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Sfogo


BlackDahlia

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Ciao a tutti...volevo scrivere un pò per sfogarmi...sono stanca, tanto, tanto stanca. Mi sento svuotata e il bello è che non so neanche io il motivo. I problemi sono sempre gli stessi, da quando sono nata, e non vedo perchè ora mi stiano infastidendo così tanto. Mio padre è un alcolizzato, mia madre sottomessa a lui, con tutte le implicazioni che un padre alcolizzato porta in una famigla. La famiglia di lui neanche la vedo più, andavo a trovare i parenti sporadicamente quando ero più piccola ma da anni ormai mi rifiuto completamente di andare perchè non mi sento parte di quella famiglia. Vivo nel paese dove ci sono tutti i parenti di mia mamma e abitiamo, tra l'altro, tutti a distanza di 50 metri l'uno dall'altro ma mi piace così, perchè con loro vado d'accordo e poi ci sono i nonni materni, che io considero i miei "veri genitori" perchè loro mi hanno allevata e da loro mi sento protetta e "adorata" e verso di loro nutro tutto il bene e l'affetto possibili. Le cose stanno così da sempre, da 19 anni, anzi, come mi dice mia mamma "cosa vuoi farci, tanto lui beveva ancora prima che ci sposassimo" e in effetti la famiglia di lui è un vero devasto, e raccontarne la storia sarebbe come guardare "Beautiful", con la sola differenza che qui è tutto terribilmente reale e tragico. Comunque, mia mamma è come una schiavetta e, siccome in questa famiglia l'apparenza è tutto, finge che il problema non sussista, anche se più di una volta mi ha visto malissimo per la situazione. Il dialogo in questa famiglia non esiste e io praticamente vivo in camera mia, dalle amiche, a scuola o dai nonni. Ogni scusa è buona per star via di casa. Ma a star qua a raccontar tutto ci vorrebbe una vita...il problema è che ora non sono concentrata, non ce la faccio più, mi sento crollare e ho paura di cosa potrei fare...dormo si e no 3 ore a notte se è tanto, ho continui attacchi di ansia che mi tormentano e mi fanno star male, condizionando anche aspetti importanti della quotidianità come scuola e guida, sono più fragile e incredibilmente nervosa e agitata, inquieta. Di carattere sono sempre stata piuttosto in grado di trattenere le mie emozioni, tranne la rabbia che esplode come una bomba, travolgendo tutto e tutti. L'ira mi pervade e non mi controllo più, spavento perfino me stessa. Ma normalmente resto fredda e controllata per quanto riguardo alle varie situazioni anche le più terribili, mentre ora...non mi riconosco più...sono sempre in ansia e non riesco a trattenermi...mi ritrovo a piangere in casi in cui normalmente avrei trattenuto tutto, io che di solito non piango mai e poi mai, abituata ad arrabbiarmi piuttosto che trovarmi delusa o triste. Mi sento debole, incapace e patetica...oggi a scuola abibamo avuto un convegno di 3 ore sull'alcolismo con medico ed ex alcolista che parlavano. Ottimo convegno però...sono stata male, tremavo, avevo moltissima l'ansia che mi impediva di respirare, avevo tachicardia e giramenti di testa, morivo di caldo nonostante le finestre fossero spalancate e la mia migliore amica (che sa tutto) ha cercato di calmarmi, con scarsi risultati e alla fine mi sono sentita "spompata", a malapena riuscivo a camminare. Non è la prima volta che succede, ma prima sarei riuscita a controllarmi meglio, avrei soppresso tutti i sentimenti di rabbia e frustrazione del vivere con un'alcolista e 1 madre che finge che siamo la tipica famiglia felice americana. Sono sempre stata abituata a tenermi tutto dentro, a buttare sul ridere anche le situazioni più tragiche, a nascondere stati di tensione e ansia, magari sfogandomi da sola con metodi autolesionisti. E sentirmi così fragile, adesso, mi fa sentire debole, perchè, si, sono molto orgogliosa su queste cose e persino le mie 2 migliori amiche, con cui condivido tutto, mi hanno vista piangere 1 sola volta e quella volta le ho pregate di non guardarmi. In definitiva (visto che il topic si sta allungando e io continuo ad agigungere cose su cose) il problema è che ora mi sto stancando di vivere così, vorrei staccare la spina per non sentirmi così "psicologicamente distrutta", così continuamente tesa e in ansia, nervosa e agitata. Vorrei vivere meglio, poter essere serena e riuscire a confidarmi con facilità. Vorrei un padre che mi ascolta, che non torni a casa alle 3 del mattino urlando e spaccando roba, che fosse presente quando sto male e sapesse il giorno del mio compleanno o ricordasse la scuola che frequento. Vorrei che non tornasse ubriaco quasi ogni giorno, anche alle 5 del pomeriggio, e litigar efuriosamente con me e mia mamma. Vorrei che la mia mamma stesse più serena, che non avesse pure lei l'ansia e il mal di testa continui, che non dovesse passare i fine settimana con la nausea perchè non sa a che ora lui tornerà e in che stato sarà. Vorrei due genitori che dormino sullo stesso letto, che si salutino, parlino, sorridino normalmente. Vorrei poter restare nella stanza con lui senza sentir rivolgere urla e offese a me e a mia madre, senza la paura di vederlo alzare le mani da 1 momento all'altro. So che non si può, che nessuna famiglia è perfetta e che di situazioni peggiori ne è pieno il mondo ma aspettare ancora 1 anno prima di trasferirmi per l'università è dura e non so se riesco a resistere. Lo odio, lo odio terribilmente e profondamente e, se ne avessi l'opportunità, non ci penserei su 2 volte a spingerlo giù da un burrone. Scusate la lunghezza.

