turbociclo 0 Share Inserito: 7 settembre 2008 Qualcuno ha avvertito la ministra Gelmini che, se il 97% per cento della spesa per la Pubblica (D)Istruzione va agli stipendi degli insegnanti (fra i meno pagati d'Europa) ciò non significa che bisogna rivedere le quote, ma semplicemente attribuire più fondi? Oppure vuole offrirci lei i pasti giornalieri? E quelle migliaia di disperati precari che hanno superato corsi, concorsi e ricorsi, saranno contenti alla notizia di doversi definitivamenti togliersi dai c******* adesso che saranno tagliati 87.000 posti, non sostituendo chi va in pensione? Lo sapete che l'età media di un insegnante italiano è anni 48? E che con questi sistemi la scuola la dovremo chiamare GERONTOSCUOLA? Con la badante pronta al fianco dell'insegnante in caso di coccolone? Ministra Gelmini...ma mi faccia il piacere!!!!! http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_est..._italiana.shtml (Scusate, mi sono sbagliato per difetto, l'età media è 49,36, arrotondiamo pure a 50...ma se aspettiamo un po' arriverà a 60). http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/s...e-a-scuola.html Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilaria 0 Share Inserita: 8 settembre 2008 da l'Unità.it Scuola, l'ultima della Gelmini: «I precari? Nel turismo» Campanella stonata per la scuola italiana. L'era Gelmini è partita ufficialmente con la riapertura in Lombardia. E il ministro non si è lasciata sfuggire l'occasione per rassicurare i precari. Con una grande pensata: la Gelmini sta lavorando alla possibilità di impiegare una parte degli insegnanti precari che non possono essere messi a ruoli nei prossimi anni nel settore del turismo. Lo ha detto durante l'inaugurazione dell'anno scolastico alla scuola Schweitzer di Segrate. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Autore Share Inserita: 29 novembre 2008 da l'Unità.it Scuola, l'ultima della Gelmini: «I precari? Nel turismo» Campanella stonata per la scuola italiana. L'era Gelmini è partita ufficialmente con la riapertura in Lombardia. E il ministro non si è lasciata sfuggire l'occasione per rassicurare i precari. Con una grande pensata: la Gelmini sta lavorando alla possibilità di impiegare una parte degli insegnanti precari che non possono essere messi a ruoli nei prossimi anni nel settore del turismo. Lo ha detto durante l'inaugurazione dell'anno scolastico alla scuola Schweitzer di Segrate. Certo, fin dai tempi del deprecabile (sotto certi aspetti) '68 -che ho vissuto- la sinistra ha contribuito moltissimo a distruggere la scuola, togliendo di mezzo insieme al principio di autorità anche quello di semplice autorevolezza, sfumando fin quasi a farlo scomparire il concetto di "merito", confondendo la doverosa uguaglianza nelle condizioni di partenza relative allo studio con l'omologazione stupida e irresponsabile, promuovendo un insegnamento uniforme non considerando le differenze individuali...Ora gli ipocriti se ne stanno finalmente accorgendo. Resta solo il fatto che i tagli sono assurdi per le ragioni che ho scritto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 29 novembre 2008 Certo, fin dai tempi del deprecabile (sotto certi aspetti) '68 -che ho vissuto- la sinistra ha contribuito moltissimo a distruggere la scuola, togliendo di mezzo insieme al principio di autorità anche quello di semplice autorevolezza, sfumando fin quasi a farlo scomparire il concetto di "merito", confondendo la doverosa uguaglianza nelle condizioni di partenza relative allo studio con l'omologazione stupida e irresponsabile, promuovendo un insegnamento uniforme non considerando le differenze individuali...Ora gli ipocriti se ne stanno finalmente accorgendo. Resta solo il fatto che i tagli sono assurdi per le ragioni che ho scritto. Sai, Maurizio, mi è capitato un paio di volte in questi ultimi anni di sbranare (verbalmente) delle persone che mi davano consigli occupazionali - peraltro non richiesti - del tipo: "perché non dai lezioni?"... A volte mi sembra che spingere la gente a fare il mestiere degli altri sia l'unico mestiere davvero consentito... (la Gelmini, ad esempio, invece di fare ciò per cui è adatta, cioè la badante, sta lì a muovere le persone come fossero soldatini e far confusione... ma intanto è indubbio che in questo gioco ci abbia guadagnato!). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilaria 0 Share Inserita: 29 novembre 2008 A volte mi sembra che spingere la gente a fare il mestiere degli altri sia l'unico mestiere davvero consentito... (la Gelmini, ad esempio, invece di fare ciò per cui è adatta, cioè la badante, sta lì a muovere le persone come fossero soldatini e far confusione.... http://www.youtube.com/watch?v=ubGF8NxiSPE Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 29 novembre 2008 http://www.youtube.com/watch?v=ubGF8NxiSPE La Guzzantina ci scherza ma mi sa che non va molto lontana dalla realtà... questa è tutta gente messa in ruoli più grandi di loro. Del resto... anche io, se fossi un nano e volessi apparire alto, non mi circonderei certo di giocatori di basket! