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e se l'irreparabile vuole essere riparato?


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descrivo rapidamente la mia situazione: 18 anni e da 2 anni i miei genitori non vivono + insieme (con mia grande liberazione).

Ogni santo giorno ricordo che la mia infanzia è stata solo offese,liti,botte ecc...ecc... (sia tra di loro, sia con me in mezzo).

Mio padre ha fatto cose che dal mio punto di vista non possono essere perdonate e per di più ripetutamente (da quando erano giovani a continuare x 20-30 anni); oltretutto ha una "spiccata" ignoranza, maschilismo e mentalità da ultra60enne degli anni 40 (pensiero padre-padrone con moglie e figli, donna a casa a fare le pulizie e non fare le domande...).

Insomma quando 2 anni fa ha preso la sua strada x me è stata una grande liberazione (sia perchè finalmente la smetteva di prendere in giro, sia perchè ritengo non abbia quel qualcosa che si possa definire amore, sia perchè per me non è in grado nè di amare una moglie, nè forse dei figli...perchè amare significa anche prendersi le proprie resonsabilità ed usare i giusti modi e una dose di umanità mai conosciuta).

Di punto in bianco la notizia che potrebbe tornare : come tante volte mia madre disposta come fosse un'adolescente di 15 anni a perdonare l'ennesimo tradimento; il suo carattere da padre-marito-padrone; il suo "non affetto"...insomma tutto pur di non starsene da sola ad aspettare la vecchiaia...perchè purtroppo lei è così....è credente e ritiene che dopo un matrimonio - anche finito - non bisogna conoscere altre persone - vita sociale uguale a 0 (da sempre) sicuramente condizionato dalla mentalità impressa da anni di carattere di mio padre.

Risultato? 2 anni di disperazione (quando io non vedo alcun motivo x cui bisogna piangere x un uomo del genere a 50 anni) e appena lui ha detto "beh forse ho fatto l'ennesima cavolata" pronta a far finta che nulla sia accaduto proprio come una cagnolina abbandonata scodinzola come nulla fosse accaduto se dopo 3 settimane il padrone torna (per farsi leccare la mano e non x altro).

Il punto è questo....ormai a mia madre ci ho rinunciato. Per me è stata traviata da anni di questo matrimonio (umanamente non tale); si è dimenticata delle gioie vere della vita; ed è rimasta intrappolata nella sua solitudine.

Ora se lei è disposta ad aprire le porte dopo 2 anne e non c'è santo che tenga io non posso scegliere x lei ( ma sono sicuro che tempo qualche mese e ci risaremo come è sempre stato)....ormai è solo una donna esaurita, senza affetti e si accontenta anche dell'affetto di un "padrone" anziche di una persona umana.

Detto questo io da 1 anno e mezzo a sta parte avevo tolto ogni ponte con mio padre (come d'altro canto aveva fatto mia madre già 6 mesi prima). Sono rimasto spiazzato....le mie litigate avute con mio padre (magari anche x difendere mia madre o me stesso) me le ricordo ancora, il rancore verso mio padre ce l'ho sempre forte (perchè innumerevoli sono le cose di cui una persona non si può far perdonare facilmente e che lui ha commesso) e sicuramente non sono pronto a riaverlo in casa come nulla fosse successo (perchè questa è l'abitudine che ha avuto sempre mia madre anche dopo le più grandi mazziate psicologiche e fisiche ricevute) dopo 1 anno e mezzo che mi ero abituato all'idea che non facesse + parte della mia vita.

Ora non so davvero che fare...se accadesse (ancora qualche speranza che alla fine lui desisti - perchè in fondo qualche donna in giro ce l'ha- ce l'ho) io non riuscirei a gestire la tensione ogni giorno.

Ed ora devo prepararmi all'ultimo anno di liceo; sto giusto iniziando gli studi x gli esami di riparazione.

Ritrovarmelo in casa già tra qualche settimana/mese o nel cordo del prossimo anno sarebbe una catastrofe;

d'altro canto fuori di casa non saprei come permettermi di vivere: la scuola? dove andrei a vivere? sotto i portici? potrei chiedere qualcosa al comune o sarebbe inutile? non avrei nemmeno molto tempo x lavorare soprattutto x i primi mesi...avrei comunque spesi ingenti x la scuola da affrontare (libri, gita a Praga x metà già pagata).

Insomma, mi sta assalendo il dubbio che x l'ennesima volta la vita mi stia tirando l'ennesimo tiro mancino; che i miei ritornino nel loro rapporto di non amore (x quanto?2 mesi? 5 mesi? 1 anno e ricominciare da capo....ma x la mia vita non ho tempo d'aspettare) e che io rimanga fregato x il loro quanto mai instabile e mi ritrovi a dover scegliere addirittura tra la mia vita e la loro.

