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ok....ma il topic chiedeva cos'è, da cosa nasce....meccanicamente....fisicamente cosa succede e perchè?

perchè desiderei un abito, o un uomo?

non vi è mai capitato?

Non sapete perchè vi accade?

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mannò dai.. non essere così categorico..

una cosa può essere libera anche in relazione a quando è occupata, come la mente, appunto...

ma anche il cesso :diablo:

...............mi collego aquesto post dicendo la mia: Dietro ogni desiderio c'è un BISOGNO . :mellow:

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...............mi collego aquesto post dicendo la mia: Dietro ogni desiderio c'è un BISOGNO . :mellow:

..............altra questione è "da cosa nascano i nostri bisogni"................ci sono diverse CAUSE più o meno condizionate da noi stessi o dall'estrerno (molto spesso.)

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..............altra questione è "da cosa nascano i nostri bisogni"................ci sono diverse CAUSE più o meno condizionate da noi stessi o dall'estrerno (molto spesso.)

bene...io dico che nascono dall'osservazione....ecco lo start del bisogno...

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bene...io dico che nascono dall'osservazione....ecco lo start del bisogno...

alcuni bisogni però mio sono innati! l'essere umano deve sopravvivere nutrendo non solo il corpo, ma anche la mente...

molti desideri sono indotti dal contesto è vero, molti altri sono illusioni nostre, ma una parte di essi, piccola forse, sono il motore che ci fa seguire un percorso di esperienza, di crescita, di miglioramento... non credi?

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alcuni bisogni però mio sono innati! l'essere umano deve sopravvivere nutrendo non solo il corpo, ma anche la mente...

molti desideri sono indotti dal contesto è vero, molti altri sono illusioni nostre, ma una parte di essi, piccola forse, sono il motore che ci fa seguire un percorso di esperienza, di crescita, di miglioramento... non credi?

allora....intanto eliminerei i bisogni fisici e non mentali, altrimenti non nè usciamo vivi....mangiare, dormire, bere, ecc...eccc...

il bisogno di sperare, il bisogno di illuderci invece, qualunque esso sia è , per me una fuga dalla realtà, essa è come noi non vorremmo e immaginiamo che potrebbe essere diversa.....

l'unico bisogno innato e perfetto , centrato nel "qui e ora" è il bisogno di essere....noi siamo solo in realazione , ed essendo ormai cinti dal muro dell'io che ci separa da tutto , siamo in realazione solo con esso, che per essere ha bisogno di illudersi, sperare o ricordare....

non può che muoversi in maniera di proiezione....avanti o dietro,....e noi siamo imprigionati dentro le sue mura....

noi non abbiamo contatti in verità, le nostre mura di cinta, l'io, ha contatto con altre mura....le nostre speranze incontrano l'esterno, non noi......

noi essendo "logicamente" veri sono nell'adesso, possiamo avere relazione solo senza l'intevento dell'io ....che è interpretazione..proveniente dal passato...senza quell'intervento le mura cadono, l'unico bisogno diventa essere, e per essere dobbiamo relazionarci non più con il nostro moto di pensieri , ma bensì con qualcosa di vero, gli altri, le cose, e anche quell'io che ci cingeva e che non vedavamo, mentre in tal caso lo si vede .....in questa relazione siamo, è li nasce una spinta innata, un bisogno che rende questa cosa possibile, questa necessità e la necessita di amare....che è pura osservazione senza giudizio.....

in questa situazione il pensiero è corretto, punta ad agire non ha sperare, parte da una visione chiara della situazione attuale, non è proiettato verso l'inesistente...la mente è piena di presente....e tu sei il prensente stesso, non c'è identificazione c'è essenza...

spero di capisca...

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sisi... mi riferivo alla curiosità, al desiderio di fare nuove esperienze, di imparare... questi desideri secondo me sono positivi

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sisi... mi riferivo alla curiosità, al desiderio di fare nuove esperienze, di imparare... questi desideri secondo me sono positivi

tu dici positivo.....

ma proprio questo è il punto....cosa ti fa definire positiva una cosa, se non la soddisfazione reale o possibile (speranza) di un desiderio....

per me la spinta di cui parli e la spinta al "essere" al vivere, che in presenza dell'io prende la sfumatura da te perfettamente descritta...

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tu dici positivo.....

ma proprio questo è il punto....cosa ti fa definire positiva una cosa, se non la soddisfazione reale o possibile (speranza) di un desiderio....

per me la spinta di cui parli e la spinta al "essere" al vivere, che in presenza dell'io prende la sfumatura da te perfettamente descritta...

secondo te non è positiva? è un'illusione? una fuga?

