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Lla psicoterapia consiste nei cambiamenti che produce. In cosa vi sentite diversi?


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Come far luce sugli effetti del trattamento analitico?

La vostra esperienza personale di cambiamento prodotto dalla psicoterapia vi fa ritenere che l'analisi è uno strumento di esplorazione e maggior consapevolezza di sè che produce una trasformazione globale ed uno sviluppo della struttura psichica del profondo, o più semplicemente ha obiettivi più chiari e quantificabili come il miglioramento dei sintomi e l' adattamento agli stimoli ambientali.

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celina ma quante volte hai scritto lo stesso messaggiooooo????? :huh:

comunque argomento intressante!!!!

Non ho molto tempo quindi dico quello che mi viene subito in mente:

Io dalla terapia mi attendo un cambiamento, non radicale è chiaro, io rimango io però mi aspetto di capire certi aspetti di me, la loro origine e di poterli vedere sotto una prospettiva diversa, di riuscire anche a controllarli e non ritrovarmi continuamente nello stesso indentico schema!!!!!

Già la consapevolezza èun grosso passo avanti...ma non serve a ifini del cambiamento...ne è solo una tappa!!!!

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Come far luce sugli effetti del trattamento analitico?

La vostra esperienza personale di cambiamento prodotto dalla psicoterapia vi fa ritenere che l'analisi è uno strumento di esplorazione e maggior consapevolezza di sè che produce una trasformazione globale ed uno sviluppo della struttura psichica del profondo, o più semplicemente ha obiettivi più chiari e quantificabili come il miglioramento dei sintomi e l' adattamento agli stimoli ambientali.

Mi auguro entrambi.

Io spero solo di riuscire a ricontattare la parte più autentica e vera di me, quella che è stata bloccata da esperienze negative e da "sfighe esistenziali".Vorrei riuscire ad acquisire fiducia in quella parte più vera di me e rimanerle fedele come non ho fatto finora. E' una faccenda di energie: le mie energie più vere e vitali hanno trovato un intoppo e non uno sbocco, pertanto son comparsi i sintomi. Ma se il loro corso riprende dopo un lavoro di smantellamento di tutto l'orrore che si è sovrapposto io credo che anche i sintomi perdano la loro ragion d'essere.Spero solo che il tutto succeda entro un tempo ragionevole...per potermi godere un po' la vita..

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Mi auguro entrambi.

Io spero solo di riuscire a ricontattare la parte più autentica e vera di me, quella che è stata bloccata da esperienze negative e da "sfighe esistenziali".Vorrei riuscire ad acquisire fiducia in quella parte più vera di me e rimanerle fedele come non ho fatto finora. E' una faccenda di energie: le mie energie più vere e vitali hanno trovato un intoppo e non uno sbocco, pertanto son comparsi i sintomi. Ma se il loro corso riprende dopo un lavoro di smantellamento di tutto l'orrore che si è sovrapposto io credo che anche i sintomi perdano la loro ragion d'essere.Spero solo che il tutto succeda entro un tempo ragionevole...per potermi godere un po' la vita..

sono cpletamente d'accordo anche con questa risposta!!! In ogni sua parte!!!!!

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celina ma quante volte hai scritto lo stesso messaggiooooo????? :redface:

comunque argomento intressante!!!!

Non ho molto tempo quindi dico quello che mi viene subito in mente:

Io dalla terapia mi attendo un cambiamento, non radicale è chiaro, io rimango io però mi aspetto di capire certi aspetti di me, la loro origine e di poterli vedere sotto una prospettiva diversa, di riuscire anche a controllarli e non ritrovarmi continuamente nello stesso indentico schema!!!!!

Già la consapevolezza èun grosso passo avanti...ma non serve a ifini del cambiamento...ne è solo una tappa!!!!

Non so bene cosa ho combinato, ma correggendo il topic in anteprima invece era già inviato. Sorry.

Cara digi, per me invece le consapevolezze via, via acquisite in tre anni di psicoanalisi, sono state fondamentali per prendere coscienza di me, dei miei problemi rimossi e degli errori che prima non mi creavano nessun senso di colpa. I serial killer quando uccidono non si rendono conto di quello che fanno..rimuovono e in alcuni casi, anzi, godono. Un trattamento analitico li mette in condizione di avvertire l'orrore dei loro delitti e pentirsi.

