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il tempo non è un mezzo


mio

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intanto voglio precisare che non voglio discutere sul tempo nel senso di cronologia, ieri, oggi, domani.....ma sull'utilizzo che noi facciamo del tempo come mezzo...

mi spiego....per imparare una materia universitaria ho bisogno di tempo...il tempo è un mezzo

se voglio il fisico scolpito, devo allenarmi, è necessito di nuovo di tempo...

ma se voglio un mutamento è necessario applicare il tempo come mezzo?

fumo e voglio smettere di fumare....devo entrare nel concetto di tempo come mezzo o il farlo altro non è che un modo per imbrogliare me stesso...

fumo , non fumare è l'opposto di cio che sono, quello che desidero, cio che non è....che funzione a il tempo in tutto cio? Nessuna! Se penso al tempo come mezzo, tutto nasce dalla mia indecisione, dal mio nascosto non voler smettere ora, è rimandare....non trovate?

l'unico modo che non è un modo, è farlo....pensare di farlo è tempo....il tempo è fuga....

ma voglio approfondire l'argomento per integrarlo all'utilizzo della memoria....

La memoria , il contenuto , è l'insieme di emozioni, cultura, fatti, esperienze vissute....su questo concordiamo? Quello che chiamiamo "io" con una parte coscia e una a noi ignota detta incoscia....

E' un immagine che cresce , prende forma e vive grazie al tempo...

è cio che unisce il tempo trascorso, è quello che vi da un senso, praticamente esiste solo perchè il tempo vi da continuità...

come si muove? ha solo due movimenti che poi sono essenzialemte uno...

il ricordo....e la proiezione....il primo è il richiamare alla mente il passato...il secondo è immaginare il futuro nell'unico modo possibile , ossia modificando il passato, così che nascono, le paure e le speranze...

il suo intento però è quasi sempre cercare sicurezza, esistere, e per esistere deve proiettare in avanti se stesso modificato.....

torniamo all'esempio del fumo....il corpo si compiace del gesto, il contenuto "l'io", per sua formazione, sa che non dovrebbe è per sua sicurezza crea il fine "non fumare" l'opposto, cio che non è...perchè io fumo. Dire che con il tempo ridurrò e smettero, o che smettero dopo le feste è l'utilizzo dell'io che fa del tempo per continuare a fumare....giustificandosi...ma nel mezzo nel tempo io "fumo"...o continuità,,,,,

c'è solo una possibile trasformazione....quella che non prevede nemmeno il concetto di tempo....adesso..dov'è l'io non essendo tempo non ha diritto e possibilità di parola.

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intanto voglio precisare che non voglio discutere sul tempo nel senso di cronologia, ieri, oggi, domani.....ma sull'utilizzo che noi facciamo del tempo come mezzo...

Mi sembra che ci sia qui una notevole restrizione del tema. D'accordo che tu intendi limitarti all'uso[utilizzo] che facciamo del tempo, ma anche in questo caso ti limiti ad uno specifico modo di manipolarlo.

"...il suo intento pero' e' quasi sempre cercare sicurezza , e per esistere deve proiettare in avanti se stesso modificato...

Vorresti sviluppare questo tuo pensiero? ed il modificarsi nel tempo e' sempre necessario?

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Mi sembra che ci sia qui una notevole restrizione del tema. D'accordo che tu intendi limitarti all'uso[utilizzo] che facciamo del tempo, ma anche in questo caso ti limiti ad uno specifico modo di manipolarlo.

"...il suo intento pero' e' quasi sempre cercare sicurezza , e per esistere deve proiettare in avanti se stesso modificato...Vorresti sviluppare questo tuo pensiero? ed il modificarsi nel tempo e' sempre necessario?

allora...

ho limitato il tema, perchè c'è differenza tra tempo cronologico e tempo psicologico...e io volevo parlare di quello psicologico, di quel tempo che creiamo mentalmente per raggiungere lo scopo.

il cronologico è mera misurazione....è necessario per organizzare eventi e la vita stessa....

c'è la tecnica....se voglio imparare il latino ci vorrà del tempo....ma è tempo cronologico...e la distanza che c'è tra la mia non conoscenza e la conoscenza...

tu mi chiedi di sviluppare il pensiero qui sopracitato....ok!

