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I miei primi 40 anni


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Sul Magazine del Corriere della Sera di giovedì scorso c'era un servizio su un fenomeno più o meno "sommerso"

che stando a quel che dice l'articolo colpisce circa un milione di persone dai 40 anni in su.

Non avendolo trovato in rete, l'ho "scannato" e ce l'ho messo io:

http://i66.servimg.com/u/f66/13/56/84/04/40anni10.jpg

http://i66.servimg.com/u/f66/13/56/84/04/40anni11.jpg

http://i66.servimg.com/u/f66/13/56/84/04/40anni12.jpg

http://i66.servimg.com/u/f66/13/56/84/04/40anni13.jpg

C'è qualcuno tra voi che ci si ritrova o si sente "lì lì per..." o ne è toccato indirettamente (partner, amici, parenti...) e

ha voglia di parlarne?

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Sul Magazine del Corriere della Sera di giovedì scorso c'era un servizio su un fenomeno più o meno "sommerso"

che stando a quel che dice l'articolo colpisce circa un milione di persone dai 40 anni in su.

Ciao, grazie per l'articolo. In questo momento non ho il tempo di leggerlo tutto perché per l'appunto devo sbrigare un lavoro. Oltre ad aver appena compiuto il giro di boa dei 40, sono una lavoratrice "permanentemente precaria" o, come dicono gli inglesi (fa più figo), self-employed: partita IVA, pomposamente "libera professionista" ma, nella pratica, poco professionista (non sono medico né avvocato, i più non sanno neanche che esista il mio lavoro) e libera solo di pagare le tasse senza alcuna possibilità di evadere un solo centesimo anche volendo. Lavoro così da 10 anni, sempre con la paura di restare senza lavoro e con un pugno di mosche.

Certo, rispetto ai precari propriamente detti sono fortunata e finora sono riuscita a tamponare le falle del sistema lavorando in maniera più o meno continuata, ma la sensazione di avere l'acqua alla gola è la stessa... L'esperienza più difficile che ho avuto è questa: ho partorito 5 mesi fa; l'ultimo governo ha stabilito anche per i lavoratori autonomi in regime INPS l'obbligo di astensione dal lavoro durante gli ultimi 2 mesi dellla gravidanza e i primi 3 mesi dopo il parto, solo che mentre le lavoratrici dipendenti ricevono l'indennità INPS ogni mese al posto dello stipendio, noi dobbiamo presentare domanda e aspettare che arrivino 'sti benedetti soldi, aggiungendo anche il rischio concredo di uscire dal mercato. Così il conto corrente piange ormai da metà novembre (anche perché i clienti pagano dopo 30-60-90 giorni), ma i governi pensano sempre che i "professionisti" dispongano di risorse illimitate. Bene, non è per pianger miseria o fare del vittimismo, ma garantisco che non è così :D:

Scusate se il mio intervento sembra off-topic e se qualche precario vero si potrà risentire. Io lo ritengo un altro aspetto del medesimo problema...

Buona giornata

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Ciao, grazie per l'articolo. In questo momento non ho il tempo di leggerlo tutto perché per l'appunto devo sbrigare un lavoro. Oltre ad aver appena compiuto il giro di boa dei 40, sono una lavoratrice "permanentemente precaria" o, come dicono gli inglesi (fa più figo), self-employed: partita IVA, pomposamente "libera professionista" ma, nella pratica, poco professionista (non sono medico né avvocato, i più non sanno neanche che esista il mio lavoro) e libera solo di pagare le tasse senza alcuna possibilità di evadere un solo centesimo anche volendo. Lavoro così da 10 anni, sempre con la paura di restare senza lavoro e con un pugno di mosche.

Certo, rispetto ai precari propriamente detti sono fortunata e finora sono riuscita a tamponare le falle del sistema lavorando in maniera più o meno continuata, ma la sensazione di avere l'acqua alla gola è la stessa... L'esperienza più difficile che ho avuto è questa: ho partorito 5 mesi fa; l'ultimo governo ha stabilito anche per i lavoratori autonomi in regime INPS l'obbligo di astensione dal lavoro durante gli ultimi 2 mesi dellla gravidanza e i primi 3 mesi dopo il parto, solo che mentre le lavoratrici dipendenti ricevono l'indennità INPS ogni mese al posto dello stipendio, noi dobbiamo presentare domanda e aspettare che arrivino 'sti benedetti soldi, aggiungendo anche il rischio concredo di uscire dal mercato. Così il conto corrente piange ormai da metà novembre (anche perché i clienti pagano dopo 30-60-90 giorni), ma i governi pensano sempre che i "professionisti" dispongano di risorse illimitate. Bene, non è per pianger miseria o fare del vittimismo, ma garantisco che non è così :give_rose:

Scusate se il mio intervento sembra off-topic e se qualche precario vero si potrà risentire. Io lo ritengo un altro aspetto del medesimo problema...