Questo è un esempio limite ma può fare capire come indagare nella parte più sommersa del nostro inconscio, guidati da un analista, anche se molto doloroso , consente di curare e cicatrizzare vecchie ferite ancora aperte e non rimarginate che ci procurano nevrosi e disagi psichici.

Il mio psi sostiene che è sano avvertire in qualche misura i sensi di colpa...ti limita nel gestire il tuo comportamento in modo infantile ed irresponsabile.

Mi auguro entrambi.

Io spero solo di riuscire a ricontattare la parte più autentica e vera di me, quella che è stata bloccata da esperienze negative e da "sfighe esistenziali".Vorrei riuscire ad acquisire fiducia in quella parte più vera di me e rimanerle fedele come non ho fatto finora. E' una faccenda di energie: le mie energie più vere e vitali hanno trovato un intoppo e non uno sbocco, pertanto son comparsi i sintomi. Ma se il loro corso riprende dopo un lavoro di smantellamento di tutto l'orrore che si è sovrapposto io credo che anche i sintomi perdano la loro ragion d'essere.Spero solo che il tutto succeda entro un tempo ragionevole...per potermi godere un po' la vita..

Ciao ilaria, se non conosciamo l'origine del nostro malessere, non possiamo neanche individuarne la direzione verso cui cercarne il senso o la soluzione.

La terapia analitica, dovrebbe essere la risposta ad un bisogno intimo che non sappiamo ben definire di una più profonda conoscenza di sè stessi.

Ti auguro un percorso efficace che possa in tempi accettabili farti riprendere in mano felicemente le redini della tua vita.

Facile demolire... più complicato ricostruire sulle macerie.Bacio

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Cara digi, per me invece le consapevolezze via, via acquisite in tre anni di psicoanalisi, sono state fondamentali per prendere coscienza di me, dei miei problemi rimossi e degli errori che prima non mi creavano nessun senso di colpa. I serial killer quando uccidono non si rendono conto di quello che fanno..rimuovono e in alcuni casi, anzi, godono. Un trattamento analitico li mette in condizione di avvertire l'orrore dei loro delitti e pentirsi.

Questo è un esempio limite ma può fare capire come indagare nella parte più sommersa del nostro inconscio, guidati da un analista, anche se molto doloroso , consente di curare e cicatrizzare vecchie ferite ancora aperte e non rimarginate che ci procurano nevrosi e disagi psichici.

Il mio psi sostiene che è sano avvertire in qualche misura i sensi di colpa...ti limita nel gestire il tuo comportamento in modo infantile ed irresponsabile.

In effetti è ciò che penso celina, solo che dopo tre anni è chiaro che la consapevolezza acquisita neltempo ha dato i suoi risultati, io sono interapia da solo due mesi e per me la consapevolezza che però ammetto in parte ho acquistio con la precedente esperienza e anche grazie al lavoro fatto con me stessa (questo lo dice la psi), ancora non riesce a darmi i risultati che vorrei, diciamo che "non guarisce" ma aiuta certo e come ho detto è parte stessa della terapia, anzi è una parte fondamentale senza la quale non ci sarebbe nemmeno "guarigione"....ma a volte la consapevolezza resta tale e serve a poco, io sono convinta che c'è bisogno di quel passettino in più.....per il resto concordo... :redface:

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Ciao digi. quel passettino è fondamentale... Devi essere tu a farlo.Collabora, apriti, non chiudere la seduta quando finisce, ma continua ad elaborare anche dopo, e ripensandoci acquisire consapevolezza.

Leggi tanto.Per me è stato fondamentale, ho intuito un pò prima, quello che il tuo psi prudentemente, aspetta che sia tu a capire da sola.

Ti racconto una storia carina...Una pz alla prima seduta dopo aver vomitato tutti i suoi problemi e la sua vita allo psy, si sente dire: bene signora....è tutto chiaro! Il rapporto tra i suoi genitori, percepiva che non funzionava e quindi è entrata nel loro letto, per prendere il posto di sua madre .. Ha con suo padre un rapporto troppo intenso e morboso che la condiziona nei rapporti con gli uomini, che sceglie sempre troppo avanti di età e in cui trasferisce la figura paterna. €30.000 grazie, la sua terapia è finita abbiamo trovato e risolto tutti i suoi problemi.

