ilaria 0 Share Inserito: 10 dicembre 2008 Non sono stata una grande lettrice da piccola e, al contrario di David, non mi sono "salvata" grazie a quei grandi romanzi in cui lui era solito rifugiarsi per sfuggire alle tristezze della sua vita. Così, in età adulta sto cercadno di rimettermi in pari e ho fatto il proposito di passare le vacanze in compagnia di qualche grande classico dell'infanzia come questo romanzo e...come "Piccole donne", schivato deliberatemente a casa mia a causa di certa spocchia ...evvabbè.. La lettura di Dickens si rivela abbastanza angosciosa ...Certo puoi ritenere eccessiva l'"innocenza" e l'ingenuità di David ma una profonda pietà stringe il cuore a seguire le vicende di quel bambino nel quale pulsa tutta la vitalità e l'entusiasmo dell'età ma che viene strappato al suo nido di affetti e privato dell'indispensabile sostengo affettivo di cui ogni bambino ha bisogno per crescere. Respiri tutte le emozioni:la vertigine dell'abbandono, il vuoto interiore, il terrore, il disorientamento e la difficoltà a mettere insieme i pezzi del mondo degli adulti. Racconta il dramma della separazione e della perdita assai meglio di un qualsiasi manuale di psicoanalisi.Ma ha degli spunti, ovvi forse, ma comunque utili anche per gli insegnanti poichè descrive molto bene il balbettìo emotivo e cognitivo a cui può essere ridotto un allievo da un maestro ottusamente severo e rigoroso incapace di assecondare la curiosità naturale che i bambini hanno per le cose supportandola con amorevole accoglienza.La descrizione della mamma che dolcemente insegna l'alfabeto a David mi ricorda l'amorevole disposizione della fata di Pinocchio .. il materno che fa diventare adulti.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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