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Possono i genitori essere egoisti?


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Premesso che, a mio parere, se qualcosa non va, è più costruttivo agire su se stessi che sperare di cambiare il prossimo...

...è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

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Premesso che, a mio parere, se qualcosa non va, è più costruttivo agire su se stessi che sperare di cambiare il prossimo...

...è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

in risposta al topic ....sì e possono essere anche assassini , stupratori....e peggio....

io li vedo tutti egoisti...anche nel dire è per il tuo bene, fai successo, sii felice.....perchè semplicemente hanno l'obbiettivo di essere buoni genitori.....

che c'è di male?

nulla, semplicemente sono egoisti, come tutti....a volte capita che il loro bene, differisca dal tuo....allora ecco il conflitto...

la soluzione....pazientare, e poi appena possibile volare...

sono uomini!

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perchè semplicemente hanno l'obbiettivo di essere buoni genitori.....

sostituirei quell' essere con sembrare...

ma che dico... sicuro che finirò per comportarmi così anch'io a mia volta.. che tristezza.

la soluzione....pazientare, e poi appena possibile volare...

volare con tre penne sulle ali quindi parecchio raso terra...

vabbè già ricrescono..

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sostituirei quell' essere con sembrare...

ma che dico... sicuro che finirò per comportarmi così anch'io a mia volta.. che tristezza.

volare con tre penne sulle ali quindi parecchio raso terra...

vabbè già ricrescono..

insegui il benessere?? Allora stai a casa.... :rolleyes:

no impara ad essere e non ad apparire....avrai di più e starai meglio...questa saerbbe "evoluzione"!

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insegui il benessere?? Allora stai a casa.... :rolleyes:

ma quale benessere.. è che trovo assurdo che i primi a mettere il bastone tra le ruote solo per il gusto di sfruttare una posizione siano proprio loro!!

no impara ad essere e non ad apparire....

con chi non capisce puoi solo apparire, essere li fa solo risentire.

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certo certo...ma altro no puoi....

per l'apparire...non concordo.

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...è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

Tornando sul generale, secondo me è possibile agire su se stessi anche in questo caso... o in casi simili, però è inevitabile dover agire, a volte, anche contro i propri principi...

La sofferenza che ne deriva finisce per essere causata non tanto dal torto subito ma dal comportamento che si attua per difendersi...

Io credo che significhi questo pazientare...

Bè... scusate se ho usato il forum per fare le mie riflessioni personali.. ma rallegratevi, mi è servito per far spuntare qualche pennetta in più e tornare in alto :rolleyes:

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Tornando sul generale, secondo me è possibile agire su se stessi anche in questo caso... o in casi simili, però è inevitabile dover agire, a volte, anche contro i propri principi...

La sofferenza che ne deriva finisce per essere causata non tanto dal torto subito ma dal comportamento che si attua per difendersi...

Io credo che significhi questo pazientare...

Bè... scusate se ho usato il forum per fare le mie riflessioni personali.. ma rallegratevi, mi è servito per far spuntare qualche pennetta in più e tornare in alto :icon_mrgreen:

se pazienti non hai compreso....ma forse furbetta a volte non vuoi compendere,....ma sbagli, per me! :Drooling:

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i genitori non sono una categoria a sè, sono persone e in quanto tali sono egoisti, stronzi, bastardi stupratori assassini, ma anche generosi, onesti, premurosi e quan'altro...

Credo che il luogo comune che i genitori amano i figli più di quanto i figli amino loro è sbaglaito, lo so qualcuno mi cazzierà ma penso che sia esattamente il contrario, credo che noi figli siam osuccubi dei genitori perchè a loro ci affidiamo fin da piccoli, loro sono il nostro punto di riferimento finchè non diventiamo indipendenti e spesso tutta la fiducia e l'amore riposto in loro viene gravemente tradito, per sciocchezze o per cose gravi, per i figli però è sempre grave...la cosa che in qualche modo potrebbe aituare i genitori a fare meno errori possibili è il dialogo, l'educazione alle emozioni ai sentimenti reciprochi. Solo così anche se si fa un errore loro percepiscono il nostro amore nonstante tutto....

Credo anche che una volta cresciuti i figli devono imparare a staccarsi in tutto e per tutto dai genitori, il rispetto si ma solo la dove è reciproco....credo che i nostri pensieri e i nostri principi debbano andare per conto proprio, solo così si ottiene la totale indipendenza e la piena maturità del proprio essere....