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.........rabbrividisco e CAPISCO tutto il tuo dolore, la tua rabbia, ed il peso della la tua impotenza ..............io ho rischiato di restarci tutta la vita con un alcolista...........alti e bassi....èho conosciuto ANCHE la violenza fisica subita, grazie a lui...per non parlare di quella psicologica.... odio ed amore..e l'illusione di poter far qualcosa.....ma se non si vogliono aiutare LORO per primi, e salvare la famiglia...la VITA...come può un'altra persona farlo per loro?................................se tua madre ha scelto in maniera propria, (anche NON scegliendo, ed ACCETTANDO la situazione, si sceglie...in modo passivo, ma si sceglie..)...tu puoi e DEVI scegliere, ed emotivamente hai già scelto....hai il rifiuto....beh, io credo che sia molto difficile cambiare gli eventi.........e a TE riguardano....di riflesso.....nel senso che si tratta di qualcosa di più grande di TE, di difficile, maledettamente difficile e tu, piccola Dahlia non puoi fare nulla per lui, per lei, per loro, per il loro matrimonio vissuto, per il loro futuro............ma puoi fare, e MOLTO per te....io non sò quanti anni hai...ma è importante che tu ti allontani da quella realtà....ti devi allontanare perchè lo vuoi, perchè non ce la fai più ad assistere ogni nuovo giorno a vecchie situazioni che incessantemente si ripetono nel giro della loro follia...........................altre volte ho raccolto il tuo sfogo circa la situazione famigliare...e dici sempre che VORRESTI una madre ed un padre diversi, più presenti, quieti, che si amano caldamente.....ma questa è solo un'immagine, credo che tu debba accettare la tua famiglia così com'è, e prendere le distanze, se lo riterrai opportuno dai loro comportamenti distruttivi, altrimenti sarai la prima a soccombere......... Tu potrai darti la possibilità di essere DIVERSA, di essere in futuro madre, e di percorrere una direzione completamente speculare a quella che vedi ora davanti ai tuoi occhi.....................potrai essere dolce, attenta e seguire i tuoi figli negli studi, e dargli TUTTO ciò che ti è mancato, ma ciò di cui senti la mancanza ORA, nessuno può dartelo......probabilmente per incapacità...o perchè..."è andata così"....

