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Perfezionismo


datango

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Lancio questo topic, perchè nelle relazioni che ho vissuto e che vivo, nella terapia nonchè in quello che leggo in questo forum, spesso la questione del perfezionismo balena nella mia mente.

Io non mi riconosco come ossessionato dal perfezionismo, riconosco però che in alcune situazioni questa dinamica prende il sopravvento, nel senso che focalizzo la mia attenzione su un aspetto perdendo la possibiltà vivere secondo una visione d'insieme.

Io credo che sia un modo come un altro per colmare le lacune che riconosco nelle mie modalità relazionali, per colmare qualcosa rimasta in sospeso, per consumare la tensione che non trova la sua naturale espressione.

Cosa ne pensate?

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cadi a fagiuolo...come si dice... :rolleyes:

stavo cercando info su questo libro che un'amica mi ha consigliato.

e ho trovato questo commento, mi sembra assolutamente in tema:

«Se incontri il buddha per la strada, uccidilo!» è un koan e come tale non ha un significato preciso. Forse non ne ha nessuno, forse ne ha centomila. A me dice che tutti noi, più o meno consciamente, abbiamo introiettato un modello di perfezione, cui abbiamo dato un nome altisonante: «buddha», per esempio. Ma questo non è il vero buddha. È un idolo creato dalla nostra stessa mente. Una proiezione, insomma, ottenuta cambiando di segno ciò che in noi percepiamo come «negativo». Dopo aver disconosciuto quel che in effetti non è che il nostro lato oscuro, lo proiettiamo fuori di noi, in cinerama e col dolby surround, trasfigurandolo. Togliamo l'«im» dall'imperfezione e ci illudiamo, in questo modo, d'aver ottenuto la perfezione. In realtà, abbiamo creato una caricatura autoreferenziale. Uccidere questo buddha vuol dire volgersi finalmente verso la propria mente non per uniformarla a un «buddha» immaginario, ma per conoscerla così com'è, senza volerla ad ogni costo cambiare, e creando così lo spazio in cui il cambiamento diviene possibile.

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Ok era una caduta stimolata. ^_^

Dannazione f3xcylu2gpe2tflmlnqr41mna4.gif interessante quello che hai scritto, devo avere quel libroooooooooooooo :p:

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Ok era una caduta stimolata. ^_^

Dannazione f3xcylu2gpe2tflmlnqr41mna4.gif interessante quello che hai scritto, devo avere quel libroooooooooooooo :p:

il commento però non è mio, l'ho trovato cercando il libro! devo dire che mi ha invogliata a leggerlo!

quando riesco a riavviare il motore del cervello cerco di scrivere qualcosa che sia farina del mio sacco.

intanto riporto una frase dell'autore:

"Uccidere il Buddha quando lo si incontra significa superare il mito del maestro, il mito del guru, il mito dello psicoterapeuta; significa rinunciare al ruolo di discepolo e distruggere la speranza che qualcun altro, all’infuori di noi, possa essere il nostro padrone." Sheldon B. Kopp

non si capisce che sono in mood negativo verso la terapia, noooo

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il commento però non è mio, l'ho trovato cercando il libro! devo dire che mi ha invogliata a leggerlo!

quando riesco a riavviare il motore del cervello cerco di scrivere qualcosa che sia farina del mio sacco.

intanto riporto una frase dell'autore:

"Uccidere il Buddha quando lo si incontra significa superare il mito del maestro, il mito del guru, il mito dello psicoterapeuta; significa rinunciare al ruolo di discepolo e distruggere la speranza che qualcun altro, all’infuori di noi, possa essere il nostro padrone." Sheldon B. Kopp

non si capisce che sono in mood negativo verso la terapia, noooo

No! secondo me sei in perfetta sintonia con la terapia ^_^

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cadi a fagiuolo...come si dice... ^_^

stavo cercando info su questo libro che un'amica mi ha consigliato.

e ho trovato questo commento, mi sembra assolutamente in tema:

«Se incontri il buddha per la strada, uccidilo!» è un koan e come tale non ha un significato preciso. Forse non ne ha nessuno, forse ne ha centomila. A me dice che tutti noi, più o meno consciamente, abbiamo introiettato un modello di perfezione, cui abbiamo dato un nome altisonante: «buddha», per esempio. Ma questo non è il vero buddha. È un idolo creato dalla nostra stessa mente. Una proiezione, insomma, ottenuta cambiando di segno ciò che in noi percepiamo come «negativo». Dopo aver disconosciuto quel che in effetti non è che il nostro lato oscuro, lo proiettiamo fuori di noi, in cinerama e col dolby surround, trasfigurandolo. Togliamo l'«im» dall'imperfezione e ci illudiamo, in questo modo, d'aver ottenuto la perfezione. In realtà, abbiamo creato una caricatura autoreferenziale. Uccidere questo buddha vuol dire volgersi finalmente verso la propria mente non per uniformarla a un «buddha» immaginario, ma per conoscerla così com'è, senza volerla ad ogni costo cambiare, e creando così lo spazio in cui il cambiamento diviene possibile.

appunto....appunto...

la perfezione è l'ennesimo "gusto"....l'ennesimo desiderio.....

questo Koan alla fine afferma l'autoconoscenza per cio che si è.....

un'ottima cosa, conosci te stesso...diceva un'altro....