è chiaro però, prima di affrontare questo, la natura del "io"....che è tempo.

nasciamo impariamo alcune cose, facciamo esperienze, soffriamo, gioiamo,,,,,tutto accade attimo dopo attimo....è con lo scorrere di questi attimi si forma "l'io" l'idea di se,,,,che accresce esperienza dopo esperienza...ricordo dopo ricordo...

ora cos'è l'io se non il legame..ossia l'idea che fa continuità agli attimi....l'io senza il suo contenuto non esiste....l'io può muoversi solo all'interno del suo campo, di se stesso.....guardare in avanti non è possibile e si sente insicuro, l'ignoto è terrorizzante per l'io...allora cosa fa..crea un futuro , partendo dalle immagini, ricordi a sua disposizione modificandoli, creando obbiettivi, scopi e speranze....questo è il movimento dell'io....l'io è tempo.

cosa accade vogliamo cambiare....

ho fatto l'esempio del fumo..ma potremmo usare la rabbia....

l'io non conosce la rabbia se non come immagini di essa, la rabbia quando è, è adesso, li dove l'io non ha accesso...l'io si muove nel suo campo, conosce l'immagine della rabbia non la sua realtà...allora cosa fa...crea il fututo, ossia "devo non arrabbiarmi più"....

cosa accade a questo punto....? Lo proietta nel tempo....diciamo "cambierò"....questo lasso del tempo tra l'adesso e quando cambierò però è un lasso di tempo in cui la rabbia continua...e continuerà sempre se è dell'io la spinta....l'io deve capire che non può nulla nei confronti del presente...non è il suo campo!

allora cosa fare? Bhè non è questa una domanda dell'io.....quando vede se stesso l'io si quieta, stoppa gli scopi....è possibile osservarsi nel presente...senza però che ci sia "l'io" osservatore, perchè quando c'è il presente è già passato...

bene nel presente immediato l'io tace...vedi la rabbia..la osservi la vivi...se inizi a pensare "deve cessare" bene hai risvegliato la macchina del tempo...hai ricreato lo scopo....devi vedere che tutto cio è un moto dell'io.....non pensi a nulla c'è rabbia....senza io non ci può essere rabbia, l'io è lo start della rabbia,,,,

se l'io muore la rabbia lo segue....la rabbia è la reazione dell'io nel presente...è una sua perdita di controllo...è il conflitto tra l'io è il presente....

cosa accade dunque ...dimmelo tu? Solo osservando la cosa supererai i moti dell'io...se lo dico io lo accresco...con il sapere o credere o non credere....

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Son dello stesso parere... il tempo NON sistema le cose,

però credo che a volte sia necessario sedersi un pò senza che sia tempo perso.

Ok dunque a evitare il "domani smetto" ma non temere neanche di prendersi il proprio tempo.

Ora devo scappare ma tornerò ad approfondire meglio questo concetto.

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Son dello stesso parere... il tempo NON sistema le cose,

però credo che a volte sia necessario sedersi un pò senza che sia tempo perso.

Ok dunque a evitare il "domani smetto" ma non temere neanche di prendersi il proprio tempo.

Ora devo scappare ma tornerò ad approfondire meglio questo concetto.

il tuo dialogare è musica....attendo con gioia....

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il tuo dialogare è musica....attendo con gioia....

:huh:

Dicevo....

Son dello stesso parere... il tempo NON sistema le cose,

però credo che a volte sia necessario sedersi un pò senza che sia tempo perso.

Ok dunque a evitare il "domani smetto" ma non temere neanche di prendersi il proprio tempo.

Ora devo scappare ma tornerò ad approfondire meglio questo concetto.

nel senso che secondo me tutto parte dal fatto che le situazioni difficili le si vorrebbe sempre semplificare e uno dei tanti modi per farlo è proprio quello di allegerire l'azione trasformandola in proposito... non è azione ma quasi, sempre meglio di niente... fa sentire meno in colpa.. ma... è solo un auto-inganno.