Per tanti motivi ho allentato anche diverse amicizie che mi avrebbero potuto dare una mano e forse un tetto; ad oggi non ho nè una ragazza su cui contare; nè tanto meno amicizie forti come quelle di qualche anno indietro (anche se piano piano sto provando a rifarmele con la nuova classe in cui sono capitato nell'ultimo anno trascorso e con un nuovo giro d'amicizie oltre una manciata di vecchie e forti mantenute).

In casa non ci rimango. La presenza di mio padre ha già influito fin troppo sulla mia persona: sì sono spiritoso, sensiible, dolce romantico (e non di certo freddo e insensibile come lui), ma soprattutto negli ultimi anni ho percepito un cambiamento in me che m'ha resto meno loquace e + arrabbiato nei confronti delle persone.

Non intendo distruggere quel po' che mi è rimasto, come ho fatto in passato x i suoi modi e ogni decisione da prendere mi sembra quasi surreale.

Possibile che una notizia in una giornata di sole possa sconvolgere così tanto la vita ad un 18enne?

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descrivo rapidamente la mia situazione: 18 anni e da 2 anni i miei genitori non vivono + insieme (con mia grande liberazione).

Ogni santo giorno ricordo che la mia infanzia è stata solo offese,liti,botte ecc...ecc... (sia tra di loro, sia con me in mezzo).

Mio padre ha fatto cose che dal mio punto di vista non possono essere perdonate e per di più ripetutamente (da quando erano giovani a continuare x 20-30 anni); oltretutto ha una "spiccata" ignoranza, maschilismo e mentalità da ultra60enne degli anni 40 (pensiero padre-padrone con moglie e figli, donna a casa a fare le pulizie e non fare le domande...).

Insomma quando 2 anni fa ha preso la sua strada x me è stata una grande liberazione (sia perchè finalmente la smetteva di prendere in giro, sia perchè ritengo non abbia quel qualcosa che si possa definire amore, sia perchè per me non è in grado nè di amare una moglie, nè forse dei figli...perchè amare significa anche prendersi le proprie resonsabilità ed usare i giusti modi e una dose di umanità mai conosciuta).

Di punto in bianco la notizia che potrebbe tornare : come tante volte mia madre disposta come fosse un'adolescente di 15 anni a perdonare l'ennesimo tradimento; il suo carattere da padre-marito-padrone; il suo "non affetto"...insomma tutto pur di non starsene da sola ad aspettare la vecchiaia...perchè purtroppo lei è così....è credente e ritiene che dopo un matrimonio - anche finito - non bisogna conoscere altre persone - vita sociale uguale a 0 (da sempre) sicuramente condizionato dalla mentalità impressa da anni di carattere di mio padre.

Risultato? 2 anni di disperazione (quando io non vedo alcun motivo x cui bisogna piangere x un uomo del genere a 50 anni) e appena lui ha detto "beh forse ho fatto l'ennesima cavolata" pronta a far finta che nulla sia accaduto proprio come una cagnolina abbandonata scodinzola come nulla fosse accaduto se dopo 3 settimane il padrone torna (per farsi leccare la mano e non x altro).

wow , forse tuo padre e' fratello al mio!!! (ei fu')

Il punto è questo....ormai a mia madre ci ho rinunciato. Per me è stata traviata da anni di questo matrimonio (umanamente non tale); si è dimenticata delle gioie vere della vita; ed è rimasta intrappolata nella sua solitudine.

Ora se lei è disposta ad aprire le porte dopo 2 anne e non c'è santo che tenga io non posso scegliere x lei ( ma sono sicuro che tempo qualche mese e ci risaremo come è sempre stato)....ormai è solo una donna esaurita, senza affetti e si accontenta anche dell'affetto di un "padrone" anziche di una persona umana.

Detto questo io da 1 anno e mezzo a sta parte avevo tolto ogni ponte con mio padre (come d'altro canto aveva fatto mia madre già 6 mesi prima). Sono rimasto spiazzato....le mie litigate avute con mio padre (magari anche x difendere mia madre o me stesso) me le ricordo ancora, il rancore verso mio padre ce l'ho sempre forte (perchè innumerevoli sono le cose di cui una persona non si può far perdonare facilmente e che lui ha commesso) e sicuramente non sono pronto a riaverlo in casa come nulla fosse successo (perchè questa è l'abitudine che ha avuto sempre mia madre anche dopo le più grandi mazziate psicologiche e fisiche ricevute) dopo 1 anno e mezzo che mi ero abituato all'idea che non facesse + parte della mia vita.

