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Help per Sara...


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Ciao a tutti. Questo è il mio primo post e vorrei qualche suggerimento pratico per Sara, la figlia di una mia cara amica.

Sara ha 7 anni e ufficialmente va bene a scuola. Tuttavia, poiché fa il tempo pieno, pare che gli insegnanti del pomeriggio non la aiutino abbastanza con i compiti. In sostanza, eventuali carenze potrebbero non emergere, perché la scuola tende a coprire o sottovalutare le carenze del sostegno pomeridiano.

La madre di Sara sostiene di aver notato una difficoltà della figlia a fare ragionamenti "lunghi", ossia a raccontare una cosa lunga (mi dispiace, non so usare un termine adeguato per spiegare). Inoltre, ritiene che vi siano anche carenze nozionistiche e soprattutto che Sara non sia abituata a studiare da sola, ossia a organizzare da sola il compito quotidiano dello studio.

Dal momento che abito al piano di sotto e che lavoro esclusivamente in casa su internet, mi sono offerto di seguire un pò Sara due volte la settimana, mentre la madre, che lavora fuori fino a tardi, potrà seguirla il sabato. Ovviamente, in questi 3 giorni eviteremo di farle fare il tempo pieno, altrimenti sarebbe troppo pesante per lei.

Al momento non ho molto da chiedere, perché vorrei prima valutare di persona se esistono davvero le carenze riferite dalla madre e di cosa si tratta.

Per il momento, le uniche cose che mi viene da chiedere sono:

1. Sara è convinta di andare bene a scuola. Viene promossa con buoni voti. Come farle accettare la necessità di fare questo lavoro a casa? (Sara mi vuole bene ed è molto legata a me. Non è questo il problema. Il fatto è che non accetta di studiare "oltre il necessario" e sarà difficile farle digerire questo cambiamento).

2. Forse è normale che a 7 anni non si riesca a fare un "ragionamento lungo"? Forse la madre si preoccupa inutilmente? Cosa dice la psicologia a riguardo?

3. Anche per l'organizzarsi da soli nello studio: Forse a 7 anni non si può pretendere che si riesca già a studiare da soli, oppure invece si?

Vi ringrazio in anticipo per le risposte.

Cris

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ma se va bene a scuola, è promossa con buoni voti, è serena e felice...mi chiedo: perchè crearle problemi? ^_^

povera piccola, in questo modo potreste davvero renderla insicura.. :LMAO:

comunque, a me risulta che a sette anni sia normale non essere completamente autonomi riguardo lo studio, e per quanto riguarda i discorsi lunghi, potrebbe semplicemente non avere nulla da aggiungere ai discorsi corti.. voglio dire, perchè cercare un problema dove non esiste?

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Ciao a tutti. Questo è il mio primo post e vorrei qualche suggerimento pratico per Sara, la figlia di una mia cara amica.

Sara ha 7 anni e ufficialmente va bene a scuola. Tuttavia, poiché fa il tempo pieno, pare che gli insegnanti del pomeriggio non la aiutino abbastanza con i compiti. In sostanza, eventuali carenze potrebbero non emergere, perché la scuola tende a coprire o sottovalutare le carenze del sostegno pomeridiano.

La madre di Sara sostiene di aver notato una difficoltà della figlia a fare ragionamenti "lunghi", ossia a raccontare una cosa lunga (mi dispiace, non so usare un termine adeguato per spiegare). Inoltre, ritiene che vi siano anche carenze nozionistiche e soprattutto che Sara non sia abituata a studiare da sola, ossia a organizzare da sola il compito quotidiano dello studio.

Dal momento che abito al piano di sotto e che lavoro esclusivamente in casa su internet, mi sono offerto di seguire un pò Sara due volte la settimana, mentre la madre, che lavora fuori fino a tardi, potrà seguirla il sabato. Ovviamente, in questi 3 giorni eviteremo di farle fare il tempo pieno, altrimenti sarebbe troppo pesante per lei.

Al momento non ho molto da chiedere, perché vorrei prima valutare di persona se esistono davvero le carenze riferite dalla madre e di cosa si tratta.

Per il momento, le uniche cose che mi viene da chiedere sono:

1. Sara è convinta di andare bene a scuola. Viene promossa con buoni voti. Come farle accettare la necessità di fare questo lavoro a casa? (Sara mi vuole bene ed è molto legata a me. Non è questo il problema. Il fatto è che non accetta di studiare "oltre il necessario" e sarà difficile farle digerire questo cambiamento).

2. Forse è normale che a 7 anni non si riesca a fare un "ragionamento lungo"? Forse la madre si preoccupa inutilmente? Cosa dice la psicologia a riguardo?

3. Anche per l'organizzarsi da soli nello studio: Forse a 7 anni non si può pretendere che si riesca già a studiare da soli, oppure invece si?