Si capisce come tutto questo è come uno sminuire tutto il lavoro analitico.... certosino, lungo, difficile da gestire, digerire.

Lentamente si deve dare dare senso e spessore ad ogni singola seduta analitica. Le consapevolezze arrivano a poco a poco e si devono metabolizzare col tempo. Aiutiamoci. :D:

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certo celina è proprio così, io da parte mia ce la sto mettendo tutta!!!!! Spero di farcela, anzi ci credo...grazie, un abbraccio anche a te...

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Ricordo che la prima volta che incontrai il mio psi, mi fece una domanda: mi dica quali sono secondo lei le cause del suo malessere? Molto semplicisticamente io gli cominciai a raccontare alcuni eventi contingenti che vivevo quotidianamente, come difficoltà di rapporto con familiari, problemi nell'amore e nel lavoro.Attribuivo tutte le cause del mio star male ad elementi esterni.

Queste risposte manifestavano la mia forte resistenza ad approfondire la conoscenza di me stessa a smascherare i le vere cause del mio disagio, a non voler guardare oltre l'apparenza per proteggermi dal quelle dinamiche inconsce che dirigono la nostra vita cosciente...prendere coscienza è sempre un'esperienza traumatica e dolorosa che presuppone un inevitabile successivo cambiamento, un diverso orientamento rispetto ai precedenti obiettivi che ci guidavano nella vita .

Adesso mi rendo sempre più conto che ispezionando la mia realtà interiore, sto colmando voragini di paure e tentando di trovare le soluzioni ai miei problemi solo dentro me stessa, non attribuendole a fattori esterni .

Non esistono rimedi esterni capaci di lenire il nostro disagio esistenziale...l'unica via possibile è quella del dialogo con se stessi e con la propria anima.

L'analista in questo contesto non ci può offrire risposte magiche, preconfezionate o regole che possono produrre miglioramenti o guarigione psicologica a breve termine, può solo raccogliere i nostri messaggi e restituirceli carichi di un significato e di un senso che da soli non avremmo mai potuto intuire :D:

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tutto così vero!!!!!

Bisogna viverlo per capire.....benedetta analisi.....

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Vorrei raccontarvi semplicemente in che cosa mi sento diversa rispetto a tre anni fa, prima di iniziare la terapia.

Per essere più chiara, dovrei prima spiegarvi come stavo prima... Psicofarmaci di tutti i tipi, mi avevano "obnubilato" (termine del mio psi) la mente :): . Medicalizzare il malessere dell'anima, può forse curare i sintomi, ma non fa tacere quel qualcosa che ci urla dentro e che non sappiamo decifrare e far tacere.Depressione, insonnia, disordine sconvolgevano la mia vita :shok: .

Non vi annoio raccontandovi come mi sono ridotta in questo stato, ma di situazioni gravi e sconvolgenti, ne ho subite tante.

Ho iniziato la terapia su consglio di un medico amico, con molto scetticismo...I primi tempi atroci...lo psi era una statua di ghiaccio muta ^_^ ed io lo detestavo. Ma ho resistito e a poco, a poco mi sono attaccata a lui e alla terapia.Ma di tutto questo vi ho già parlato.

Col tempo ho raggiunto col mio psi una splendida alleanza terapeutica :D: ,con relativo potente transfert :p: nei suoi confronti. Ma anche di questo ne parliamo ancora di là...

I risultati della cura...ve li elenco velocemente perchè spero possano essere discussi e confrontati con voi più in profondità.

Mi sento più serena, equilibrata, piena di energia. :D:

Riesco a godere anche di piccole- grandi cose come una giornata di sole ^_^

Riesco a far valere le mie idee, a costo di affrontare violente e faticose discussioni.Oggi pratico l'esercizio del no, ieri dicevo sempre si per fragilità e stanchezza. ^_^

Do valore e apprezzo cose più profonde e impegnative, di cui prima non mi fregava nulla, mentre non amo più certe sovrastrutture, che mi piacevano...Un esempio banale..adesso mi vesto in maniera più sobria anche se casual-sportiva ma preferisco un capo più di qualità e classico a tutte quelle pezze strapiene di brillantini e orpelli vari che se non indossavo non mi sentivo in tiro. Ho accorciato i capelli e mi trucco di meno.