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Premesso che, a mio parere, se qualcosa non va, è più costruttivo agire su se stessi che sperare di cambiare il prossimo...

...è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

Ciao Lapina, sono felice cha hai scritto questo topic... :icon_mrgreen:

Un parere da me condiviso quello dell'agire su se stessi, il risultato della variazione messa in atto, secondo me, produrrà cambiamenti su una scala impossibile da immaginare.

Se vuoi mi puoi spiegare cosa intendi quando scrivi:

è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

Intendi che nel momento in cui entri in contatto con i tuoi familiari, senti che la tua identità è messa in discussione?

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Premesso che, a mio parere, se qualcosa non va, è più costruttivo agire su se stessi che sperare di cambiare il prossimo...

...è possibile agire su se stessi anche quando con se stessi va tutto bene finche non si torna nell' ambiente familiare?

Ciao Lapina,

proprio in questi giorni si sono riacutizzati i miei conflitti familiari e stavo riflettendo anche io sul loro egoismo, o perlomeno su qualcosa che io percepisco come egoistico nel loro comportamento, in particolare in quello di mia madre.

Ricordo che fin da piccola mia madre mi impediva di uscire e giocare con gli altri bambini perchè temeva che mi potessi far male, non mi mandò nemmeno all'asilo e confesso che arrivata in prima elementare ho avuto qualche problema a socializzare con gli altri bambini...non ne avevo mai visti tanti tutti insieme :icon_mrgreen:

Crescendo le cose non sono cambiate e io non ho saputo impormi.

Mia madre ha continuato a disperarsi ogni qual volta dovevo allontanarmi da casa e io ho continuato a credere che lo facesse per me mentre ora sono certa che lo ha sempre fatto per se stessa anche se non se ne è mai resa conto.

Mi spiego meglio.

Quando vuoi bene ad una persona ti preoccupi per lei e se non puoi averla constantemente sotto osservazione il tuo stato di preoccupazione aumenta, ecco allora che per non preoccuparti la "rinchiudi" dove puo controllarla e quindi placare la tua ansia.

Questo è l'esempio di egoismo che mi ha dato mia madre.

Riguardo il fatto di migrare altrove...non sempre è possibile, ma sicuramente sarebbe salutare :Whistle:

Comunque credo sia meglio litigare che tacere, io ho taciuto per tanti anni e ora mi ritrovo a non volere a mia madre quel bene che invece forse le avrei voluto se ci fossimo scontrate anni addietro.

Ciao :girl_devil:

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Comunque credo sia meglio litigare che tacere, io ho taciuto per tanti anni e ora mi ritrovo a non volere a mia madre quel bene che invece forse le avrei voluto se ci fossimo scontrate anni addietro.

Ciao :icon_mrgreen:

ciao oltre....

una domanda : ma voler bene o amare in base a quanto ricevuto non ti pare "egoismo"...?

volerli come noi vogliamo...neanche?

non dico che è male,,,,,dio me ne salvi....ma il movimento mi pare il medesimo??

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Ti capisco Lapina, quelle parole potrei averle scritte perfettamente io!

Purtroppo ho un "tacito accordo con me stesso" per non trovare una "soluzione" a questo problema, perchè ho la sensazione che la cosa sarà un po' dolorosa... fin quando posso, riinvio.

Il mio cruccio è questo: quando sono in contesto familiare non sono me stesso. Ma non perchè non riesca ad esserlo, ma perchè mi rendo conto di "dare del dispiacere" ai miei se agisco come ME, se sono coerente alle mie idee... insomma, sono un'altra persona a casa... e il solo motivo per il quale lo faccio è che so perfettamente cosa succederebbe altrimenti, è già successo! :(

Non sono io che devo cambiare, e non ho intenzione di cambiare i miei genitori, non ne ho nessun diritto (altrimenti mi contraddirei subito!!!), semplicemente bisogna chiarire tutto, accettarne le conseguenze.

Forse è un po' di vigliaccheria da parte mia ora, o forse coglionaggine perchè mi sto infiggendo inutile sofferenza.

E' uno dei problemi principali ultimamente, ci ho riflettuto un po', sono intenzionato a fare qualcosa a riguardo, ma prima voglio essere "libero da altre preoccupazioni" che potrebbero distrarmi... è una cosa molto importante perchè sono coinvolti i sentimenti delle persone che amo, e voglio potermi dedicare completamente a questo, senza preoccuparmi del lavoro ad esempio...

