce....E'sottile questo passaggio , ma direi essenziale.Nel libro il protagonista si dice chiaro e tondo "Io Lara non l ho mai amata..." Qui è piu sfumato...Non è un dettaglio di poco conto.

Ho sentito Moretti da Fazio stasera e ha parlato proprio di questo particolare. Moretti diceva che il fatto che nel libro il dolore non arrivasse mai gli sembrò come dire innaturale (più o meno, non si è espresso proprio così..) pertanto al momento di stendere la sceneggiatura hanno introdotto questa variazione inserendo la scena in cui il dolore esplode e sgorga, finalmente.

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Ieri sera, come quasi tutti i sabati, sono andata al cinema a vedere "Caos calmo". Nei giorni precedenti, avevo seguito un pò le interviste che erano state fatte ai principali attori, Moretti e Gassman, facendomene un'idea. Naturalmente lo immaginavo introspettivo, concentrato sulla capacità umana di affrontare il dolore, quello serio, per la perdita di un affetto. E così è stato. Le sensazioni sono state molteplici, come l'avvicendarsi dei vari attori, che attraverso gli abbracci silenziosi, incoraggiavano il protagonista a riprendere una vita "normale". Moretti, a mio parere, ha dimostrato un'estrema bravura nell'impersonare, con garbo e delicatezza, il senso di smarrimento dell'uomo alla prova con il dolore ed anche la bambina dà, attraverso il suo sguardo intenso e "maturo", una lezione di forza!

Il film é bellissimo per i contenuti, per le musiche, per la bravura dei protagonisti. Credo che questa volta il cinema italiano ha data prova di sensibilità, di eleganza e di intelligenza.

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Ieri sera, come quasi tutti i sabati, sono andata al cinema a vedere "Caos calmo". Nei giorni precedenti, avevo seguito un pò le interviste che erano state fatte ai principali attori, Moretti e Gassman, facendomene un'idea. Naturalmente lo immaginavo introspettivo, concentrato sulla capacità umana di affrontare il dolore, quello serio, per la perdita di un affetto. E così è stato. Le sensazioni sono state molteplici, come l'avvicendarsi dei vari attori, che attraverso gli abbracci silenziosi, incoraggiavano il protagonista a riprendere una vita "normale". Moretti, a mio parere, ha dimostrato un'estrema bravura nell'impersonare, con garbo e delicatezza, il senso di smarrimento dell'uomo alla prova con il dolore ed anche la bambina dà, attraverso il suo sguardo intenso e "maturo", una lezione di forza!

Il film é bellissimo per i contenuti, per le musiche, per la bravura dei protagonisti. Credo che questa volta il cinema italiano ha data prova di sensibilità, di eleganza e di intelligenza.

a proposito..le musiche di chi sono?

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Avete notato che la bambina non conosce l'italiano? Come mai questa scelta?

Non capisco cosa intendi..la bambina nel film parla italiano,ti riferisci alla nazionalità della bambina - attrice?

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Ieri sera sono stato al cinema a vedere il film.Mi è piaciuto molto,attraverso la mia sensibilità,credo che le scene migliori sono quando ogni giorno il ragazzo accompagnato dalla mamma, MORETTI inserisce l'allarme.Ecco quelle scene mi hanno colpito molto.Oddio anche la scena con la FERRARI effettivamente non è male.Comunque l'ho trovato interessante,profondo,genialmente confusionario.

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Ieri sera sono stato al cinema a vedere il film.Mi è piaciuto molto,attraverso la mia sensibilità,credo che le scene migliori sono quando ogni giorno il ragazzo accompagnato dalla mamma, MORETTI inserisce l'allarme.Ecco quelle scene mi hanno colpito molto.Oddio anche la scena con la FERRARI effettivamente non è male.Comunque l'ho trovato interessante,profondo,genialmente confusionario.

è vero! è un episodio dolcissimo che "evolve" ecco il dinamismo dell'eleaborazione del lutto avviene attraverso tutte queste microspie di un'evoluzione che si compie quando i bimbi corrono a inseguire il cane e si concludono quando la bimba chiede al babbo di non aspettarlo più...che tenerezza sto film... c'ho riveduto un sacco mio padre che mi accompagnava ovunque, e a volte "rimaneva lì" e io sentivo tutta la pesantezza di un investimento troppo grande per una bambina...

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Non capisco cosa intendi..la bambina nel film parla italiano,ti riferisci alla nazionalità della bambina - attrice?

Mi riferisco al fatto che la bambina non conosce l'uso del congiuntivo. Se devo dirla tutta, poi, il film a me non è piaciuto (e la scena di sesso che ha scatenato tante polemiche -perche poi?- di scandaloso ha solo la qualità della recitazione).

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Mi riferisco al fatto che la bambina non conosce l'uso del congiuntivo.

maddài....comunque sa cos'è un palindromo... :LMAO:

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