Allora perchè non prendere coscienza del fatto che al momento non ci si sente in grado di agire...?

per lo meno non ci si inganna...

e in fin dei conti quel tempo di "inattività" probabilmente sarà equiparabile al tempo trascorso a prendersi in giro.

Metto inattività tra virgolette perchè nel momento in cui si presenta è quella a tutti gli effetti, poco da dire..

ma dopo...

dopo ci si accorge quanto quel termine era inappropriato...

non era inattività,

era guardare in faccia la X, scrutarla (scrutarsi), conoscerla (conoscersi)....

Conclusioni:

domani smetto è: mi illudo di non perder tempo perchè domani è solo tra 24 ore

mi fermo è: ok... ci vorrà del tempo

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:huh:

Dicevo....

nel senso che secondo me tutto parte dal fatto che le situazioni difficili le si vorrebbe sempre semplificare e uno dei tanti modi per farlo è proprio quello di allegerire l'azione trasformandola in proposito... non è azione ma quasi, sempre meglio di niente... fa sentire meno in colpa.. ma... è solo un auto-inganno.

Allora perchè non prendere coscienza del fatto che al momento non ci si sente in grado di agire...?

per lo meno non ci si inganna...

e in fin dei conti quel tempo di "inattività" probabilmente sarà equiparabile al tempo trascorso a prendersi in giro.

Metto inattività tra virgolette perchè nel momento in cui si presenta è quella a tutti gli effetti, poco da dire..

ma dopo...

dopo ci si accorge quanto quel termine era inappropriato...

non era inattività,

era guardare in faccia la X, scrutarla (scrutarsi), conoscerla (conoscersi)....

Conclusioni:

domani smetto è: mi illudo di non perder tempo perchè domani è solo tra 24 ore

mi fermo è: ok... ci vorrà del tempo

un'ottiimo primo passo...davvero.....complimenti!

non è inattivita ma capire un po di se....da li poi----si va avanti

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  • 4 weeks later...
intanto voglio precisare che non voglio discutere sul tempo nel senso di cronologia, ieri, oggi, domani.....ma sull'utilizzo che noi facciamo del tempo come mezzo...

mi spiego....per imparare una materia universitaria ho bisogno di tempo...il tempo è un mezzo

se voglio il fisico scolpito, devo allenarmi, è necessito di nuovo di tempo...

ma se voglio un mutamento è necessario applicare il tempo come mezzo?

fumo e voglio smettere di fumare....devo entrare nel concetto di tempo come mezzo o il farlo altro non è che un modo per imbrogliare me stesso...

fumo , non fumare è l'opposto di cio che sono, quello che desidero, cio che non è....che funzione a il tempo in tutto cio? Nessuna! Se penso al tempo come mezzo, tutto nasce dalla mia indecisione, dal mio nascosto non voler smettere ora, è rimandare....non trovate?

l'unico modo che non è un modo, è farlo....pensare di farlo è tempo....il tempo è fuga....

ma voglio approfondire l'argomento per integrarlo all'utilizzo della memoria....

La memoria , il contenuto , è l'insieme di emozioni, cultura, fatti, esperienze vissute....su questo concordiamo? Quello che chiamiamo "io" con una parte coscia e una a noi ignota detta incoscia....

E' un immagine che cresce , prende forma e vive grazie al tempo...

è cio che unisce il tempo trascorso, è quello che vi da un senso, praticamente esiste solo perchè il tempo vi da continuità...

come si muove? ha solo due movimenti che poi sono essenzialemte uno...

il ricordo....e la proiezione....il primo è il richiamare alla mente il passato...il secondo è immaginare il futuro nell'unico modo possibile , ossia modificando il passato, così che nascono, le paure e le speranze...

il suo intento però è quasi sempre cercare sicurezza, esistere, e per esistere deve proiettare in avanti se stesso modificato.....