Vi ringrazio in anticipo per le risposte.

Cris

mia figlia a 7 anni, trovo tutto normale....

i compiti sono tostarelli...io a volte chiamo mia moglie...per chiedere conferma...mia figlia anche se è una delle più brave in classe ha difficoltà a farli da sola...sopratutto "tutti giusti"....quello che ora si pretende, una volta li facevamo soli e spesso si sbagliavano....adesso pare un tabù,....

per il ragionamento dovresti valutare l'entità....è normale secondo me....

un'abbraccio alla piccola sara.-....

chiedile se ti racconta la storia delle Winx vedrai che il ragionamento filerà in maniera più sicuro...

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Ciao a tutti. Questo è il mio primo post e vorrei qualche suggerimento pratico per Sara, la figlia di una mia cara amica.

Sara ha 7 anni e ufficialmente va bene a scuola. Tuttavia, poiché fa il tempo pieno, pare che gli insegnanti del pomeriggio non la aiutino abbastanza con i compiti. In sostanza, eventuali carenze potrebbero non emergere, perché la scuola tende a coprire o sottovalutare le carenze del sostegno pomeridiano.

La madre di Sara sostiene di aver notato una difficoltà della figlia a fare ragionamenti "lunghi", ossia a raccontare una cosa lunga (mi dispiace, non so usare un termine adeguato per spiegare). Inoltre, ritiene che vi siano anche carenze nozionistiche e soprattutto che Sara non sia abituata a studiare da sola, ossia a organizzare da sola il compito quotidiano dello studio.

Dal momento che abito al piano di sotto e che lavoro esclusivamente in casa su internet, mi sono offerto di seguire un pò Sara due volte la settimana, mentre la madre, che lavora fuori fino a tardi, potrà seguirla il sabato. Ovviamente, in questi 3 giorni eviteremo di farle fare il tempo pieno, altrimenti sarebbe troppo pesante per lei.

Al momento non ho molto da chiedere, perché vorrei prima valutare di persona se esistono davvero le carenze riferite dalla madre e di cosa si tratta.

Per il momento, le uniche cose che mi viene da chiedere sono:

1. Sara è convinta di andare bene a scuola. Viene promossa con buoni voti. Come farle accettare la necessità di fare questo lavoro a casa? (Sara mi vuole bene ed è molto legata a me. Non è questo il problema. Il fatto è che non accetta di studiare "oltre il necessario" e sarà difficile farle digerire questo cambiamento).

2. Forse è normale che a 7 anni non si riesca a fare un "ragionamento lungo"? Forse la madre si preoccupa inutilmente? Cosa dice la psicologia a riguardo?

3. Anche per l'organizzarsi da soli nello studio: Forse a 7 anni non si può pretendere che si riesca già a studiare da soli, oppure invece si?

Vi ringrazio in anticipo per le risposte.

Cris

Ciao cris, ho una lunga esperienza nel seguire ragazzi anche piccoli con difficoltà...io credo che forse c'è un po' di ansia da parte della mamma: non riuscire a fare lunghi ragionamenti o organizzarsi da soli nello studio sono cose che necessitano di un po' di maturità e francamente la bambina mi sembra ancora molto piccola, anche se devo dire che è un bene seguirli (senza però pretendere miracoli) all'inizio senza aspettare che si accumulino abitudini e ritardi difficili poi da colmare...comunque se ci sono delle reali difficoltà potrai accorgertene subito...per tenerla lì ...bè puoi ricorrere a varie tecniche: che non si può lasciare il cervello a riposo per tutto il tempo delle vacanze, che dovete sbrigare i compiti per le vacanze e poi per mettere in evidenza eventuali difficoltà puoi leggere qualcosa o vedere un film e fartelo raccontare..in genere i bambini hanno qualche problema nell'esprimersi, capiscono ma non riescono a ripetere o ad elaborare....non so puoi anche integrare con qualche gioco.....

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ma se va bene a scuola, è promossa con buoni voti, è serena e felice...mi chiedo: perchè crearle problemi? :air_kiss:

povera piccola, in questo modo potreste davvero renderla insicura.. :abbr:

comunque, a me risulta che a sette anni sia normale non essere completamente autonomi riguardo lo studio, e per quanto riguarda i discorsi lunghi, potrebbe semplicemente non avere nulla da aggiungere ai discorsi corti.. voglio dire, perchè cercare un problema dove non esiste?

appunto!

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Wow, non mi aspettavo una simile velocità nelle risposte!

Si, sono anch'io convinto che i problemi posti dalla madre forse sono eccessivi, se non del tutto inesistenti.

Le vostre risposte vanno tutte in questa direzione e mi confortano a riguardo.

Vorrei comunque verificare di persona e, appena inizierà la scuola, passerò comunque qualche pomeriggio con Sara per vedere cosa succede. Magari vi dirò le mie impressioni.

