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bisogno di amore


blunotte

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salve a tutti. è la prima volta che scrivo su questo forum.. avrei bisogno di confrontarmi,di consigli... il mio problema è questo: ho 22 anni e da quando ero piccola mi porto addosso un costante senso di tristezza,di malinconia.. come se costantemente mi mancasse qualcosa e finchè non riesco a realizzare questo "qualcosa" non sento l'energia,la grinta adatta per affrontare tutto il resto,come ad esempio pensare allo studio,ad un lavoro,insomma,ad una realizzazione nella vita materiale. questo "qualcosa" è l'amore. ho avuto una sola storia importante e quando ero innamorata sentivo che tutto improvvisamente acquistava un senso,gli stessi luoghi che ho vissuto per tanti anni,vederli e viverli con gli occhi da innamorata mi ha dato la sensazione di "vederli" per la prima volta. insomma,mi sono sentita viva,leggera,felice.. tutto il senso di vuoto,di tristezza che mi ha da sempre accompagnato,sembrava improvvisamente sparito. ogni volta che sono sola invece,che non sono innamorata, mi sento catapultata nuovamente in questo vortice di apatia.. come se l'amore fosse il motore della mia vita e senza "motore" non "parto". è come se senza una persona al mio fianco mi passasse anche la voglia di fare tutto il resto perchè niente vale la pena,tutto perde interesse per me se non ho realizzato la cosa più importante. è come se la mia vita fosse una catena,il primo anello è l'amore e senza quello non possono incastrarsi tutti gli altri anelli.. secondo voi è normale? è normale fare dell'amore,della voglia di vivere in coppia, il senso unico di tutta la mia esistenza? o meglio: ciò da cui tutto il resto prende senso,"parte"? ed è giustificabile il senso di tristezza,di mancanza,di abbandono, continuo,costante,ininterrotto che mi porto dentro quando non sono innamorata?

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Ciao!

Secondo me si può amare veramente solo se alla base c'è amore per se stessi; avere una persona affianco è senz'altro confortante ma se non se ne può fare a meno diventa dipendenza.

E possibile che di base ci siano un pò di insicurezze e che avere una persona accanto ti aiuti a smorzarle un pò.

Se hai scritto questo topic è perchè ti sei accorta che non è molto costruttivo basare il proprio equilibrio su qualcosa che sta fuori di noi.

Trovo che il tuo sia un ottimo inizio sulla strada giusta.

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è come se senza una persona al mio fianco mi passasse anche la voglia di fare tutto il resto perchè niente vale la pena,tutto perde interesse per me se non ho realizzato la cosa più importante. è come se la mia vita fosse una catena,il primo anello è l'amore e senza quello non possono incastrarsi tutti gli altri anelli.. secondo voi è normale? è normale fare dell'amore,della voglia di vivere in coppia, il senso unico di tutta la mia esistenza? o meglio: ciò da cui tutto il resto prende senso,"parte"? ed è giustificabile il senso di tristezza,di mancanza,di abbandono, continuo,costante,ininterrotto che mi porto dentro quando non sono innamorata?

......................Lapina ha detto molto..................io aggiungo: bisognerebbe essere innamorati di sè stessi prima di tutto....e tutto sarebbe più semplice.............essere innamorati della vita, del mondo...che parte dalle piccole cose..........ascolta Jovannotti ed il suo canto d'amore per la quotidianità.......ogni cosa è vita, gioia e sorriso............bisogna "solo" imparare a "vederlo"..a distinguerlo.........

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grazie per le risposte <_<

ma.. un'altra cosa che proprio non capisco,come se non facesse parte della mia natura, è il dire: ama prima te stessa. ma che significa? cioè nel concreto se penso a questa frase mi viene da uscire di casa, andare alla posta e inviarmi un regalo da sola al mio indirizzo? oppure svegliarmi la mattina e inviarmi un sms di buongiorno da sola? oppure telefonarmi da sola e dirmi "ti amo,preparati che non vedo l'ora di vederti sto venendo da te"? cioè,ci sono cose,ci sono EMOZIONI,stati d'animo, che non ci si può dare da soli. la grinta e la voglia di "spaccare il mondo" nasce in me quando ho una persona nella testa e anche se è un amore non corrisposto sto bene lo stesso perchè sento tutti i miei sensi "accesi". sensazione che niente di ciò che posso fare "per me stessa" o "da sola" mi da. questo è il punto. c'è qualcuno che comprende questo discorso? davvero a volte non so neanche spiegarmi riguardo a ciò...