torniamo all'esempio del fumo....il corpo si compiace del gesto, il contenuto "l'io", per sua formazione, sa che non dovrebbe è per sua sicurezza crea il fine "non fumare" l'opposto, cio che non è...perchè io fumo. Dire che con il tempo ridurrò e smettero, o che smettero dopo le feste è l'utilizzo dell'io che fa del tempo per continuare a fumare....giustificandosi...ma nel mezzo nel tempo io "fumo"...o continuità,,,,,

c'è solo una possibile trasformazione....quella che non prevede nemmeno il concetto di tempo....adesso..dov'è l'io non essendo tempo non ha diritto e possibilità di parola.

ci ho messo un po'!!

confesso l'ho dovuto rileggere due volte per afferrare il concetto. :D:

" Se vuoi fare davvero qualcosa lo fai! Non aspetti di essere in punto di morte! "

sacrosanto il fatto di utilizzo del tempo come giustificativo di un'incapacità, o di falsa volontà di applicare un cambiamento.

ci vedo anche una forma di conflitto morale legato al ciò che posso e ciò voglio, il "vorrei ma non posso"

molte delle immagini ed esperienze che hanno costruito l'io sono indirette, non vissute in prima persona, ma trasmesse ed assimilate dall'esterno.

un giorno me ne andrò, lascierò tutto, questo inutile continuo insulso paese civile, e mi trasferirò dove posso vivere con meno affanno.

dove potrò godere la mancanza del progresso e della schiavitù della società moderna.

tutto questo non mi serve, mi ammazzo il corpo e l'anima allontanandomi dalla tranquillità di una vita serena.

chi non lo ha mai pensato?

io almeno un milione di volte.

e non c'è niente che mi impedisca, ne economicamente ne per situazione famigliare o lavirativa, di poterlo fare.

ma come smettere di fumare il mio un giorno me ne andrò, è il giustificativo di una mancanza di decisione.

il mio io con le sue esperienze mi lega a ciò che sono, e siccome molte delle sue esperienze provengono dalla società, mi lega alla società cui appartengo.

per mio:

"Una cosa è conoscere il sentiero giusto..un'altra è imboccarlo.." :D:

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"Una cosa è conoscere il sentiero giusto..un'altra è imboccarlo.." :D:

Sono felice che qualcuno abbia letto questo dopo tempo :D:

conoscere il sentiero giusto.....uhmm è mai possibile....

il sentiero giusto è il sentiero che hai difronte, essere quel sentiero è essere....cercarne un altro è non essere, comunque e sempre...

io non conosco il mio sentiero...semplicemente e umilmente lo sono, sia quando esso è amore, sia quando esso è sofferenza....e me lo godo sempre e comunque più che posso attimo dopo attimo...

grazie comunque....sarà un piacere "imparare" te con sbambi e comunioni ...

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è chiaro però, prima di affrontare questo, la natura del "io"....che è tempo.

nasciamo impariamo alcune cose, facciamo esperienze, soffriamo, gioiamo,,,,,tutto accade attimo dopo attimo....è con lo scorrere di questi attimi si forma "l'io" l'idea di se,,,,che accresce esperienza dopo esperienza...ricordo dopo ricordo...

ora cos'è l'io se non il legame..ossia l'idea che fa continuità agli attimi....l'io senza il suo contenuto non esiste....l'io può muoversi solo all'interno del suo campo, di se stesso.....guardare in avanti non è possibile e si sente insicuro, l'ignoto è terrorizzante per l'io...allora cosa fa..crea un futuro , partendo dalle immagini, ricordi a sua disposizione modificandoli, creando obbiettivi, scopi e speranze....questo è il movimento dell'io....l'io è tempo.

Direi che l'io potrebbe svilupparsi senza la nozione di un tempo, e non tutte le etnie umane gli danno egualmente valore, e pure il significato e modo d'usarlo sono cambiati nel corso della storia.

Il tempo e' un'istituzione delle societa' umane per farle funzionare meglio e permetterne l'organizzazione. E' un fatto che l'uso del tempo viene insegnato dalla prima infanzia, ed e' pure un fatto che memoria ed organizzazione temporale sono i primi a logorarsi con la vecchiaia.

Il contenuto dell'io e' formato secondo me da esperienze che non necessitano continuita' temporale, e si puo' pure comprenderlo indipendentemente da una sequenza temporale.

