penny 0 Share Inserito: 13 maggio 2008 Film cruento per alcune scene in cui si vede il taglio della gola e la morte che sopraggiunge e nella scena del taglio delle dita di un cadavere. Particolare come tutti i film di Cronenberg in cui ritroviamo amore, morte, violenza, nonostante tutto un bel film sia perchè portatore di significato sia per l'abilità tecnica. per le ragazze: il protagonista è molto affascinante con fisico "da paura" insomma, un "bonazzo" (Eastern Promises) Un film di David Cronenberg. Con Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Sinéad Cusack, Jerzy Skolimowski. Genere Thriller, colore 100 minuti. - Produzione Gran Bretagna, Canada 2007. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
scorpi@ 0 Share Inserita: 13 maggio 2008 ciao penny io l'ho visto tempo fa al cinema in effetti un po cruento da vedere ho visto di meglio ma ho visto di peggio (come sono diplomatica ihihih) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Autore Share Inserita: 13 maggio 2008 Ciao Scorpi@, ti lascio una parte di una piccola recensione: La fotografia che vira sul rosso e il nero; l'atmosfera sospesa in cui si muovono i protagonisti, costruiscono un mondo disturbante e precario. Il tutto consente la messa in scena dell'ossessione per il corpo come superficie d'iscrizione della propria memoria, luogo delle impronte del passato. I tatuaggi raccontano i trascorsi dei protagonisti nelle prigioni siberiane e gli incontri di lavoro si fanno nelle saune, per mostrare i disegni sulla pelle. Come racchiusi nei propri corpi i magnifici protagonisti, il glaciale Mortensen, il buffone Cassel e la sconvolta Naomi Watts, fanno trasparire un'inquietudine esistenziale, quella della scelta. Al centro della riflessione di Cronenberg, come accadeva in A history of violence, la questione morale: il comportamento di un uomo nel momento in cui il suo mondo, quello malavitoso, si scontra con quello cosiddetto "normale". La potenza di Eastern Promises è quella di trattare il tema all'interno del noir, sfruttando le logiche di genere per mettere in scena un dilemma essenziale. tratto da http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44708 il regista fa parte del cosidetto "cinema d'autore" Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bello_e_Impossibile 0 Share Inserita: 29 maggio 2008 Non è particolamente cruento, mi pare in linea con i film dello stesso genere, però mi è piaciuto (anche se non ha un finale vero e proprio). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Autore Share Inserita: 30 maggio 2008 non è che il film non finisce, è che è costruito come se il tempo del film fosse una parte della vita, un momento sottolineato dal regista, uno spezzone di luoghi, incontri, eventi di qualcosa di molto più ampio, non c'è la fine perché la vita è evento, scorrere continuo e non può essere data una volta per tutte. Il finale aperto è come uno spazio e un tempo continuo al di là della rappresentazione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Autore Share Inserita: 30 maggio 2008 chissà se sono troppo grandi queste immagini???? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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