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... il mio problema è questo: ho 22 anni e da quando ero piccola mi porto addosso un costante senso di tristezza,di malinconia.. come se costantemente mi mancasse qualcosa e finchè non riesco a realizzare questo "qualcosa" non sento l'energia,la grinta adatta per affrontare tutto il resto,come ad esempio pensare allo studio,ad un lavoro,insomma,ad una realizzazione nella vita materiale. questo "qualcosa" è l'amore. ho avuto una sola storia importante e quando ero innamorata sentivo che tutto improvvisamente acquistava un senso,gli stessi luoghi che ho vissuto per tanti anni,vederli e viverli con gli occhi da innamorata mi ha dato la sensazione di "vederli" per la prima volta. insomma,mi sono sentita viva,leggera,felice.. tutto il senso di vuoto,di tristezza che mi ha da sempre accompagnato,sembrava improvvisamente sparito. ogni volta che sono sola invece,che non sono innamorata, mi sento catapultata nuovamente in questo vortice di apatia.. come se l'amore fosse il motore della mia vita e senza "motore" non "parto". è come se senza una persona al mio fianco mi passasse anche la voglia di fare tutto il resto perchè niente vale la pena,tutto perde interesse per me se non ho realizzato la cosa più importante. è come se la mia vita fosse una catena,il primo anello è l'amore e senza quello non possono incastrarsi tutti gli altri anelli.. secondo voi è normale? è normale fare dell'amore,della voglia di vivere in coppia, il senso unico di tutta la mia esistenza? o meglio: ciò da cui tutto il resto prende senso,"parte"? ed è giustificabile il senso di tristezza,di mancanza,di abbandono, continuo,costante,ininterrotto che mi porto dentro quando non sono innamorata?

... un'altra cosa che proprio non capisco,come se non facesse parte della mia natura, è il dire: ama prima te stessa. ma che significa? cioè nel concreto se penso a questa frase mi viene da uscire di casa, andare alla posta e inviarmi un regalo da sola al mio indirizzo? oppure svegliarmi la mattina e inviarmi un sms di buongiorno da sola? oppure telefonarmi da sola e dirmi "ti amo,preparati che non vedo l'ora di vederti sto venendo da te"? cioè,ci sono cose,ci sono EMOZIONI,stati d'animo, che non ci si può dare da soli. la grinta e la voglia di "spaccare il mondo" nasce in me quando ho una persona nella testa e anche se è un amore non corrisposto sto bene lo stesso perchè sento tutti i miei sensi "accesi". sensazione che niente di ciò che posso fare "per me stessa" o "da sola" mi da. questo è il punto

Ciao blunotte; ti volevo scrivere che comprendo il senso di vuoto che avverti, questo perchè sotto alcuni aspetti rispecchia un mio vissuto. Volevo chiederti una cosa: se ti va, potresti parlarmi della storia d'amore importante che hai vissuto o che vivi (non ho capito se essa sia conclusa o meno <_< )

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grazie per le risposte :;):

ma.. un'altra cosa che proprio non capisco,come se non facesse parte della mia natura, è il dire: ama prima te stessa. ma che significa? cioè nel concreto se penso a questa frase mi viene da uscire di casa, andare alla posta e inviarmi un regalo da sola al mio indirizzo? oppure svegliarmi la mattina e inviarmi un sms di buongiorno da sola? oppure telefonarmi da sola e dirmi "ti amo,preparati che non vedo l'ora di vederti sto venendo da te"? cioè,ci sono cose,ci sono EMOZIONI,stati d'animo, che non ci si può dare da soli. la grinta e la voglia di "spaccare il mondo" nasce in me quando ho una persona nella testa e anche se è un amore non corrisposto sto bene lo stesso perchè sento tutti i miei sensi "accesi". sensazione che niente di ciò che posso fare "per me stessa" o "da sola" mi da. questo è il punto. c'è qualcuno che comprende questo discorso? davvero a volte non so neanche spiegarmi riguardo a ciò...

.....cara piccola blunotte.............sai....capisco pienamente cosa intendi, e come ti senti..... per TANTO, TROPPO tempo anche io ho subito la "dipendenza da amore"............e tutto era come descivi tu..............e sò bene quanto sia disgregante sentirsi così ........... AMARE SE STESSI.... è una frase che si, si sente spesso..... ma noi il più delle volte ci "odiamo", e vorremmo cambiarci, essere diversi da come siamo.....e ciò semplicemente perchè stiamo male, e stiamo male perchè ci proiettiamo troppo all'esterno, verso gli altri, e mettiamo nelle mani dell'altro la nostra felicità..............

...........in realtà A*M*A*R*E non significa fre regali..........nè mandare sms.............Amare è qualcosa di profondo, è pienezza....

