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Ha problemi mentali o cosa?


Belldandy

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Non sopporto mio padre giusto perché viviamo sotto lo stesso tetto, ma spesso e volentieri neanche mia madre ne può più (e sì che mi disse che prima di sposarsi era peggio! Caso di masochismo femminile?), quindi non penso proprio sia una sorta di "dipendenza" padre-figlia.

Una cosa in particolare: è convinto che attirarsi l'antipatia o la stizza degli altri sia segno della sua superiorità e del fatto che la gente è troppo co...na per capirlo. Uguale se vede le persone crollare sotto i suoi monologhi pieni di arroganza. Ah, giusto, ma l'arroganza la percepiscono solo gli altri...

Se gli fai la minima critica del suo comportamento nei tuoi confronti (della serie, guarda che non sono mai stata bocciata e ho avuto buoni voti, è inutile che mi tratti come una che dovrebbe essere mandata a pedate a lavorare) tira fuori discorsi con tono orgoglioso "guarda che io sono un buon padre" (ma cosa c'entra?!). Poi è di un paranoico pazzesco. Noi non abbiamo più libertà degli altri nostri coetanei (io e mio fratello), chiunque di chi ho conosciuto ha un'idea di mio padre un po' "tiranno", ma comunque la minima libertà che ti prendi è fatta perché TU vuoi fare del male a LUI, tu sei un egocentrico eccetera eccetera; e il bello è che lo dice con un fare "io sono furbo: ho capito i tuoi giochetti". Mah, non so io...

Non è mai stato un esempio, oppure sono io una figlia troppo scema per non ammettere che bisogna essere uguali a lui per avere un barlume di intelligenza, anche se è difficile eguagliarlo. Non ho mai potuto dire "sai papà cosa ho imparato oggi?" perché ti tirava fuori una solfa per farti vedere che ne sapeva più di te (anche quando ero alle elementari!!!); delle volte poi quando discute ti parla sopra e diventa di un nevrotico come se solo lui si è accorto di certe cose, mentre tanta gente ha capito determinate cose (come di storia, di politica, ecc.), anche miei coetanei, senza dover ripetere le parole di adulti (avremo tutti un cervello, no?); altrimenti delle volte legge dei libri che contengono dei valori molto belli e lui solo perché l'ha letto E' quei valori anche se continua a comportarsi nel suo stesso modo da una vita...che gli scrittori siano d'accordo con lui e non lui con gli scrittori?

Ci sarebbero una marea di cose da raccontare, ma spesso e volentieri mi sembra una cosa inutile anche sfogarsi!!! In ogni caso la cosa interessante è che secondo me ha qualche problema mentale, mi sembra narcisistico, cose del genere. Altrimenti dovrei rivedere il mio modo di vedere le cose...ma allora dovrebbero farlo anche tante altre persone....

Ciò che pesa di più è che non è mai stato un padre, ma è convinto che possa essere l'unico esempio buono sulla faccia della terra e la convivenza ti crea a lungo andare confusione... Detto meglio, ti crea non pochissimi problemi nello sviluppo della personalità.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate (per quanto sono stata chiara!), anche per capire meglio me stessa... Grazie mille

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Non sopporto mio padre giusto perché viviamo sotto lo stesso tetto, ma spesso e volentieri neanche mia madre ne può più (e sì che mi disse che prima di sposarsi era peggio! Caso di masochismo femminile?), quindi non penso proprio sia una sorta di "dipendenza" padre-figlia.

Una cosa in particolare: è convinto che attirarsi l'antipatia o la stizza degli altri sia segno della sua superiorità e del fatto che la gente è troppo co...na per capirlo. Uguale se vede le persone crollare sotto i suoi monologhi pieni di arroganza. Ah, giusto, ma l'arroganza la percepiscono solo gli altri...

