liberarsi dai condizionamenti?

[mio 0]

Non dici niente di "sbagliato" secondo me... anzi tutto corretto. Solo che stai parlando non di condizionamenti ma di approccio verso la vita.

Avere degli scopi e cercare di persegurli esclude mutuamente godersi il presente??? Stai parlando di estremi, ti rigiro la domanda: come vedresti il fatto di pensare solo al presente, godersi solo il presente? Potrebbe essere possibile parlare di "responsabilità delle proprie azioni" in quel caso?

assolutamente si, anzi forse è l'unico caso che controlli cio che fai...

vedi verbalizzare cio che intendo lo storpia, lo riduce a poco e nulla....

non si tratta di godersi il persente, ma di capire che esiste solo quello, per godere della vita o godi di quello o godi di illusioni da te create. Ma non voglio neanche far passare questo per vero perchè è di nuovo un pensiero....tu lo vedi il presente? Adesso mentre leggi...Oppure stai concettualizzando perchè nel caso non si arriva da nessuna parte...

Anche nell'esempio del mare hai usato un caso estremo, una chiusura e più in generale hai preso in esame un certo approccio verso le cose e la vita (che non ritengo buono personalmente): vuoi andare al mare perchè ti piace... io non lo chiamo condizionamento perchè è una mia SCELTA, ma chiamiamolo in qualsiasi modo, non è importante; se non c'è modo di andare al mare e passi una giornata di merda xxxxxxxxxxx hai un approccio sbagliato e basta. Che poi la voglia di andare al mare sia dettata dal condizionamento ("vanno tutti al mare e quindi anch'io") o no, non ha più importanza, è un'altra cosa!

Avere i paraocchi ed un atteggiamento negativo cercando di ignorare la realtà non è un condizionamento, è "stupidità" per me.

?

secondo me , apparte la veridicità di quanto dici, sbagli approccio, dai una valenza negativa o positiva....parti dal concetto e non dal fatto....osserva un oggetto mentre scrivi....il monitor...ok?

il monitor è il fatto... la realtà , mentre la parola monitor che leggi sul video è l'idea...ci siamo, perchè se non capiamo la differenza, non concettualmente ma la separazione tra idea e fatto non possiamo comunicare....

Ecco...quanto tu vivi parti dalle idee o dai fatti, quando parli di amore, pernsi alla parola amore o a quel sentimento che comunque tu lo chiami e quello....il monitor possiamo chiamarlo "fofhdahpdhf" ma l'oggetto è sempre quello.....a cosa serve discuisire sulla definizione...Ora se hai capito la differenza vedi la differenza tra idea e fatto, l'idea non è mai ora...il fatto vi è sempre...Vivere in base alle idee non è vivere.....tutto qui.

[Stellina80 0]

dunque indipendenza e soddisfazione sono i tuoi obbiettivi...oltre al migliorarsi....

questo ti renderà felice?

(scusa faccio botta e risposta veloce per chiarezza, almeno spero )

da cosa nasce questo desiderio e questa convinzione...?

Ciao Mio, riparto da qui xchè è da qui che ho finito....

non sono sicura che mi renderà felice ma la mia convinzione (dettata dal condizionamento) mi dice così, quindi nasce da questa.

Ho letto un po' i successivi post ma volevo continuare da qui con la tua guida passo passo....se puoi, un bacio.

[mio 0]

Ciao Mio, riparto da qui xchè è da qui che ho finito....

non sono sicura che mi renderà felice ma la mia convinzione (dettata dal condizionamento) mi dice così, quindi nasce da questa.

Ho letto un po' i successivi post ma volevo continuare da qui con la tua guida passo passo....se puoi, un bacio.

dunque ogni nostra azione che nasca dal sapere, dalla conoscienza e dalla coscienza è condizionata , dunque non abbiamo mai un approccio diciamo "puro"

concordi....

[Stellina80 0]

Posso concordare.....ma l'istinto non c'entra niente?