...è riconoscere nell'altro qualcosa che ci piace, qualcosa che ci attrae, lo teniamo in considerazione, lo apprezziamo, lo curiamo al meglio...ce ne prendiamo cura, e desideriamo solo il suo bene..............

...Amare l'altro è desiderio di conoscerlo, di "stare insieme".....costruire del positivo, accendere gioia ....ed anche stimarlo....

.........ecco......rivolgi a Te stessa tutto ciò.....riempiti di te.....conosci te stessa veramente? Ti stimi e ti accetti per quello che sei? se no, applicati per cambiare le cose che puoi cambiare....fai ciò che senti dentro di te, dalle piccole cose....dedicarsi ad una passione....per esempio, e non lasciarla soffocare dentro.....l'altra frase celebre è ...."accrescere la propria autostima".....è un lavoro lento.....ma quando inizi, capisci molte cose......per es. io ho capito che NESSUNO può "darmi" la felicità.....solo io posso riconoscerla, e non è giusto subire i comportamenti degi altri.....bisogna riconoscerli, e non soffrirne, ma andare oltre.....perchè siamo noi stessi che spesso ci poniamo di limiti invalicabili, e ci sentiamo "soli e senza amore"....ma se veramente riusciamo a ri/conoserci e ad accettarci per come siamo, nel bene e nel male del nostro carattere.....beh, allora saremo meno soli, ed anche gli altri lo percepiranno....e se ami "te stesso"...anche gli altri ti ameranno .....semplicemente perchè non potranno farne a meno.......

e sopratutto: è importante non legare i nostri umori, le nostre infelicità all'approvazione o al rifiuto degli "altri".....alla fine chi è

davvero importante sei tu, e se riconoscerai questo, potrai vivere ogni semplice attimo della giornata con una consapevolezza difondo che ti rempirà l'anima di serenità e gioia...al di là di ogni avvenimento.................

<_< . <_<

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io non odio me stessa.. non cambiereri nulla di me.. anzi.. ciò che mi fa star male invece è sentirmi l'unica al mondo a pensarla così: a mettere l'amore in cima alla piramide dei miei valori. una delle altre cose per me inconcepibili è il "trasferirsi". mi spiego,spesso capita che qualcuno con una storia importante alle spalle,degli amici,affetti veri,quotidiani nella propria città, alla proposta di un lavoro lontano dalla sua città e quindi lontano dal proprio piccolo mondo affettivo, parte! io mi chiedo: ma come si fa a mettere al primo posto un lavoro,una qualsiasi realizzazione materiale piuttosto che l'affetto,i rapporti,l'amore? è così difficile trovare nella vita persone vere,amori veri e per me non c'è nulla al mondo per cui valga la pena lasciarli. anche in questo discorso mi sento sola. spesso si dice di pensare per prima cosa a se stessi,io lo faccio: penso a me stessa amando gli altri. ma non perchè mi sia autoimposta questo "altruismo" ma perchè se dovessi inseguire per davvero ciò che mi fa stare bene,per forza mi viene da pensare a qualcun altro. la mia felicità coincide con la presenza di amore nella mia vita altrimenti tutto è spento... è così "folle" ciò che dico?

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.............ti lascio qusto stralcio tratto dal libro di Richard Bach "Nessun luogo è lontano"

"Se la nostra amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo noi avremo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà che l'Adesso e il Qui, il Qui e l'Adesso. E non ti sa che, in questo Hic et Nunc, noi avremo occasione di vederci, eh, ogni tanto?."

Richard Bach

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"La vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio, la distanza materiale non può separarci davvero dagli amici!"

Richard Bach

.......................................ed ancora..................

"Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. [...] E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore; nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall'amico, non rattristatevi; la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura"

Kahlil Gibran

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ama prima te stessa. ma che significa?

cioè nel concreto se penso a questa frase mi viene da uscire di casa, andare alla posta e inviarmi un regalo da sola al mio indirizzo?

oppure svegliarmi la mattina e inviarmi un sms di buongiorno da sola?

oppure telefonarmi da sola e dirmi "ti amo,preparati che non vedo l'ora di vederti sto venendo da te"?

in queste frasi io vedo una cosa che non mi quadra...

in tutto questo voler ricevere dov'è che dai?

sta quì l' inghippo.

la grinta e la voglia di "spaccare il mondo" nasce in me quando ho una persona nella testa e anche se è un amore non corrisposto sto bene lo stesso perchè sento tutti i miei sensi "accesi". sensazione che niente di ciò che posso fare "per me stessa" o "da sola" mi da. questo è il punto. c'è qualcuno che comprende questo discorso? davvero a volte non so neanche spiegarmi riguardo a ciò...

ti sei spiegata benissimo ed è molto chiaro che presto arriverai ad una soluzione, perchè sei solo tu che la puoi trovare dirtela non ti servirebbe a nulla, purtoppo; ma è solo un mio parere.

