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personalità composita: tra follia e realtà


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salve a tutti sono nuovo di zecca...e pure giovine :;):

veniamo subito al dunque:

al giorno d'oggi si è abituati troppo a suddividere in atteggiamenti considerabili normali ed altri no; oggi si è abituati a seguire le masse (pure io l'ho fatto da ragazzino), oggi si è abituati a conformarsi alla morale/etica comune o viceversa andare a spada tratta contro senza prima farsi una propria idea: insomma oggi molta gente sembra incapace di sbizzarrirsi con la testa, riflettere...ha paura (soprattutto tra i ragazzi c'è un rigetto)

In medicina si fa una differenza netta tra pazzia e normalità, tra una psicologia alterata ed una normale...si parla anche di psicologie semplici e psicologie composite (più districate e raccapriccianti).

C'è gente che si chiama "Alda merini" ed è stata in un manicomio, c'è gente che violenta per anni sua figlia e si meriterebbe per tutti altrettanti anni di manicomio. Chi è il più pazzo tra i due?

C'è gente che si chiede come...chi è che decide (decideva) che eri da manicomio o meno?

In base a cosa? Chi è che decide che è normale la normalità ed è problematica una psicologia più composita (o addirittura squilibrata?).

Chi è che decide che un uomo per scegliere il male oggettivo anzichè il bene deve per forza avere grossi problemi sotto il punto di vista psicologici (c'è chi pensa che queste stesse frasi, queste stesse affermazioni siano frutto di psicologie alterate/composite/non ordinate; c'è chi pensa siano il frutto di un genio, chi di una malattina), chi decide che farsi 20h su 24 una serie di domande e risposte sia da alterati mentali/depressi e chi decide se tu sei solo un povero pazzo o un Celan/Alda Merini non ancora compresi.

Chi vi dice che non è il contrario? che forse qualcuno che riteniamo sotto il punto di vista psicologico anormale in verità sia solo più consapevole di limiti e non limiti e che chi si considera normale semplicemente stia sfuggendo alla propria stessa follia?

Perchè il malato è il depresso (questioni ormonali e cianfrusaglie varie a parte) e non è il normale (cioè colui che rimane passivo alla vita)?

Perchè la Merini in manicomio, Celan un salto da un ponte non sono normali e un pinco pallino qualunque sì?

Cosa significa essere non conformi psicologicamente alla normlità? E cosa ti discosta tanto dalla normalità da renderti anormale?

C'è una persona che mi ha definito psicologicamente il ragazzo allo stesso tempo più normale, ma allo stesso tempo con la personalità più composita mai vista (in grado di vivere allo stesso tempo una situazione con superficialità e 2 minuti dopo la stessa con scrupolo mirato, passare dall'introversione e ore di silenzio, a serate di estroversione e battute, di fare il ragazzo rozzo, ma l'attimo dopo diventare quello che scrive poesie, dolce e sensibile).

Un'altra persona ha detto che io sono introverso (in senso positivo), mi piace osservare molto e così riesco senza interagire con una persona a capire all svelta cosa può trovare piacevole o cosa no; ha detto che poi è solo una scelta mia quella di continuare ad essere spontaneo a momenti o sistematico fino ad ottenere il risultato che voglio.

Con il senno del poi non mi sento di andare contro a nessuna di queste 2 persone:

una volta ero un ragazzino estroverso, crescendo ho imparato ad affinare la testa ed il cuore, a piegarli al mio volere e contemporaneamente piegare me stesso a loro, a seconda di come mi sento ascoltare loro nel mio silenzio o estroversarmi...

insomma sono in grado di arrivare a giustificare e "comprendere" con ragionamenti contortici e macchinosi anche chi arriva ad ammazzare, ma in un momento diverso (ma anche contemporaneamente) posso fare altrettanti ragionamenti fino a dimostrare il contrario.

La verità è che da quando sono cresciuto non ho mai posto alcun freno al mio cervello (se non forse quello dettato dal cuore --> ma che volendo posso spezzare quando voglio con un atto di libera scelta), non ho mai posto tabù (dall'eutanasia, alle coppie di fatto, fino ad arrivare a giustificare anche un rapporto incestuoso se c'è consapevolezza da ambo le parti) perchè il cervello umano per me non ha limiti (se non quelli dettati per la libera convivenza --> il rispetto dell'altro).

Mi sono formato con un'ideologia anarchica (in parte comunista) contro ogni gerarchia sociale (tra classi, ma anche religiosa) e mentale (etica e morale se non quella dettata dal proprio cuore) in cui credo che per giustificare il patto sociale si debba convivere ed essere solidali, uguali e rispettosi, ma allo stesso tempo sono consapevole che non è in mio potere porre limiti di alcun tipo alla complessità cerebrale di una mente umana (non accetto in questo modo uno stupro o un omicidio, ma lo capisco come atto di un essere egoista, un animale che vuole restare fuori da ogni sistema --> ma che io ho il compito di limitar eper il bene della mia comunità).

Voi cosa ne pensate?

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oddio ma sono io!!!!

caspita mi rispecchio in molto di ciò che hai detto...

le domande poste e i ragionamenti fatti sono gli stessi...

di base abbiamo la stessa ideologia (non parlo di comunismo attenzione!)...parlo di ideologia di vita, che prescinde da qualsiasi sistema e da qualsiasi politica...

penso che il fatto di interrogarsi a fondo sul "giusto" e "sbagliato" derivi dal non voler mettere etichette...mi spiego...questa società secondo me ha bisogno di sapere i limiti, i confini, ha bisogno di essere classificata per potersi mettere in pace e vivere beatamente..."sei proprio una brava persona..."

"è un drogato...un delinquente"...quante volte abbiamo sentito queste frasi? io le ascolto ogni giorno...

il bisogno di sentirsi catalogati rassicura...ok sono una brava persona perchè me lo dicono tutti...è autoconvinzione...

ma il drogato nn può essere al contempo una brava persona?

io penso di si...criticatemi pure...

ma il comportamento di una persona a detta comune "per bene" può risultare molto più sconveniente e maleducato di una persona definita "trasandata"...

nel mio paese ne ho mille esempi di gente che la domenica indossa il suo bel completo e va a messa e poi sparla in continuazione e punta il dito contro tutti..e di chi invece in silenzio si interroga sui vari perchè della società e si attiva per fare qualcosa...

siamo un mondo di matti....e questo nn me lo toglie nessuno dalla testa...^^

joker...

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