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costruirsi un'identità pubblica


alicia

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Oggi parlando con mio fratello mi sono trovata a tirare fuori alcune mie problematiche e cioè per farla breve il fatto che le mie amicizie si contano e trovo molto difficile, direi impossibile trovarne di nuove. Onestamente sono molto chiusa, per quanto sono un tipo sempre sorridente, gentile nei modi, disponibile, dall'altra parte non trovo argomenti di conversazione o comunque evito di tirare in ballo argomenti che vedo non interessano a nessuno. Inoltre parlo pochissimo di me stessa mentre vedo che la gente dice tutto di sè anche cose piuttosto personali.

Ci sono diversi motivi che mi impediscono di parlare di me, ad esempio mi vergogno della mia famiglia formata da me e miei fratelli e quando accenno la situazione mi vengono poste molte domande sui miei genitori e sulle motivazioni del fatto che tre giovani ragazzi vivano da soli e trovo molto arduo spiegarmi come riterrei opportuno fare e rischio spesso di esser fraintesa. Poi non ho cose belle da raccontare come vacanze, acquisti, scelte importanti, una storia d'amore... Semplicemente ho una vita vuota e mi imbarazzano le domande delle persone che chiedono 'perchè' come se fosse scontato che a una persona normale tutto ciò viene naturale.

Inoltre non ho interessi particolari di cui parlare. Ad esempio miei fratelli suonano la chitarra e altri strumenti e scrivono canzoni e sono piuttosto bravi e per loro la situazione è un poco diversa. Tanti ragazzi della zona li hanno identificati some musicisti che vivono per la musica e per loro questo è l'argomento di conversazione e incontro. In qualche modo hanno un'immagine pubblica che li giustifica un tantino. Così con mio fratello parlavamo del fatto che dall'esterno io sembro non avere un'identità personale e questo mi fa giudicare con sospetto dalle persone che perciò non mi considerano.

Siamo giunti alla conclusione che un pò tutti hanno cucito addosso un personaggio più o meno vero e gradito che mostrano agli altri anche nel più penoso dei casi del ragazzo che va per discoteche, fuma, beve e via dicendo. Come per fare altri esempi la donna sposata e sistemata, il musicista, la suora missionaria o la mancata velina del quartiere. Secondo voi è così? C'è un punto da cui partire per cambiare la mia situazione?

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L'hai appena detto...

ognuno è come gli viene.

Secondo me non sbagli quando parli del concetto di "identità pubblica",

sono un pò meno d'accordo sul concetto di "costruirsi".

Io preferisco comunque parlare di "ruoli".

Pensa ad una macchina... non ci sono forse tanti pezzi uno diverso dall'altro?

Magari siamo tentati di dire che il motore è la cosa più importante...

ma che ne fai del motore senza le ruote? e chi la tiene in situ la ruota?

Il problema nasce perchè magari si vorrebbe essere il motore...

ma che male c'è se siamo i bulloni che tengono la ruota???

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Non ho capito esattamente cosa vuoi dire, forse che io non sono quella che vorrei essere e cioè il motore?

Sono un semplice bullone e passo inosservata? Può essere una teoria...Vorrei solo capire dove sbaglio, perchè per me è tutto così complicato e devo vivere senza l'affetto di nessuno. Come faccio ad accettarmi nella mia piccolezza se nessuno mi vuole?

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Non ho capito esattamente cosa vuoi dire, forse che io non sono quella che vorrei essere e cioè il motore?

Sono un semplice bullone e passo inosservata? Può essere una teoria...Vorrei solo capire dove sbaglio, perchè per me è tutto così complicato e devo vivere senza l'affetto di nessuno. Come faccio ad accettarmi nella mia piccolezza se nessuno mi vuole?

Se non ho capito male, nel tuo primo post sostieni di non essere in possesso di quell'identità pubblica che rende interessante ciascuno di noi perchè la tua vita sarebbe povera di spunti degni di essere raccontati, correggimi se sbaglio.

A questo proposito io credo (ma è solo una mia opinione personale) che questa tua visione derivi dal fatto che, perdona il mio continuo ricorrere alle metafore, ti comporti come una bilancia. Intendo dire che credi si debba essere chissà chi e fare chissà che cosa per contare qualcosa, ma non credo che in fin dei conti sia così.

Tu hai il tuo ruolo ma non lo vedi perchè sei troppo impegnata a scrutarti alla ricerca di qualcosa "di veramente degno" cui identificarti, lavori di confronti e questo non può che renderti frustrata.

Anzichè godere delle compagnie che ti circondano come minimo ti isoli nei tuoi ragionamenti, può essere vero?

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scusa non ho risposto a quello che mi hai chiesto,

non sono quella che vorrei essere e cioè il motore?

Sono un semplice bullone e passo inosservata?

Come faccio ad accettarmi nella mia piccolezza se nessuno mi vuole?

stando alla metafora, io credo che spesso si cada nell' errore di pensare che c'è una cosa che vale più delle altre e chiaramente si vorrebbe essere il meglio

la questione non è che il semplice bullone passa inosservato... è quello l'inghippo... il bullone è tanto,perchè senza di quello ce lo voglio vedere come il motore da solo fa correre la macchina...

infine.... "Come faccio ad accettarmi nella mia piccolezza se nessuno mi vuole?"

tu ti accetti solo se ti accettano gli altri? se cambi l'ordine degli eventi il risultato ti sorprenderà.

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Non voglio sembrare polemica ma sinceramente non credo di essere io a non accettarmi o a voler essere chissà chi. E neanche non godo delle compagnie che riesco a trovare, anzi al contrario le faccio fruttare al massimo sennò resterei sola ma per dire sola!

Fare i confronti è umano e i primi a farlo sono proprio gli altri che mi tengono a una certa distanza perchè non ho i requisiti giusti forse. Io cerco solo di mettermi in discussione e di capire cosa dovrei fare per sentirmi parte di questa società e avere dei legami, delle persone che fanno parte della mia vita e essere anche benvoluta sul lavoro e in altri posti.

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Non voglio sembrare polemica ma sinceramente non credo di essere io a non accettarmi o a voler essere chissà chi. E neanche non godo delle compagnie che riesco a trovare, anzi al contrario le faccio fruttare al massimo sennò resterei sola ma per dire sola!

Fare i confronti è umano e i primi a farlo sono proprio gli altri che mi tengono a una certa distanza perchè non ho i requisiti giusti forse. Io cerco solo di mettermi in discussione e di capire cosa dovrei fare per sentirmi parte di questa società e avere dei legami, delle persone che fanno parte della mia vita e essere anche benvoluta sul lavoro e in altri posti.

sono contenta che non sia così,

è una buona casa sapersi mettere in discussione,

è un'ottima cosa!

Saluti.

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