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Vivere con i rimpianti


giovanni79

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Sono intrappolato in una vita che ritengo assolutamente insoddisfacente, sia per quello che riguarda la vita lavorativa, sia quella extra-lavorativa. Ma quello che mi fa soffrire di più sono i rimpianti, le cose che non ho fatto quando ne avevo la possibilità. Perchè non ci ho creduto abbastanza, perchè non sono stato sufficientemente determinato, perchè avevo un po' paura. Ad esempio nel lavoro, avrei potuto una volta terminata l'università andare a fare un master o un dottorato all'estero e invece mi sono accontentato di un lavoro normale qui, e ora rimpiango tanto questa decisione, non tanto perchè il lavoro che faccio adesso non mi piace (ma che è comunque meglio che posare catrame sulle strade), ma perchè se mi fossi comportato diversamente ora *probabilmente* sarei in un altro posto a fare un lavoro che mi piace di più. E' proprio questa idea che mi tormenta giorno e notte, la possibilità mancata, il tentativo non fatto (diverso dal tentativo *fallito*).

Come si può convivere con i rimpianti senza soffrire tanto?

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Sono intrappolato in una vita che ritengo assolutamente insoddisfacente, sia per quello che riguarda la vita lavorativa, sia quella extra-lavorativa. Ma quello che mi fa soffrire di più sono i rimpianti, le cose che non ho fatto quando ne avevo la possibilità. Perchè non ci ho creduto abbastanza, perchè non sono stato sufficientemente determinato, perchè avevo un po' paura. Ad esempio nel lavoro, avrei potuto una volta terminata l'università andare a fare un master o un dottorato all'estero e invece mi sono accontentato di un lavoro normale qui, e ora rimpiango tanto questa decisione, non tanto perchè il lavoro che faccio adesso non mi piace (ma che è comunque meglio che posare catrame sulle strade), ma perchè se mi fossi comportato diversamente ora *probabilmente* sarei in un altro posto a fare un lavoro che mi piace di più. E' proprio questa idea che mi tormenta giorno e notte, la possibilità mancata, il tentativo non fatto (diverso dal tentativo *fallito*).

Come si può convivere con i rimpianti senza soffrire tanto?

cercando di porre rimedio .

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a che serve vivere di rimpianti...

vuol dire che non ti sentivi pronto... no?

col senno di poi tutti avremo fatto meglio, grazie al cavolo... <_<

piuttosto pensa che non è mai troppo tardi.. non sei neanche chissà quanto vecchio..

un mio amico infermiere a 25 anni ha ripreso gli studi per diplomarsi che aveva interrotto, poi si è addirittura laureato e ora ha 32 anni e sta cambiando lavoro...

una mia collega ha 30 anni e dopo?

Basta volerlo...

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E poi ogni cosa deve essere vista in modo positivo: dalle cose "brutte" se ne deve trarre almeno (e certe volte è più facile che farlo da quelle belle) un insegnamento! Significa ad esempio che ora sai che è meglio tentare e *fallire* piuttosto che rimanere col dubbio...

E poi, nello specifico, parli come se la tua vita fosse finita... se sei del 79 che problema c'è? Bastano un po' (ma davvero pochi) soldi da parte per stravolgere completamente la tua vita!!! <_<

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concordo co octopus che è sempre molto positivo e a me piace....io per esempio sto cercando di estrapolare qualcosa di positivo dalla mia malattia, anche se c'è molto poco...però spero cmq che davvero il titolo di un libro abbia ragione...il titolo è "un giorno questo dolore ti sarà utile"....e nel frattempo che attendo quel giorno cerco di vivere...o almeno di sopravvivere....vedendo e scoprendo le cose belle della vita...e imparando che non tutto è perduto, ma che se le cose le vuoi veramente, beh forse e dico "forse" queste cose si possono realizzare....

credo di non essermi spiegata molto bene...scusate...

joker....

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Eh, basta volerlo. Magari, non è così semplice. Certe cose o le si fanno quando è il momento o dopo è molto più difficile e comunque non è la stessa cosa.