Prima le mie uscite dovevano finire in discoteca altrimenti non mi sentivo sodisfatta o in un pub a bere, bere, bere.

Ora mi sta bene anche solo un cinema o ristorante con pochi amici intimi e sinceri.

La lettura di un buon libro mi basta per sentirmi serena.

La gente mi trova bene. Qualcuno mi ha pure chiesto se ero innamorata, perchè ho una bella luce negli occhi :Thinking: .

Alcune sono banalità, ma ve le volevo comunicare lo stesso. Naturalmente tutto questo è supportato dall'aiuto, per me indispensabile, della terapia analitica che continuo regolarmente a fare due volte a settimana.

Oggi sto sicuramente piuttosto meglio, ma sono consapevole che ancora ho tanti pezzettini di puzzles disordinati che devo riuscire ad incastrare nel quadro della mia vita..una vita di cui sto cercando con tutta me stessa e il supporto dell'analisi, di afferrare il senso.

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Ospite sea

domandaccia, per me celina.

mi sento diversa in cosa.

io non mi sento diversa per niente.

Ah, forse: ora mi sento finalmente nevrotica.

E' un bel cambiamento.

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domandaccia, per me celina.

mi sento diversa in cosa.

io non mi sento diversa per niente.

Ah, forse: ora mi sento finalmente nevrotica.

E' un bel cambiamento.

Ciao sea. Scusami , ma se ora ti senti nevrotica , prima....

Da quanto fai terapia e di che tipo?

Baci

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Ospite sea

Ciao celina.

Analisi.

Due anni.

Saltuaria, però.

prima non è che stessi bene, intendiamoci.

adesso..

Incontro molte difficoltà. Spesso ho sintomi fisici molto fastidiosi. Li avevo già avuti, ma tanti anni fa e non tutti di fila, così.

E chi se li ricordava..

Me li sento addosso sempre, insieme alla dipendenza, al senso di attesa di qualcosa che poi in fondo non c'è, non esiste... anche se ho abbastanza energie per buttarmi il tutto dietro le spalle, lavorare e sembrare allegra.

Ho scoperto di essere "nevrotica", ( non sono riuscita a saperne di più dalla statua di sale), di avere un brutto carattere, e di avere e di farmi un sacco di problemi e deliri vari..ecc, ecc.

La mattina mi guardo allo specchio e dico: "Certo, cara, ti volevo più bene prima, non sei mica più tanto bellina, sai?"

Questi sono i miei risultati, oltre ad aver egregiamente imparato a spippolare sulla tastiera del pc per scaricare un po' di tensione, fare le corna al mio analista :new_bow: e a mio marito, dimenticavo, e stringere affettuosi rapporti epistolari con qualche amica. ( non faccio nomi :angry: )

Ecco, chiedo scusa per il precedente messaggio, l'acidità è dovuta a questo.

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Ciao celina.

Analisi.

Due anni.

Saltuaria, però.

prima non è che stessi bene, intendiamoci.

adesso..

Incontro molte difficoltà. Spesso ho sintomi fisici molto fastidiosi. Li avevo già avuti, ma tanti anni fa e non tutti di fila, così.

E chi se li ricordava..

Me li sento addosso sempre, insieme alla dipendenza, al senso di attesa di qualcosa che poi in fondo non c'è, non esiste... anche se ho abbastanza energie per buttarmi il tutto dietro le spalle, lavorare e sembrare allegra.

Ho scoperto di essere "nevrotica", ( non sono riuscita a saperne di più dalla statua di sale), di avere un brutto carattere, e di avere e di farmi un sacco di problemi e deliri vari..ecc, ecc.

La mattina mi guardo allo specchio e dico: "Certo, cara, ti volevo più bene prima, non sei mica più tanto bellina, sai?"

Questi sono i miei risultati, oltre ad aver egregiamente imparato a spippolare sulla tastiera del pc per scaricare un po' di tensione, fare le corna al mio analista ^_^ e a mio marito, dimenticavo, e stringere affettuosi rapporti epistolari con qualche amica. ( non faccio nomi :unsure: )

Ecco, chiedo scusa per il precedente messaggio, l'acidità è dovuta a questo.

Due anni sono tanti, almeno che tu non vai mai regolarmente. Che poi stai peggio di prima, con un accavallarsi di sintomi è strano....