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Ti capisco Lapina, quelle parole potrei averle scritte perfettamente io!

Purtroppo ho un "tacito accordo con me stesso" per non trovare una "soluzione" a questo problema, perchè ho la sensazione che la cosa sarà un po' dolorosa... fin quando posso, riinvio.

Il mio cruccio è questo: quando sono in contesto familiare non sono me stesso. Ma non perchè non riesca ad esserlo, ma perchè mi rendo conto di "dare del dispiacere" ai miei se agisco come ME, se sono coerente alle mie idee... insomma, sono un'altra persona a casa... e il solo motivo per il quale lo faccio è che so perfettamente cosa succederebbe altrimenti, è già successo! :(

Non sono io che devo cambiare, e non ho intenzione di cambiare i miei genitori, non ne ho nessun diritto (altrimenti mi contraddirei subito!!!), semplicemente bisogna chiarire tutto, accettarne le conseguenze.

Forse è un po' di vigliaccheria da parte mia ora, o forse coglionaggine perchè mi sto infiggendo inutile sofferenza.

E' uno dei problemi principali ultimamente, ci ho riflettuto un po', sono intenzionato a fare qualcosa a riguardo, ma prima voglio essere "libero da altre preoccupazioni" che potrebbero distrarmi... è una cosa molto importante perchè sono coinvolti i sentimenti delle persone che amo, e voglio potermi dedicare completamente a questo, senza preoccuparmi del lavoro ad esempio...

mamma mia octopus come ti capisco...lacosa vale anche per me...ho notato che in famiglia sono diversa, come se opprimessi parti di me per far contenti loro..ma fin qui potrebbe anche essere una mia paura, un mio modo di rapportarmi a loro, però il problema è che non è così, io sono fatta così perchè loro hanno tentato di mettere da parte le parti di me che non capivano, non potevano accettare e questo mi è costato molto....perchè proprio quando avrei avuto bisogno di loro non me la sono sentita d iaffidarmi perchè avrei appunto dovuto mostrare quelle parti che per tanto tempo hanno represso (lavaggio del cervello diceva mio padre!!!)....adesso sento che vorrei essere me stessa ma spesso mi ritrovo a fingermi quella che loro hanno creato e mi dispiace molto ma questo mi dà rabbia nei loro confronti....

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Credo che tutti abbiamo subito chi più chi meno l'inadeguatezza dei nostri genitori, anche perchè sono e siamo tutti un po' inadeguati per questo mestiere, nel senso tutti facciamo errori e tutti ne abbiamo subiti, anzi direi che tra le due cose c'è un legame di causa ed effetto: subiamo e perciò facciamo errori..... Per essere me stessa devo essere lontana fisicamente e psicologicamente dai miei genitori..anche tra fratelli siamo diversi: una cosa è vederci a casa di uno di noi, un conto è vederci a casa di mamma, le dinamiche antiche si riaffacciano subito e noi di nuovo ricopriamo i ruoli di sempre...ridiventiamo i bambini di un tempo! Io con loro ho optato per la distanza, per me tento di capire quanto quello che dei miei genitori è mi rimasto dentro ,quanto limita me, la mia vita, la mia realizzazione al di fuori dell'ambiente familiare!!

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i genitori possono essere buonissimi ed altruisti oppure i tuoi peggior nemici.

mia madre che abita poche miglia da me nn vede i miei ragazzi dall'eta'

di 4-5 anni....tanto tempo. quando un figlio capisce che nn ci sono equalita' nemmeno fra nipoti

allora ognuno sceglie la propia strada . mi chiede sempre di loro e sa' benissimo che nn li vedra' mai....

perche' sono suo figlio e mi conosce molto bene!!

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Ti capisco Lapina, quelle parole potrei averle scritte perfettamente io!

Purtroppo ho un "tacito accordo con me stesso" per non trovare una "soluzione" a questo problema, perchè ho la sensazione che la cosa sarà un po' dolorosa... fin quando posso, riinvio.