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Giovanni, a parte che questo non è un discorso "generico", per argomentare quello che dici bisogna entrare nello specifico di caso per caso... io credo che il tipo di rimpianti che dici di avere sono tutte cose che puoi fare ancora... COSA ti preclude la via? Parliamone... -_-

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Sono intrappolato in una vita che ritengo assolutamente insoddisfacente, sia per quello che riguarda la vita lavorativa, sia quella extra-lavorativa.

questo perchè la paragoni a cio che tu ritieni secondo quanto hai maturato vivendo a quella che "dovrebbe essere" il che è solo una tua fantasia...

nella fantasia di un bambino di 6 anni che non ha cibo e ha perso una gamba in un'esplosione sei fortunato, in quella di uno sceicco vali quanto la fece...

diciamo che tutto dipende da come lo guardi non trovi?

Ma quello che mi fa soffrire di più sono i rimpianti, le cose che non ho fatto quando ne avevo la possibilità. Perchè non ci ho creduto abbastanza, perchè non sono stato sufficientemente determinato, perchè avevo un po' paura. Ad esempio nel lavoro, avrei potuto una volta terminata l'università andare a fare un master o un dottorato all'estero e invece mi sono accontentato di un lavoro normale qui, e ora rimpiango tanto questa decisione, non tanto perchè il lavoro che faccio adesso non mi piace (ma che è comunque meglio che posare catrame sulle strade), ma perchè se mi fossi comportato diversamente ora *probabilmente* sarei in un altro posto a fare un lavoro che mi piace di più.

e tra dieci anni rimpiangerai il tempo che ora perdi rimpiangendo il passato....credi di poter modificare il passato?? No?? Perchè allora vi presti attenzione..?

Tu sei cio che sei ,,,,io partirei da li...mi pare l'unica realtà, dunque l'unica sulla quale un'azione avrebbe un risultato, sino a che pensi al passato o desideri un futuro credo , ma ripeto credo, che farai poca strada.

E' proprio questa idea che mi tormenta giorno e notte, la possibilità mancata, il tentativo non fatto (diverso dal tentativo *fallito*).

Come si può convivere con i rimpianti senza soffrire tanto?

pensare alle possibili realtà è fuggire da cio che è adesso, non è diverso da buttarsi sul lavoro, trovare un hobby, trovarsi un passatempo, la tv, il giornali, il porno, tutto cio è fuga, solo che la tua ti rende infelice perchè è proiettata nell'avanti il che non essendo realizzabile mai provoca dolore e sofferenza, ma non è certo più o meno di una qualsiasi altra occupazione atta a fuggire la reatlà.

come fare....solo dicendo "come" stabilisci che ci sia un modo corretto, una giustezza, il che è dinuovo una tua proiezione per il fututo, l'unica soluzione è non fuggire, ma fermarsi e non far nulla, a parte vivere,

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Giovanni, a parte che questo non è un discorso "generico", per argomentare quello che dici bisogna entrare nello specifico di caso per caso... io credo che il tipo di rimpianti che dici di avere sono tutte cose che puoi fare ancora... COSA ti preclude la via? Parliamone... :rolleyes:

E' un discorso complesso da affrontare in un forum. Io sono stato catapultato nella vita adulta saltando quasi integralmente la gioventù. Non ho mai avuto una ragazza, ho sempre avuto pochi amici, non ho fatto le esperienze di vita tipiche della gioventù, come un periodo di studio o di lavoro all'estero, e tutto questo soprattutto per colpa mia, non perchè non ne avessi le possibilità. Sono sempre stato concentrato sullo studio e sui miei hobby, trascurando completamente la vita relazionale e le "esperienze" che sono fondamentali per crescere. Ora mi trovo quasi a 30 anni, età in cui dovrei essere un adulto ma non lo sono affatto, con un lavoro che non mi dà gratificazioni e nient'altro nella vita. Vorrei tanto togliermi 10 anni e ripartire con la testa di adesso.

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ciao giovanni

io vorrei chiederti se nel momento in cui eri così preso dallo studio e dai tuoi hobby sentivi la mancanza di altro. In quel momento stavi bene con te stesso?