Buona giornata

Affatto, no, direi anzi che è in topicissimo. :D:

Che lavoro è, se non sono indiscreto?

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Affatto, no, direi anzi che è in topicissimo. :mellow:

Che lavoro è, se non sono indiscreto?

Sono traduttrice. Ce li hai presenti quei libretti di istruzioni per l'uso che ti danno insieme al frigorifero (o allo stereo) nuovo, che di solito nessuno legge o se li legge smoccola perché non ci si capisce un tubo? :muttley:

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E tu ti senti coinvolto direttamente dall'argomento? Che ci dici, dato che hai lanciato il tema?

Io no, ho meno di 40 anni... anche se fra un paio di anni ci arrivo, forse.

Diciamo che mi sono sentito un po' travolto direttamente dall'argomento... molto prima dei 40 anni.

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Sono traduttrice. Ce li hai presenti quei libretti di istruzioni per l'uso che ti danno insieme al frigorifero (o allo stereo) nuovo, che di solito nessuno legge o se li legge smoccola perché non ci si capisce un tubo? :):

Si, si, ho presente! Eppure non è un lavoro difficile da spiegare in cosa consiste... come mai dici che i più non sanno che esiste? :friends:

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Si, si, ho presente! Eppure non è un lavoro difficile da spiegare in cosa consiste... come mai dici che i più non sanno che esiste? :friends:

I più rispondono: "Ah sì, anche la figlia della mia portinaia ha appena dato la maturità e fa delle traduzioni ogni tanto". Commenti del genere :):

Purtroppo non esiste un albo professionale e quindi non è una categoria riconosciuta come altre che godono di maggior prestigio, ma siamo tanti e paghiamo le tasse pure noi :p:

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Io no, ho meno di 40 anni... anche se fra un paio di anni ci arrivo, forse.

Me lo auguro per te!! Sei un tipino ottimista anche tu, eh? :friends:

Diciamo che mi sono sentito un po' travolto direttamente dall'argomento... molto prima dei 40 anni.

Eccome se capisco... A parte la necessità di prendere quel che capita, che aspirazioni avresti?

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I più rispondono: "Ah sì, anche la figlia della mia portinaia ha appena dato la maturità e fa delle traduzioni ogni tanto". Commenti del genere :friends:

Purtroppo non esiste un albo professionale e quindi non è una categoria riconosciuta come altre che godono di maggior prestigio, ma siamo tanti e paghiamo le tasse pure noi :):

Guarda... io appartengo a una categoria riconosciuta e storicamente prestigiosa, con tanto di albo (e tasse...), e non è poi molto diverso.

La svalutazione del lavoro e di conseguenza della persona che lo fa è uno dei grossi problemi ,e si estende anche al di fuori del mondo

del lavoro, in effetti. Passi la vita a costruirti una professionalità, a imparare a fare cose che obiettivamente servono e vengono pure

richieste, e poi quella che è in fondo la tua "merce" viene svalutata a 360 gradi e non solo da chi la svaluta per deprezzarla ma anche da

parte di chi non ne trae vantaggio alcuno... Poi se non ti pieghi a fare altro, magari anche perché hai l'umiltà di accettare che a fare altro c'è

gente più preparata o più adatta di te... passi pure per supponente!

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Eccome se capisco... A parte la necessità di prendere quel che capita, che aspirazioni avresti?

Nessuna. Tutto ciò che mi poteva dare la mia professione come gratificazioni, escluso ciò che è garantito dalla costituzione

ad ogni persona, l'ho già raggiunto anni fa. Non sono mai stato particolarmente ambizioso (e forse è proprio per questo che...),

e il mio ego è più che satollo. In cambio di briciole sono disposto a dare solo ciò che vale briciole e di ciò che viene dato in

cambio di qualcosa che vale più che briciole, cioè monete come "opportunità di crescita", "formazione" e xxxxxxx simili, non

saprei che farmene... (se anche mi fossero ancora accessibili)... al supermarket non le accettano... non capisco perché... :friends:

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emigra ste

Ma cooome... anche tu mi vuoi cacciare? :)::friends:

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no, io ti seguo :):

Anche se decido di restare? :8):

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Anche se decido di restare? :8):

ti seguo se emigri.

però dipende dove resti. se per me è una novità, va bene lo stesso ahahahaah.