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Che paaaallliinneee la perfezione!!

Parafrasando brontolo :io odio la perfezione.

Eppure la ricerco, continuamente..e niente è mai perfetto, ed io non sono mai perfetta, e tutto ciò che faccio non è mai perfetto.

E non riesco ad accettarlo.

Alterno momenti di ossessione pura e ricerca del perfezionismo estremo, a momenti di caos totale ed apatia, che arrivano quando getto la spugna per il fallimento dell'inarrivabile obiettivo.

Cerco di cambiare e predico bene, ma poi non riesco ad attuare nulla di ciò che dico.

Argomento da me molto sentito :deadtired: .

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Oggi sono stato imperfetto, ho rinunciato ad un lavoro per non sentirmi un handicappato e ho fatto e detto cose in maniera sconclusionata...però ho perfettamente interpretato l'ispirazione del mio daimon e in fondo 'sti xxxx del resto. 83ys8.gif

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credo che la cosa peggiore non è essere perfetti perchè non esiste la perfezione.il peggio è volerlo essere a tutti i costi.

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Secondo me la perferzione, in alcune cose almeno, esiste.

E comunque esiste una perfezione soggettiva.

Esiste ciò che per me è idealmente perfetto.

Il problema è che l'essere umano sbaglia ed è, inevitabilmente, imperfetto.

Percui dovremmo imparare ad accettare la perfezione della nostra imperfezione.

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cio che è , è l'unica cosa che esiste, dunque è perfetto, la sua imperfezione è solo il desiderio che fosse diverso....

chi vive cio che è, è cio che è, dunque è perfetto anch'esso......

io vedo ciò...

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la sua imperfezione è solo il desiderio che fosse diverso....

quoto.

desiderare qualcosa che non sono o ciò che non ho..mi fa star male

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Secondo me occorre precisare a cosa collegate la perfezione.

In alcune cose, che riguardano i rapporti o il carattere delle persone, penso che sia impossibile ricercare la perfezione.

Però ricercare la perfezione in ciò che si fa è un'altra cosa.

Avere tutti 30 e lode nel libretto universitario può essere perfetto, il massimo. Esistono persone che ci riescono.

Se faccio un dolce e mi lievita male..è imperfetto.

Se suono una canzone e sbaglio una nota, è imperfetta.

Se sbaglio qualcosa... il risultato sarà imperfetto.

Ma ci sono persone che riescono più di altre, il problema è accettare i propri limiti, accettare che non tutto ciò che si fa può essere perfetto come desideravamo..

Non so se mi sono spiegata...

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Secondo me occorre precisare a cosa collegate la perfezione.

In alcune cose, che riguardano i rapporti o il carattere delle persone, penso che sia impossibile ricercare la perfezione.

Però ricercare la perfezione in ciò che si fa è un'altra cosa.

Avere tutti 30 e lode nel libretto universitario può essere perfetto, il massimo. Esistono persone che ci riescono.

Se faccio un dolce e mi lievita male..è imperfetto.

Se suono una canzone e sbaglio una nota, è imperfetta.

Se sbaglio qualcosa... il risultato sarà imperfetto.

Ma ci sono persone che riescono più di altre, il problema è accettare i propri limiti, accettare che non tutto ciò che si fa può essere perfetto come desideravamo..

Non so se mi sono spiegata...

però è sempre una trappola che ci creiamo da soli.

magari decidiamo che la perfezione per noi è ottenere 30 in tutti gli esami. e poi non ci riusciamo...perché non siamo in grado, perché un esame ci va storto...perché stiamo sul xxxx a un docente e anche se dovessimo rifare l'esame mille volte non ci concederà mai quel trenta...

di nuovo l'onta dell'imperfezione. e con essa l'infelicità, se identifichiamo felicità e realizzazione personale nella perfezione.

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Secondo me occorre precisare a cosa collegate la perfezione.

In alcune cose, che riguardano i rapporti o il carattere delle persone, penso che sia impossibile ricercare la perfezione.

Però ricercare la perfezione in ciò che si fa è un'altra cosa.

Avere tutti 30 e lode nel libretto universitario può essere perfetto, il massimo. Esistono persone che ci riescono.

Se faccio un dolce e mi lievita male..è imperfetto.

Se suono una canzone e sbaglio una nota, è imperfetta.

Se sbaglio qualcosa... il risultato sarà imperfetto.