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Ora mi trovo quasi a 30 anni, età in cui dovrei essere un adulto ma non lo sono affatto, con un lavoro che non mi dà gratificazioni e nient'altro nella vita. Vorrei tanto togliermi 10 anni e ripartire con la testa di adesso.

Puoi ripartire anche senza toglierti i 10 anni.....a 30 anni nulla è perso, la vita puoi ancora cambiarla, non conosco la tua situazione ma forse puoi ancora farlo senza far male a nessuno...

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E' un discorso complesso da affrontare in un forum. Io sono stato catapultato nella vita adulta saltando quasi integralmente la gioventù. Non ho mai avuto una ragazza, ho sempre avuto pochi amici, non ho fatto le esperienze di vita tipiche della gioventù, come un periodo di studio o di lavoro all'estero, e tutto questo soprattutto per colpa mia, non perchè non ne avessi le possibilità. Sono sempre stato concentrato sullo studio e sui miei hobby, trascurando completamente la vita relazionale e le "esperienze" che sono fondamentali per crescere. Ora mi trovo quasi a 30 anni, età in cui dovrei essere un adulto ma non lo sono affatto, con un lavoro che non mi dà gratificazioni e nient'altro nella vita. Vorrei tanto togliermi 10 anni e ripartire con la testa di adesso.

Conosci (o credi che) una qualsiasi persona "normale" che alla domanda "Vorresti avere 10 anni di meno e la testa di adesso?" risponderebbe di NO? :crazy:

Non fare paragoni con gli altri prima di tutto, riguardo le esperienze ed il percorso di vita, sono delle cose strettamente individuali, e anche molto ma MOLTO relative rispetto al tempo: significa che un mese può valere come l'esperienza di anni, è che la tua vita può cambiare durante "l'illuminazione di 10 minuti", e non te lo dico tanto per dire, è successo a me! Poi ci ho riflettutto ed ho scoperto che è così.

Il primo passo per eliminare i paragoni inutili, è farne di buoni: non pensare a cosa hanno gli altri (meglio dire cosa TU CREDI che gli altri abbiano) e tu no, ma al contrario a cosa tu hai che agli altri manca... Così completi il quadro delle "differenze" e ti rendi conto che si tratta di persone diverse, non migliori o peggiori. :huh:

Questi sono consigli ideologici, per quelli pratici bisognerebbe conoscerci un po'... magari parlarne davanti ad una birra...

Ti dirò, la cosa migliore che mi sia capitata nella mia vita è stato andare contro i miei FINO IN FONDO (perchè prima lo facevo, ma mai fino in fondo), appoggiare le MIE idee, e scegliere temporaneamente il MIO percorso. Passare del tempo lontano da casa, in un ambiente totalmente diverso, a volte anche ostile, ha fatto uscire fuori per bene la mia personalità (che c'era eh, ma era molto repressa)... Poi la ciliegina è stato capire che le tue idee di "giusto e sbagliato" vengono sostanzialmente dall'educazione e dal contesto sociale... quando manca quello, necessariamente crei delle TUE idee! :D:

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Vorrei tanto togliermi 10 anni e ripartire con la testa di adesso.

Scusa la durezza ma... dalle mie parti dicono "chi vive sperando muore cag...."

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Conosci (o credi che) una qualsiasi persona "normale" che alla domanda "Vorresti avere 10 anni di meno e la testa di adesso?" risponderebbe di NO? :huh:

io---io----io----

ma forse non sono normale..." :;):-_-^_^

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io---io----io----

ma forse non sono normale..." :huh::;):-_-

non so se sono normale o meno...però oggi io me ne toglierei almeno 20, e non si può....

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non so se sono normale o meno...però oggi io me ne toglierei almeno 20, e non si può....

perderesti tutto cio che hai vissuto negli ultimi ventanni? Mi spiace....è così brutto?

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perderesti tutto cio che hai vissuto negli ultimi ventanni? Mi spiace....è così brutto?

Se lo pensi veramente allora non sei normale... altrimenti è solo che "devi capire di esserlo" :huh:

Vedi, quello che hai vissuto è PASSATO, quindi rimangono solo dei ricordi e delle esperienze nella TUA testa... andando dietro di 20 anni non perdi questi, anzi, li usi per avere altri 20 anni incredibili (alla luce di tutti questi ricordi ed esperienze)...