In altre parole: il tempo piuttosto che bisogno psicologico lo interpreterei come istituzione a vantaggio della societa' ed il progresso.

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Direi che l'io potrebbe svilupparsi senza la nozione di un tempo, e non tutte le etnie umane gli danno egualmente valore, e pure il significato e modo d'usarlo sono cambiati nel corso della storia.

Il tempo e' un'istituzione delle societa' umane per farle funzionare meglio e permetterne l'organizzazione. E' un fatto che l'uso del tempo viene insegnato dalla prima infanzia, ed e' pure un fatto che memoria ed organizzazione temporale sono i primi a logorarsi con la vecchiaia.

Il contenuto dell'io e' formato secondo me da esperienze che non necessitano continuita' temporale, e si puo' pure comprenderlo indipendentemente da una sequenza temporale.

In altre parole: il tempo piuttosto che bisogno psicologico lo interpreterei come istituzione a vantaggio della societa' ed il progresso.

Io è tempo....

il tempo come mezzo è mera illusione.

ho fai o non fai, il tempo per non fare e fare e viceversa....

per il resto posso essere d'accordo...

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io non conosco il mio sentiero...semplicemente e umilmente lo sono, sia quando esso è amore, sia quando esso è sofferenza....e me lo godo sempre e comunque più che posso attimo dopo attimo...

:air_kiss:

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Sono felice che qualcuno abbia letto questo dopo tempo :rolleyes:

conoscere il sentiero giusto.....uhmm è mai possibile....

il sentiero giusto è il sentiero che hai difronte, essere quel sentiero è essere....cercarne un altro è non essere, comunque e sempre...

non potrebbe sembrare come non volontà di cambiare?

o meglio evitare una scelta? un sentiero può presentare una svolta.

io non conosco il mio sentiero...semplicemente e umilmente lo sono, sia quando esso è amore, sia quando esso è sofferenza....e me lo godo sempre e comunque più che posso attimo dopo attimo...

penso di poter affermare la stessa cosa, ma il mio sentiero di oggi e ben lungi da quello di un anno fa o cinque o dieci, ed ogni istante trascorso è stato il giusto sentiero, quello che ero e sono, ma con l'illusione (probabilmente) di uscire dal tracciato per crearne un'altro.

grazie comunque....sarà un piacere "imparare" te con sbambi e comunioni ...

??????

qui mi devi chiarire, perdonami ma non comprendo.

è già un impegno starvi dietro, non ho il vostro calibro culturale, quindi scusate qualche strafalcioneria, ma non aspetterò più tempo per cambiare, voglio imparare e quindi sono qui!!!

ah! "Una cosa è conoscere il sentiero giusto..un'altra è imboccarlo.." : l'oracolo che parla a Neo.(matrix)

nessuna presunzione solo una citazione, pardon.

grazie ragazzi veramente.

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Sono felice che qualcuno abbia letto questo dopo tempo :rolleyes:

conoscere il sentiero giusto.....uhmm è mai possibile....

il sentiero giusto è il sentiero che hai difronte, essere quel sentiero è essere....cercarne un altro è non essere, comunque e sempre...

non potrebbe sembrare come non volontà di cambiare?

o meglio evitare una scelta? un sentiero può presentare una svolta.

io non conosco il mio sentiero...semplicemente e umilmente lo sono, sia quando esso è amore, sia quando esso è sofferenza....e me lo godo sempre e comunque più che posso attimo dopo attimo...

penso di poter affermare la stessa cosa, ma il mio sentiero di oggi e ben lungi da quello di un anno fa o cinque o dieci, ed ogni istante trascorso è stato il giusto sentiero, quello che ero e sono, ma con l'illusione (probabilmente) di uscire dal tracciato per crearne un'altro.

grazie comunque....sarà un piacere "imparare" te con sbambi e comunioni ...

??????

qui mi devi chiarire, perdonami ma non comprendo.

è già un impegno starvi dietro, non ho il vostro calibro culturale, quindi scusate qualche strafalcioneria, ma non aspetterò più tempo per cambiare, voglio imparare e quindi sono qui!!!

ah! "Una cosa è conoscere il sentiero giusto..un'altra è imboccarlo.." : l'oracolo che parla a Neo.(matrix)

nessuna presunzione solo una citazione, pardon.

grazie ragazzi veramente.

