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E se lo psi si innamorasse di NOI?


Ospite filotea

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non lo so, Filotea ma cerca di fare attenzione perchè a giocare coi propri sentimenti ci si brucia e fa male. Nessuno è nella situazione di poterti dire ciò che devi o non devi fare. Magari però, potresti rendere conto a te stessa di come sono andate le cose fino ad ora. Per cercare una nuova partenza bisogna pur sapere dove si è arrivati. Se cambiando volto lo scenario è sempre uguale, (perdonami questo due + due da quattro soldi), potrebbe voler dire che la regia è da rivedere...

:icon_confused:

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e anche se fosse tuo padre non avrebbe il diritto di obbligarti verso una decisione piuttosto che un'altra (scusa digi , ma trovo interessentae che tu abbia scritto qusta cosa.... :Thinking:

a parte questo concordo con digi, piuttosto che preoccuparti della lontananza, del fatto che il tuo psi sia o meno geloso io mi interrogherei sul cosa vuoi fare visto che sei sposata e hai figli e non è la prima volta che ti trovi in una situazione del genere.... magari metterei in discussione il mio rapporto con mio marito , la mia vita attuale e cercherei du capire "cosa voglio fare da grande"

non preoccuaprti froggy, haifatto bene ha sottolinearlo e in effetti di primo acchitto può sembrare che voglia dire che un padre può intromettersi nella vita privata di una persona adulta...in realtà quello che volevo dire è che a differenza di un padre uno psi dovrebbe evitare di dare pareri ma appunto lasciar decidere al paziente...e al massimo aiutarlo in questo...

Un padre invece è esonerato da questa responsabilità professionale e quindi magari sbagliando però dà pareri e giudica quello che può secondo lui essere giusto e sbagliato...insomma dirla breve, potrei aspettarmelo da un padre questo "giochetto di potere" e non dallo psi!!!

Però chissà che sotto quella frase non ci fosse qualcosa di inconscio...ora ci rifletto un pò.... :icon_confused:

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non lo so, Filotea ma cerca di fare attenzione perchè a giocare coi propri sentimenti ci si brucia e fa male. Nessuno è nella situazione di poterti dire ciò che devi o non devi fare. Magari però, potresti rendere conto a te stessa di come sono andate le cose fino ad ora. Per cercare una nuova partenza bisogna pur sapere dove si è arrivati. Se cambiando volto lo scenario è sempre uguale, (perdonami questo due + due da quattro soldi), potrebbe voler dire che la regia è da rivedere...

:icon_confused:

devo dire che invece hai speigato molto bene, un concetto importante....anche se poi ovviamente la vita regala tant e sfaccettature ma insomma se poi fra tutti sti colori ci ritroviamo sempre a sbattere nei nostir bianchi o nero, qualche motivo di ci sarà....io spero davvero per filotea che si possa godere tutto l'arcobaleno e che sia la volta buona...

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mi sembra strano che tutto il discorso sul transfert si sia limitato a queste poche frasi, mi pare strano che lui abbia detto che se psi e paziente si innamorano allora iniziano la relazione e interrompono la terapia e il paziente si cerca un altro psi come se tutto questo fosse una cosa banale, come se in una situazione del genere non ci si dovesse muovere con grande attenzione per evitare "traumi".... :icon_confused:

Salve a tutte! salve a Froggy, Digi e salve a Judina, sempre tanto cara anche se appaio ormai molto raramente.

Stasera, in un momento di ansia esistenziale, mi sono collegata e ho trovato questo nuovo topic, che riassume, nella sua formulazione, quelli che erano i miei desideri da paziente. Ci sarebbero molti aggiornamenti da fare, ma non è questo il momento nè la sede giusta: diciamo che le mie ansie si sono trasformate e riesco anche quasi a guardarle in faccia, ma sono ancora lì; ne conosco quasi sempre la causa, ma non riesco ad avere il coraggio di agire in modo da farmele passare. Ormai non sono più paziente di nessuno. Come sapete, il "primo" partì ad aprile ed il "secondo" è partito alla fine di dicembre. Insomma, terapia terminata soprattutto per indisponibiltà da parte del terapeuta, sebbene io abbia fatto dei passi avanti.

Quanto all'argomento trattato qui, a me sembra francamente una mezza follia la situazione descritta da Filotea e sono assolutamente d'accordo con Froggy. E' possibile che io sia stata abituata male, con psi che mi davano del lei anche dopo due anni e che non hanno mai lasciato spazio per una frequentazione, anche amicale, post-terapia; tuttavia, che lo psi di Filotea abbia parlato di innamoramento mi sembra abbastanza incredibile. Non che non creda a Filotea, ovviamente, ma mi sembra comunque strano. In ogni caso, non sono un'esperta nè una teorica: l'esperienza-terapia l'ho vissuta seduta dall'altra parte della scrivania e, per fare il paziente, non si studia come rapportarsi al terapeuta.