Il mio cruccio è questo: quando sono in contesto familiare non sono me stesso. Ma non perchè non riesca ad esserlo, ma perchè mi rendo conto di "dare del dispiacere" ai miei se agisco come ME, se sono coerente alle mie idee... insomma, sono un'altra persona a casa... e il solo motivo per il quale lo faccio è che so perfettamente cosa succederebbe altrimenti, è già successo! :(

Non sono io che devo cambiare, e non ho intenzione di cambiare i miei genitori, non ne ho nessun diritto (altrimenti mi contraddirei subito!!!), semplicemente bisogna chiarire tutto, accettarne le conseguenze.

Forse è un po' di vigliaccheria da parte mia ora, o forse coglionaggine perchè mi sto infiggendo inutile sofferenza.

E' uno dei problemi principali ultimamente, ci ho riflettuto un po', sono intenzionato a fare qualcosa a riguardo, ma prima voglio essere "libero da altre preoccupazioni" che potrebbero distrarmi... è una cosa molto importante perchè sono coinvolti i sentimenti delle persone che amo, e voglio potermi dedicare completamente a questo, senza preoccuparmi del lavoro ad esempio...

per me non è vigliaccheria...

io vedo un ragazzo che "ama" i genitori...non fa questioni di principio e "comprende" i loro limiti, dettati da una cultura moralista e pregiudizievole, lo vede e sa che non "possono" di più...li ama, li accontenta ....

soffri per il loro amore...se li comprendessi in totalità di chiamerebbe "compassione"....

sei nu bravo guaglione...

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Parlando di genitori egoisti...

Secondo me non esistono genitori egoisti, esitono genitori non in posesso di un educazione emotiva, intellettuale, fisica adeguata ne di capacità o possibilità per acquisirne.

I miei genitori sono tutti e due orfani di padre, il vuoto emotivo causato da questa mancanza è stato trasmesso senza filtro , sia a mio fratello che a me... in questo avrei preferito fossero stati egoisti :huh: .

Sarò comunque per sempre grato ai miei genitori, per avermi fornito, quando sono nato, gli strumenti per sopravvivere nel mondo, questa consapevolezza libera in me la possibilità di riconoscere e rispettare il loro ruolo di educatori che rimarrà tale sino alla loro morte. :ola (2):

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Quotando digi, octopus e oltreleapparenze, sul non riuscire ad essere in famiglia come lo siamo fuori.

Questo accade perchè in ogni famiglia ogni componente acquista un ruolo ben specifico.

E' stato studiato in psicologia, come paradossalmente quando nella famiglia la persona, ad esempio depressa, inizia a guarire, dagli altri componenti inizia ad arrivare un messaggio del tipo: "Ma no, tu non puoi uscire, tu sei depresso!".

Questo perchè anche la persona malata acquista un ruolo nel sistema, e l'equilibrio che si crea tra i componenti è dato anche da questo ruolo. Percui qualsiasi cambiamento di una persona porta inevitabilmente lo squilibrio del sistema, che inconsapevolmente cercherà di ristabilire le vecchie dinamiche familiari. Questo, appunto, inconsapevolmente, è ovvio.

Anche io mi sono staccata dalla famiglia per cercare di risolvere i miei problemi, ma ogni volta che tornavo riacquistavo inevitabilmente quel ruolo.

Non è che questo sia qualcosa di insuperabile, poi ovviamente dipende da famiglia a famiglia e da persona a persona, ma è sicuramente un meccanismo molto difficile da interrompere.

Occorrerebbe trovare, a nostra volta, un equilibrio, se non si riesce a risolvere il problema..un compromesso.

Già essere consapevoli che, dal momento in cui rientriamo nel sistema rimettiamo in atto certi comportamenti, ci può aiutare a viverli in maniera diversa.

Però certo, se questo ci continua a pensare eccessivamente bisognerebbe arrivare ad un punto in cui siamo abbastanza "forti" per portare, a piccoli passi, "l'altra parte di noi" all'interno della famiglia.

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Quotando digi, octopus e oltreleapparenze, sul non riuscire ad essere in famiglia come lo siamo fuori.

Questo accade perchè in ogni famiglia ogni componente acquista un ruolo ben specifico.

E' stato studiato in psicologia, come paradossalmente quando nella famiglia la persona, ad esempio depressa, inizia a guarire, dagli altri componenti inizia ad arrivare un messaggio del tipo: "Ma no, tu non puoi uscire, tu sei depresso!".