Sono il primo che ha voglia di lasciare libera Sara alle sue cose, credetemi. Io non ho figli, non sono di quelli che vanno in bordo di giuggiole davanti ai bambini e non sono certo il tipo apprensivo e controlling! Si è stabilita una certa simpatia tra me e Sara, ma ciò è dovuto solo al fatto che ci "piacciamo", non al fatto che sono un fanatico di bambini (queste persone infatti le trovo un pò fissate!).

Sara è sveglia, empatica, intelligente, agile, anche dal punto di vista motorio. Non voglio certo trasformarla in una "bambocciona" o in una "idiot savant"!

Vi faccio solo un'umile richiesta:

vi prego: un'idea per proporre a Sara la necessità di questi pomeriggi da passare con me! (per Marilena: non si tratta di compiti per le vacanze, è una cosa che intendo fare quando riprenderà la scuola).

Grazie di cuore.

Cris

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Ciao a tutti. Questo è il mio primo post e vorrei qualche suggerimento pratico per Sara, la figlia di una mia cara amica.

Sara ha 7 anni e ufficialmente va bene a scuola. Tuttavia, poiché fa il tempo pieno, pare che gli insegnanti del pomeriggio non la aiutino abbastanza con i compiti. In sostanza, eventuali carenze potrebbero non emergere, perché la scuola tende a coprire o sottovalutare le carenze del sostegno pomeridiano.

La madre di Sara sostiene di aver notato una difficoltà della figlia a fare ragionamenti "lunghi", ossia a raccontare una cosa lunga (mi dispiace, non so usare un termine adeguato per spiegare). Inoltre, ritiene che vi siano anche carenze nozionistiche e soprattutto che Sara non sia abituata a studiare da sola, ossia a organizzare da sola il compito quotidiano dello studio.

Dal momento che abito al piano di sotto e che lavoro esclusivamente in casa su internet, mi sono offerto di seguire un pò Sara due volte la settimana, mentre la madre, che lavora fuori fino a tardi, potrà seguirla il sabato. Ovviamente, in questi 3 giorni eviteremo di farle fare il tempo pieno, altrimenti sarebbe troppo pesante per lei.

Al momento non ho molto da chiedere, perché vorrei prima valutare di persona se esistono davvero le carenze riferite dalla madre e di cosa si tratta.

Per il momento, le uniche cose che mi viene da chiedere sono:

1. Sara è convinta di andare bene a scuola. Viene promossa con buoni voti. Come farle accettare la necessità di fare questo lavoro a casa? (Sara mi vuole bene ed è molto legata a me. Non è questo il problema. Il fatto è che non accetta di studiare "oltre il necessario" e sarà difficile farle digerire questo cambiamento).

2. Forse è normale che a 7 anni non si riesca a fare un "ragionamento lungo"? Forse la madre si preoccupa inutilmente? Cosa dice la psicologia a riguardo?

3. Anche per l'organizzarsi da soli nello studio: Forse a 7 anni non si può pretendere che si riesca già a studiare da soli, oppure invece si?

Vi ringrazio in anticipo per le risposte.

Cris

Ciao Cris

il problema del tempo pieno è proprio quello di ritagliare il tempo per lo studio autonomo, individuale, che abitualmente i bambini che frequentano le classi a modulo hanno un pomeriggio per svolgere.(anche se poi succede che chi fa veramente i compiti siano le mamme, le nonne, ecc..)

In ogni caso l'organizzazione autonoma del lavoro è un obiettivo che si raggiunge con il tempo, per ora va bene se la bambina cura il proprio materiale, se comprende la consegna di un compito senza che altri gliela spieghino, se segue con attenzione e se è motivata...se ha accettato la scuola, insomma.

Quanto al fare "discorsi lunghi"...c'è tempo :tutte le energie di un bambino di 7 anni se ne vanno soprattutto nell'acquisizione e nel consolidamento delle cosiddette "abilità strumentali" (leggere, scrivere, comprendere all'ascolto, ecc.).Inoltre a quell'età il bambino ha ancora un pensiero di tipo "concreto", "operatorio" molto legato all'esperienza diretta,contestualizzata....solo successivamente maturerà maggiori capacità di astrazione e concettualizzazione. Quindi anche da un punto di vista dell'apprendimento è più adatto ai bambini di quest'età proporre attività legate a situazioni pratiche che può sperimentare direttamente, a cose che può "fare"...altro che chiacchere :Rose:

E va bene se ti racconta una storia leggendo immagini e va bene accertare la sua comprensione di qualcosa - una storia per esempio- attraverso delle domande o dandole delle sequenze da riordinare, più che parlandone oralmente....