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 29 novembre 2008 Su ciò che diceva Turbo a proposito dell'autorità, Piero Citati un paio di anni fa aveva scritto un articolo molto azzeccato (secondo me): http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/p...ntArticle=DAOYS Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Autore Share Inserita: 29 novembre 2008 Su ciò che diceva Turbo a proposito dell'autorità, Piero Citati un paio di anni fa aveva scritto un articolo molto azzeccato (secondo me): http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/p...ntArticle=DAOYS E' verissimo quanto scrive Citati; oggi, esauritosi il principio di autorità, è vivo più che mai un "potere" diffuso in mille rivoli portato dai mass media e basato sull'apparire, sul successo personale, sulla capacità di far nascere mode...e il pecorame a correre appresso. Come diceva Pasolini, che vedeva i primi segni della decadenza, il popolo italiano ha ormai perso la sua identità, le sue tradizioni, la sua dignità che era un portato dei secoli. E in tutto questo la mia generazione reca il peso di grosse colpe...Nel momento in cui non si è resa conto che una "rivoluzione culturale" ha senso solo quando si hanno valori migliori da portare avanti, e non semplici slogan, ideologie e politiche d'accatto e retrograde. Così abbiamo buttato via il bambino insieme all'acqua sporca. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 3 dicembre 2008 Il paradosso è che eliminando il principio di autorità si apre la strada all'autoritarismo. Però è un paradosso solo a prima vista... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Autore Share Inserita: 10 dicembre 2008 Il paradosso è che eliminando il principio di autorità si apre la strada all'autoritarismo. Però è un paradosso solo a prima vista... Non si sa riconoscere l'autorevolezza in alcune persone, e si dà pericolosamente AUTORITA' a chi non la merita, in base alla moda, al successo di qualcuno, alla spregiudicatezza e al finto anticonformismo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 10 dicembre 2008 Non si sa riconoscere l'autorevolezza in alcune persone, e si dà pericolosamente AUTORITA' a chi non la merita, in base alla moda, al successo di qualcuno, alla spregiudicatezza e al finto anticonformismo. E' vero, si ricorre sempre più spesso a criteri decisionali semplificati per decidere a chi dare e togliere fiducia, e poi non ci si smuove più dalle proprie decisioni indipendentemente da cosa accade o da cosa si viene a sapere di nuovo, oppure lo si fa con gran fatica. Però... secondo me sarebbe sbagliato credere che sia solo un fatto di cultura in decadimento... ci sono altre spiegazioni che io trovo abbastanza convincenti e che meriterebbero di essere prese in considerazione perché nel caso in cui siano corrette (in qualche grado, se non altro), porterebbero con sè anche molte indicazioni su contromisure da adottare per arginare un po' questi pericoli. Una di quelle che ho trovato più convincenti - forse perché l'ho letta in un libro scritto da un esperto di persuasione ( ) è quella che sostiene, in breve, che è il tremendo aumento della complessità del mondo in cui siamo immersi che ci spinge a fare ricorso ai meccanismi decisionali meno impegnativi... quasi una necessità, insomma, dettata dal fatto che il "carico" informativo e decisionale al quale siamo sottoposti è molto più alto che in passato. E, appunto, ci rende più vulnerabili sia ad errori nostri che a attacchi di chi se ne vuole approfittare. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Autore Share Inserita: 10 dicembre 2008 quasi una necessità, insomma, dettata dal fatto che il "carico" informativo e decisionale al quale siamo sottoposti è molto più alto che in passato. E, appunto, ci rende più vulnerabili sia ad errori nostri che a attacchi di chi se ne vuole approfittare. viviamo in un mondo sempre più complesso, lontanissimo dai costumi semplici di una volta, quando lo svago principale era la tv accesa solo di sera, il giovedì per il telequiz, il venerdì per la commedia teatrale, il sabato per il varietà. Dalle 21 fino al massimo alle 23. Poi stop, sigla e programmi finiti. Niente internet, telefonini, videogiochi, dvd, sballi in discoteca e tutta quell'immondizia tra la quale è sempre più difficile trovare qualcosa di significativo. Col mio nuovo computer potrei "scaricare" un sacco di cose, anche i films nuovi, ma sinceramente non mi va di abusare ancora di più del mio tempo limitato. PERCHE' QUESTI SONO LADRI DI TEMPO, ti rincoglioniscono con mille frescacce per toglierti ogni autonoma capacità decisionale di libera scelta, di -come si chiamava un tempo- possibile CONTESTAZIONE AL SISTEMA... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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