[mio 0]

Posso concordare.....ma l'istinto non c'entra niente?

parlavo delle azioni che nascono dal sapere....dal pensare...dal ragionare....azioni di vita non azioni tecniche come costuire una casa o guidare....

l'istinto è un'altro tipo di azione....

cio che io dico quando parlo di non essere condizionati nell'agire parlo di sperimentazione come ho scritto su ----

ti riporto questo:

io vedo nell'esperienza un'ostacolo alla sperimentazione....bella o brutta l'esperienza impedisce quel fiore che nasce sperimentando...

l'esperienza è passato...questo per me è indubbio, e viene in vita solo come risposta al presente....la vita è adesso...l'esperienza no.

il peso dell'esperienza la sua riesumazione colorano l'adesso. Quando è l'esperienza o meglio Noi (tutte le esperienze) a sperimentare c'è continuità nell'esperienza, io vedo che non può mai ricevere nulla di nuovo fino a che continua a crescere....cio che continua non può sperimentare in maniera pura è inquinato dal "precedente"...mettiamola così....(come dice spesso J.k.) perchè ci sia sperimentazione deve cessare l'esperienza....

ecco perchè dico che senza esperienza che poi è una forma di condizionamento si può avere una visione totale....ecco cosa intendono quando dicono che non c'è sperimentatore ne sperimentato....manco io (il cumulo delle esperienze)....

questo io lo inserisco in un modo di essere che va al di la della tecnica nella quale l'esperienza è la tecnica stessa...ma parlo dei sentimenti, dell'amore,

parlo della sperimentazione di queste cose,,,,,,l'odio nasce da un condizionamento.....dalla sperimentazione nasce la comrpensione,,,

[Stellina80 0]

Cioè tu dici che bisognerebbe pensare di fare le cose sempre come fosse la prima volta cercando di non metterci dentro la nostra esperienza? Solo così c'è sperimentazione.......?

[mio 0]

Cioè tu dici che bisognerebbe pensare di fare le cose sempre come fosse la prima volta cercando di non metterci dentro la nostra esperienza? Solo così c'è sperimentazione.......?

stellina....stellina....

pensi troppo ...non devi fare proprio nulla.....di nulla.

Ciò che dici è "devo usare un nuovo condizionamento??"" Devo condizionarmi e fare come se fosse la prima volta".....ma perchè questo attimo lo hai già vissuto? Sicura oppure la realtà è l'opposto non lo hai mai vissuto ma quando capita un attimo simile ad uno passato ne perdi la sperimentazione perchè lo vivi mentalmente partendo da quello già fatto....ma il momento passato è già te...non hai bisogno di richiamarlo...goditi l'adesso.

[Stellina80 0]

Si' forse penso troppo xchè voglio capire, ma forse non c'è niente da capire, so solo che, vivendo giorno per giorno ma con un occhio verso il futuro, mi fa sentire bene, e in effetti mi sto godendo l'adesso....

Però mi piace discutere di questo con te.....

[mio 0]

Si' forse penso troppo xchè voglio capire, ma forse non c'è niente da capire, so solo che, vivendo giorno per giorno ma con un occhio verso il futuro, mi fa sentire bene, e in effetti mi sto godendo l'adesso....

Però mi piace discutere di questo con te.....

ok....io spero che tu abbia capito che ogni momento è nuovo, non c'è mai stato per quanto simile lo si sia vissuto.....

dici con un occhio al futuro , in che senso?

[octopus 0]

assolutamente si, anzi forse è l'unico caso che controlli cio che fai...

vedi verbalizzare cio che intendo lo storpia, lo riduce a poco e nulla....

non si tratta di godersi il persente, ma di capire che esiste solo quello, per godere della vita o godi di quello o godi di illusioni da te create. Ma non voglio neanche far passare questo per vero perchè è di nuovo un pensiero....tu lo vedi il presente? Adesso mentre leggi...Oppure stai concettualizzando perchè nel caso non si arriva da nessuna parte...

Mah, io non lo so se "vedo il presente" secondo la TUA idea, io vedo il presente secondo ma MIA idea, ed ognuno lo vede secondo la PROPRIA idea... a leggere questo che hai scritto sembra una contraddizione, prima parli dell'adesso e di non crearsi illusioni o congetture, poi dici non si arriva da nessuna parte che implica un voler/dover/poter arrivare da qualche parte

Non voglio polemizzare... è solo che mi sembra una discussione molto "filosofica" per dirla così, mentre io ho un approccio "pratico e terreno", e le due cose non possono essere confrontante... anzi, potrebbero anche essere entrambe COMPATIBILI con la stessa idea...

