mio 0 Autore Share Inserita: 16 maggio 2008 ma per me è meglio che magiasse Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 sei veramente superficiale.. i bambini vanno ascoltati invece eccome.. e hanno anche i loro diritti . ess... sei facile di giudizi... ma chi ti ha detto che i bambini non vanno ascoltati?? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 ma per me è meglio che magiasse quello che per te è meglio è relativo . al centro ci sono sempre i bambini . con la loro decisionalità .. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 ess... sei facile di giudizi... ma chi ti ha detto che i bambini non vanno ascoltati?? lo hai scritto tu . .proprio tu .. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 lo hai scritto tu . .proprio tu .. io ho scritto che i bambini, se gli dai retta, non vogliono nemmeno farsi il bagnetto... cosa vuol dire? lo capisci il senso? sai leggere tra le righe o vedi solo bianco o nero? se ne parla, non c'è problema, basta che tu sia disposto a discutere, non a condannare e giudicare.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 io ho scritto che i bambini, se gli dai retta, non vogliono nemmeno farsi il bagnetto... cosa vuol dire? lo capisci il senso? sai leggere tra le righe o vedi solo bianco o nero?se ne parla, non c'è problema, basta che tu sia disposto a discutere, non a condannare e giudicare.... forse ho capito male.. cosa nascondevi tra le righe che non ho colto ?. quale senso mi è sfuggito ?... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 i credo che i bambini debbano decidere da soli se fare il catechismo o no . ,ma il problema che a 8 anni sono troppo piccoli per poter fare scelte che vanno contro corrente. un bambino di 8 anni magari dice di si per fare contenta la mamma o il papa. insomma è difficle che un bambino di 8 anni abbia in se maturato delle ragioni profonde per dire no al catechismo . quindi, chiedergli se lo vuole fare o no è già una forma di violenza.. perchè in qualche modo lo si sta già costringendo a dire si . si fa leva sugli affetti .. non è difficile mettere in crisi la scelta di un bambino . io credo che l' età giusta sia 14 anni . non prima.. anche perchè il senso del peccato non deve "sporcare" la vita del bambino .. non bisogna scandalizzarli.. facendogli credere di essere dei peccatori . .. è troppo facile convincere un bambino di 8 anni alla religione.. provateci con quelli di 14 a fare il proselitismo.. in effetti è una bella vigliaccata .. costringerli da piccoli ad abbraciare una fede. .e infilargli in testa una valanga di idiozie. . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 forse ho capito male.. cosa nascondevi tra le righe che non ho colto ?. quale senso mi è sfuggito ?... io intendo dire che i bambini giustamente si ascoltano e si assecondano perchè, seppur piccoli, sono cmq delle persone... i bambini però vanno seguiti...no? vanno seguiti perchè essendo piccoli non hanno gli strumenti per cavarsela nel mondo.. e chi deve guidarli finchè non maturano? i genitori... i bambini non vogliono tante cose per capriccio perchè essendo piccoli non ne capiscono l' importanza... loro non mangerebbero le verdure e non farebbero il bagnetto... bene che si fa? li lasciamo sporchi e gli facciamo mangiare le schifezze per rispettare la loro volontà? Noi li indirizziamo nella via che ci sembra più giusta, verrà un giorno in cui loro potranno decidere se confermare o ricusare... E ti dico un ultima cosa. Io apporterei un ' importante modifica all' imposizione dei sacramenti: la cresima non andrebbe fatta fare ai 13 0 14 anni, mo non ricordo.... ma dovrebbe essere lasciata "opzionale" Trattandosi della riconfermazione del battesimo dovrebbe essere la risposta volontaria del ragazzo che comprende... ok? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 i capricci nascondono sempre qualcosa d' altro . vanno capiti . comunque ognuno ha il suo modo di considerare l' educazione.. io sono contrario al costringimento sia alimentare che altro . seguire non vuol dire costringere.. segure vuol dire stare dietro . e vedere loro che fanno intervenendo se possibile . con sensibilità e affetto . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 i capricci nascondono sempre qualcosa d' altro . vanno capiti . comunque ognuno ha il suo modo di considerare l' educazione.. io sono contrario al costringimento sia alimentare che altro . seguire non vuol dire costringere.. segure vuol dire stare dietro . e vedere loro che fanno intervenendo se possibile . con sensibilità e affetto . Rispetto il tuo pensiero Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 la domanda è .. : è giusto . .imporre ai propri figli al nostra religione ?.. io credo che educazione e religione siano due cose diverse.. educare vuol dire insegnare ad esprimersi a vivere l' affetto il dolore la paura ... educare vuol dire anche cercare di dare un buon esempio. ma soprattutto creare un rapporto . attraverso questo rapporto . .passano le informazioni .. importanti . affidare a terzi .. in questo caso il prete. .. il compito di educare è follia.. allora se non educa il prete cosa fa ??. indottrina.. e solo questo che fa .. io a mio figlio non raccontero ' mai la palla che esiste il bene e il male.. e che lui o è buono e va in paradiso con gli angioletti . o è cattivo e allora è sotto l' influenza di satana.. non cerchèro' di spaventarlo con l' immagine del diavolo e del peccato. perchè poi consentire ad altri di farlo . ?.