Più che la "lunghezza" dei discorsi è importante che i bimbi gradualmente riescano a organizzare quello che dicono collegando i fatti in ordine temporale e causale,o che riescano a descrivere brevemente i personaggi di una storia per esempio, le motivazioni delle azioni che compiono... che è già un bel passo in avanti.

(cfr.Camaioni,Psicologia dello sviluppo del linguaggio:lo sto leggendo in questi giorni e mi sembra adatto alle questioni che poni...)

Considera poi che a questa età i bambini stanno costruendo il loro vocabolario e non sempre, anche quando hanno 9/10 anni, riescono a trovare le parole per dire le cose che vorrebbero ..per questo quando si trovano a studiare e ripetere la storia in 3^,4^ e 5^ imparano "a memoria" la pagina del libro di testo...

Per quel che mi riguarda mi fermo qui, io sono contrarissima ai compiti per le vacanze "imposti".Mi è capitato qualche volta che fossero i bimbi a chiedermi il librino per le vacanze "perchè così avevano qualcosa per passare il tempo":poichè la richiesta partiva da loro l'ho assecondata.Ma a me, in genere, terrorizza quest'idea di scuola che gli adulti fanno passare così legata al dovere, alla forza di volontà, all'obbligo, senza investimento ludico, senza passione, ma costellato di mille preoccupazioni proiettate...fa bene la bimba che dice di voler fare solo "quello che è necessario"...e tutto il resto è vita..almeno d'estate.. :Big Grin:

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Grazie Ilaria,

ho stampato la tua preziosa risposta e ogni tanto me la rileggo.

Quanto ai compiti per le vacanze: ho già risposto in un post precedente. Non parlavo di cose da fare nelle vacanze (anche perché Sara non è qui e tornerà fra due mesi). Non ho figli, ma anch'io, se ne avessi uno, sarei contrario a occupare le sue vacanze con queste cose.

Se ne hai voglia, hai invece qualche idea su come far digerire a Sara la necessità di passare qualche pomeriggio con me a partire da ottobre? (vedi il post precedente).

Ciao

Cris

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Ciao cris...avevo capito compiti per le vacanze..un po' il periodo un po' io , invece , sono proprio impegnata con quelli..d'altra parte non tutti i bambini possono permettersi un lungo intervallo, se non a caro prezzo!!! Non capisco perchè sei tanto preoccupato , nel senso perchè pensi che non abbia piacere anche la bambina di passare del tempo con te? Mi pare di aver capito che Sara frequenta il tempo pieno e temi che passare altro tempo a studiare con te possa risultarle difficile da digerire....però dici anche che si è instaurato un certo feeling fra voi, vi piacete....questo è importante e la bambina si sentirà gratificata nel darti piacere, nel riuscire nei suoi studi..etc. Il prossimo anno inizierà con le materie orali, a studiare: generalmente le maestre assegnano questi compiti con un po' di anticipo, potresti dirle che vi limiterete alle lezioni orali, che è importante ripeterle ad alta voce e che dunque ci sia qualcuno a sentire, che insieme troverete il metodo di studio più giusto per lei...con una mia alunna, che però ha qualche difficoltà, in genere spiego molte volte la stessa lezione, l'arricchisco di particolari...il più delle volte riesco a catturare la sua attenzione in modo che penserei impossibile (perchè appunto penso m a guarda 'sta povera ragazzina costretta a fare di più di altri..) e invece vedo che alla fine piace anche a lei, e poi ho notato che se mi appassiono io (faccio tutte le materie, ma io ho le mie di elezione!) lo fa anche lei..tutto passa per l'affetto: le nozioni e anche il piacere di faticare un po' di più!!

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Grazie Ilaria,

ho stampato la tua preziosa risposta e ogni tanto me la rileggo.

Quanto ai compiti per le vacanze: ho già risposto in un post precedente. Non parlavo di cose da fare nelle vacanze (anche perché Sara non è qui e tornerà fra due mesi). Non ho figli, ma anch'io, se ne avessi uno, sarei contrario a occupare le sue vacanze con queste cose.

Se ne hai voglia, hai invece qualche idea su come far digerire a Sara la necessità di passare qualche pomeriggio con me a partire da ottobre? (vedi il post precedente).

Ciao

Cris

Scusa Cris,

ma avevo capito che il tuo sarebbe stato un supporto limitato al periodo estivo.

Mi congratulo con te perchè dimostri senso di responsabilità nei confronti del delicato incarico che ti appresti ad assumere.Complimenti!!

Non so se è stato accennato qualcosa alla bimba, presumo di sì visto che in un precedente post accenni al fatto che la bimba vuol fare "solo il necessario".

Prima di dare pareri specifici bisognerebbe capire questa bimbina che tipetto è.