Esiste solo il presente... mmmmmmmmmm secondo me esiste anche il passato! Noi possiamo vivere solo il presente è corretto, ma abbiamo vissuto il passato, che ci ha portato al presente. E' un dato di fatto, non si può cancellare o ignorare...

Focalizzarsi sul passato o sul futuro invece che sul presente sarebbe "male", ma "averlo in considerazione" è saggio a mio parere...

[octopus 0]

doppione

[mio 0]

Mah, io non lo so se "vedo il presente" secondo la TUA idea, io vedo il presente secondo ma MIA idea, ed ognuno lo vede secondo la PROPRIA idea... a leggere questo che hai scritto sembra una contraddizione, prima parli dell'adesso e di non crearsi illusioni o congetture, poi dici non si arriva da nessuna parte che implica un voler/dover/poter arrivare da qualche parte

Non voglio polemizzare... è solo che mi sembra una discussione molto "filosofica" per dirla così, mentre io ho un approccio "pratico e terreno", e le due cose non possono essere confrontante... anzi, potrebbero anche essere entrambe COMPATIBILI con la stessa idea...

Esiste solo il presente... mmmmmmmmmm secondo me esiste anche il passato! Noi possiamo vivere solo il presente è corretto, ma abbiamo vissuto il passato, che ci ha portato al presente. E' un dato di fatto, non si può cancellare o ignorare...

Focalizzarsi sul passato o sul futuro invece che sul presente sarebbe "male", ma "averlo in considerazione" è saggio a mio parere...

io vedo il presente secondo la mia idea......o lo vedi o non lo vedi....o ti perdi a pensarci su e coglio solo il termine verbale o lo vedi...

non si arriva da nessuna parte nella discussione....VOLPONE!....

Il passato era presente quando era...ora questo attimo è...ed in esso c'è tutto il passato e mentre è determina il presente che sarà in futuro,,,

ogni azione è possibile solo nell'ora....ogni azione Vera. Quando vi pensi ed è compiuta, e vero il pensiero non l'azione, sarà vero il suo risultato....

"pratico e terreno" perfetto....senza verbalizzare, senza concettualizzare....."lo stai vivendo il presente?".....se rispondi hai concettualizzato...

lo so prare filosofia...ma è realtà, l'unica.

[octopus 0]

E' normale che ogni AZIONE può essere compiuta solo nel presente. Pensare di poter compiere un'azione nel passato o nel futuro quella si che è un'illusione.

Forse ho capito cosa intendi yeahhhhhhhhhhhhhh (chissà se sono riuscito a farmi capire io anche?)

Pensare e concettualizzare dà delle idee e non dei risultati, fin qui ci siamo... e l'azione che "devi" compiere ora la puoi compiere solo ORA... ma il presente viene dalle azioni compiute nel passato ed il futuro anche (includendo quelle del presente)... quindi non vedo contraddizioni in tutto questo...

Mi sto chiedendo come tutto questo sia legato ai CONDIZIONAMENTI...

"lo stai vivendo il presente?".

ma non si può RISPONDERE a questa domanda... non "in tempo reale" almeno... VOLPONE anche tu

[mio 0]

E' normale che ogni AZIONE può essere compiuta solo nel presente. Pensare di poter compiere un'azione nel passato o nel futuro quella si che è un'illusione.

Forse ho capito cosa intendi yeahhhhhhhhhhhhhh (chissà se sono riuscito a farmi capire io anche?)

Pensare e concettualizzare dà delle idee e non dei risultati, fin qui ci siamo... e l'azione che "devi" compiere ora la puoi compiere solo ORA... ma il presente viene dalle azioni compiute nel passato ed il futuro anche (includendo quelle del presente)... quindi non vedo contraddizioni in tutto questo...

