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herpes e demansionamento


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Ho 35 anni, mi reputo una persona seria, onesta e sensibile e con un grande rispetto per le persone. Nella mia vita ho sempre avuto un unico grande problema: il lavoro. Ho passato lunghi periodi di disoccupazione alternati a momenti in cui lavoricchiavo a destra e manca. Ho fatto di tutto, anche i lavori piu' umili, e diciamo che mi sono sempre arrangiato. La svolta della mia vita è arrivata circa 4 anni fa. Fui assunto come tirocinante in una nota azienda di elettronica di consumo. Gli inizi furono tragici, era per me un settore nuovo, molto complesso. La mia mansione era quella di addetto vendita: servivo i clienti e li orientavo all'acquisto di televisori, videocamere, cellulari, fotocamere digitali...In principio fu duro, ma con pazienza imparai; vi diro' di piu'... mi divertivo lavorando! Partecipavo ai corsi di aggiornamento, cercando di assorbire il piu' possibile per relazionarmi nella maniera migliore con la clientela. Ero fiero di far parte di quell'azienda. Mi sentivo rispettato e soprattutto rispettavo colleghi e superiori. Un bel giorno ( tuttora lo ritengo il giorno piu' bello della mia vita) mi fanno il contratto a tempo indeterminato. E chi mi tocca piu', pensavo! Ce l'ho fatta! La disoccupazione, il precariato, non mi appartengono piu'. Ora mi cerco una casa e me ne vado a vivere da solo! E forse posso iniziare a pensare a una famiglia. Ma presto mi sarebbe accaduto qualcosa che mi avrebbe stravolto nuovamente la vita e mi avrebbe di nuovo e inesorabilmente buttato a terra. Decido, in un giorno di pausa, di andarmi a fare una lampada solare. Dopo circa una settimana di sedute avverto uno strano prurito all'occhio sinistro. Dal prurito passo a una frequente lacrimazione e a dolori fittissimi, che mi portano a tenere l'occhio chiuso, perdendo gradualmente la vista. L'oculista mi diagnostica una "cheratite erpetica". Avete presente l'herpes, quello che si forma sulle labbra o sulla pelle? Beh, io ce l'avevo dentro l'occhio. Due anni di sofferenze continue, tutti i giorni con questo problema. Mattina, pomeriggio, sera, notte, sempre. Avevo problemi anche a camminare, perche' mi causava un senso di spossatezza enorme. Non potevo vedere la luce: l'occhio lacrimava sempre e le fitte erano insopportabili. Ho girato tutti gli specialisti possibili e immaginabili, ma niente. Interi stipendi buttati per visite mediche costosissime anche fuori citta'. In un mese potevo stare discretamente una settimana, ma per il resto avevo ricadute continue. L'herpes mi aveva distrutto la cornea, l'aveva trasformata in carta vetrata. Inoculavo anche fino a 15 gocce al giorno con pomate varie, ma il risultato era sempre lo stesso: il problema si calmava un pò, ma come un incubo riaffiorava puntualmente. Non potevo neanche uscire piu' di sera, perche' l'occhio mi faceva troppo male; mi isolavo sempre di piu'. Ma dentro di me pensavo: meno male che ho il mio lavoro. Pian piano la malattia guarira' e tutto tornera' bello come prima. Invece.....non potevo mascherare questa mia condizione nell'ambito lavorativo. Gli atteggiamenti nei miei confronti cambiarono: il direttore, nonostante sapesse del mio problema, comincio' a mandarmi a fare consegne a domicilio dai clienti che acquistavano televisori. Andavo dopo pranzo, durante la chiusura del negozio; facevo le mie consegne e alle 16:00 mi ripresentavo a lavoro per restarvi fino alle 20:00. Mi accompagnava mio padre con la macchina: non potevo piu' guidare con l'occhio cosi'. Mi portava la mattina, mi riprendeva a pranzo e ritornava la sera quando staccavo. Nonostante il dolore continuo, tenevo i denti stretti. Immaginatevi stare 8 ore a servire clienti, imballare televisori, a fare finanziamenti, con un continuo dolore all'occhio che ti lacrima e ha delle fitte allucinanti, che non ce la fai nemmeno a camminare. Ma resistevo e, pregavo, perche' non volevo perdere il lavoro. Ma ben presto... mi demansionarono. Mi tolsero dalla vendita, il lavoro che amavo. Mi misero nel magazzino centrale a contare piatti e bicchieri in un luogo polveroso. Feci presente che la polvere non mi avrebbe fatto bene e mi proposi per un lavoro all'aria aperta: le consegne a domicilio col furgone. Le