In generale io credo che con i bambini occorra essere sinceri, autentici, anche perchè quel che autentico non è viene immediatamente percepito come tale.Il bambino è dipendente dall'adulto e in linea di massima per timore di perdere l'approvazione di coloro dei quali non può fare a meno tende ad assecondarli: se si prende una decisione in merito a qualcosa che lo riguarda ma a lui non è chiara la vera ragione di tale decisione si ingenera una situazione artificiosa, poco spontanea e diretta che non è in ogni caso una buona esperienza di "relazione"..

L'ideale sarebbe non decidere mai a prescindere dal bambino e poi ritrovarsi a dovergli "far digerire" le decisioni prese. L'ideale sarebbe condividere con il bambino preoccupazioni o dubbi in merito a qualcosa che lo riguarda e cercare insieme a lui la soluzione...Solo se un bambino è reso partecipe sin dal principio di una scelta che lo coinvolge avrà maturato la giusta motivazione, avrà "aderito interiormente" alla scelta

che anche lui ha contribuito a individuare.

Mi rendo conto che sembra teoria,che la vita concreta va veloce e in altre direzioni, ma a volte i genitori pur di placare le proprie ansie passano direttamente ai fatti saltando alcuni passaggi intermedi di grande importanza per far sentire un bambino rispettato e ascoltato.

Io fossi in te innanzitutto cercherei di valutare l'effettiva necessità di un sostegno a casa.

E nel caso, fossi in te, cercherei di essere schietto, anche perchè la questione posta è un problema oggettivo: a scuola, nel tempo pieno, anche se si sta a scuola per 8 ore (!) si ha meno l'occasione di esercitarsi a studiare in modo autonomo, per esempio: prendere un libro,leggerne in silenzio da soli una pagina, comprendere, individuare i "nodi concettuali", le parole chiave schematizzare,riassumere,memorizzare,ripetere...sono cose che si fanno meglio avendo a fianco una persona "tutta per sè" piuttosto che in classe tutti insieme e, del resto, divenire capaci di svolgere in modo efficace anche operazioni del genere è una conquista di autonomia e di competenza che la agevolerà sia nell'immediato sia per quando sarà più grande.

Certo è, però, che gli esempi da riportarle dovrebbero essere calzanti con la sua esperienza perchè solo così potrà rendersi conto dell'utilità o eventualmente opporsi (eventualità da mettere in conto..e da accogliere per lavorarci su..)

Chiedile di raccontarti come lavora a scuola, fatti dire in cosa si sente forte e in che cosa le sembra di essere meno sicura, chiedile di mostrarti e di spiegarti le attività che ha svolto e magari, a settembre, vai a parlare con le maestre per sentire il metodo che usano e che idea hanno della bambina, se hanno anche loro qualcosa da dire; insomma "calati" nel suo mondo e naviga insieme a lei dentro di esso:facendo così troverete insieme la ragione e il modo per stare insieme...che potrebbero essere ragioni e modi diversi da quelli inizialmente pensati dalla madre, però più vostri, inediti e altrettanto utili.

Creatività, ci vuole creatività e tanto rispetto per questi cuccioli che non hanno ancora tanto margine di decisione sulle proprie vite: ma questo è un mio cruccio che non ha niente a che vedere con i tuoi post...

In bocca al lupo e buon lavoro, allora!

Curiosissima di sapere le evoluzioni .. :Idea:

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quant'è sta ragazza!

bella e brava....

o a dire il vero bella non so,,,,ma brava!

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Non capisco perchè sei tanto preoccupato , nel senso perchè pensi che non abbia piacere anche la bambina di passare del tempo con te? Mi pare di aver capito che Sara frequenta il tempo pieno e temi che passare altro tempo a studiare con te possa risultarle difficile da digerire....però dici anche che si è instaurato un certo feeling fra voi, vi piacete....questo è importante e la bambina si sentirà gratificata nel darti piacere

Vabbè, il tuo ragionamento è troppo stringente, perciò sono costretto a confessarlo: certo, Sara ha piacere a stare con me, ma è abituata al fatto che io...ehm...la vizio un pò, anzi parecchio!

Per fortuna c'è anche qualcosa di positivo. Credo di avere un certo modo di fare che la rassicura. Sono molto sensibile alle sue insicurezze e finora ho sempre trovato il modo di farle superare delle paure (sono il tipo che se la porta dietro in montagna anche su sentieri un pò estremi, che le ha insegnato a nuotare, ecc.).

Però tutto parte sempre da lei. Non sono proprio in grado di farle fare qualcosa che lei fin dall'inizio non ha voglia di fare.

In conclusione, sono preoccupato di due cose:

1.lei è assolutamente certa di andare bene a scuola e di non avere problemi. Ho paura di scalfire questa sua certezza.

2. Non so come convincerla a stare con me per questioni che non siano il puro divertimento. Finora non ho avuto questo ruolo. E non sono così fantasioso da inventarmi una "storia" plausibile.