Mi sto chiedendo come tutto questo sia legato ai CONDIZIONAMENTI...

ma non si può RISPONDERE a questa domanda... non "in tempo reale" almeno... VOLPONE anche tu

adesso forse era il momento di questo

per sperimentare totalmente il presente per essere il presente stesso, per far si che non ci sia diversità tra cio che sei e cio che senti, perchè tu sei sempre nel presente il condizionamento , l'esperienza e il sapere son un 'ostalo....

riporto dinuovo questo:

io vedo nell'esperienza un'ostacolo alla sperimentazione....bella o brutta l'esperienza impedisce quel fiore che nasce sperimentando...

l'esperienza è passato...questo per me è indubbio, e viene in vita solo come risposta al presente....la vita è adesso...l'esperienza no.

il peso dell'esperienza la sua riesumazione colorano l'adesso. Quando è l'esperienza o meglio Noi (tutte le esperienze) a sperimentare c'è continuità nell'esperienza, io vedo che non può mai ricevere nulla di nuovo fino a che continua a crescere....cio che continua non può sperimentare in maniera pura è inquinato dal "precedente"...mettiamola così....(come dice spesso J.k.) perchè ci sia sperimentazione deve cessare l'esperienza....

ecco perchè dico che senza esperienza che poi è una forma di condizionamento si può avere una visione totale....ecco cosa intendono quando dicono che non c'è sperimentatore ne sperimentato....manco io (il cumulo delle esperienze)....

questo io lo inserisco in un modo di essere che va al di la della tecnica nella quale l'esperienza è la tecnica stessa...ma parlo dei sentimenti, dell'amore,

parlo della sperimentazione di queste cose,,,,,,l'odio nasce da un condizionamento.....dalla sperimentazione nasce la comrpensione,,,

si ci siamo capiti perfettamente...ora se vuoi puoi iniziare a vivere il presente consapevole di farlo....sempre che già non lo fossi.

vedi cio che abbiamo vissuto già siamo e agendo senza diciamo concettualizzare lo utilizziamo nell'agire ma non lo utilizziamo per creare preconvinzioni, motivi e scopi.....ma smetto di verbalizzare....vedrai da te la cosa se vorrai.

[mio 0]

ma non si può RISPONDERE a questa domanda... non "in tempo reale" almeno... VOLPONE anche tu

e infatti non dovevi rispondere....

[Stellina80 0]

ok....io spero che tu abbia capito che ogni momento è nuovo, non c'è mai stato per quanto simile lo si sia vissuto.....

dici con un occhio al futuro , in che senso?

Nel senso che vivo giorno per giorno ma gli obbiettivi nella vita ci devono essere, la soddisfazione nel raggiungere un obbiettivo non la si ottiene nel momento in cui si raggiunge ma durante il cammino che si percorre raggiungendolo....è per questo che vivo godendomi ogni giorno in pieno (cioè con in tasca l'entu xchè nel momento in cui ho raggiunto il mio obbiettivo troverò l'entusiasmo per un altro obbiettivo......dirlo così sembra una cosa meccanica e studiata ma penso che poi venga naturale....

[mio 0]

Nel senso che vivo giorno per giorno ma gli obbiettivi nella vita ci devono essere, la soddisfazione nel raggiungere un obbiettivo non la si ottiene nel momento in cui si raggiunge ma durante il cammino che si percorre raggiungendolo....è per questo che vivo godendomi ogni giorno in pieno (cioè con in tasca l'entu xchè nel momento in cui ho raggiunto il mio obbiettivo troverò l'entusiasmo per un altro obbiettivo......dirlo così sembra una cosa meccanica e studiata ma penso che poi venga naturale....

ma aspetta ragioniamo...

tu dunque non godi del momento, ma godi ogni momento per l'obbiettivo...giusto?

ma l'obiettivo nascendo dalla tua conoscenza, dal tuo sapere e dalle tue esperienze è proprio il figlio del condizionamento non trovi?

so che non vuoi vedere questa cosa, perchè fino ad ora l'obiettivo per è tutto....ma è una tua proiezione non è reale! La gioia che ne deriva a una base fasulla.....la gioia che ne viene dalla sua assenza che permetta la comprensione totale dell'adesso è incomparabile, Vera.

non ti dico che non devi avere obbiettivi lavorati, ma una volta stabiliti lavora per essi...ma gioisci per cio che fai non per cio che devi raggiungere....perchè una cosa è vera l'altra no....

più o meno mi segui....