è proprio questo il punto: tornare indietro con la stessa testa è impossibile e piacerebbe a tutti... tornare indietro "realmente", cioè cancellandoli non è auspiacabile... se hai un atteggiamento positivo, soprattutto le esperienze negative ti insegnano qualcosa, ne sono felice e non mi va di "perdere" questo nè di doverle riaffrontare... :;):

Comunque dai, non andiamo OT -_-

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perderesti tutto cio che hai vissuto negli ultimi ventanni? Mi spiace....è così brutto?

La questione non è quanto brutti siano stati , la questione è quanto meglio avrei potuto vivere , quante scelte diverse avrei potuto fare, quante opportunità avrei potuto cogliere se ....avessi avuto la consapevolezza di oggi!

E credo proprio di non essere affatto originale, è qualcosa che vorrebbero quasi tutti, almeno tutti quelli che hanno qualche rimpianto...era poco più di una battuta: oggi è una giornata difficile e qualche post mi ha offerto il fianco per esprimerne tutto il disagio !

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La questione non è quanto brutti siano stati , la questione è quanto meglio avrei potuto vivere , quante scelte diverse avrei potuto fare, quante opportunità avrei potuto cogliere se ....avessi avuto la consapevolezza di oggi!

E credo proprio di non essere affatto originale, è qualcosa che vorrebbero quasi tutti, almeno tutti quelli che hanno qualche rimpianto...era poco più di una battuta: oggi è una giornata difficile e qualche post mi ha offerto il fianco per esprimerne tutto il disagio !

ma se cambi il primo giorno di 20 anni fa , perdi tutto il resto...sarebbe tutto nuovo.

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ma se cambi il primo giorno di 20 anni fa , perdi tutto il resto...sarebbe tutto nuovo.

Sarei io nuova per prima cosa...è un discorso un po' per assurdo, ma certo se comincio a pensare a mia figlia, a mio marito....certo che non vorrei tornare indietro, ma se uno si potesse portare dietro solo la consapevolezza e non i ricordi, le persone care..etc, allora in questa "second life" inesistente mi sposerei con qualcun altro, avrei una figlia che amerei allo stesso modo ...ma non farei più tanti errori , tante scelte del cavolo che invece ho fatto e mi ritrovo tutte sul groppone...ma ripeto è un discorso un po' senza senso: se uno ha qualche rimpianto è normale che desideri tornare indietro, se uno non ce l'ha credo sia fortunato, sia per il corso della sua vita sia soprattutto per come ha saputo affrontarla...buon per lui, io non sono stata così brava! ...e non c'è la minima ironia in quello che dico!

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infatti secondo me questo discorso non è capibile da un ventenne...

e forse anch'io che ne ho un po' più di 30 sono prematura... è la consapevolezza che ci sono errori ai quali non è possibile porre rimedio. es. se io ai tempi ho sbagliato scelta degli studi...pace e amen. non posso rimediare a quell'errore!

ci sono porte ormai chiuse che non posso riaprire. es. non sono avviata a una brillante carriera...perché dopo una certa età non vieni considerato e basta. in italia sicuramente no (non so valutare nel resto del mondo...)

E' anche una questione di realismo. è infantile pensare che tutti gli errori siano rimediabili e tutte le porte ancora aperte. infatti in terapia non si fanno questi discorsi, semmai si cerca di imparare a fare i conti con la realtà.

poi può essere che i rimpianti nascano da una valutazione troppo negativa della nostra situazione attuale. della quale non vediamo i lati positivi...

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poi può essere che i rimpianti nascano da una valutazione troppo negativa della nostra situazione attuale. della quale non vediamo i lati positivi...

i direi che non dovremmo vedere lati.....positivi ne negativi.....ne valutare....

ma è miofia....forse, forse razionalità estrema, forse pazzia....chissa....di sicuro valutare è fare un paragone tra cio che è (la nostra vita) è cio che non esiste....(quello che per noi sarebbe meglio)....mah! <_<

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