Se gli fai la minima critica del suo comportamento nei tuoi confronti (della serie, guarda che non sono mai stata bocciata e ho avuto buoni voti, è inutile che mi tratti come una che dovrebbe essere mandata a pedate a lavorare) tira fuori discorsi con tono orgoglioso "guarda che io sono un buon padre" (ma cosa c'entra?!). Poi è di un paranoico pazzesco. Noi non abbiamo più libertà degli altri nostri coetanei (io e mio fratello), chiunque di chi ho conosciuto ha un'idea di mio padre un po' "tiranno", ma comunque la minima libertà che ti prendi è fatta perché TU vuoi fare del male a LUI, tu sei un egocentrico eccetera eccetera; e il bello è che lo dice con un fare "io sono furbo: ho capito i tuoi giochetti". Mah, non so io...

Non è mai stato un esempio, oppure sono io una figlia troppo scema per non ammettere che bisogna essere uguali a lui per avere un barlume di intelligenza, anche se è difficile eguagliarlo. Non ho mai potuto dire "sai papà cosa ho imparato oggi?" perché ti tirava fuori una solfa per farti vedere che ne sapeva più di te (anche quando ero alle elementari!!!); delle volte poi quando discute ti parla sopra e diventa di un nevrotico come se solo lui si è accorto di certe cose, mentre tanta gente ha capito determinate cose (come di storia, di politica, ecc.), anche miei coetanei, senza dover ripetere le parole di adulti (avremo tutti un cervello, no?); altrimenti delle volte legge dei libri che contengono dei valori molto belli e lui solo perché l'ha letto E' quei valori anche se continua a comportarsi nel suo stesso modo da una vita...che gli scrittori siano d'accordo con lui e non lui con gli scrittori?

Ci sarebbero una marea di cose da raccontare, ma spesso e volentieri mi sembra una cosa inutile anche sfogarsi!!! In ogni caso la cosa interessante è che secondo me ha qualche problema mentale, mi sembra narcisistico, cose del genere. Altrimenti dovrei rivedere il mio modo di vedere le cose...ma allora dovrebbero farlo anche tante altre persone....

Ciò che pesa di più è che non è mai stato un padre, ma è convinto che possa essere l'unico esempio buono sulla faccia della terra e la convivenza ti crea a lungo andare confusione... Detto meglio, ti crea non pochissimi problemi nello sviluppo della personalità.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate (per quanto sono stata chiara!), anche per capire meglio me stessa... Grazie mille

ciao sono fiedra, o avuto tanti problemi con mio padre, non so che eta' tu abbia, io ho 48 anni e ti posso assicurare che solo in questi ultimi due anni ho capoto ed accettato mio padre, ho terrore che muoia e mi sono accorta di quanto io sia importante per lui, ora che da roccia e' diventato un granello di polvere, cosi' fragile e indifeso che mi spezza il cuore. il bene che provo per lui e la diendenza che ha nei miei confronti e' infinita. augurati solo che viva il piu' a lungopossibile, cosi' com'e' rompiscatole, ingrato, egoista, perche' solo dopo, quando ti verra' a mancare capirai quanto valeva. Il mio rapporto con lui e' notevolmente cambiato ed io sto conoscendo mio padre solo ora che e' anziano e non deve piu' dimostrarmi di essere perfetto, il modello da seguire. Ormai riconosce gli errori che ha fatto e mi cheide mille volte scusa, ma noi figli pensiamo che i genitori siano perfetti, gli esempi da seguire. Poi ad una certa eta' ci rendiamo conto che cosi' perfetti nono sono, ridimensioniamo il loro carattere e...grande delusione ci accorgiamo ahe anche loro sono umani, sbagliano e continuano a sbagliare. Quando poidiventiamo a nostra volta genitori ci ripromettiamo di non fare quello che hanno fatto a noi i nostri genitori. Cosi' facendo facciamo altri errori che loro ci rinfacceranno, e via dicendo. Posso assicurarti che i genitori sono esseri umani che saglianocontinuamente, esattamente come noi, non lo fanno consapevoli di sbagliare, come noi non lo faremo con i nostri figli, ma ti posso assicurare che non esistono genitori perfetti. Avevo l'illusione di poter dare a mia figlia tutto cio' che non avevo avuto io...mi sono sbagliata, ho fatto tanti errori con lei , ora ha22 anni ed io le ho chiesto scusa per la mamma perfetta a cui lei aveva diritto e invece non ha avuto. E' vero la storia si ripete sempre di generazione in generazione, l'importante e' riuscirea parlare contuo padre a cuore aperto. forse non succedera' oggi e neamnche domani, ma provaci, a me e' andata bene, mio padre puo' morire sereno sapendo che una delle sue figlie lo ha capito e perdonato e di conseguenza lui ha capito e perdonato me. Ti auguro tanta serenita', Fiedra

