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prostitute ed escort (Ticino)...non riesco a smettere


ticino

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io ormai sono molto legato a questo forum.

ma non è giusto dire "al forum", io sono legato a voi che scrivete.

e voi non siete oggetti, siete persone vive.

le prostitute sono più simili agli oggetti.

quanto è bello vedere che ci sono altre persone, che non siamo soli, che possiamo confrontarci.

fare monologhi è liberatorio e bisogna scrivere ciò che pensiamo per sottoporlo innanzitutto alla nostra valutazione, ma poi, come suggeriva nello, dobbiamo anche sottoporlo all'attenzione altrui per averne conferma.

in precedenza ho scritto che avevo una mezza voglia di cavarmi perchè vivo esperienze da credente che ritengo condivisibili solo da pochi.

io stesso, io stesso, se qualche mese fa avessi letto quello che ho scritto riguardo alla mia esperienza di fede di questo fine settimana, probabilmente mi sarei preso a pugni per riportarmi alla realtà.

invece anche queste cose accadono, sono vere e non si può fare a meno di riportarle.

io ho pianto veramente.

ho provato davvero il desiderio di salvarmi.

quello che ho letto è davvero penetrato nella mia anima e non posso negarlo anche se ancora c'è una parte di me che pensa che mi sono nuovamente fottuto il cervello.

questa volta, dopo cinque anni di vita più o meno normale, so che quello che è accaduto non è delirio, provo inoltre una grande pace.

questa pace, questo desiderio, prevale su ogni altro desiderio carnale.

vi racconto una piccola esperienza di stamattina.

mi stavo recando a piedi presso il centro commerciale vicino a dove abito per ricaricare il mio cellulare e mentre passeggiavo sentivo dentro di me ardere questa pace.

vedo avvicinarsi una ragazza bellissima, con un paio di pantaloncini jeans cortissimi e due gambe che non finivano più.

ora, non voglio dire che non l'ho cagata, perchè sarebbe una follia.

ho detto fra me e me il solito "mamma mia" ma dentro di me continuava a suonare quella musica dolce.

me la ricordo ancora quella ragazza.

ma ricordo anche la mia tranquillità, il mio non essere scosso più di tanto, il mio stato d'animo pacifico.

amici miei, quando si sta bene dentro, ogni altro desiderio viene ridimensionato.

bisogna stare bene spiritualmente.

provate a pregare, non ci perdete niente, provate e sono sicuro che la vostra risposta arriverà.

non dovete per forza andare in chiesa o leggere la bibbia o il corano.

esprimete i vostri desideri, siate sinceri.

volete essere liberi? chiedetelo ogni giorno anche se all'inizio vi sentite stupidi e non ascoltati.

io sono convinto, sono convinto che vedrete dei cambiamenti.

siate umili.

non voglio fare proselitismo, non me ne frega un fico secco.

provateci.

ma vivete anche nel mondo, consolatevi anche con cose materiali, senza esserne schiavi.

quando avete la febbre, leggete un libro sacro o vi prendete un'aspirina?

io mi prendo l'aspirina, poi se ho tempo e voglia mi leggo anche il libro sacro.

psico84, la sincerità per come la intendo io è innanzitutto non mentire a se stessi e di conseguenza al prossimo.

senza sincerità, le relazioni diventano soffocanti, si raffreddano, muoiono.

con una prostituta che bisogno si ha di essere sinceri?

è un oggetto, no?!

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Top Posters In This Topic

Voglio dire che ci sentiamo soli o frustrati o infelici o isolati o non compresi ma non abbiamo il coraggio di metterci in gioco sul serio e scegliamo sempre una relazione finta che ci dia la parvenza di entrare in contatto con qualcuno pero' che posso interrompere: si va a prostitute da cui posso sempre decidere di non farmi vedere almeno per un po', mi guardo un pornazzo e faccio autoerotismo tra un pensiero e l'altro che non c'entrano nulla come se facessi una merendina, scrivo su un forum aprendo me stesso dimostrando affetto e attaccamento ma posso sempre decidere di non scrivere piu' e sparire.

