ilaria 0 Share Inserito: 5 agosto 2008 Ho finito di leggere "La verità su Bebè Donge", non è all'altezza de "L'uomo che guardava passare i treni" e nemmeno di "Pioggia nera", ma mi conferma dell'idea che questo scrittore riesca a scavare come una ruspa nell'anima umana.. Ottimo antidepressivo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Share Inserita: 11 agosto 2008 Davvero Ilaria? è un antidepressivo allora lo provo qualche info in più? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilaria 0 Autore Share Inserita: 21 agosto 2008 Davvero Ilaria?è un antidepressivo allora lo provo qualche info in più? Oh, dunque: Simenon,come si sa, è celebre soprattutto per le inchieste del commissario Maigret...ma io preferisco leggere i suoi romanzi. La tecnica narrativa è quella dell'inchiesta giudiziaria ma i "casi" sono investigati piuttosto sul piano psicologico: non si tratta di cogliere prove ed indizi ma di comprendere le motivazioni profonde di una vicenda umana...Infatti in questi romanzi l'indagine per risalire alla verità non viene raccontata dal punto di vista di chi amministra la giustizia, ma da quello di uno dei un personaggi coinvolti nella vicenda e spesso succede che la verità che questi ricostruisce stride con le sentenze emesse nei processi spesso fermi ai "fatti" senza interpretarli in profondità. L'ultimo romanzo che ho letto è La verità su Bebè Donge, (e scopro ora che,nel 1952, ne è stato tratto un film con Jean Gabin e Danielle Darrieux). Francois e Bebè Donge sono sposati da dieci anni. Lei è una signora elegante e compassata, stimata ed appezzata da tutti per fascino e grazia. "Nessuno, e tanto meno lui (il marito) avrebbe potuto neanche immaginare che una domenica d'estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell'essere immateriale e di squisita e vaporosa eleganza avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico." L'inchiesta giudiziaria si svolge parallelamente all'inchiesta privata condotta dalla vittima, Francois, che durante la degenza in ospedale e durante il processo avrà modo di ripensare ai dieci anni di vita con la moglie e rivedendo, in tal modo,sia lei che se stesso troverà le ragioni e le cause di un gesto solo apparentemente inspiegabile e condannabile. Ma per me lo scavo interiore è decisamente meglio riuscito ne L' uomo che guardava passare i treni..me lo consigliò il mio expsico presentandomi l'intreccio con pochissime parole : un tale di mezz'età,borghese dalla vita ineccepibile a un certo punto decide di deragliare dai binari:molla la famiglia, va con una prostituta, la uccide compiendo così il primo di una serie di ispiegabili delitti. Dice Kees Popinga:"Per quarant'anni mi sono annoiato. Per quarant'anni ho guardato la vita come quel poverello che col naso appiccicato alla vetrina di una pasticceria guarda gli altri mangiare dolci. Adesso so che i dolci sono di coloro che si danno da fare per prenderli".E, ancora .."Dunque, non sono né pazzo, né maniaco! Solo che a quarant'anni ho deciso di vivere come più mi garba senza curarmi delle convenzioni né delle leggi, perchè ho scoperto un pò tardi che nessuno le osserva e che finora sono stato gabbato". Sostanzialmente un metafora della paranoia e delle manie persecutorie...imperdibile.. L'effetto antidepressivo o liberatorio credo dipenda dal fatto che tutto quel nero nel quale ti immergi leggendo riceve un ordine, diviene comprensibile. Mentre il nero della depressione a volte assomiglia al nero in cui si dibatte il personaggio di un romanzo ma mentre ci sei dentro non riesci a definirlo.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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