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"creativi"


smus

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La persona che crea, o se vogliamo anche dire proprio l'artista, a volte per essere considerato tale, indipendentemente dal suo pensiero e dal suo lavoro, sembra dover seguire dei codici di comportamento: nel modo di parlare, di vestire, nelle persone e nei luoghi che frequenta, nell'atmosfera, in una serie di COMPORTAMENTI che lo caratterizzano ecc.. ecc... . Tutto questo, non è necessariamente in relazione con l'atteggiamento che nel profondo egli ha nei confronti del suo vivere quotidiano, del suo mestiere, della sua esperienza, vissuto ecc...

Vogliamo provare un attimo a smascherare i clichè che ruotano attorno alla figura dell'artista?

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personalmeente non credo che l'artista per essere considerato tale debba seguire i codici di comportamento da te elencati smus...

semplicemente ritengo che gli artisti sono di per sè delle persone originali, e tale originalità spesso viene confusa con l'eccentricità...non penso che un artista rifletta molto se sia dannoso per la sua figura uscire o no con alcuni amici a bere qualcosa in un certo locale vestito in un determinato modo ecc ecc...

joker....

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personalmeente non credo che l'artista per essere considerato tale debba seguire i codici di comportamento da te elencati smus...

semplicemente ritengo che gli artisti sono di per sè delle persone originali, e tale originalità spesso viene confusa con l'eccentricità...non penso che un artista rifletta molto se sia dannoso per la sua figura uscire o no con alcuni amici a bere qualcosa in un certo locale vestito in un determinato modo ecc ecc...

joker....

Mi riferivo per esempio proprio alla confusione tra originalità ed eccentricità, o al fatto che per esempio esistono dei tratti comportamentali che vengono associati molto sbrigativamente alla figura dell'artista.

Egli e a volte può essere anche infastidito dalla percezione o dalle attribuzioni stereotipate che gli vengono fatte, e che in realtà non lo riguardano; e se non lo infastidiscono comunque non se ne preoccupa. Ho conosciuto però persone molto attente a entrare e uscire dalla figura del personaggio eccentrico a seconda delle circostanze, del contesto, e che anche se dichiarano di esserne estranee, poi in linea di fatto sanno che può essere conveniente giocare col personaggio o non essere sè stessi e ammiccare al fruitore con i comportamenti codificati: dichiararsi ossessivamente contro le apparenze, far vedere lo studio NECESSARIAMENTE trasandato (e si capisce se è un disordine costruito apposta o no), dichiarare o alludere alla propria infedeltà coniugale ecc..ecc...

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esattamente...

spesso accade che è la convinzione comune che attribuisce all'artista determinati comportamenti e ciò può infastidire l'artista stesso...

altre volte però è proprio l'artista che si obbliga ad essere in un determinato modo...

e qui si riconosce un vero artista...^^

joker...

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Io credo profondamente che non c'è differenza fra l'artista ed il "fruitore dell'arte":

l'artista che esprime qualcosa che sente dentro, nello stesso momento della creazione, la sta interpretando, ne fruisce quindi perchè ovviamente il prodotto sarà un'espressione del "sentimento puro" che lo animava.

Il fruitore, nell'atto del trasformare la rappresentazione in sensazioni reali, la interpreta a sua volta, essendo di conseguenza un artista.

Artista è colui che "trasduce" sentimenti e rappresentazioni in ambo i versi.

Questo nel caso di VERI artisti e fruitori... che non significa appartenere ad una èlite, ma semplicemente avere un approccio genuino.

PS: E' da un po' di tempo che penso a questa cosa... non ho mai studiato arte, a dire il vero ho studiato poco in generale, comunque credo che non sia stato "codificato" un pensiero del genere... potrei essere il fondatore di una nuova corrente artistica/filosofica??? ^_^:D:

PPS: Seriamente, 'sta cosa credo si possa applicare a qualsiasi forma di comunicazione in generale... almeno io ne sono davvero convinto.

Ciao. Il tuo discorso è molto denso, forse bisognerebbe parlare però in senso più ampio dell'arte e dell'opera...