[Stellina80 0]

Ti seguo, infatti io gioisco per le cose che faccio nel presente per raggiungere l'obbiettivo, sono anche consapevole che l'obbiettivo potrò non raggiungerlo o che ci potro' mettere tanto tempo, è questo il bello, avere l'entusiasmo e la gioia durante il cammino!!!! Ho capito cosa vuoi dire, credo sia quello che voglio dire io..... Cosa dici?

[octopus 0]

adesso forse era il momento di questo

per sperimentare totalmente il presente per essere il presente stesso, per far si che non ci sia diversità tra cio che sei e cio che senti, perchè tu sei sempre nel presente il condizionamento , l'esperienza e il sapere son un 'ostalo....

riporto dinuovo questo:

io vedo nell'esperienza un'ostacolo alla sperimentazione....bella o brutta l'esperienza impedisce quel fiore che nasce sperimentando...

l'esperienza è passato...questo per me è indubbio, e viene in vita solo come risposta al presente....la vita è adesso...l'esperienza no.

il peso dell'esperienza la sua riesumazione colorano l'adesso. Quando è l'esperienza o meglio Noi (tutte le esperienze) a sperimentare c'è continuità nell'esperienza, io vedo che non può mai ricevere nulla di nuovo fino a che continua a crescere....cio che continua non può sperimentare in maniera pura è inquinato dal "precedente"...mettiamola così....(come dice spesso J.k.) perchè ci sia sperimentazione deve cessare l'esperienza....

ecco perchè dico che senza esperienza che poi è una forma di condizionamento si può avere una visione totale....ecco cosa intendono quando dicono che non c'è sperimentatore ne sperimentato....manco io (il cumulo delle esperienze)....

questo io lo inserisco in un modo di essere che va al di la della tecnica nella quale l'esperienza è la tecnica stessa...ma parlo dei sentimenti, dell'amore,

parlo della sperimentazione di queste cose,,,,,,l'odio nasce da un condizionamento.....dalla sperimentazione nasce la comrpensione,,,

si ci siamo capiti perfettamente...ora se vuoi puoi iniziare a vivere il presente consapevole di farlo....sempre che già non lo fossi.

vedi cio che abbiamo vissuto già siamo e agendo senza diciamo concettualizzare lo utilizziamo nell'agire ma non lo utilizziamo per creare preconvinzioni, motivi e scopi.....ma smetto di verbalizzare....vedrai da te la cosa se vorrai.

Beh, io "purtroppo" non sono assolutamente su questa linea di pensiero. Ma vabbè.

Ma non fa niente: quando scrivo un mio pensiero qui lo faccio perchè voglio condividerlo... ed allo stesso tempo leggo quello che hanno scritto gli altri, per rifletterci, ampliare le mie idee, rafforzarle, metterle in discussione (dentro me stesso), insomma, per confrontarmi.

Ma non ho nessun interesse a TRASMETTERE quello che penso... se ribadisco un concetto è solo per spiegarmi meglio, ma non ho nessuna voglia di ricevere consensi o "portare dalla mia" qualcuno...

Io, come scrissi qualche post fa, ritengo che l'esperienza sia un bene preziosissimo, ed "esperienza" non equivale a "condizionamento" nel presente. Così come non equivale a "chiusura mentale" o "paranoie" o "preconcetti" o "essere prevenuti"... ma la consapevolezza che l'esperienza non è niente di tutto ciò, c'è solo con l'esperienza!

[mio 0]

Beh, io "purtroppo" non sono assolutamente su questa linea di pensiero. Ma vabbè.

Ma non fa niente: quando scrivo un mio pensiero qui lo faccio perchè voglio condividerlo... ed allo stesso tempo leggo quello che hanno scritto gli altri, per rifletterci, ampliare le mie idee, rafforzarle, metterle in discussione (dentro me stesso), insomma, per confrontarmi.