Tanto chi mi conosce? A chi deve rendere conto?

E cosi' facendo alimento la mia stessa solitudine o qualsivoglia sia la molla del mio disagio.

1) le relazioni finte mi hanno profondamente stancato, ci tengo a ribadirlo.

2) l'autoerotismo non è una merendina, io lo vedo come un rimedio efficace per sfogarsi invece di andare a mignotte, scusa se è poco.

3) l'affetto e l'attaccamento che ho dimostrato sono veri e non intendo andarmene perchè è iniziata una terapia di gruppo.

4) questo è un luogo di terapia, non di amicizie on-line.

5) la vera identità di chi scrive, non credo sia poi così importante, ma quello che uno scrive può veramente aiutare gli altri.

6) non alimento nessuna solitudine parlando apertamente come non ho mai fatto.

7) il disagio c'è, se non ne parli come fai a liberartene?

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Ciao a tutti, ho notato che non mi avete letto, esite un gruppo che parla di questa dipendenza, unitevi parliamone....

Veramente a me basta e avanza questo forum e non vedo il motivo per cui dovrei trasportare tutto quello che ho scritto dalle vostre parti.

Mi sembra che i contenuti e gli spunti di riflessione che ci sono in questo forum non abbiano nulla da invidiare al vostro gruppo.

Io non mi schiodo da qua.

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Ciao.

E' la prima volta che scrivo qui,l'ho trovato x caso questo forum ed è banale quasi dirvi che ho lo stesso problema.

Ho letto un po tutti i vs interventi..e mi ritrovo un poco in ognuno di voi.

La differenza è che io ho iniziato a frequentare escort e prima ancora prostitute di strada,quando volevo solo "sperimentare" la mia voglia di trasgressione..in periodi della mia vita abbastanza sereni...

ora che invece da diverso tempo vivo periodi difficili e di forte solitudine,andare con le escort è diventata l'unica mia valvola di sfogo...

da un lato mi spinge la rabbia di aver fallito nei miei rapporti..dall'altra il bisogno di contatto umano...ancora poi c'è il senso di solitudine che mi attanaglia e diventa un motivo in piu' per cercare le prostitute.Spessisimo anche io ho tentato con la masturbazione di bloccare il desiderio di contatto carnale.

inutile dirvi che ogni volta torno a casa con il senso di colpa e la sensazione di essere sporco...la nausea..che poi passa non appena una di quelle micce che vi dicevo prima torna a riaccendersi e ad alimentare le mie fantasie.

Anche io faccio parte di quella categoria di persone "insospettabili"...bal ragazzo..simpatico...piacente...

E anche per quanto mi riguarda il mio senso di colpa si scontra con la mia fede che ogni volta viene interpellata,interrogata,messa alla prova.

Ieri sera è successo di nuovo,sono stato da una ragazza brasiliana molto giovane e molto carina.

Oggi mi sono ripromesso di sforzarmi e ricercare quell'equilibrio interiore che ho già conosciuto e che riusciva a impedire "naturalmente" che potesse nascere desiderio sessuale per una ragazza che vende il suo corpo.

So di certo che sarà difficile..specie nei momenti in cui, da solo,dovro' combattere i miei fantasmi...spero che voi siate qui per darmi una mano.

In realtà io sarei interessato a quel gruppo di cui parlava qualcuno in un post precedente..ma non vedo riferimenti...

a presto..

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Leggendo molti di questi post, come donna mi viene da pensare: perché prendere una laurea e lavorare per 1.200 € al mese, avere un fidanzato o un marito che a nostra insaputa ci mette le corna, quando invece facendo la escort si guadagnano un sacco di soldi e si è circondate da uomini giovani (vedo che siete del '76, dell'84, addirittura dell'88) e adoranti ?

A quanto pare abbiamo sbagliato lavoro...