consegne funzionano cosi': uno guida e un altro gli sta al fianco. E' un lavoro pesantissimo : si tratta di portare frigoriferi, lavatrici, cucine, mobili anche fino al quinto piano col carrello. Spesso la merce non entra in ascensore e, te la devi fare a piedi. Sono abbastanza esilino, ma il lavoro fisico non mi spaventava. Mi misero a fare consegne con un collega di 46 anni. Inizialmente i rapporti erano buoni: io, nel mio piccolo, cercavo di imparare. Si trattava di trapanare, di ritirare cucine vecchie, lavatrici, frigoriferi. Di salire il nuovo e scendere il vecchio. Il collega pero' comincio' a parlarmi male alle spalle: si lamentava con il capo del magazzino che non ero pratico, e ogni volta che incrociavo il capo venivo sistematicamente aggredito. Uscivo a fare consegne e venivo riaggredito dal collega 46enne. Insomma, ovunque mi trovassi, ero come un tiro al bersaglio; ero diventato lo zimbello del magazzino. Finalmente, dopo tanto, mi cambiarono il collega e mi affiancarono a un altro ragazzo. Ando' peggio: era nervoso, scorbutico, paranoico; al minimo errore mi si mangiava vivo. Diventava rosso e bestemmiava, alzando la voce. Era il loro modo di fare, ma con me esageravano ancor di piu', perche' pensavano fossi il fighettino da negozio. Io invece li rispettavo e, rispettavo il loro lavoro, anche perche' era diventato anche il mio. Ma ero abituato a un altro ambiente e ad altri atteggiamenti; non mi scendeva il fatto che mi avessero tolto dal negozio come un appestato. la cheratite erpetica non è contagiosa, ma forse i capi pensavano che lo fosse. Ero stravolto, depresso, demotivato, avevo perso l'autostima. Dopo il lavoro mi fermavo ai bar a bere. Ripensavo alle mie giornate in negozio a servire i clienti, a spiegare i pixel, a dare informazioni tecniche e invece ero li' sporco, col fiatone, col sudore a trascinare frigoriferi per le scale e in piu' trattato anche male. Dopo alcuni periodi di malattia decisi di mollare tutto: mi licenziai senza neanche il preavviso. Li' dentro non volevo metterci piu' piede!!! Andavo a lavorare col batticuore, non dormivo la notte. Ero impaurito, ansioso, silenzioso, sempre a testa bassa e non riuscivo a ribellarmi. Sul contratto che firmai c'era scritto che avrebbero potuto spostarmi in qualsiasi sede dell'azienda. Quindi appellarmi a sindacati e avvocati non servi' a niente. Fecero tutto nella legalita' piu' assoluta. Non era il mio ambiente, non riuscivo ad adattarmi ai loro modi di fare. La malattia dell'occhio e in contemporanea il cambio di mansione piu' il trattamento riservatomi fecero in modo che scoppiai! La cosa positiva è che ora l'occhio va meglio, non ho piu' avuto ricadute. Pero' il lavoro non c'è piu'. Sono ancora punto e a capo, a 35 anni. Ho provato a fare domande su domande (anche fuori regione), ma niente: non prendono i 35 enni (troppo vecchi). Sto pensando di mettermi in proprio, ma tutti mi sconsigliano di farlo. Sono di nuovo riaffogato in quel mare che si chiama disperazione. La disoccupazione mi ha di nuovo risucchiato. Non so se definirli episodi di mobbing o di sfiga. Non saprei. Ma quello che ho passato io non lo auguro a nessuno. Credetemi, non ce la faccio piu'.

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Oltreleapparenze sono diplomato operatore turistico. Non c'è sbocco in questo settore perche' la mia conoscenza delle lingue è a livello scolastico

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che storia triste alessandro...

non so davvero cosa dirti ma volevo darti una virtuale pacca sulla spalla...lo so che nn te ne fai niente...ma nn posso aiutarti in altro modo...

spero tu possa trovare al più presto un lavoro e che l'occhio non ti porti nuovi problemi...

in bocca al lupo!!!

joker...

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Oltreleapparenze sono diplomato operatore turistico. Non c'è sbocco in questo settore perche' la mia conoscenza delle lingue è a livello scolastico

Purtroppo è vero...a meno che tu non iniziavi a praticare subito quel lavoro, ma oramai è inutile pensarci.

Ti posso solo dire di mettere tante inserzioni e di spargere la voce in giro ma credo che tu sappia già come fare e perciò mi unisco anche io agli auguri di Joker.

In bocca al lupo :Big Grin:

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