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[/color]??????

qui mi devi chiarire, perdonami ma non comprendo.

è già un impegno starvi dietro, non ho il vostro calibro culturale, quindi scusate qualche strafalcioneria, ma non aspetterò più tempo per cambiare, voglio imparare e quindi sono qui!!!

ah! "Una cosa è conoscere il sentiero giusto..un'altra è imboccarlo.." : l'oracolo che parla a Neo.(matrix)

nessuna presunzione solo una citazione, pardon.

grazie ragazzi veramente.

calibro culturale......?? Magari per averlo meno del mio dovresti aver fatto solo le medie..... :wacko: e non credo che comunque sarebbe un problema...

all'ora la frase che riporti può avere , come al solito, diverse interpretazioni.....

il termine "sentiero" può infatti significare sia la "retta via" intendere quindi un "come" affrontare la vita oppure "far si che la nostra vita sia in un certo modo"....

ora far si che la vita sia in certo modo vuol dire che noi sappiamo già che c'è un Dio o altro e sappiamo che c'è già un modo per raggiungerlo...il che, almeno per me, è assurdo e lo definisco superstizione.....è insoma credere, il che non è diverso da una qualsiasi forma religiosa sia essa cristianesimo che altro....non trovi?....Se sai già, e noi non sappiamo tutt'al più ci possiamo illudere di sapere, la ricerca è finita....ma credo che cio sia assolutamente falso....

oppure si può intendere il come affrontare la vita, la propria vita, l'attimo che stai passando adesso e gli attimi che verranno....

io posso sapere che devo viverlo totalmente, che devo essere un tutt'uno con esso, e molte altre cose , ma anche qui, saperlo per averlo letto non cambia nulla, è sempre un credere superstizioso.....

io dico che solo la comprensione del nostro "funzionamento" può chiarire la situazione....fare una cosa che può essere corretta solo perchè indotti da altri non cambia nulla, o meglio cambierà la qualità della nostra vita, ma non ti porterà mai a vivere "la verità"....

comprendere cio che sei, come funzioni, implica una grossa forza, ma non puoi indurla, capita, e a te forse sta capitando visto che hai questo ardore nel comprendere la vita.....lo si sente!...

La nostra vita è quella che è, ricca o povera, agitata o quieta, interessante o noiosa, e noi siamo quello che siamo, egoisti, ambiziosi, violenti, possessivi, ecc....vedere cio senza dire "è sbagliato!" è incominciare a vedersi....qualcuno , a me molto caro diceva "osservarsi senza giudicarsi, attimo per attimo"....e credo che sia l'unico modo per intraprendere seriamente la nostra conoscenza....

mi insultano, cosa accade, come reagisco perchè??? Il che non implica una cosa giusta o una sbagliata, ma la mera osservazione di quello che è...

non ti preoccupare di disturbare o chiedere io , o tanto tempo e voglia di fare un po' di questo sentiero con chiunque desideri un po' di compagnia perchè lo vede o meglio ancora non sa dov'è....

:rolleyes:

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.......La nostra vita è quella che è, ricca o povera, agitata o quieta, interessante o noiosa, e noi siamo quello che siamo, egoisti, ambiziosi, violenti, possessivi, ecc....vedere cio senza dire "è sbagliato!" è incominciare a vedersi....qualcuno , a me molto caro diceva "osservarsi senza giudicarsi, attimo per attimo"....e credo che sia l'unico modo per intraprendere seriamente la nostra conoscenza....

Giustissimo cio' che dici sull'introspezione, d'altra parte non possiamo fare a meno di vedere noi stessi in funzione di quelli altri che influiscono sulla nostra identita'. Cioe' comprendere la nostra unicita' come strettamente legata alle persone significative nel nostro ambiente di vita.

Inoltre vorrei proporre che l'introspezione non avra' valore se non seguita da eventuale maturazione e crescita nel nostro comportamento.