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La persona che crea, o se vogliamo anche dire proprio l'artista, a volte per essere considerato tale, indipendentemente dal suo pensiero e dal suo lavoro, sembra dover seguire dei codici di comportamento: nel modo di parlare, di vestire, nelle persone e nei luoghi che frequenta, nell'atmosfera, in una serie di COMPORTAMENTI che lo caratterizzano ecc.. ecc... . Tutto questo, non è necessariamente in relazione con l'atteggiamento che nel profondo egli ha nei confronti del suo vivere quotidiano, del suo mestiere, della sua esperienza, vissuto ecc...

Vogliamo provare un attimo a smascherare i clichè che ruotano attorno alla figura dell'artista?

secondo me pero' questi clichè sono un po tuoi ..

non credo affatto che un artista segua dei codici di comportamento anzi al contrario..

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La persona che crea, o se vogliamo anche dire proprio l'artista, a volte per essere considerato tale, indipendentemente dal suo pensiero e dal suo lavoro, sembra dover seguire dei codici di comportamento: nel modo di parlare, di vestire, nelle persone e nei luoghi che frequenta, nell'atmosfera, in una serie di COMPORTAMENTI che lo caratterizzano ecc.. ecc... . Tutto questo, non è necessariamente in relazione con l'atteggiamento che nel profondo egli ha nei confronti del suo vivere quotidiano, del suo mestiere, della sua esperienza, vissuto ecc...

Vogliamo provare un attimo a smascherare i clichè che ruotano attorno alla figura dell'artista?

i conosco decine di pittori bravissimi.....veri artisti che non hanno nulla di questi comportamenti...

ne conosco tanti altri che non sono capaci a dare il bianco ad un muro ma se li vedi si atteggiano a Picasso...

l'artista è colui che crea un'opera definita arte......i gusti sono gusti...

ci sono artisti che fanno un castello con le bottiglie di plastica, altri con i tappi di sughero, e poi c'è MIchelangelo che ha fatto il David,,,,

ma se dovessi dire direi che si occupa della sua etichetta di artista colui che artista non è...

l'artista ama creare il resto non conta.

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Io credo che l'artista già per definizione non abbia bisogno di attenersi a nessun modello di comportamento o altro perchè la fonte è lui stesso.

ci sono tanti modi per essere artisti perchè è sufficiente l' amore per ciò che si fa,

pertanto tutti possiamo essere in qualche modo essere artisti senza neanche saperlo

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La persona che crea, o se vogliamo anche dire proprio l'artista, a volte per essere considerato tale, indipendentemente dal suo pensiero e dal suo lavoro, sembra dover seguire dei codici di comportamento: nel modo di parlare, di vestire, nelle persone e nei luoghi che frequenta, nell'atmosfera, in una serie di COMPORTAMENTI che lo caratterizzano ecc.. ecc... . Tutto questo, non è necessariamente in relazione con l'atteggiamento che nel profondo egli ha nei confronti del suo vivere quotidiano, del suo mestiere, della sua esperienza, vissuto ecc...

Vogliamo provare un attimo a smascherare i clichè che ruotano attorno alla figura dell'artista?

non sono sicura che parli di veri artisti

oppure parli di artisti che interagiscono con lo spettacolo per farsi pubblicità

perché l'artista si "sente" quando lo incontri

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Per Letfield: veramente non stavo attribuendo nessun cliché all'artista, ma volevo riferirmi a delle attribuzioni che purtroppo ci sono, da parte di un'opinione diffusa, e che vengono usate o incarnate da alcune persone che si occupano direttamente o non direttamente d'arte. Non stavo, forse non si è capito, dicendo come l'artista dovrebbe essere, o come vorrei che fosse.

In generale per i vari interventi:

Penso che purtroppo, e questo non ha a che vedere con l'arte, ci siano dei comportamenti ritenuti "socialmente accettabili" anche in un mondo dove si potrebbe pensare il contrario, dove non ci sarebbe bisogno di attenersi ad alcun modello.

Per esempio, il fatto stesso che si voglia incoraggiare (da parte di associazioni, bandi ecc..) gli emergenti, gli under30, quasi come se una persona "anziana" non potesse più fare dell'arte, o non avesse bisogno pure lui di un sostegno.

Che l'artista debba essere per forza omosessuale o un latin lover, o politicamente schierato in una sola direzione...ci sono queste attribuzioni, e anche se vengono mascherate, a volte però aleggiano un pò nel sottofondo.