Tuttavia, quanto al post-terapia col "primo" (ovvero quello di cui mi ero innamorata), vi posso raccontare la mia esperienza. Gli avevo chiesto la sua mail (da usare in caso di emergenza) che, in effetti, anche se non si trattava strettamente di emergenze, ho usato qualche volta (diciamo 4 ad aprile ad oggi: sono stata bravissima!). Lui dimostra, con mia grande gioia, di essere ancora presente, di offrirmi comprensione, ma sempre dandomi del lei (sebbene io gli dia del tu, per iscritto) e rispondendo con brevi frasi da sibilla che io poi leggo e rileggo per cercarvi dietro qualche recondito signficato che, ahimè, non c'è. Non so se questo possa essere considerato un "rapporto" post-terapia, ma sicuramente ha reso il distacco meno duro e, ancora oggi, mi dà l'idea che, in caso di emergenza, io non sia sola. Sebbene sappia che sta a me limitarmi, perchè lui mi risponde per gentilezza ma io non devo approfittare, in ogni caso questo "filo" mi aiuta molto. Dopo questa breve incursione, vi lascio. Buona serata a tutte :)

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filotea: lo psi non è tuo padre!

e se anche avesse un controtransfert di quel tipo verso di te...nel senso che tu gli muovi sentimenti paterni (ed è possibilissimo) se lui se ne lasciasse travolgere al punto di non riuscire a mantenere il giusto distacco e da interferire con le tue scelte...beh, io lo troverei preoccupante...

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Salve a tutte! salve a Froggy, Digi e salve a Judina, sempre tanto cara anche se appaio ormai molto raramente.

Ciao Margherita! spero tu stia bene...se ti va di aggiornarci siamo qui...

Come sapete, il "primo" partì ad aprile ed il "secondo" è partito alla fine di dicembre.

tutti che partono? :icon_confused:

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e se anche avesse un controtransfert di quel tipo verso di te...nel senso che tu gli muovi sentimenti paterni (ed è possibilissimo) se lui se ne lasciasse travolgere al punto di non riuscire a mantenere il giusto distacco e da interferire con le tue scelte...beh, io lo troverei preoccupante...

va detto che esistono delle terapie in cui il setting, e il terapeuta stesso sono volti a ricreare (il più delle volte creare) quell "ambiente materno" che il paziente non ha mai avuto.

dato che filotea ha parlato più volte di carenze affettive, non è da escludere che il comportamento del suo terapeuta stia riproponendo quell'ambiente da "padre geloso di una ragazzina adolescente" che le permetterà in futuro di amarsi, valorizzarsi e rendersi più sicura di se.

però il fatto che la terapia che fa filotea è di tipo cognitivo non ch'azzecca molto... :Thinking:

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ricreare "l'ambiente" ci sta. non sono un'esperta ma a intuito posso "immaginare" l'utilità di un simile sistema...

ci mancherebbe!

ma da qui a dire al paziente cosa fare, a dirgli "fai come dico io e ti troverai contenta" ecc, ecc... ammetterai anche tu Ego che ci passa il mare...

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ricreare "l'ambiente" ci sta. non sono un'esperta ma a intuito posso "immaginare" l'utilità di un simile sistema...

ci mancherebbe!

ma da qui a dire al paziente cosa fare, a dirgli "fai come dico io e ti troverai contenta" ecc, ecc... ammetterai anche tu Ego che ci passa il mare...

bè ma filotea non ha detto che lo psico gli ha impedito di frequentare il principe (non in questo topic almeno), semplicemente si è limitato a dirle ti tenerlo aggiornato...

in ogni caso, anche se il terapeuta ha tutte le ragioni, e ha ragione, secondo il codice deontologico non dovrebbe dire al paziente cosa deve o non deve fare (questo dipende dalle terapie e da come vengono impostate pero!).

se la terapia è adatta e efficace il paziente fara o non farà quelle cose da solo.

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in verità da messaggi precedenti (non in questo topic) io ho inteso che lui le dicesse proprio "è meglio che fai questa scelta... non puoi fare quest'altra cosa perchè così e cosà..."

mi auguro di aver fraintesto io.

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e quindi il tuo percorso com'è? che gli racconti i fatti e lui ti dice "fai così oppure è meglio che fai cosà"?

questa non è psicoterapia.

io non faccio psicanalisi eppure analizziamo i miei comportamenti, i miei atteggiamenti, le mie reazioni...solo capendo a fondo me stessa posso scegliere liberamente e cambiare atteggiamenti.

se non sono consapevole delle motivazioni profonde delle mie reazioni, come posso scegliere consapevolmente?

a quel punto si, che serve un consigliere a vita...perchè si rimane inconsapevoli e dipendenti.

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analizzare le dinamiche penso che fa parte di un percorso psicoanalitico.

si ma a lungo andare sti consigli dove ti portano filotea? Ci hai mai pensato? Se per ogni decisione importante della tua vita devi chiedere allo psi, non pensi che la terapia non ti possa dare niente? Al massimo è lo psi come persona che può darti un consiglio....ma questo non è più fare psicoterapia....cercare le risposte dentro di se....