....................ma non puoi logorarti pensando a tua madre....a tuo padre...........lo dici alla fine...nonostante tutto lo schifo:VIVA LA VITA.....creati una

realtà esterna alla tua famiglia..............pensa a te, al tuo benessere............a ciò che puoi fare per TE!..........rappacificati con te stessa, e con loro....e

vedrai che non vorrai più buttare nessuno da quel burrone........sarà un'altra cosa.............si trasformerà ...per Te.....

un abbraccio vero

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Grazie, un grazie sincero Viola. Mi hai dato una risposta calda e sentitamente vicina e te ne sono grata. Compirò 19 anni fra poco...ma sono stata bocciata e quindi devo aspettare ancora 1 lungo anno prima di potermene andare da casa. Io amo la mia mamma, lei ha sempre dato tutto per me, non ha mai mancato di fare da taxi a me o alle mie amiche, tutte la adorano, ha sempre cercato di incoraggiarmi nelle mie passioni e tutto il resto cercando di non farmi mai mancare nulla...io le voglio tanto bene ma proprio non riesco a capire come faccia a stare ancora in casa con lui...e vederla piangere disperata da sola sul divano senza poter far nulla, visto che se provo a parlarle dice che non è nulla, che tutto va bene e che io devo pensare solo a studiare per assicurarmi un bel futuro ricco di gioie, proprio come dici tu. Non sopporto il fatto che voglia nascondere il fatto che il problema c'è, ed è anche grosso. Non capisco come possa restare indifferente a tutto ciò...forse crede che i ricordi che ho di quando ero bambina e scappavamo da lui andando dai nonni o tutte le volte che ci ha fatto del male quando ero più piccola, forse crede che io non ricordi o che ormai sia abituata. E' vero, ormai ho fatto il callo, so come comportarmi ma sono testarda e non stò mai zitta per cui, alla fine, i litigi sono anche più terribili perchè non demordo e, anche a costo delle botte e delle offese (che, sarò stupida, ma le parole mi fanno molto più male di un piatto tirato in faccia...) difendo la mia mamma e me stessa. Ma ricordo perfettamente ogni singola parola, ogni mano alzata, ogni giorno passato a furia di urlare o piangere chiusa in camera scorticandomi il braccio in silenzio con la morte nel cuore per non farmi sentire da lui perchè sennò allora era il finimondo e da lei perchè altrimenti si sarebbe sentita in colpa e sarebbe stata ancora peggio. Avevo creato un bel muro alto che mi divideva nettamente da lui, lasciandomi indifferente a ogni cosa lo riguardasse, desiderando solo la sua morte, ma ora tutto sembra come crollato e mi vedo completamente spogliata di ogni mia forza contro di lui. Ancora riesco a ribattere e litigare a testa alta, senza mancare un colpo, senza mai dargli nessuna soddisfazione ma non come prima...ora ne esco distrutta e sfiancata, desiderosa solo di scappare...scappare da questa casa e da questo minuscolo paese che mi opprime ma non ho la forza di lasciare la mia mamma, le mie cuginette, i miei nonni, le mie amiche...persone a cui tengo tantissimo. Ma so che se mi lasciassi andare anche solo per un pò, nessuno mi fermerebbe e prenderei il primo volo per Londra (sembro visionaria, ma è lì che andrei, perchè è il posto dove per la prima volta mi sono sentita completamente felice e in pace, una terra che amo profondamente) senza che nessuno sappia niente, lasciandomi alle spalle questa vita da schifo...so che le mie migliori amiche darebbero la vita per vedermi felice, sempre più spesso mi dicono che non ce la fanno più a vedermi così ma che non riescono ad aiutarmi e a trovare una soluzione per alleviare almeno un pò la situazione e che faranno di tutto per donarmi la serenità (cosa che, ovviamente, anche io mi impegno a far eper loro), non voglio più essere di peso, non posso più vederle quasi in lacrime quando mi vedono le nocche scorticate dai pugni tirati al muro o i tagli che formano autostrade sul mio bracico o i vari lividi...non vedo l'ora che tutto finisca.

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scusa BD, ma hai pensato di convivere con i tuoi nonni fino al tuo trasferimento

all'universita'?