O il fatto che si escluda a priori che un artista possa essere anche una persona dalla vita "normale", che se non è eccentrico, o non fa una vita spericolata, allora non può fare un percorso di spessore, che se ha dei vincoli, questi gli impediscono di creare... che se ha moglie e figli, allora è spacciato: sembra ridicolo, ma purtroppo questi preconcetti ci sono, non hanno a che vedere con l'arte, e mi sarebbe piaciuto un pò metterli a nudo.

Penso che non esista una via maestra, valida per tutti, per seguire un percorso artistico.

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vedi smus io penso che la nostra società porti tutto alla stereotipizzazione...l'opinione comune vuole che l'artista sia il tizio "strano"...ma quando vai in fondo a conoscere una persona ti accorgi che l'artista può essere il semplice vicino di casa che fa delle ceste in vimini...ed è una normalissima persona...che io PERSONALMENTE ritengo un artista....è sempre la stessa storia che mi infastidisce abbastanza, ovvere le etichette...

mi sembra di dover classificare un essere umano, citando la categoria a cui appartiene ed elencando le caratteristiche che lo contraddistingono dal "branco"...

joker...

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vedi smus io penso che la nostra società porti tutto alla stereotipizzazione...l'opinione comune vuole che l'artista sia il tizio "strano"...ma quando vai in fondo a conoscere una persona ti accorgi che l'artista può essere il semplice vicino di casa che fa delle ceste in vimini...ed è una normalissima persona...che io PERSONALMENTE ritengo un artista....è sempre la stessa storia che mi infastidisce abbastanza, ovvere le etichette...

mi sembra di dover classificare un essere umano, citando la categoria a cui appartiene ed elencando le caratteristiche che lo contraddistingono dal "branco"...

joker...

l'artista è un una persona, e già per questo non va etichettata.

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La persona che crea, o se vogliamo anche dire proprio l'artista, a volte per essere considerato tale, indipendentemente dal suo pensiero e dal suo lavoro, sembra dover seguire dei codici di comportamento: nel modo di parlare, di vestire, nelle persone e nei luoghi che frequenta, nell'atmosfera, in una serie di COMPORTAMENTI che lo caratterizzano ecc.. ecc... . Tutto questo, non è necessariamente in relazione con l'atteggiamento che nel profondo egli ha nei confronti del suo vivere quotidiano, del suo mestiere, della sua esperienza, vissuto ecc...

Vogliamo provare un attimo a smascherare i clichè che ruotano attorno alla figura dell'artista?

Penso che la creazione di codici di comportamento non riguardi solo gli artisti ma sia tipica di diverse professioni come ad esempio gli avvocati, gli insegnanti, i medici, e terapeuti di tutti i generi.

Penso che oltre all'etica professionale conti il bisogno di appartenere ad un gruppo e distinguersi come tale.

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Penso che la creazione di codici di comportamento non riguardi solo gli artisti ma sia tipica di diverse professioni come ad esempio gli avvocati, gli insegnanti, i medici, e terapeuti di tutti i generi.

Penso che oltre all'etica professionale conti il bisogno di appartenere ad un gruppo e distinguersi come tale.

è vero, :Doh:

sembrano tutti catalogabili, riconoscibili... identificabili.... è proprio vero :shok:

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Penso che un'opera possa, in quanto tale, essere originale, possa nutrirci, suggerirci qualcosa, ecc...e che l'artista invece, in quanto persona, possa anche mischiarsi con tutti gli altri esseri umani, avere i suoi pregi e i suoi difetti, essere anche una persona estremamente semplice, abitudinaria, volendo monotona, e con i suoi, perchè no, pregiudizi.

Si dice, per esempio, che l'artista sia spontaneo e abbia fantasia: chi l'ha detto? Non è detto che spontaneità e fantasia, nella creazione, siano le uniche cose che danno luogo al'opera d'arte. Dipende anche dal tipo di elaborato (musica, pittura, scrittura ecc...) che produce l'artista. L'artista è bambino? anche questo è un luogo comune: è vero ma solo in parte, ha forse analogie col modo infantile di conoscere e rappresentare il mondo, ma questo non significa che sia infantile. Ci sono diverso modi di fare e rapportarsi all'arte.

Che poi il suo modo di parlare, la sua energia, veramente ci comunichino qualcosa, dipende dal dialogo che instauriamo con lui, ma non è detto che certe qualità siano proprie solo dell'artista.

Ci sono persone estremamente ricche interiormente che non sono artisti.

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