Con simpatia

Cris

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Scusa Cris,

ma avevo capito che il tuo sarebbe stato un supporto limitato al periodo estivo.

Magari!

Mi congratulo con te perchè dimostri senso di responsabilità nei confronti del delicato incarico che ti appresti ad assumere.

Dì pure che sono solo ansioso: ti avvicineresti di più alla realtà!

Non so se è stato accennato qualcosa alla bimba, presumo di sì visto che in un precedente post accenni al fatto che la bimba vuol fare "solo il necessario".

No, ne ho parlato con la madre e con mia moglie, ma non con lei. Sara passa tutta l'estate con i nonni in campagna e quindi non c'è stato modo di parlarle. So però che Sara non ama stare sui libri più di quello che è strettamente necessario. La madre (che pure è una creativa e si diverte a stare con lei, quando può) ha sempre problemi e deve trasformare tutto in gioco. Io non sono bravo come lei. Non ho tutta questa fantasia!

Prima di dare pareri specifici bisognerebbe capire questa bimbina che tipetto è.

E' una "rompiscatole", sempre attenta a trovare il punto debole del tuo discorso. Però è anche "empatica", si preoccupa degli altri (nei limiti della sua età), sa contattare le emozioni delle persone, vive immersa nella realtà vera, non è "autistica" come i tanti bambini viziati di adesso. E' molto rispettosa (senza essere una bimba "adattata", ossia non è di quelle che fa le cose solo per compiacere gli altri.). Conosce bene i limiti oltre i quali non deve andare (tranne che con me!). Ti obbedisce soprattutto se il tuo discorso è coerente e coincide coi suoi "valori" (eh, si, perché lei è anche una moralista sputasentenze!). Ama più il movimento che la quiete. Ha una intelligenza pratica spiccata, una competenza motoria invidiabile anche per un adulto, ma è insicura, pensa sempre di avere qualcosa in meno degli altri, alle volte si arrabbia per questo. Ecco il "tipetto" che è.

.... ma a volte i genitori pur di placare le proprie ansie passano direttamente ai fatti saltando alcuni passaggi intermedi di grande importanza per far sentire un bambino rispettato e ascoltato.

Per carità, con Sara sarebbe impossibile "saltare" questi "passaggi". Non ci penso nemmeno!

Ma tu pensi che potrei dirle: "sai, credo che i tuoi insegnanti ti prendano per i fondelli. In realtà non vai bene a scuola come credi. Vogliamo passare qualche pomeriggio insieme per vedere se è così?"

... cercherei di essere schietto, anche perchè la questione posta è un problema oggettivo: a scuola, nel tempo pieno, anche se si sta a scuola per 8 ore (!) si ha meno l'occasione di esercitarsi a studiare in modo autonomo, per esempio: prendere un libro,leggerne in silenzio da soli una pagina...

idem come sopra. Pensi che posso davvero metterla così? Sarebbe in grado di capire questo?

Chiedile di raccontarti come lavora a scuola, fatti dire in cosa si sente forte e in che cosa le sembra di essere meno sicura, chiedile di mostrarti e di spiegarti le attività che ha svolto

ci ho provato un milione di volte. In tante situazioni diverse. Non ha mai voluto parlarne. So solo la sua materia preferita: religione(!). Forse è l'unico insegnante simpatico che ha?

Va bene...giochiamo molto al computer. Le insegno a usare il programma word ecc. Poi giochiamo alla scuola (ma il punto qui è che vuol sempre fare lei la maestra! E le rare volte che invertiamo i ruoli la annoio a morte!). Vedo sempre più il fallimento vicino!

Poiché è un'attrice nata, una volta ha "recitato" una maestra che faceva fare i compiti in classe mentre lei passava tutto il tempo al telefono. Sarà un indizio?

...Creatività, ci vuole creatività e tanto rispetto per questi cuccioli che non hanno ancora tanto margine di decisione sulle proprie vite

Ok, vedremo...

Grazie di cuore, già il fatto che mi hai ascoltato è un grande aiuto.

PS. puoi leggere anche i post precedenti, per capire altri particolari su me e Sara.

Cris

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  • 7 months later...

ciao cris, complimenti intanto per la tua sensibilità e la tua generosità. io sono semplicemente una mamma e l'anno prossimo mio figlio farà la prima elementare. mi sono informata su pregi e difetti del tempo pieno, e le risposte sono state unanimi, sia da parte di altri genitori che da insegnanti delle scuole medie.

alcune insegnanti cui ho chiesto consiglio mi hanno detto che si vede una differenza tra gli alunni che vengono dal "tempo pieno" e quelli che hanno sempre fatto (fortunati..) i compiti a casa. a parità di capacità è innegabile che questi ultimi siano più autonomi nello studio e nella gestione dei compiti e nella capacità di concentrazione.