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Giustissimo cio' che dici sull'introspezione, d'altra parte non possiamo fare a meno di vedere noi stessi in funzione di quelli altri che influiscono sulla nostra identita'. Cioe' comprendere la nostra unicita' come strettamente legata alle persone significative nel nostro ambiente di vita.

Inoltre vorrei proporre che l'introspezione non avra' valore se non seguita da eventuale maturazione e crescita nel nostro comportamento.

concordo con quanto dici....

una volta alla domanda "chi sono?" mi sono risposto che alla fine essenzialmente altro non sono che il rapporto che c'è tra me e il mio resto....

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La nostra vita è quella che è, ricca o povera, agitata o quieta, interessante o noiosa, e noi siamo quello che siamo, egoisti, ambiziosi, violenti, possessivi, ecc....vedere cio senza dire "è sbagliato!" è incominciare a vedersi....qualcuno , a me molto caro diceva "osservarsi senza giudicarsi, attimo per attimo"....e credo che sia l'unico modo per intraprendere seriamente la nostra conoscenza....

condivido pienamente:

preso come start line, minchia quanta strada da fare!!! :;):

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  • 2 weeks later...

Il tempo non esiste,e quando lo faccio esistere e'x scappare da me stessa,appunto xche' i cambiamenti mi fanno paura, mettono ansia.C vuole costanza,pazienza ,coraggio e tante altre cose x cambiare.Bisogna lascarsi andare a se stessi e questo n e' facile xche' il progresso non ce lo ha permesso.Tutto questo poi a discapito degli uomini e questo e' anche un fatto del xchè le donne vivono d +. Un uomo NON e' uomo se manifesta i suoi sentimenti,se piange,se fa vedere la propria "DEBOLEZZA".Un uomo deve essere forte sempre e cmq! Le donne invece possono manifestare + naturalmente xche' sono "DEBOLI".

Quanto + manifesto cio' che provo dentro ,tanto faccio ritorno al "mio" ( :D: )vero io.

Sono io che decido quanto lasciarmi andare e come, il tempo non conta.Ogni gg scopro cose nuove d me stessa xche' mi ascolto.

L'altro gg stavo andando in motorino e pensavo al mio cambiamento,pensando che l'eta' e' stata fondamentale e invece ho capito che era una fuga pensarlo.

E come dice la Letizietto........Spero d essermi stata spiegata...;-)...............o era la Sconsi?...umh....mi vengono i dubbi! :D:

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  • 3 months later...
Il tempo non esiste,e quando lo faccio esistere e'x scappare da me stessa,appunto xche' i cambiamenti mi fanno paura, mettono ansia.C vuole costanza,pazienza ,coraggio e tante altre cose x cambiare.Bisogna lascarsi andare a se stessi e questo n e' facile xche' il progresso non ce lo ha permesso.Tutto questo poi a discapito degli uomini e questo e' anche un fatto del xchè le donne vivono d +. Un uomo NON e' uomo se manifesta i suoi sentimenti,se piange,se fa vedere la propria "DEBOLEZZA".Un uomo deve essere forte sempre e cmq! Le donne invece possono manifestare + naturalmente xche' sono "DEBOLI".

Quanto + manifesto cio' che provo dentro ,tanto faccio ritorno al "mio" ( :;): )vero io.

Sono io che decido quanto lasciarmi andare e come, il tempo non conta.Ogni gg scopro cose nuove d me stessa xche' mi ascolto.

L'altro gg stavo andando in motorino e pensavo al mio cambiamento,pensando che l'eta' e' stata fondamentale e invece ho capito che era una fuga pensarlo.

E come dice la Letizietto........Spero d essermi stata spiegata...;-)...............o era la Sconsi?...umh....mi vengono i dubbi! :Confused:

il tempo non esiste? Oppure possiamo dire che il tempo , inteso come tempo psicologico, è un pensiero...

è il pensiero che misura la distanza tra cio che è (e dunque siamo) da cio che un 'altro pensiero (cioò che definisci Vero io) vorrebbe fosse....

dunque cosa è questa fuga che spesso citi....?

per me ogni pensiero che non sia atto al superamento di un ostacolo o di una problematica tecnica presente è sempre una fuga,,,,

:icon_surprised:

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