Scusate il sarcasmo, non voglio banalizzare le richieste di aiuto degli uomini che hanno scritto in questo forum, ma a me, come donna, viene spontaneo mettermi nei panni di quelle mogli e di quelle fidanzate che, senza sospettare nulla, stanno a casa a stirare le camicie e accudire i bambini mentre i loro compagni se la spassano con la brasiliana o la russa di turno, e magari al ritorno vanno a letto con loro trasmettendo loro qualche malattia...

Sarò moralista, antiquata, tutto quello che volete, ma perché nessuno si mette mai dalla parte delle donne, che mi sembrano le vere vittime di tutte queste storie?

E' fuori moda aspettarsi lealtà e fedeltà dal proprio compagno?

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Scusate il sarcasmo, non voglio banalizzare le richieste di aiuto degli uomini che hanno scritto in questo forum, ma a me, come donna, viene spontaneo mettermi nei panni di quelle mogli e di quelle fidanzate che, senza sospettare nulla, stanno a casa a stirare le camicie e accudire i bambini mentre i loro compagni se la spassano con la brasiliana o la russa di turno, e magari al ritorno vanno a letto con loro trasmettendo loro qualche malattia...

Io personalmente tenevo molto ad un intervento femminile, spero ce ne siano altri.

Ciao Aurora_To, comprendo la tua rabbia, hai perfettamente ragione.

Per quanto mi riguarda, non riesco a concepire come si possa avere una relazione e dei figli ed andare parallelamente con le prostitute.

Trovo che sia innanzitutto una mancanza di coerenza personale, una propria contraddizione.

Il problema è che non si ama la propria moglie o la propria fidanzata, per questo si casca nella trappola del sesso a pagamento.

Io non ho mai avuto delle vere e proprie relazioni quindi mi sento escluso dal tuo commento.

E non intendo averne almeno fino a che avrò risolto questo problema.

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Per untitled e per tutti che leggono.

A volte ci sono delle sere trascorse in ottima compagnia di amici, di famiglie, di donne simpatiche, di animate discussioni di valenza emotiva.

Spesso questi incontri sono intensi, piacevoli, comunicativi, interiormente trspositivi..............poi tutto finisce...........

l'uomo solo va a casa e si ritrova solo...........

con la sua energia interna con la carica della sera che ti fa sentire nel mondo ma solo nel mondo e allora

quella carica emotiva, quella spinta adrenalica, quella sensualità non manifesta pressochè repressa....ha bisogno di essere coronata nel cuore e nella carne e che resta................. l'amore a pagamento

ecco il meccanismo di coronamento :

quando si è nel mondo con interiorità anche il corpo chiede il suo dazio carnale di carica emotiva.

E' lì in quel momento che bisogna riflettere, costruire un rapporto, costruire una sensualità fatta di parole, di abbracci, di appartenenza al mondo.

Non bisogna prendere la scorciatoia del sesso a pagamento....... perchè tutto si ripeterà.....

bisogna seminare

per amare bisogna mettere semi buoni nel terreno.bisogna avere pazienza che crescano che diventino pianta e che vi sia l'amore e la dedizione dei semi con la cura.......

l'amore può anche nascere per fortuna ma si mantiene solo con impegno, come d'altrocanto tutto nella vita.

per psico 84

Grazie di riconescere la mia testimonianza come esperienza.

sai psico anche io ho grande energia vitale........ ma piuttosto che cercare soluzioni sbrigative coltivo il mio impegno interiore e cerco sempre di considerare un valore assoluto la mia autostima.....andare con le prostitute ci può stare.....che non va bene è il ricorso metodico ad una condotta sbrigativa ed assolutamente analgesica e non terapeutica

Io ho avuto tanto dalla vita.

Tutto quello che ho avuto è grazie all'amore non al sesso.

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Leggendo molti di questi post, come donna mi viene da pensare: perché prendere una laurea e lavorare per 1.200 € al mese, avere un fidanzato o un marito che a nostra insaputa ci mette le corna, quando invece facendo la escort si guadagnano un sacco di soldi e si è circondate da uomini giovani (vedo che siete del '76, dell'84, addirittura dell'88) e adoranti ?