Io con la mia esperienza positiva vorrei trasmettervi ottimismo e coraggio per andare avanti in percorso non certo facile, ma la tua storia mi colpisce....se non hai risultati, perchè non ti rivolgi ad un altro psi?.Dopo due anni si capisce se la relazione funziona o meno! Se vuoi spiegami delle corna....Quelle in generale, spesso aiutano a sopravvivere, ma con lo psi che senso ha? Anche io in un momento particolare ho consultato un altro psi, ma è stato solo un cornino rientrato subito, in quanto mi ha rassicurata sulla professionalità e metodologia del mio..(Statua di sale :new_bow: secondo loro... cura...).

Se sul lavoro riesci ad essere grintosa :angry: , già è positivo, per il resto cerca di renderti conto che tuffarsi nel lavoro o l'ossessione di un corpo o di un aspetto perfetto, non sono altro che maschere che celano accuratamente i nostri scenari turbolenti interiori, ci tutelano dal pericolo di prendere coscienza dei nostri veri problemi :esperienza difficile e dolorosa anche se indispensabile per risolvere deliri, malesseri e diventare più dolcine e meno acide.

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Ospite sea

Perchè strano?

con tutto quello che provo e che ho provato in questo periodo e in passato, sarebbe più strano se fosse il contrario.

Da qualche parte si dovrà pure manifestare, non credi?

Quello che non riesco a capire è questa storia della relazione, se funziona, non funziona, per uno è un idillio, per un altro un disastro..

ma se davvero dovessi distaccarmi. .. potrebbe essere un errore, come potrebbe essere la salvezza..

e chi lo sa...

uff, sono punto e a capo.

grazie, celina,' notte a te.

Vado a ronfarci su.

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non sono ancora intervenuta in questo topic...devo fare mente locale, anch'io non è che ci abbia ancora capito molto...

nonostante il mio rapporto sia idilliaco!

boh, domani proverò a scriver qualcosa di sensato

notte sea...

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Alla fine del cammin della mia terapia, mi ritrovai nel forum che la dritta via aveva imboccato...complimenti Celina bel topic.

Poco dopo l'inizio della seduta di venerdì, il mio psicologo mi ha confermato che la terapia è giunta alla fine, che i risultati sono evidenti e che potevo passare ad una terapia di mantenimento eppoi a ad incontri saltuari anche per ll solo piacere di fare una chiacchierata insieme.

Quando l'ha detto ero tutto gasato e felice, adesso che ve lo scrivo sono emozionato e mi viene da piangere...

In cosa mi sento diverso: il mio sentire corrisponde alle emozioni che esso mi provoca, grazie a questa connessione ho, di conseguenza, la possibilità di prendemi quella distanza utile dall'emozione per osservarla ed esprimerla correttamente.

Questo è la cosa che ho ottenuto, per me la cosa più preziosa, quel sentire ed esprimere ciò che sono nel momento, che cercherò di sfruttare in tutte le sue possibilità e, grazie a questi strumenti che suonano in me come un orchestra ben affiatata, guardare al mio futuro lontano con serenità.

Vi abbraccio

Datango

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non sono ancora intervenuta in questo topic...devo fare mente locale, anch'io non è che ci abbia ancora capito molto...

nonostante il mio rapporto sia idilliaco!

boh, domani proverò a scriver qualcosa di sensato

notte sea...

Juditta non può essere....Pensaci bene. Se non riesci a capire che influenza ha su di te la terapia, a parte il transfert, è veramente strano....

Da te no....., sei troppo sensibile e introspettiva.

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Alla fine del cammin della mia terapia, mi ritrovai nel forum che la dritta via aveva imboccato...complimenti Celina bel topic.

Poco dopo l'inizio della seduta di venerdì, il mio psicologo mi ha confermato che la terapia è giunta alla fine, che i risultati sono evidenti e che potevo passare ad una terapia di mantenimento eppoi a ad incontri saltuari anche per ll solo piacere di fare una chiacchierata insieme.

Quando l'ha detto ero tutto gasato e felice, adesso che ve lo scrivo sono emozionato e mi viene da piangere...

In cosa mi sento diverso: il mio sentire corrisponde alle emozioni che esso mi provoca, grazie a questa connessione ho, di conseguenza, la possibilità di prendemi quella distanza utile dall'emozione per osservarla ed esprimerla correttamente.