Ora non so davvero che fare...se accadesse (ancora qualche speranza che alla fine lui desisti - perchè in fondo qualche donna in giro ce l'ha- ce l'ho) io non riuscirei a gestire la tensione ogni giorno.

Ed ora devo prepararmi all'ultimo anno di liceo; sto giusto iniziando gli studi x gli esami di riparazione.

Ritrovarmelo in casa già tra qualche settimana/mese o nel cordo del prossimo anno sarebbe una catastrofe;

d'altro canto fuori di casa non saprei come permettermi di vivere: la scuola? dove andrei a vivere? sotto i portici? potrei chiedere qualcosa al comune o sarebbe inutile? non avrei nemmeno molto tempo x lavorare soprattutto x i primi mesi...avrei comunque spesi ingenti x la scuola da affrontare (libri, gita a Praga x metà già pagata).

Insomma, mi sta assalendo il dubbio che x l'ennesima volta la vita mi stia tirando l'ennesimo tiro mancino; che i miei ritornino nel loro rapporto di non amore (x quanto?2 mesi? 5 mesi? 1 anno e ricominciare da capo....ma x la mia vita non ho tempo d'aspettare) e che io rimanga fregato x il loro quanto mai instabile e mi ritrovi a dover scegliere addirittura tra la mia vita e la loro.

Per tanti motivi ho allentato anche diverse amicizie che mi avrebbero potuto dare una mano e forse un tetto; ad oggi non ho nè una ragazza su cui contare; nè tanto meno amicizie forti come quelle di qualche anno indietro (anche se piano piano sto provando a rifarmele con la nuova classe in cui sono capitato nell'ultimo anno trascorso e con un nuovo giro d'amicizie oltre una manciata di vecchie e forti mantenute).

In casa non ci rimango. La presenza di mio padre ha già influito fin troppo sulla mia persona: sì sono spiritoso, sensiible, dolce romantico (e non di certo freddo e insensibile come lui), ma soprattutto negli ultimi anni ho percepito un cambiamento in me che m'ha resto meno loquace e + arrabbiato nei confronti delle persone.

Non intendo distruggere quel po' che mi è rimasto, come ho fatto in passato x i suoi modi e ogni decisione da prendere mi sembra quasi surreale.

Possibile che una notizia in una giornata di sole possa sconvolgere così tanto la vita ad un 18enne?

i consigli da darti son pochi ma uno e' preziosissimo, mai fidarsi degli amici e chicchesia .

postresti spiegare la situazione ai tuoi nonni (se son vivi) e cercare di convivere con loro?

qualunque cosa fai nn abbandonare mai la scuola e pensa al futuro.

buona fortuna

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Caro Marco, tu sei in un'eta' nella quale si e' tuttora dipendenti dai genitori da molti punti di vista. Per liberarti da questa dipendenza che descrivi nociva, dovresti secondo me fare ogni sforzo per raggiungere l'indipendenza economica, ed il migliore mezzo e' concentrandoti nelle tue mete future. Vedi se sei capace di allontanare i tuoi pensieri da una frustrante realta' vivendo il pensiero dei tuoi programmi futuri e facendo gli sforzi necessari per metterli in pratica, nel campo degli studi, e frequentando le persone che ti possono dare appoggio. Tex ricorda la possibilita' dei nonni che potrebbero eventualmente essere un'opzione.

E se "l'irreparabile vuole essere riparato" [da te stesso] un pezzo di strada l'hai gia' fatto.

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purtroppo niente nonni su cui poter fare affidamento.

E' impressionante come oggi un ragazzo di 18 anni non possa decidere del suo futuro senza rovinarsi drasticamente parte della vita.

E' poi c'è + di qualche politico che osa chiamarci bamboccioni.

Non ho altro da fare che come mi hai consigliato tu letizia pensi a me stesso, di concentrarmi x i miei obiettivi e continuare nel mio percorso x ricrearmi un ambiente sereno almeno al di fuori della mia famiglia (tutto sommato x fortuna nel corso della vita, spesso e volentieri, sono le presenze che vengono dal di fuori ad accompagnarti nei momenti sia + felici che negativi, quindi non mi resta altro da fare che coltivare e lasciare sempre in luce tali relazioni).

Spero davvero di riuscire a staccare davvero la spina dai miei pensieri perchè non raggiungere tale obiettivo almeno x settembre sarebbe davvero amareggiante ben sapendo che il tutto deriverebbe da una situazione + grande di me e non dipendente dalle mie capacità e il mio impegno.

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Leggendo i tuoi post mi dai l'impressione di persona intelligente e razionale, organizzato nel tuo pensiero e nell'analisi della situazione.

L'intuizione mi dice che ce la farai.

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