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Concordo nel dire che prima di amare un'altra persona occorre saper amare se stessi.

Compito non facile.

Amore e' una parola troppo abusata.

A volte assumiamo comportamenti e modi di vita che ci distraggono e ci tengono cosi' lontani dall'affrontare noi stessi.

Molte persone sono in perenne fuga da loro stesse ma finsicono per essere le uniche vere vittime del loro comportamento.

Imparare ad amarsi comporta il fermarsi,il non fuggire,l'affrontarsi,il sentirsi.....intraprendendo il viaggio dell'autopercezione dell'io.

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Come ti capisco......

anche io la pensavo esattamente così prima di conoscere il mio ragazzo....

credimi ti capisco veramente

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Ciao blunotte, mi ha molto colpita il tuo messaggio perchè descrive esattamente quello che provo e penso anche io.

Purtroppo io di anni ne ho 37 e non sono riuscita a cambiare negli anni. La sensazione che tu descrivi egregiamente la provavo a 20 anni e la provo anche ora a 37, anzi, ora anche di più perchè su di me pesa il confronto con le mie amiche coetanee, sposate con figli.

Ma una cosa voglio dirtela, alle mie amiche invidio l'amore dei e per i figli, non quello per i mariti. L'amore quale ideale è bello, bellissimo, ma quando viene applicato alle persone si sporca e man mano che passa il tempo diventa tutto più difficile e anche la persona che pensavi di amare per sempre riesce a trasformarsi in un estraneo o peggio in un nemico.

Insomma....ti ho detto questo solo per dirti, tu che sei in tempo, di capire e di farti spiegare cosa significhi amare se stessi e di cancellare la convinzione che un'altra persona possa renderti felice, perchè purtroppo non è così nella vita reale e pratica. Lo è solo nei sogni di bambina, nei film e nei cartoni animati.

Anche io come temi chiedevo e mi chiedo anocra oggi cosa significhi "amarsi". Devo venerarmi da sola? mi do i bacetti? mi ripeto che sono la più bella e fatastica donna del pianeta? Sono stata educata alla sobrietà, alla serietà e all'umiltà. La gente che si pavoneggia o che ha troppa stima di sè a me dà fastidio ..eppure ho idea che "amarsi" sia proprio questo. Armarsi di un pò di narcisismo, di un pò di menefreghismo e di un pò di cinismo. O almeno queste sono le uniche armi che mi permetterebbero di non farmi schiacciare dal bisogno di amore. O almeno credo. Io vivo di pancia, di getto, d'istinto, a tinte forti, so deprimermi ma anche provare emozioni fortissime quando mi innamoro...un pò come una droga. Difficile accontentarsi con di meno quando hai sperimentato la massima esaltazione di te stessa. Ma vedo che gli altri non sono come me. Hanno innamoramenti "tiepidi", coltivano rapporti che secondo me sono fallimentari già dall'inizio (e infatti poi finiscono) ...insomma...abbandonata l'idea del principe azzurro o dell'uomo ideale...rimane un mesto accontentarsi di quello che passa il convento...e questo brucia per chi come me non vede l'ora di vivere a 1000 con una persona che veramente sento di amare dal profondo delle viscere.

Se tu e gli altri voleste confrontarvi con me su questo tema ne sarei felicissima.

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Ciao blunotte, è incredibile quanto quello che tu dici ricalchi in qualche misura quello che ho provato in passato e che, in parte, provo tutt'ora. I consigli finora dati sono ottimi, mi permetto di aggiungerne un altro: cerca, sforzati di apprezzare la quotidinità, per quanto banale sia, per quanto non possa colmare il tuo vuoto.

Trattandosi di problematiche anche che mi hanno toccato personalmente, ti ho inviato un messaggio privato al tuo account di questo forum, dagli un'occhiata ;-)

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Ciao blunotte, è incredibile quanto quello che tu dici ricalchi in qualche misura quello che ho provato in passato e che, in parte, provo tutt'ora. I consigli finora dati sono ottimi, mi permetto di aggiungerne un altro: cerca, sforzati di apprezzare la quotidinità, per quanto banale sia, per quanto non possa colmare il tuo vuoto.

Trattandosi di problematiche anche che mi hanno toccato personalmente, ti ho inviato un messaggio privato al tuo account di questo forum, dagli un'occhiata ;-)

potresti mandare anche a me tale messaggio?

ho lo stesso problema di blunotte......

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