Questo perchè anche la persona malata acquista un ruolo nel sistema, e l'equilibrio che si crea tra i componenti è dato anche da questo ruolo. Percui qualsiasi cambiamento di una persona porta inevitabilmente lo squilibrio del sistema, che inconsapevolmente cercherà di ristabilire le vecchie dinamiche familiari. Questo, appunto, inconsapevolmente, è ovvio.

Anche io mi sono staccata dalla famiglia per cercare di risolvere i miei problemi, ma ogni volta che tornavo riacquistavo inevitabilmente quel ruolo.

Non è che questo sia qualcosa di insuperabile, poi ovviamente dipende da famiglia a famiglia e da persona a persona, ma è sicuramente un meccanismo molto difficile da interrompere.

Occorrerebbe trovare, a nostra volta, un equilibrio, se non si riesce a risolvere il problema..un compromesso.

Già essere consapevoli che, dal momento in cui rientriamo nel sistema rimettiamo in atto certi comportamenti, ci può aiutare a viverli in maniera diversa.

Però certo, se questo ci continua a pensare eccessivamente bisognerebbe arrivare ad un punto in cui siamo abbastanza "forti" per portare, a piccoli passi, "l'altra parte di noi" all'interno della famiglia.

il punto per me trixi è che porto rancore e rabbia per certi comportamenti, certe cose fatte dai miei, in modo diverso....mia sorella dice ma sono sempre i nostri genitori e io già così mi incazzo, si sono i nostri geniotir ma che vuol dire che devono mettermi i piedi sopra finchè campo? Scusate, lo so sembro acida ma davvero sono arrabbiata e vorrei non esserlo a votle, altre invece mi aggrappo a questa rabbia he mi fa uscire fuori le parti di me che loro hanno escluso per loro mancanza di comprensione....il problema è che loro (i genitori) nonsmettono di giocare quel ruolo una votla che siamo fuori di casa, anzi in qualche modo si sentono meno dominanti e cercano di imporsi per vie subdole che fanno male...

La mia psi mi dice che il mio è un passaggio obbligato, un pò come nell'adolescenza quando si è ribelli, si odia tutto e tutti e poi pian piano si trova un equilibrio...spero di trovarl opresto quest'equilibrio perchè così mi sento davvero allo sbando...

scusate lo fogo...

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il punto per me trixi è che porto rancore e rabbia per certi comportamenti, certe cose fatte dai miei, in modo diverso....mia sorella dice ma sono sempre i nostri genitori e io già così mi incazzo, si sono i nostri geniotir ma che vuol dire che devono mettermi i piedi sopra finchè campo? Scusate, lo so sembro acida ma davvero sono arrabbiata e vorrei non esserlo a votle, altre invece mi aggrappo a questa rabbia he mi fa uscire fuori le parti di me che loro hanno escluso per loro mancanza di comprensione....il problema è che loro (i genitori) nonsmettono di giocare quel ruolo una votla che siamo fuori di casa, anzi in qualche modo si sentono meno dominanti e cercano di imporsi per vie subdole che fanno male...

La mia psi mi dice che il mio è un passaggio obbligato, un pò come nell'adolescenza quando si è ribelli, si odia tutto e tutti e poi pian piano si trova un equilibrio...spero di trovarl opresto quest'equilibrio perchè così mi sento davvero allo sbando...

scusate lo fogo...

Ma che ti scusi per lo sfogo, non serve anche a questo il forum? :;):

Io digi non posso capire bene il tuo stato d'animo perchè sono arrivata ad un punto in cui cerco di giustificare i miei in tutti i modi, cerco di vederli come persone che hanno commesso degli sbagli perchè avevano dei problemi che non sono riusciti a risolvere ecc..ecc..

In realtà, parlando con il mio psi, spesso esce fuori che io ho questo rancore che continuo a reprimere e che non sgofo.

Quindi, forse, tu sei "avanti" rispetto a me perchè provare questa rabbia ed esprimerla è davvero necessario come dice la tua psi, per trovare un equilibrio successivo.

Io sono certa che tu riuscirai a trovarlo quest'equilibrio, perchè stai facendo un buon percorso da quello che leggo, ho davvero fiducia nelle grandi capacità che hai per affrontare questa rabbia.

Ascolta ciò che ti dice la tua psi, e se con il tempo arriverai a capire che cambiare alcune cose potrebbe aiutarti a stabilizzare la situazione, non temere i cambiamenti e cerca di metterli in atto, perchè la forza non ti manca.