Riguardo al principe azzurro tu dici di andarci paino ma a me sembri molto spedita invece....hai provato a chiederti quali sono le tue aspetative per questa storia e per il tuo futuro?

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Ospite filotea
e quindi il tuo percorso com'è? che gli racconti i fatti e lui ti dice "fai così oppure è meglio che fai cosà"?

questa non è psicoterapia.

io non faccio psicanalisi eppure analizziamo i miei comportamenti, i miei atteggiamenti, le mie reazioni...solo capendo a fondo me stessa posso scegliere liberamente e cambiare atteggiamenti.

se non sono consapevole delle motivazioni profonde delle mie reazioni, come posso scegliere consapevolmente?

a quel punto si, che serve un consigliere a vita...perchè si rimane inconsapevoli e dipendenti.

sì in effetti lui,in linea di massima,mi dice cosa fare,cosa secondo lui è meglio fare cosa io intendo fare.questo per quanto rigurda tutta le sfera della mia vita attuale(lavoro,famiglia ecc.)

il mio psi non analizza insieme a me i miei comportamenti reazioni ecc. dice che sono un tipo intelligente e che ho le risposte pronte...l'unica cosa che ,purtroppo,penalizza la mia vita è il fatto di non aver avuto i genitori.

anch'io pendo ad una sorta di dipendenza da parte sua ma lui ha detto che non sono la persona da dipendenza...se ne sarebbe accorto.

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si appunto... te l'ha detto lui!

non è che a furia di fare questo tipo di terapia perdi fiducia nelle tue percezioni e hai bisogno che sia qualcuno di esterno a confermartele?

una domanda per Ego che sicuramente conosce più di me i vari approcci terapeutici. quello dello psi di filotea che metodo è?

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comunque secondo me il metodo dello psi di filotea...oltre che essere inutile, finirà per causare dei danni! :icon_confused:

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Ospite filotea
si ma a lungo andare sti consigli dove ti portano filotea? Ci hai mai pensato? Se per ogni decisione importante della tua vita devi chiedere allo psi, non pensi che la terapia non ti possa dare niente? Al massimo è lo psi come persona che può darti un consiglio....ma questo non è più fare psicoterapia....cercare le risposte dentro di se....

tutti i suoi consigli hanno avuto un effetto benefico sulla mia psiche e sulle relazioni sociali...anche se certe volte mi sono rifiutata e ribbellata....la terapia cognitiva è basata su esercizio che il dottore da alla sua paziente...questi esercizi possono definirsi 'consigli' di cui il paziente puo' o non accettare.io ,anche quando mi sembrava tutto stupido ho fatto quanto mi diceva...e i risultati,incredibilmente,ci sono stati.

ma te che terapia fai?

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Ospite filotea

judy, vorrei porti una domanda,se vuoi puoi anche non rispondere.

credi all'amore?

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Salve a tutte! salve a Froggy, Digi e salve a Judina, sempre tanto cara anche se appaio ormai molto raramente.

Margherita che piacere rileggerti !

Ormai non sono più paziente di nessuno. Come sapete, il "primo" partì ad aprile ed il "secondo" è partito alla fine di dicembre. Insomma, terapia terminata soprattutto per indisponibiltà da parte del terapeuta, sebbene io abbia fatto dei passi avanti.

anche il secondo è partito ? tu hai deciso di non proseguire il tuo percorso con nessun altro ? come stai ?

se ti va, facci sapere !

:abbr:

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io non ci sto capendo una mazza... ma la psicologia non dovrebbe cercare e spiegare le motivazioni interiori che si manifestano esteriormente? Cos' è sta cosa dei consigli? :icon_confused: Domanda.

poi, scusa Filo, potrai anche aver trovato il principe azzurro ma c' è qualcosa che non è chiaro nella dinamica... (togliendo in questo caso ogni mia possibile considerazione discriminante del concetto di principe azzurro)

La perenne attesa dell' "Amore" ... quel genere di amore così idealizzato, è pericoloso da gestire e investire di "responsabilità" se stessi e la persona sulla quale ne si proietta l' identificazione non credo sia il modo giusto per affrontare una relazione. Pensare poi ad una ipotetica "costruzione del futuro" frase che per me somiglia ad una bestemmia già in tempi di pace, è una cosa alquanto sconveniente in una posizione così, diciamo, ambigua. Scrivo volutamente in modo generico perchè come dicevo anche prima nessuno è in grado di dare dei giudizi assoluti sulle tue cose ma possiamo comunque contribuire a darti un' idea o dei parametri diversi che puoi o meno prendere in considerazione.

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io non ci sto capendo una mazza... ma la psicologia non dovrebbe cercare e spiegare le motivazioni interiori che si manifestano esteriormente? Cos' è sta cosa dei consigli? :icon_confused: Domanda.

dovrebbe o al limite dovrebbe cercare delle soluzioni, dei modi per modificare il comportamento , ma non dando dei "consigli", le risposte le dovresti cercare dentro di te e non all'esterno....

almeno io sapevo così

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