Ma ci sono persone che riescono più di altre, il problema è accettare i propri limiti, accettare che non tutto ciò che si fa può essere perfetto come desideravamo..

Non so se mi sono spiegata...

se hai trenta è perfetto....perchè "hai trenta" non averlo è solo un pensiero una falsità :l'iperfezione

sei hai 20 è perfetto...perchè "hai venti" volere trenta è solo un pensiero una falsità:un'iperfezione....

cio che desideriamo è cio che non è mai perfetto,,,,anzi "non esiste!".....

è duro spiegare il concetto della "dualità"....la vita è una....è quella, i rapporti sono quelli, le cose sono quelle....

nel momento in cui le pensate e modificate per uno scopo , una delusione una speranza create l'imperfetto....creato l'altro,,,,rendete duale ciò che è uno....

sono basso......"io sono basso" non esiste me alto....sperarlo sdoppia la verità e lo sdoppiaggio crea o speranze o delusioni , comunque rende la verità inaccessibile.....

la verità, cio che è, chiamatelo come volete, il tutto, ogni cosa è quello che è.....ed è perfetta in quanto è....non può essere diversa...

siamo noi a renderlo imperfetto....pensadolo diverso...e agendo partendo da quella falsità...

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Il "perfetto" esiste come IDEA.

ciao

io direi che è l'IDEA a rendere la verità imperfetta.....idea come pensiero distorto...

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Io credo che il perfezionismo può avere diverse vesti, non ridurrei la questione al solo fatto del pensiero di dover raggiungere qualsivolgia meta, la cosa mi pare alquanto evidente e la soluzione più che mai scontata (non avere mete non avere ideali di se e tutta la manfrina filosofica del beato chi ce crede).

La perfezione esiste, altrimenti per quale motivazione questa parola viene tramandata? :innocent: . Il corpo umano è perfetto ad esempio, anche la natura lo è, la relatività è perfetta. Accettare la perfezione potrebbe essere utile alla stessa stregua di accettare l'imperfezione, una questione di limiti...

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ciao

io direi che è l'IDEA a rendere la verità imperfetta.....idea come pensiero distorto...

L'idea che altri abbiano idee/pensieri distorti trovo sia un idea/pensiero distorto. :innocent:

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Un Perfezionista è una persona che ricorda le critiche ricevute nell'infanzia ed ha imparato ad evitare ciò di cui qualcuno lo potrebbe rimproverare. Cerca la perfezione credendo inconsapevolmente che la perfezione lo allontanerà dalla sofferenza. Naturalmente il giudizio degli altri diventa lo specchio della perfezione. E quello che davvero si "sente" nel corpo diventa un ostacolo da incenerire con la potenza di una mente iper razionale che allontana dalla realtà e crea un mondo di rappresentazione, che schiaccia tutto, vuole controllare tutto e invece si rimette debolmente a ciò che gli altri reputano "giusto". Il perfezionista ha una smisurata violenza dentro, che però non emerge se la mente non da il via libera della giustificazione pertinente (la "giusta ira"). I perfezionisti sentono che è ingiusto che la correttezza e gli sforzi siano tanto poco premiati nella vita, e poichè non sono in contatto con ciò che vogliono davvero, essendo stati repressi dall'infanzia i loro desideri, maturano una rabbia cieca per chi non rispetta le regole cui hanno pagato un tributo così caro. Una rabbia ed una violenza che se non vengono "viste" e accettate portano ad un conflitto mente corpo catastrofico (ne sono un esempio gli attacchi di panico). Il Perfezionista è il tipo Uno dell'Enneagramma, un metodo che si usa ampiamente in Gestalt e che descrive nove tipologie caratteriali. Il miglior testo in commercio è secondo me L'Enneagramma di Helen Palmer ed. Astrolabio. Da qui ho rubato (perdonatemi) le poche cose che ho scritto sopra :innocent:

Quando si legge questo libricino e si incontra il proprio tipo, credetemi, è uno shock benefico, anche perchè la premessa non è che essere così è una malattia, ma lo è il non accettare come si è :B):

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Un Perfezionista è una persona ...

Quando si legge questo libricino e si incontra il proprio tipo, credetemi, è uno shock benefico, anche perchè la premessa non è che essere così è una malattia, ma lo è il non accettare come si è :D:

Dannazione ...:B): da come si era messa sembrava proprio una malattia :innocent:

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Beh direi di no. La malattia probabilmente è il non riconoscere e non accettare la realtà. Non un bene o un male, un giusto o un ingiusto. Ma solo una consapevolezza o una non consapevolezza

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Beh direi di no. La malattia probabilmente è il non riconoscere e non accettare la realtà. Non un bene o un male, un giusto o un ingiusto. Ma solo una consapevolezza o una non consapevolezza

Se vuoi mi fai un esempio della realtà e dalla consapevolezza di essa.

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