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ti seguo se emigri.

però dipende dove resti. se per me è una novità, va bene lo stesso ahahahaah.

In fondo al maaaaaar, va bene? :8):

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In fondo al maaaaaar, va bene? :8):

aiuto!! va bene, ma per poco tempo.

poi verrà una balena ad inghiottirci e la faremo starnutire? :):

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:8):

che ottimismo gente!!!!!!

forzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

... italiaaaaaaaaa! :):

M'hai fatto venire in mente una lettera a tal Di Girolamo - senatore per il quale pochi giorni fa è stato chiesto

l'arresto - da parte di uno psichiatra italiano emigrato oltremanica (la lettera l'aveva pubblicata Grillo, qui).

Bellissimo il finale: Rialzati Italia? Ma col xxxx, mi consenta, Di Girolamo!

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... italiaaaaaaaaa! ^_^

M'hai fatto venire in mente una lettera a tal Di Girolamo - senatore per il quale pochi giorni fa è stato chiesto

l'arresto - da parte di uno psichiatra italiano emigrato oltremanica (la lettera l'aveva pubblicata Grillo, qui).

Bellissimo il finale: Rialzati Italia? Ma col xxxx, mi consenta, Di Girolamo!

leggerò stasera, adesso ho poco tempo, devo scappare in ufficio.....

LA MIA GALERA!!!!!!

:Whistle:

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Galea o galera è il nome un'ampia tipologia di navi da guerra e da commercio usata nel Mar Mediterraneo

per oltre tremila anni; il suo uso declinò a partire dal XVII secolo, quando venne progressivamente soppiantata

dai velieri, estinguendosi definitivamente alla fine del XVIII secolo. (wikipedia)

E poi diconi di essere "moderni"... -_-

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Nessuna. Tutto ciò che mi poteva dare la mia professione come gratificazioni, escluso ciò che è garantito dalla costituzione

ad ogni persona, l'ho già raggiunto anni fa.

Non mi pare poco -_- Io per le gratificazioni aspetto fiduciosa di concludere la psicoterapia: forse all'alba dei 50 riuscirò a trovare una gratificazione retrospettiva in ciò che sto facendo :unsure:

Non sono mai stato particolarmente ambizioso (e forse è proprio per questo che...),

e il mio ego è più che satollo. In cambio di briciole sono disposto a dare solo ciò che vale briciole e di ciò che viene dato in

cambio di qualcosa che vale più che briciole, cioè monete come "opportunità di crescita", "formazione" e xxxxxxx simili, non

saprei che farmene... (se anche mi fossero ancora accessibili)... al supermarket non le accettano... non capisco perché... :huh:

Non posso che quotarti. Alle ambizioni varie, in ambito lavorativo, ci ho rinunciato definitivamente quando sono diventata madre, e tutto sommato non mi pesa particolarmente. Mi impegno quanto serve alla mia autostima (e al mio portafoglio, chiaro) ma le opportunità di crescita le cerco fuori dall'ufficio e la formazione che attualmente mi preme di più è quella dei cittini.

Se "Ste" è il tuo diminutivo, siamo omonimi - con gli opportuni aggiustamenti di genere.

Buona notte!

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Non mi pare poco :D: Io per le gratificazioni aspetto fiduciosa di concludere la psicoterapia: forse all'alba dei 50 riuscirò a trovare una gratificazione retrospettiva in ciò che sto facendo :D:

Non posso che quotarti. Alle ambizioni varie, in ambito lavorativo, ci ho rinunciato definitivamente quando sono diventata madre, e tutto sommato non mi pesa particolarmente. Mi impegno quanto serve alla mia autostima (e al mio portafoglio, chiaro) ma le opportunità di crescita le cerco fuori dall'ufficio e la formazione che attualmente mi preme di più è quella dei cittini.

Avrei dovuto dire "soddisfazioni" più che "gratificazioni"... intendevo le soddisfazioni che derivano dal riuscire in ciò che si fa.

Non è estremamente difficile di questi tempi perché, per come vanno le cose, basta mettercisi con un po' di impegno... tanto

il livello generale è così appiattito che non servono grandi qualità per risaltare. Il guaio è che se lo fai con decisione poi scateni

reazioni di tutti i tipi che paradossalmente siano esse positive che negative spingono nella stessa direzione. Cioè... nemmeno

tanto paradossalmente...

Se "Ste" è il tuo diminutivo, siamo omonimi - con gli opportuni aggiustamenti di genere.

Buona notte!

Ti chiami Stenoveffislaovicecova? :mellow:

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