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si incomincia ad essere adulti quando si capisce che anche i genitori sbagliano

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-io non ho mai visto nessuno perfetto e credo che ci sia da imparare da chiunque e che chiunque ha le sue buone qualità. Ma sinceramente è lui che non vede l'affeto degli altri, non vede se io gli sono grata, se l'accetto per come è come faccio con le altre persone, non vede niente di niente. Dico che è difficile stare bene vivendoci assieme, anche perché delle volte è scorretto e mi sembra che utilizzi il tuo affetto come vulnerabilità. Non mi lamento perché pretendo qualcosa...

E' lui che se tu fai un minimo sbaglio non te la perdona, non mi sento io presa per un essere umano...

Mi sembra ovvio anche che tutti abbiamo i nostri maestri, io non ho la personalità di mio padre ed è giusto così, ma è lui che ti fa pesare il fatto che per te altre persone siano da esempio, perché lui ha la verità in tasca, no...

Per capirci posso essere matura quanto volete ma lui non lo vuole vedere e voglio capire perché, dal punto di vista pratico poi finisci per crollare e avere problemi di identità, se tu non ti comporti come lui diventa ricattatorio, del tipo guarda che sono tuo padre, sei un ingrata, ecc.ecc. Non è così facile..

Mi è capitato per un periodo di comportarmi come lui, stavo antipatica a tutti, facevo battute pesanti, risultavo presuntuosa...ho cercato di lavorare su di me, non ho detto "colpa di mio padre", anche perché non ho mai negato il mio affetto nei suoi confronti...

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-io non ho mai visto nessuno perfetto e credo che ci sia da imparare da chiunque e che chiunque ha le sue buone qualità. Ma sinceramente è lui che non vede l'affeto degli altri, non vede se io gli sono grata, se l'accetto per come è come faccio con le altre persone, non vede niente di niente. Dico che è difficile stare bene vivendoci assieme, anche perché delle volte è scorretto e mi sembra che utilizzi il tuo affetto come vulnerabilità. Non mi lamento perché pretendo qualcosa...

E' lui che se tu fai un minimo sbaglio non te la perdona, non mi sento io presa per un essere umano...

Mi sembra ovvio anche che tutti abbiamo i nostri maestri, io non ho la personalità di mio padre ed è giusto così, ma è lui che ti fa pesare il fatto che per te altre persone siano da esempio, perché lui ha la verità in tasca, no...

Per capirci posso essere matura quanto volete ma lui non lo vuole vedere e voglio capire perché, dal punto di vista pratico poi finisci per crollare e avere problemi di identità, se tu non ti comporti come lui diventa ricattatorio, del tipo guarda che sono tuo padre, sei un ingrata, ecc.ecc. Non è così facile..

Mi è capitato per un periodo di comportarmi come lui, stavo antipatica a tutti, facevo battute pesanti, risultavo presuntuosa...ho cercato di lavorare su di me, non ho detto "colpa di mio padre", anche perché non ho mai negato il mio affetto nei suoi confronti...