una brava insegnante di media in particolare mi ha detto che deve fare nelle prime un discreto lavoro "di recupero" per i bimbi del tempo pieno, consigliandomi per mio figlio di cercare in tutti i modi di farlo studiare a casa.

sinceramente non penso che dipenda tanto dal livello degli educatori del doposcuola, quanto dal metodo in se stesso che non abitua il bambino a mettersi alla sua scrivania, aprire il diario e organizzarsi... da solo (certo, con lo sguardo di un adulto, che deve ogni tanto suggerire, ma non sostituirsi a lui).

molti genitori di bimbi del tempo pieno mi hanno confermato la difficoltà dei figli una volta arrivati alle medie, lamentando una sorta di "immaturità", di mancanza di un minimo di senso del dovere, della necessità di seguire, spronare, controllare... ma le medie non sono le elementari, e le difficoltà sono tante anche per i genitori!!!

comunque: penso che la bimba sia fortunata ad avere questa possibilità che tu le offri. direi di agire con semplicità, e senza troppi giri di parole: tre pomeriggi a settimana, cara sara, invece di fare i compiti del pomeriggio a scuola, hai la possibilità di farli a casa dello zio cris, che ti fa compagnia e ti aiuta se ti serve un consiglio o un piccolo aiuto.

E tu cris, prepara una bella scrivania alla tua piccola amica, a cui dopo una bella merenda lei possa sedersi, aprire il diario e cominciare a scoprire il mondo... da sola

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ciao cris, complimenti intanto per la tua sensibilità e la tua generosità. io sono semplicemente una mamma e l'anno prossimo mio figlio farà la prima elementare. mi sono informata su pregi e difetti del tempo pieno, e le risposte sono state unanimi, sia da parte di altri genitori che da insegnanti delle scuole medie.

alcune insegnanti cui ho chiesto consiglio mi hanno detto che si vede una differenza tra gli alunni che vengono dal "tempo pieno" e quelli che hanno sempre fatto (fortunati..) i compiti a casa. a parità di capacità è innegabile che questi ultimi siano più autonomi nello studio e nella gestione dei compiti e nella capacità di concentrazione.

una brava insegnante di media in particolare mi ha detto che deve fare nelle prime un discreto lavoro "di recupero" per i bimbi del tempo pieno, consigliandomi per mio figlio di cercare in tutti i modi di farlo studiare a casa.

sinceramente non penso che dipenda tanto dal livello degli educatori del doposcuola, quanto dal metodo in se stesso che non abitua il bambino a mettersi alla sua scrivania, aprire il diario e organizzarsi... da solo (certo, con lo sguardo di un adulto, che deve ogni tanto suggerire, ma non sostituirsi a lui).

molti genitori di bimbi del tempo pieno mi hanno confermato la difficoltà dei figli una volta arrivati alle medie, lamentando una sorta di "immaturità", di mancanza di un minimo di senso del dovere, della necessità di seguire, spronare, controllare... ma le medie non sono le elementari, e le difficoltà sono tante anche per i genitori!!!

comunque: penso che la bimba sia fortunata ad avere questa possibilità che tu le offri. direi di agire con semplicità, e senza troppi giri di parole: tre pomeriggi a settimana, cara sara, invece di fare i compiti del pomeriggio a scuola, hai la possibilità di farli a casa dello zio cris, che ti fa compagnia e ti aiuta se ti serve un consiglio o un piccolo aiuto.

E tu cris, prepara una bella scrivania alla tua piccola amica, a cui dopo una bella merenda lei possa sedersi, aprire il diario e cominciare a scoprire il mondo... da sola

Ciao, grazie di avermi risposto.

Come avrai visto, questa discussione risale all'estate scorsa.

All'epoca ero un pò emozionato e insicuro all'idea di seguire Sara nei compiti. Mi sentivo inadeguato e le risposte in questo forum mi hanno aiutato.

Ora, che siamo quasi a fine anno scolastico, ti dico che è andato tutto bene.

Sara è cresciuta, non solo per merito mio o della madre, ma proprio a causa di uno sviluppo fisico e mentale legato all'età (ormai ha 8 anni e mezzo).

Sta andando tutto veramente bene. Chi aveva bisogno di qualche regolata ero io. Se penso alle varie fasi che ho attraversato in questo anno scolastico, prima di trovare la sintonia giusta e il modo giusto di rapportarmi...mi sembra di aver fatto molti più progressi di Sara, semplicemente perché ero molto più impreparato di lei a fare i compiti assieme.

Mi incuriosisce molto la statistica di cui parli, secondo la quale i bimbi del tempo pieno hanno più difficoltà ecc.

Ti ringrazio del tuo messaggio e spero di parlare ancora con te.

A presto.

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Ciao, grazie di avermi risposto.

Come avrai visto, questa discussione risale all'estate scorsa.