Ma non ho nessun interesse a TRASMETTERE quello che penso... se ribadisco un concetto è solo per spiegarmi meglio, ma non ho nessuna voglia di ricevere consensi o "portare dalla mia" qualcuno...

Io, come scrissi qualche post fa, ritengo che l'esperienza sia un bene preziosissimo, ed "esperienza" non equivale a "condizionamento" nel presente. Così come non equivale a "chiusura mentale" o "paranoie" o "preconcetti" o "essere prevenuti"... ma la consapevolezza che l'esperienza non è niente di tutto ciò, c'è solo con l'esperienza!

aspetta....

scusa io ho ripostato perchè mi pareva utile al confronto...io vorrei vedere insieme la cosa...non ho intenzione di difendere una parte ...che non ho...

stiamo confondento la parola esperienza....

tu parli di farla...l'esperienza ,,,di esperire..

io parlavo di usare l'eperienza per comprendere l'adesso...

se parli di esperire..si è sperimentare..!

io nemmeno cerco consensi...dai non la mettiamo su questa spiacevole misura...è bello il "confronto" ed è magnifico se si tramuta in "comunione!"...

[mio 0]

Ti seguo, infatti io gioisco per le cose che faccio nel presente per raggiungere l'obbiettivo, sono anche consapevole che l'obbiettivo potrò non raggiungerlo o che ci potro' mettere tanto tempo, è questo il bello, avere l'entusiasmo e la gioia durante il cammino!!!! Ho capito cosa vuoi dire, credo sia quello che voglio dire io..... Cosa dici?

dunque senza scopo (che è una proiezione) il cammino (che è la realtà) non sarebbe gioioso??

[octopus 0]

aspetta....

scusa io ho ripostato perchè mi pareva utile al confronto...io vorrei vedere insieme la cosa...non ho intenzione di difendere una parte ...che non ho...

stiamo confondento la parola esperienza....

tu parli di farla...l'esperienza ,,,di esperire..

io parlavo di usare l'eperienza per comprendere l'adesso...

se parli di esperire..si è sperimentare..!

io nemmeno cerco consensi...dai non la mettiamo su questa spiacevole misura...è bello il "confronto" ed è magnifico se si tramuta in "comunione!"...

Aspè, non era un "attacco" tranquillo!

E' che ad un tratto vedo un "punto di stallo"... abbiamo espresso i nostri pareri, abbiamo analizzato un po' la cosa... ci sono alcuni punti di incontro, ma mica è certo che ci dobbiamo trovare perfettamente in comunione di idee... nulla di grave!

Non volevo accusare nessuno di cercare consensi... è solo che mi sento noioso e ripetitivo a dire sempre le MIE cose, come se volessi "convincere" gli altri, e non mi piace... io ammetto di aver finito gli argomenti, tutto qui...

Comunque parlavo di esperienza nella sua integrità, qundi anche per comprendere l'adesso, ovvio.

[mio 0]

Comunque parlavo di esperienza nella sua integrità, qundi anche per comprendere l'adesso, ovvio.

ed in quello c'è comunione sono le parole ad essere "condizionate"

[Ciao 0]

ma i condizionamenti e le esperienze sono simultanei...non c'è uno senza quello...perchè li separi ?....e poi perche ti arrabbi?

quello è vero per quanto riguarda anche i condizionamenti di tipo biologico deve esistere un'entita materiale, un corpo , una mente fatta di geni ,un individuo genetico che è soggetto ad essere condizionato e a fare delle esperienze per cui quell' entita' genetica lo predispone

[mio 0]

quello è vero per quanto riguarda anche i condizionamenti di tipo biologico deve esistere un'entita materiale, un corpo , una mente fatta di geni ,un individuo genetico che è soggetto ad essere condizionato e a fare delle esperienze per cui quell' entita' genetica lo predispone

e su questo concordo ....poi sta a noi utilizzare questi condizionamenti per cio che sono....secondo me non è la loro funzione intepretare l'attimo presente, anzi ne impediscono la comprensione , distorcendoli....

nonostante tutto essi diventano parte di noi, dunque anche senza "pensarli" agiscono in noi stessi, manifestando il nostro essere dopo la comprensione...

spero di non essere tanto contorto...

ciao Ciao.