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 la domanda è .. : è giusto . .imporre ai propri figli al nostra religione ?.. io credo che educazione e religione siano due cose diverse.. l' educazione è la trasmissione dei nostri valori ai nostri figli; se la religione è un nostro valore è giusto trasmettergliela. A mio parere non è nulla di traumatico:da piccola ho fatto come mi hanno indicato i miei genitori, andavo a catechismo e in chiesa come mi dicevano e io la vedevo come una cosa noiosa che di bello aveva solo il ritrovo con i compagnetti; appena fatta la cresima ho mollato tutto. Intorno ai vent' anni ho ripreso ad andare in chiesa e continuo a farlo con grande piacere, a prescindere dalla mia concezione che apparentemente può sembrare contradditoria al motivo classico per cui si va in chiesa.. io a mio figlio non raccontero ' mai la palla che esiste il bene e il male.. e che lui o è buono e va in paradiso con gli angioletti . o è cattivo e allora è sotto l' influenza di satana.. non cerchèro' di spaventarlo con l' immagine del diavolo e del peccato. ma chi hai avuto da piccolo come catechisti?? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 no, non sono daccordo . non credo affatto che educare vuol dire trasmettere valori .. su questo la pensiamo diversamente.. i valori sono assorbiti dai figli nell amisura in cui essi ci si identificano . non si possono "trasmettere".. i figli sviluppano i loro di valori , che sono il risultato di cio' che vedono e sentono in famiglia e nella realtà cisrcostante. . poi creano la loro via.. il loro mondo di vaolri e la loro moralità .. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 lapina .. alcuni bambini, piu' sensibili ... vengono letteralmente scioccati da quello che sentono in chiesa.. altri se ne fregano . io ero un bambino molto sensibile.. e la mia psicosi in parte dipende anche dall' influenza della chiesa. noi cresciamo . ma un aparte di noi resta bambino/a.. certe ferite non si rimarginano mai . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 i valori sono assorbiti dai figli nell amisura in cui essi ci si identificano . non si possono "trasmettere".. se non gli comunichiamo i nostri valori si identificano con cosa? per trasmettere non intendo ficcarglieli in testa a martellate.... ma proporglieli affinchè possano identificarsi i figli sviluppano i loro di valori , che sono il risultato di cio' che vedono e sentono in famiglia e nella realtà cisrcostante. . poi creano la loro via.. il loro mondo di vaolri e la loro moralità .. questo pensiero è vero ma manca la sostanza di quel "ciò che vedono e sentono in famiglia e nella realtà.." che, permettimi, non sono forse i loro valori?? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 lapina .. alcuni bambini, piu' sensibili ... vengono letteralmente scioccati da quello che sentono in chiesa.. altri se ne fregano . io ero un bambino molto sensibile.. e la mia psicosi in parte dipende anche dall' influenza della chiesa. noi cresciamo . ma un aparte di noi resta bambino/a.. certe ferite non si rimarginano mai . be mi dispiace.. se la metti su questi termini falsi il discorso però.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 era per dire che è un illusione quella di comunicare valori . puoi solo dare l' esempio . poi sono loro a prendere.. nella misura in cui meglio credono . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 i bambini, se gli dai retta, non vogliono neanche farsi il bagnetto..... Il problema, secondo me, è che spesso neanche i genitori sanno farsi il "bagnetto"... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fioriblu 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 Io credo che il compito e il dovere di ogni genitore sia quello di educare i figli in ciò che si crede. Se sei credente e pensi che il catechismo sia utile, fai bene ad educare i tuoi figli a questo. Saranno loro, quando avranno la maturità sufficiente per capire che sceglieranno se condividere o no e allorà sarà il genitore che dovrà accettare le scelte fatte dal figlio. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 imponendo ?.. se il bambino non vuole ?.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fioriblu 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 imponendo ?.. se il bambino non vuole ?.. Scusa ma nell'educazione così come nella vita purtroppo ci sono delle cose che bisogna fare, anche controvoglia. Se tuo figlio ti dice "Papà, la scuola a me non piace, io non ci vado più", tu che fai? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilaria 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 La domanda di partenza mi pare chiedesse se fosse giusto o meno far fare il catechismo a un bambino. Siccome il post è stato inserito in una sezione dedicata alla scuola mi pare necessario precisare che a scuola di catechismo non si parla; l'insegnamento della religione cattolica è opzionale.E non potrebbe essere altrimenti perchè la scuola è di tutti i cittadini e non solo per i cattolici. E' evidente che un genitore credente reputi giusto e necessario che il proprio figlio riceva un'educazione cattolica e frequenti il catechismo nei luoghi deputati e riceva i sacramenti.E' una sua scelta.Una scelta che io non farei mai e poi mai perchè la vedo in modo completamente diverso: e ritengo che ciò sia altrettanto evidente e giusto. Il problema è riuscire a vivere tutti in uno stesso posto ciascuno con le proprie convinzioni senza ritenere che la propria scelta sia "superiore", abbia più punti, una marcia in più, sia più vera di un'altra.Nel senso: io credo che la mia opinione sia quella stragiusta ma capisco che questo valga anche per un religioso rispetto alla sua fede. Io credo che i "valori" non siano appannaggio esclusivo di una fede, o di una cerchia di persone. Ci sono dei valori che sono trasversali alle fedi, alle ideologie, alle culture.... I "valori" si identificano spesso in comportamenti, in stili di vita, in un certo modo di affrontare i problemi del quotidiano. E, come dice Left, i bambini imparano molto di più dall' esempio che gli adulti involontariamente offrono con il loro modo di stare al mondo, molto meno dalle astrazioni o dai dettami o dalle questioni di principio; se io credo "davvero" nella democrazia , avrò interiorizzato questo valore e lo insegnerò assumendo naturalmente comportamenti democratici nelle mille circostanze della vita quotidiana; se credo "davvero" nell'apertura e nell'accoglienza insegnerò questo valore con iniziative concrete grazie alle quali mi apro e accolgo gli altri senza sforzo.. se io credo nel rispetto per le persone dimostrerò di credere in questo valore rispettando fattivamente il mio prossimo.. il che impone all'educatore di osservare seriamente se stesso, a farsi tana a ogni sgarro, a essere consapevole che è lui per primo a dover fare un percorso personale di "umanizzazione e di civilizzazione" senza deleghe esterne...i bambini sono dei grandi osservatori e colgono le debolezze, le contraddizioni e le ipocrisie o le forzature degli adulti. e non c'è niente che li irrita di più di sentirsi obbligati a seguire dei valori predicati da chi razzola malissimo... L'educazione religiosa a mio parere si può impartire in mille modi diversi e non necessariamente battendo la strada del catechismo (Jung ha scritto delle robe bellissime a commento dei testi sacri; ma come pure gli antropologi, ecc..) e comunque il punto di fondo non risiede nella faccenda dei valori, secondo me, ma nella trascendenza...io non credo in un Dio buono,onnipotente, eterno, creatore di tutte le cose, che conosce il bene e il male e amministra la giustizia e condanna alla pena eterna o salva e dona il paradiso, ( il che non credo faccia di me automaticamente una deliquente) interessante in questo senso e più convincente per me è la Risposta a Giobbe di Jung...sul lato oscuro di Dio... se trovo un link lo riporto.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 Scusa ma nell'educazione così come nella vita purtroppo ci sono delle cose che bisogna fare, anche controvoglia.Se tuo figlio ti dice "Papà, la scuola a me non piace, io non ci vado più", tu che fai? Se un bambino arriva a dire al papà che della scuola non gliene fotte un bel niente (credo che di media ormai avverrà verso i 7 anni), credo che il bambino abbia percepito qualche trasmissione di valori sbagliata, ma non è che non funziona l'antenna ricevente. Quella che non funziona è l'antenna trasmittente e questo è un dato accertato (non è come prima l'uovo o prima la gallina), i motivi possono essere vari ed eventuali, io dico prima di sintonizzare per bene la parabola eppoi cominci a trasmettere. Che tradotto per i non udenti vuol dire: prima impara a campare e a conoscere ed elaborare in maniera corretta le tue emozioni eppoi procrei. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 Riguardo al Mio topic Catechismo si/no, dico catechismo si inseme a tutto il resto cioè: altre religioni, filosofia e psicologia. Di tutto un po così diamo mooolti più strumenti al piccolo, che per inciso ne saprà più di tante mamme e papà. Io dico : "se po fa" Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mirtilla 0 Share Inserita: 16 maggio 2008 Riguardo al Mio topic Catechismo si/no, dico catechismo si inseme a tutto il resto cioè: altre religioni, filosofia e psicologia. Di tutto un po così diamo mooolti più strumenti al piccolo, che per inciso ne saprà più di tante mamme e papà.Io dico : "se po fa" sarebbe l'ideale Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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