A quanto pare abbiamo sbagliato lavoro...

Scusate il sarcasmo, non voglio banalizzare le richieste di aiuto degli uomini che hanno scritto in questo forum, ma a me, come donna, viene spontaneo mettermi nei panni di quelle mogli e di quelle fidanzate che, senza sospettare nulla, stanno a casa a stirare le camicie e accudire i bambini mentre i loro compagni se la spassano con la brasiliana o la russa di turno, e magari al ritorno vanno a letto con loro trasmettendo loro qualche malattia...

Sarò moralista, antiquata, tutto quello che volete, ma perché nessuno si mette mai dalla parte delle donne, che mi sembrano le vere vittime di tutte queste storie?

E' fuori moda aspettarsi lealtà e fedeltà dal proprio compagno?

Quanto esposto non è un semplice comportamento :

è un disturbo della condotta sessuale ed emotiva.

Quanto ai lavori : tutti hanno pari dignità.

Quanto all'aspetto economico lo fa il mercato non il moralismo.

La fedeltà è uno stato di grazia, uno stato di amore,

come tutti gli stati interiori richiede impegno, dedizione e reciproco impegno nella coppia.

Un mio amico soleva dire : "Mia moglie non fa da mangiare? .... Ed io vado al Ristorante!"

tradotto in amore

mia moglie fatica ad amarmi interiormente, emotivamente, carnalmente, ogni volta è una pena, un'umiliazione ........va beh vado al ristorante .......delle prostitute......

oltre al disturbo comportamentale maschile c'è anche il disturbo comportamentale di molte donne che sono il viatico con le loro preclusioni di disponibilità erotiche e di affetto al fallimento delle unioni.

E' giusto aspettarsi fedeltà e lealtà dal proprio compagno (che brutta parola compagno), io direi amante.

RISPOSTA : SI E' giusto aspettarsela ma bisogna meritarsela. Nulla è dovuto per dogma in amore..

Saluti cari. :Four Leaf Clover:

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Non aggiungo altro.

Io non ho più molto da dire in questo forum.

Per me non c'è più niente di così complicato da capire.

Col passare del tempo mi sono sempre più schiarito le idee.

C'è voluto molto dolore, molta pazienza.

Il sesso rimane una tentazione.

Alla fine, come suggerisce Nello, ci si trova a dover scegliere tra due strade, il sesso e l'amore.

La strada dell'amore porta alla felicità e all'amore carnale.

La strada del sesso porta al sesso e basta.

Io scelgo la strada dell'amore.

Voi scegliete quella che vi pare.

Di più non so cosa dire.

Il mio contributo penso di averlo dato.

Io continuerò ad esserci ma penso che il mio percorso di comprensione sia già finito.

Non ho bisogno di particolari conferme.

Io comincio a stare bene.

Vi lascio le cose che ho scritto in precedenza come mia eredità.

In esse potete trovare degli spunti di riflessione.

Non ci sono poi molte altre cose da capire.

Però bisogna viverle, arrivarci per esperienza personale.

Si cambia quando non se ne può più.

Poi bisogna avere un sogno, un desiderio e seguirlo.

Se l'unica vostra cura è il sesso, allora praticatela.

Così magari vedrete che non vi porta da nessuna parte.

E cambierete cura.

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Car untitled , non dico che devi fuggire da qui, ma iscriverti al gruppo e leggere i messaggi, che sono molti di più di questi e che forse possono aiutarti a farti riflettere, ci sono varie esperienze, tutto qui..

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Car untitled , non dico che devi fuggire da qui, ma iscriverti al gruppo e leggere i messaggi, che sono molti di più di questi e che forse possono aiutarti a farti riflettere, ci sono varie esperienze, tutto qui..

Ti ringrazio ma non ne ho bisogno. Mi basta e avanza la mia. Ciao.

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Per Nello:

Hai ragione.

La fedeltà va meritata, certe donne sembra che le corna se le cerchino, tuttavia io resto sempre contraria al tradimento.