Questo è la cosa che ho ottenuto, per me la cosa più preziosa, quel sentire ed esprimere ciò che sono nel momento, che cercherò di sfruttare in tutte le sue possibilità e, grazie a questi strumenti che suonano in me come un orchestra ben affiatata, guardare al mio futuro lontano con serenità.

Vi abbraccio

Datango

Meno male....Non sono l'unica aliena :Bug: che trae benefici dalla psicoterapia e che si sente diversa e migliore!

Ma vi chiedo provocatoriamente: avete tempo e soldi da gettare?

Complimenti, datango il tuo percorso è esemplare. :Yawn:

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Juditta non può essere....Pensaci bene. Se non riesci a capire che influenza ha su di te la terapia, a parte il transfert, è veramente strano....

Da te no....., sei troppo sensibile e introspettiva.

celina...cosa ti devo dire, non è che mi diverto...

Sarà la crisi dell' ottavo mese. Unita alle difficoltà economiche, perché venerdì ho pagato lo psi, e sul conto mi è rimasto 0...anzi meno, perché ho dovuto attingere al fido. E lo stipendio mi verrà accreditato fra una settimana. Quindi mi devo far prestare i soldi dal mio compagno...

Capirai che in queste condizioni, non è difficile andare in crisi. Perché mi chiedo quanto durerà questa terapia, e se ce la farò a sostenerla economicamente.

Venerdì ho già deciso che gli voglio parlare di questi miei dubbi...

Tornando a noi, cosa è cambiato in me in questi 8 mesi?

allora...

facevo dei pensieri... che ora non faccio più.

riesco a comunicare molto di più con le persone. Prima c'era un muro bello alto tra me e gli altri. Un muro costruito da me.Ora che sono più sincera, riesco a mettermi in contatto con le altre persone.

il lato negativo è che i problemi che mi impediscono di vivere come vorrei. le paure che mi paralizzano...

Sono sempre lì al loro posto. In questo senso, non è cambiato nulla...

E' di questo che gli voglio parlare. Voglio capire quanto tempo ci vorrà...

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Alla fine del cammin della mia terapia, mi ritrovai nel forum che la dritta via aveva imboccato...complimenti Celina bel topic.

Poco dopo l'inizio della seduta di venerdì, il mio psicologo mi ha confermato che la terapia è giunta alla fine, che i risultati sono evidenti e che potevo passare ad una terapia di mantenimento eppoi a ad incontri saltuari anche per ll solo piacere di fare una chiacchierata insieme.

Quando l'ha detto ero tutto gasato e felice, adesso che ve lo scrivo sono emozionato e mi viene da piangere...

Datango che bello !!

ecco uno che ce l'ha fatta !! :Bug:

per quanti anni sei stato in terapia? sai che sei appena diventato il mio punto di riferimento? :Yawn:

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Come far luce sugli effetti del trattamento analitico?

La vostra esperienza personale di cambiamento prodotto dalla psicoterapia vi fa ritenere che l'analisi è uno strumento di esplorazione e maggior consapevolezza di sè che produce una trasformazione globale ed uno sviluppo della struttura psichica del profondo, o più semplicemente ha obiettivi più chiari e quantificabili come il miglioramento dei sintomi e l' adattamento agli stimoli ambientali.

bella domanda celina a cui non è facile dare una risposta altrettanto bella....

personalmente ho iniziato questo percorso perchè credevo che ci fossero delle cose in me che non funzionavo tanto bene, degli equilibri che avevo raggiunto erano in realtà dei falsi equilibri e il meccanismo si era inceppato da qualche parte.

dopo 9 mesi di terapia non so bene dove sono arrivata e quali risultati ho raggiunto fino ad ora. a sentire la mia compagna che mi vede dall'esterno qualche cambiamento già c'è stato , ma io ancora non riesco a rendermene conto davvero. credo però di stare lentamente riuscendo ad aprirmi di più verso gli altri, a lasciarli entrare (anche se questo si scontra con la mia paura di essere ferita e mi sento molto più sensibile su questo punto! :Yawn: ).

cmq il mio obiettivo è quello di star bene con me stessa, di svelare meccanismi che adesso metto in atto inconsapevolmente.

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