All'epoca ero un pò emozionato e insicuro all'idea di seguire Sara nei compiti. Mi sentivo inadeguato e le risposte in questo forum mi hanno aiutato.

Ora, che siamo quasi a fine anno scolastico, ti dico che è andato tutto bene.

Sara è cresciuta, non solo per merito mio o della madre, ma proprio a causa di uno sviluppo fisico e mentale legato all'età (ormai ha 8 anni e mezzo).

Sta andando tutto veramente bene. Chi aveva bisogno di qualche regolata ero io. Se penso alle varie fasi che ho attraversato in questo anno scolastico, prima di trovare la sintonia giusta e il modo giusto di rapportarmi...mi sembra di aver fatto molti più progressi di Sara, semplicemente perché ero molto più impreparato di lei a fare i compiti assieme.

Mi incuriosisce molto la statistica di cui parli, secondo la quale i bimbi del tempo pieno hanno più difficoltà ecc.

Ti ringrazio del tuo messaggio e spero di parlare ancora con te.

A presto.

sono contenta che sia andato tutto bene!!!

...e riguardo a tutti i problemi che ti sei posto, al fatto che non ti sentivi all'altezza e non sapevi da che parte cominciare.... beh hai avuto un'idea di quello che prova un genitore fin dal momento in cui legge "positivo" sul test di gravidanza!!! sei un fantastico genitore anche se non hai figli (a meno che in un anno sia cambiato qualcosa...)

grazie di avermi risposto

a presto

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sono contenta che sia andato tutto bene!!!

...e riguardo a tutti i problemi che ti sei posto, al fatto che non ti sentivi all'altezza e non sapevi da che parte cominciare.... beh hai avuto un'idea di quello che prova un genitore fin dal momento in cui legge "positivo" sul test di gravidanza!!! sei un fantastico genitore anche se non hai figli (a meno che in un anno sia cambiato qualcosa...)

grazie di avermi risposto

a presto

Beh, penso che dopotutto ho solo sfiorato tutto ciò che può provare un genitore. Ma per me è già molto. Ognuno ha i propri limiti.

Leggendo le cose che ho scritto qui questa estate mi rendo conto di quanta strada ho fatto. Ora sono molto più assertivo e riesco a dare sicurezza a Sara. Ho imparato a dosare le forze e a non pretendere troppo. A lasciare anche andare le cose, a dare più spazio alla vita che scorre.

Mi ha fatto bene anche per migliorare il carattere. Anche mia moglie credo si sia avvantaggiata di questa mia esperienza!

Ogni tanto lei mi aiuta quando non ho il tempo di fare i compiti a Sara, ma lei al contrario di me torna troppo tardi il pomeriggio e non sempre ha la forza.

A presto

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i figli danno la possibilità di crescere e scoprire risorse inaspettate (oltre a farti "crepare" ogni tanto)

:complimenti:

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  • 1 month later...

caro cristoforo,

una buona parte della popolazione adulta non riesce a fare dei ragionamenti lunghi, quindi figurati...

va specificato che la lunghezza di un ragionamento è soggettiva, quinid bisognerebbe chiedere alla madre cosa intende e magari riportarci un esempio prima di procedere

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Grazie per gli utlimi due messaggi.

In realtà, come già detto, il problema della lunghezza delle frasi era più che altro una mia paranoia di quest'estate.

Ora conosco meglio Sara e ho avuto modo di confrontarmi con i figli coetanei di molti miei amici. Devo dire che c'è davvero una estrema variabilità nell'eloquio dei bambini, ma dopotutto Sara non è molto diversa dai suoi coetanei, anzi!

Inoltre, c'è stato come un "salto" da quando ha compiuto gli otto anni a dicembre. Non solo è diventata in un solo mese visibilmente più alta, ma ha iniziato a parlare in modo diverso, quasi come una adolescente! Altro che frasi brevi, ora è diventata una rompiscatole anche più di prima. I suoi "sofismi" hanno ora una complessità soprendente.

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ha solo 7 anni, non tutti sono portati per lo studio, in poche parole finchè non prende 5 lasciatela in pace

Si, ne sono convinto anch'io.

Per ora aspetto, prima di dare giudizi (è portata o meno per lo studio). Il rischio altrimenti è imporle senza accorgermene una personalità "obbligata" (di "secchiona" o di "svogliata", secondo i casi).

Ormai mi limito ad aiutarla a fare da sola i compiti che le vengono assegnati a scuola. Senza intervenire granché.

Ma se noto un suo interesse per qualcosa, lo rinforzo rispondendo in modo soddisfacente alle sue domande.

Adesso che studia la "storia" e la "scienza" (al modo in cui si fa in 3 elementare), mi tempesta di domande. Lei apprezza il fatto che la prendo sul serio e soddisfo questi suoi desideri.

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