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Si, ci ho pensato spesso ma...tra la casa dei miei nonni e quella dei mie genitori ci saranno poco più di 50 metri e mio padre spesso è da loro perchè da una mano nell'orto, in cantiere (mio nonno ha un'impresa edile) e via dicendo quindi me lo vedrei comunque quasi ogni giorno e al solo vederlo mi vengono i nervi e l'ansia sale a mille. Poi, non voglio lasciare sola mia mamma con lui, sono figlia unica e nonostante mia zia e i miei zii (sua sorella e suoi fratelli) abitino attaccati a noi, loro non si immischiano in queste faccende per cui lui potrebbe avere via libera contro di lei e, infine, i miei nonni mi hanno accolta (felicemente e senza indugi) in casa loro dai 3 ai 12 anni d'età, facendomi andar da loro la sera per evitare (almeno alcune delle volte peggiori) le scenate di mio padre, amandomi profondamente, e ora che hanno entrambi 70 anni non voglio andar lì e dar loro peso, sapendo che amano la tranquillità.

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........tu ti chiedi come possa tua mamma stare ancora li, accanto a quell'uomo....beh, ti dirò una cosa, e te la posso dire perchè io l'ho provata, l'ho vissuta in prima persona.... e quì sul forum non credo di averne mai parlato....eppure è un qualcosa che ti resta, qualcosa di terribile e di importante che farà parte di me per sempre...... si resta con queste persone per diversi motivi.........che vanno al di là del "semplice" bene...... è una SPIRALE

...la "Spirale della Violenza"........ è un lento ma costante annientamento che una donna può fare nei confranti di se stessa per il desiderio di restare accanto al suo carnefice......non è vita la vita vissuta male, e se si vive male a CAUSA di un'altra persona, beh, questo è inaccettabile.....il problema è che non ci si accorge fino a quanto può essere difficile SLEGARSI da questi rapporti malati, e giorno dopo giorno esserne risucchiati, implacabilmente....

.......c'è una forte dose di DIPENDENZA,psicologica SEMPRE, ma spesso anche economica... di senso di colpa........di poca stima di sè stessi......di autolesionismo............e la donna resta accanto a colui che dovrebbe essere il primo a proteggerla, ad amarla, a renderla felice....invece è preda, stretta dalle circostanze, dalle paure, stretta nella morsa dell'Amore (che Amore non è....) condannata da sè stessa, dalla vergogna...dall'umiliazione...

La mia storia con questa persona, durata anni, è finita quando è capitato che lui "uscisse di senno" in pubblico, una normale mattina di primavera, sul posto di lavoro: mi aggredì "senza motivo"....anche se NON ci sono MAI motivi, per cui un uomo si scagli con violenza contro una donna.....

....quell'aggressione pubblica, davanti ai passanti, davanti ai clienti, ha reso possibile lo strappo....non rimaneva chiusa nelle 4 pareti della "dolce casa".

...na se ne faceva pubblico spettacolo, e quello spettacolo a me non è piaciuto.....forse la vergogna pubblica (che in realtà doveva sentire SOLO lui....)

ha reso possibile il MIRACOLO, perchè di miracolo ho sempre pensato si fosse trattato: freddamente mi sono rialzata ed ho girato le spalle per sempre a quell'individuo.................. non ne ho voluto più sapere...e finalmente le mie orecchie erano sorde alle sue inutili scuse....chiuso...finito l'ascendende che aveva su di me...ma spezzare quel legame è difficilissimo Dahlia...........terribilmente difficile,,bisogna solo parlarne con altre persone per iniziare, e poi rivolgersi a dei centri specializzati che ci sono in tutte le città, come telefono rosa o come ho fatto io prendendo contatto con il Centro Antiviolenza della Provincia, dove ho trovato le UNICHE persone che mi hanno aperto gli occhi.......io non sò se tu o meglio, tua madre vi siete mai rivolte ad una struttura simile, ma CREDIMI: è l'unica strada per CAPIRE e per uscire da quella maledetta SPIRALE DELLA VIOLENZA, di cui anche tu sei vittima....