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secondo te non è positiva? è un'illusione? una fuga?

aspetta neanche negativa....

solo il dire positiva, fa ovvio riferimento un risultato, il che è immaginare un possibile/probabile futuro, sei fai cio non puoi essere centrata nel qui e ora....

è perchè non siamo centrati nel qui e ora che sarebbe il logico posto dove stare? Perchè vogliamo qualcosa di modificato, di diverso, di più....

se ci pensi , in qualunque stato tu sia, anche al top, sei in continuo divenire, in continua ricerca di miglioramento....oppure sei nella nostalgia dei ricordi....

sarebbe bello vederne il perchè, io lo vedo, ma dirlo crea altre proiezioni, bisogna che ognuno lo veda da se....e osservi perchè non riesce a fermarsi, cosa lo spinge a divenire....

il che non è ne positivo ne negativo ....o divieni o non divieni, nel divenire può assunere la caratteristica di bene o male, nel esserno o è o non è...non è possibile il giudizio....

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ma è nella natura umana l'evoluzione, il continuo cambiamento... no?

perfetto....

allora un movimento nel qui è ora si può affermare che è in continuo movimento....

l'io che è accumulo di "conoscenza e esperienze" cresce , aumenta non muta non si trasforma con il tempo che passa, semplicemente si gonfia e più accumula più si allontana da cio che è la verità e soprattutto nel vederla, diciamo che aumento lo spessore delle lenti (lenti=io)

vivere nel qui e ora è vivere in continuo mutamento, bloccare i vari attimi è accumulare, e dunque viverli solo da morti....

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allora....intanto eliminerei i bisogni fisici e non mentali, altrimenti non nè usciamo vivi....mangiare, dormire, bere, ecc...eccc...

il bisogno di sperare, il bisogno di illuderci invece, qualunque esso sia è , per me una fuga dalla realtà, essa è come noi non vorremmo e immaginiamo che potrebbe essere diversa.....

l'unico bisogno innato e perfetto , centrato nel "qui e ora" è il bisogno di essere....noi siamo solo in realazione , ed essendo ormai cinti dal muro dell'io che ci separa da tutto , siamo in realazione solo con esso, che per essere ha bisogno di illudersi, sperare o ricordare....

non può che muoversi in maniera di proiezione....avanti o dietro,....e noi siamo imprigionati dentro le sue mura....

noi non abbiamo contatti in verità, le nostre mura di cinta, l'io, ha contatto con altre mura....le nostre speranze incontrano l'esterno, non noi......

noi essendo "logicamente" veri sono nell'adesso, possiamo avere relazione solo senza l'intevento dell'io ....che è interpretazione..proveniente dal passato...senza quell'intervento le mura cadono, l'unico bisogno diventa essere, e per essere dobbiamo relazionarci non più con il nostro moto di pensieri , ma bensì con qualcosa di vero, gli altri, le cose, e anche quell'io che ci cingeva e che non vedavamo, mentre in tal caso lo si vede .....in questa relazione siamo, è li nasce una spinta innata, un bisogno che rende questa cosa possibile, questa necessità e la necessita di amare....che è pura osservazione senza giudizio.....

in questa situazione il pensiero è corretto, punta ad agire non ha sperare, parte da una visione chiara della situazione attuale, non è proiettato verso l'inesistente...la mente è piena di presente....e tu sei il prensente stesso, non c'è identificazione c'è essenza...

spero di capisca...

mio scusami, per capirti meglio, ma tu sei buddista e segui una certa filosofia zen o tao? ti renderai conto che i tuoi pensieri sono "tipicamente" tuoi e lasciano trapelare che segui una tua logica e morale particolare che tu sembri ritenere l'unica "verita'", il piu' delle volte? Grazie per la risposta se vorrai darmela. Betty

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mio scusami, per capirti meglio, ma tu sei buddista e segui una certa filosofia zen o tao? ti renderai conto che i tuoi pensieri sono "tipicamente" tuoi e lasciano trapelare che segui una tua logica e morale particolare che tu sembri ritenere l'unica "verita'", il piu' delle volte? Grazie per la risposta se vorrai darmela. Betty

l'unica? No la mia....essendo io che parlo è evidente che dico la mia, non posso sempre scrivere, "secondo me"

non sono nulla, non credo a niente....vedo che molti hanno detto cose simili, forse perchè la verità non è razionalizzabile....

io ti chiedo..

perchè me lo chiedi?

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