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Ciao sono Fiedra, a questo punto, dopo il tuo ultimo sfogo provo a darti un consiglio: non so quanti anni hai, ma se hai superato la maggiore età cerca a tutti i costi un lavoro e vai via di casa, anche contro il parere di tuo padre o di tua madre. Pensa alla tua vita, e più lontano andrai, anche cambiando totalmente città o nazione, creati una nuova vita, la tua. Vedrai che col tempo tuo padre cambierà e capir à che tu sei un essere diverso da lui, con un cervello diverso da lui e che sei grande, matura e pretendi rispetto. Solo chi ha rispetto degli altri e di se stesso può pretendere dagli altri. Tu non sei di sua proprietà e non lo sarai mai di nessuno se non di te stessa. Se stai studiando all'Università trasferisciti in un'altra città, fatti il culo lavorando la notte come cameriera e finisci gli studi. Come dice uno dei miei scrittori preferiti "prendi un pennello colora il paradiso ed entraci dentro. Se vuoi puoi disegnare l'inferno ed entrarci, dipende tutto da te. Tu sei l'artefice della tua vita, sta a te rischiare, sbagliare, scegliere il percorso della tua vita. L'importante e' che, comunque ti vadano le cose, tu non debba mai dare la colpa alla società, al destino crudele, alle persone cattive e tanto meno a Dio" Ti consiglio un bellissimo libro di questo autore che dovresti tenere sul comodino come una bibbia. Lo leggerai nei momenti di crisi e ti aiuterà molto, lo leggerai nei momenti felici e ti aiuterà a godere di più di quel magico momento, e ancora lo leggerai sfogliandolo a caso ogni volta che avrai un po' di tempo. A me ha aiutato molto, ora il bicchiere e' sempre mezzo pieno e riesco a trovare il positivo anche nelle tragedie. Il libro si intitola "VIVERE, AMARE, CAPIRSI" DI LEO BUSCAGLIA. L'ho regalato a tutte le mie amiche, a mia figlia e alle mie nipoti, su quasi tutte ha avuto un impatto positivo. Buona fortuna con tutto il cuore. Fiedra

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il segreto è l'indipendenza, in tuti i sensi ma prima di tutto quella emotiva!!!

Bisogna rendersi conto che siamo cresciute e indipendenti da loro come genitori e che noi non dobbiamo perforza essere come loro o contro di loro ma noi stesse, se poi loro ce lo impediscono allora si chiede permesso e si va avanti per la proprio a strada...ma per essere in grado di farlo bisogna acquisire la propria autoconsapevolezza e l'autonomia!!!

La strada è lunga e tortuosa!!!

buona fortuna!!!

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Grazie mille per le vostre risposte, visto che sono in centro dopo andrò a dare un'occhiata al libro che mi hai indicato, Fiedra!

Digi, anche io riflettevo sull'indipendenza emotiva, a lui piace fare crollare le persone, sa come sfruttare la "compassione" degli altri, è pesante discutere con lui, diventa nevrotico che a momenti di ammazza (vabbe' esagero) perché quando vuole diventa violento. Tira fuori frasi da onesto, porca miseria, quando tu non hai fatto proprio niente per incolparti. L'altro giorno mi ha detto che io "li schifo" con fare autoritario. Perché? Perché da una vita, per l'ennesima volta, come fanno anche altre persone che vivono sotto il nostro tetto, entro in casa, prima appoggio gli zaini e mi tolgo la giacca, e poi apro la porta della cucina per salutare e chiacchierare. Bene, adesso è saltato fuori il discorso che io lo faccio da qualche mese, che non ho rispetto, che li tratto come non so cosa, che io da cristiana quando torno a casa li saluto e non li tratto come dei cani. Ma che c***o vuole?!! Rompere, che altro cavolo di risposta c'è? Lo abbiamo sempre fatto tutti! Certo io non gli vado a dire che da ventanni la mattina non ha mai salutato i figli prima di andare a lavorare (anche perché per me son più contenta se non lo vedo proprio, senza sputi e senza rose...)...

E c'è pure un'altra cosa: a vivere a casa mia diventi giustificatorio! E' come se tu incontrassi delle persone e decidessi di frequentarne solo alcune. Perché? E le altre? Sei cattiva, sei intollerante o cosa? Sei solo diversa, la tua personalità di oppone di frequentare di propria volontà alcune persone, senza dovere per forza "giudicarle".

Non mi conviene cambiare città per studiare, cerco di stare fuori casa il più possibile, di frequentare altre persone...anche perché sono appoggi emotivi in certo momenti in cui non puoi pretendere indipendenza emotiva...non so se sbaglio?

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