lapina 0 Share Inserito: 12 settembre 2008 come ci si comporta con una persona cara che sta bene solo quando è assecondata? come fare se questa persona crede di risolvere i problemi non puntando sulle cause ma su chi, non assecondandola, la mette a disagio? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 qui entro in difficoltà... aiutare implica sapere cosa è giusto e io non lo so, so solo che si vive meglio qundo ci si conosce, forse l'aiuterei in quello... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Autore Share Inserita: 12 settembre 2008 so solo che si vive meglio qundo ci si conosce, cosa intendi? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 cosa intendi? intendo che solo vedendo cio che siamo, egoisti, ambiziosi, violenti e tutto il resto possiamo migliorarci, dunque come aiutare? io per esempio con gentilezza faccio notare le cose, magari ridendoci su....e mostrando nel frattempo un mio limite... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Autore Share Inserita: 12 settembre 2008 solo vedendo ciò che siamo possiamo migliorarci, ha funzionato con me ed è quello che cerco di far capire ma il il fatto è che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, non c'è ricetta che tenga, ognuno se la deve creare da se. credo che gli psicologi servano per mettere la persona nelle condizioni di crearsi quella ricetta ma se si aggiunge anche l'orgoglio.. mi sento impotente. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 come ci si comporta con una persona cara che sta bene solo quando è assecondata?come fare se questa persona crede di risolvere i problemi non puntando sulle cause ma su chi, non assecondandola, la mette a disagio? Ti posso fare una domanda: assecondarla cosa implica per te? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 solo vedendo ciò che siamo possiamo migliorarci,ha funzionato con me ed è quello che cerco di far capire ma il il fatto è che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, non c'è ricetta che tenga, ognuno se la deve creare da se. credo che gli psicologi servano per mettere la persona nelle condizioni di crearsi quella ricetta ma se si aggiunge anche l'orgoglio.. mi sento impotente. Vedi io ho imparto dagli alberi che i frutti nascono solo quando il tempo è giunto sia come stagione che come crescita dell'albero.. evidentemente per ora la tua amica va solo curata, come farebbe l'agricoltore con un giovane frutteto... solo che l'uomo non ha tempo, alcuni non daranno mai frutti, e un dei miei frutti è quello di comprendere ed accettare anche questo... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Autore Share Inserita: 12 settembre 2008 Ti posso fare una domanda: assecondarla cosa implica per te? per me niente, non mi costa nulla. ma per quella persona è deleterio, perchè se per un attimo le crolla l'illusione di felicità soffre come un cane Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Autore Share Inserita: 12 settembre 2008 alcuni non daranno mai frutti, e un dei miei frutti è quello di comprendere ed accettare anche questo... voglio pensare che abbiamo tutti le stesse risorse e che se ce la faccio io possono farcela tutti.. .. almeno un altro pò. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 per me niente, non mi costa nulla.ma per quella persona è deleterio, perchè se per un attimo le crolla l'illusione di felicità soffre come un cane Quanti anni ha questa persona? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
letizia24 0 Share Inserita: 12 settembre 2008 come ci si comporta con una persona cara che sta bene solo quando è assecondata?come fare se questa persona crede di risolvere i problemi non puntando sulle cause ma su chi, non assecondandola, la mette a disagio? Sai Lapina, ho osservato che ci sono persone che assumono un comportamento e modo di vivere con l'esigenza d'essere assecondate, e generalmente riescono a farsi assecondare. E' una presentazione di se stessi che molti accolgono. Sono persone generalmente egocentriche che vengono accettate come sono. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eufrasia77 0 Share Inserita: 14 settembre 2008 solo vedendo ciò che siamo possiamo migliorarci,ha funzionato con me ed è quello che cerco di far capire ma il il fatto è che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, non c'è ricetta che tenga, ognuno se la deve creare da se. credo che gli psicologi servano per mettere la persona nelle condizioni di crearsi quella ricetta ma se si aggiunge anche l'orgoglio.. mi sento impotente. gli psicologi possono servire quando la persona decide che è arrivato il momento di andarci, ma qua credo che si tratti di un caso in cui la persona, pur consapevole dei problemi, non vuole andarci dallo psicologo ...o mi sbaglio? purtroppo non tutti hanno il coraggio di guardarsi dentro per cercare di migliorare quello che non va. alcune persone preferiscono non vedere e continuare a pensare che sono gli altri ad essere sbagliati e non loro stessi ad avere problemi . spero di essermi spiegata bene ! le conosco bene purtroppo le persone così e so che, il fatto di assecondarle, fa stare bene solo noi, perché per la persona che si sta assecondando è la cosa peggiore che si possa fare . più si asseconda la persona e più questa si convincerà di essere nel giusto e continuerà a comportarsi nel solito modo . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lapina 0 Autore Share Inserita: 16 settembre 2008 Secondo me il tutto nasce da un atteggiamento basato sul mentire a se stessi. Mentire a se stessi per paura che la verità faccia male. Ma dove porta questo? Può essere un metodo chissà... ma io la penso in modo diverso. Secondo me, se si sente un disagio non bisogna far finta di nulla nella speranza che sia passeggero o nella speranza che un ambiente sereno intorno faccia da contrappeso. Secondo me, se si sente un disagio ci si ferma un attimo e ci si chiede seriamente "cosa c'è, dove sta il problema?" La risposta spesso è difficile da accettare perchè al 90% riguarda un lato di te stesso che non ti fa stare proprio benissimo. Non ci vedi chiaro ma sai bene che è una strada lunga e ti senti stanco. E' una strada fatta di impegno ma soprattutto di umiltà, è necessario doversi mettere in discussione per migliorarsi, e finchè c'è vita c'è strada, nessun traguardo, solo cammino, sotto il sole cocente, alla fresca ombra degli alberi, sulla neve ghiacciata, sull'erba fresca. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alicia 0 Share Inserita: 16 settembre 2008 Molto dipende anche dall'età, secondo me. Se è una persona adulta non sarà semplice farla cambiare, se è ragionevole bisogna farglielo capire anche buttandola sullo scherzo e se non basta con un bel discorso serio...Ma le persone di questa fatta è difficile che capiscano per mia esperienza. Inoltre bisogna vedere la gravità del problema anche dalle situazioni in cui vuole essere assecondata. Si pone dei limiti? Nel senso che rispetta e da importanza ai sentimenti e alla volontà degli altri o non le importa proprio niente o quasi? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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