:abbr:

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Ma che ti scusi per lo sfogo, non serve anche a questo il forum? :;):

Io digi non posso capire bene il tuo stato d'animo perchè sono arrivata ad un punto in cui cerco di giustificare i miei in tutti i modi, cerco di vederli come persone che hanno commesso degli sbagli perchè avevano dei problemi che non sono riusciti a risolvere ecc..ecc..

In realtà, parlando con il mio psi, spesso esce fuori che io ho questo rancore che continuo a reprimere e che non sgofo.

Quindi, forse, tu sei "avanti" rispetto a me perchè provare questa rabbia ed esprimerla è davvero necessario come dice la tua psi, per trovare un equilibrio successivo.

Io sono certa che tu riuscirai a trovarlo quest'equilibrio, perchè stai facendo un buon percorso da quello che leggo, ho davvero fiducia nelle grandi capacità che hai per affrontare questa rabbia.

Ascolta ciò che ti dice la tua psi, e se con il tempo arriverai a capire che cambiare alcune cose potrebbe aiutarti a stabilizzare la situazione, non temere i cambiamenti e cerca di metterli in atto, perchè la forza non ti manca.

:abbr:

grazie trixi lo spero, comunque anch'io all'inizio li giustificavo, poi pia piano ho cominciato a combatterli, forse troppo, adesso ho bisogno di ristabilire l'equilibrio anche perchè loro se ne rnedono conto e ci stanno male ma è più forte dime...per anni sono stata io star da schifo!!!!

ti abbraccio anch'io, vedrai che ce la farai anche tu...baci

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Anche il mio vissuto rispecchia dinamiche che raccontate Giusy e Trixy, il problema adesso è che dopo aver superato la fase in cui cercavano di confermare il mio status di figlio depresso, sono riuscito a tirare su la testa una volta per tutte e ho messo spazio tra me e la loro capacità di influire sulla mia capacità di elaborazione emotiva. Il problema che si è creato e che ancora sto cercando di gestire, è l'aver assunto un ruolo che per i miei genitori era vacante, quello del loro papà. Non è cosa facile perchè rimangiarsi le proiezioni comporta un attenzione e consapevolezza perche è necessario, per la nostra crescita e identificazione, mantenere nei confronti dei genitori il ruolo di figlio.

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Anche il mio vissuto rispecchia dinamiche che raccontate Giusy e Trixy, il problema adesso è che dopo aver superato la fase in cui cercavano di confermare il mio status di figlio depresso, sono riuscito a tirare su la testa una volta per tutte e ho messo spazio tra me e la loro capacità di influire sulla mia capacità di elaborazione emotiva. Il problema che si è creato e che ancora sto cercando di gestire, è l'aver assunto un ruolo che per i miei genitori era vacante, quello del loro papà. Non è cosa facile perchè rimangiarsi le proiezioni comporta un attenzione e consapevolezza perche è necessario, per la nostra crescita e identificazione, mantenere nei confronti dei genitori il ruolo di figlio.

Sì, ti capisco datango, anche io mi sono messa troppo spesso a fare il genitore con loro, specialmente con mia madre.

Il giustificarli, il cercare di comprenderli in tutti i modi, il voler proteggerli...anche da me stessa, sono tutti atteggiamenti che dovrebbero attuare loro con me, e non viceversa.

Ma è molto difficile, come dici, riuscire a rientrare nel ruolo che ci spetta.

Non so, mi sembra che in raltà io non c'ho capito niente.

Perchè tale atteggiamento, in principio, mi sembrava la soluzione a tutto..

Invece mi stavo dando la zappa sui piedi senza rendermene conto.

Che faticaccia ragazzi :abbr:

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Sì, ti capisco datango, anche io mi sono messa troppo spesso a fare il genitore con loro, specialmente con mia madre.

Il giustificarli, il cercare di comprenderli in tutti i modi, il voler proteggerli...anche da me stessa, sono tutti atteggiamenti che dovrebbero attuare loro con me, e non viceversa.

Ma è molto difficile, come dici, riuscire a rientrare nel ruolo che ci spetta.

Non so, mi sembra che in raltà io non c'ho capito niente.

Perchè tale atteggiamento, in principio, mi sembrava la soluzione a tutto..

Invece mi stavo dando la zappa sui piedi senza rendermene conto.

Che faticaccia ragazzi :abbr:

E' vero è una faticaccia :;):

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