....fammi sapere.....

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Grazie. Mi dispiace che anche tu abbia vissuto una storia simile, una cosa terribile. E ammiro moltissimo la tua forza, il tuo coraggio...qualità che dovrebbero possedere tutte le donne maltrattate. Hai fatto bene, benissimo. Quello che io penso da anni ormai è che lui si sia voluto sposare per ricreare un ambiente famigliare (ha vissuto in estrema povertà da sempre, la madre è morta che aveva 9 o 10 anni e il padre l'ha seguita neanche 6 mesi dopo così lui, il fratello e la sorella sono andati in orfanotrofi diversi gestiti da preti molto severi, lasciando due sorelle appena maggiorenni da sole a badare a tutto, casa, orto e stalla. A 16 anni è tornato in casa e tutti dovevano lavorare per mantenersi, nessuno, amici, vicini o parenti, li aiutava), credo si sia sposato per ricreare un ambiente in cui sentirsi amato ma ha rovinato tutto. La storia della sua famiglia è costellata di disgrazie e sfortune mai finite che a raccontarle non sembrano neanche vere...sembrano afflitti da una maledizione! Per cui, lui penso abbia voluto sposarsi presto e fare la famiglia che non ha mai avuto...le (poche) persone che sono al corrente di tutta la storia mi chiedono come faccio a restare impassibile, ad odiarlo a questo modo, a desiderare addirittura la sua morte, a nn provare a capirlo, comprederlo, per come si comporta perchè "poverino, ha avuto una vita così difficile!!","non puoi essere così dura, beve per dimenticare tutte le sofferenze passate e se si ritrova anche una figlia che lo odia, allora non mi meraviglio che si comporti così". Davanti a discorsi del genere divento una iena, potrei spaccare tutto, perchè discorsi così li osa fare solo gente che non hai mai, non dico vissuto, ma neanche visto com'è la serata in famiglia di 1 alcolista. Che provino e poi mi dicano. Comunque, mia mamma ha provato a rivolgeri, assieme a lui, a una specie di club di aiuto visto che di S.E.RT o cliniche apposta qui vicine a noi non ce ne sono, ma è successo il devasto: dall'iniziale proposta e fievole accettazione dell'aiuto si è passati quasi immediatamente alla rabbia per "non lasciargli vivere come vuole la sua vita", "per trattarlo come un bambino inventandoci problemi che non esistono", "per esagere e sdrammattizzare sempre tutto" e conseguente casino. Per cui, tentativo fallito.

Grazie del supporto, Viola, vivi serenamete e con gioia!

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Si, ci ho pensato spesso ma...tra la casa dei miei nonni e quella dei mie genitori ci saranno poco più di 50 metri e mio padre spesso è da loro perchè da una mano nell'orto, in cantiere (mio nonno ha un'impresa edile) e via dicendo quindi me lo vedrei comunque quasi ogni giorno e al solo vederlo mi vengono i nervi e l'ansia sale a mille. Poi, non voglio lasciare sola mia mamma con lui, sono figlia unica e nonostante mia zia e i miei zii (sua sorella e suoi fratelli) abitino attaccati a noi, loro non si immischiano in queste faccende per cui lui potrebbe avere via libera contro di lei e, infine, i miei nonni mi hanno accolta (felicemente e senza indugi) in casa loro dai 3 ai 12 anni d'età, facendomi andar da loro la sera per evitare (almeno alcune delle volte peggiori) le scenate di mio padre, amandomi profondamente, e ora che hanno entrambi 70 anni non voglio andar lì e dar loro peso, sapendo che amano la tranquillità.

TI CAPISCO E NN E' UNA SITUAZIONE SEMPLICE.

HAI MAI PENSATO O PREPARATO QUALCOSA PER PROTEGGERE TUA MADRE QUANDO VAI

VIA ALL'UNIVERSITA'?

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E cosa? Cosa potrei fare perchè lei non subisca più? Quello che comunque penso è che, alla fine, mi sa che rimarrò in questa casa anche quando andrò all'università...oppure spero che sia lui ad andarsene prima...mah...

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