Se non sono più sessualmente attratta dal mio uomo, rompo con lui e inizio a vedere qualcun'altro, ma comunque resto dell'avviso che il tradimento non sia una soluzione, perché fa soffrire chi lo fa (in quanto vive nella menzogna) e chi lo riceve.

Come mai non ti piace la parola "compagno"? Ti fa pensare alla noia e alla routine o lo colleghi a riferimenti politici?

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Io non ho più molto da dire in questo forum.

Per me non c'è più niente di così complicato da capire.

Col passare del tempo mi sono sempre più schiarito le idee.

C'è voluto molto dolore, molta pazienza.

Il sesso rimane una tentazione.

Alla fine, come suggerisce Nello, ci si trova a dover scegliere tra due strade, il sesso e l'amore.

La strada dell'amore porta alla felicità e all'amore carnale.

La strada del sesso porta al sesso e basta.

Io scelgo la strada dell'amore.

Voi scegliete quella che vi pare.

Di più non so cosa dire.

Il mio contributo penso di averlo dato.

Io continuerò ad esserci ma penso che il mio percorso di comprensione sia già finito.

Non ho bisogno di particolari conferme.

Io comincio a stare bene.

Vi lascio le cose che ho scritto in precedenza come mia eredità.

In esse potete trovare degli spunti di riflessione.

Non ci sono poi molte altre cose da capire.

Però bisogna viverle, arrivarci per esperienza personale.

Si cambia quando non se ne può più.

Poi bisogna avere un sogno, un desiderio e seguirlo.

Se l'unica vostra cura è il sesso, allora praticatela.

Così magari vedrete che non vi porta da nessuna parte.

E cambierete cura.

sarebbe un peccato se uscissi dal forum

perche' una vita ricca di esperienze e' in grado di arricchire la vita di chi incontra

e anche la tua vita e' esperienza!!!!!

un forum e' uno scambio di cio' che si pensa, si crede....si e'

e non c'e' mai un punto di arrivo definitivo e incrollabile

ma tutto e' in continua evoluzione

e pertanto soggetto a continui cambiamenti......

ogni arrivo e' in realta' una nuova partenza!

E anche tu ne sei testimone .....

testimone che si puo' partire da un punto qualsiasi, anche quello che all'apparenza e' il meno "morale"

per arrivare a chissa' quali mete

:Ying Yang:

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sarebbe un peccato se uscissi dal forum

perche' una vita ricca di esperienze e' in grado di arricchire la vita di chi incontra

e anche la tua vita e' esperienza!!!!!

un forum e' uno scambio di cio' che si pensa, si crede....si e'

e non c'e' mai un punto di arrivo definitivo e incrollabile

ma tutto e' in continua evoluzione

e pertanto soggetto a continui cambiamenti......

ogni arrivo e' in realta' una nuova partenza!

E anche tu ne sei testimone .....

testimone che si puo' partire da un punto qualsiasi, anche quello che all'apparenza e' il meno "morale"

per arrivare a chissa' quali mete

:Ying Yang:

Grazie per le tue parole.

Le prostitute non sono il mio punto di partenza.

Ho iniziato ad andarci dopo essere stato respinto da una ragazza in cui avevo riposto tutte le mie speranze ed i miei sogni e con cui speravo di farmi una vita.

Io penso che se non si è capaci di trovare altre soluzioni, se si è soli al mondo, frustrati, depressi e insoddisfatti, anche se giovani, belli e intelligenti, le prostitute possono essere una "temporanea" valvola di sfogo.

Giustifico il fatto di andarci solo se in presenza di valide motivazioni e se non è praticabile nessun'altra strada.

Le prostitute non saranno nemmeno il mio punto di arrivo.

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Sapete una cosa?

Tranne qualcuno (pochi veramente) ho l'impressione che nessuno "ascolti" (passatemi il termine) davvero gli altri.

Da una parte pronti subito a giudicare,dall'altra a cercare giustificazioni di sorta per una "pratica" , che ne sono consapevole, in nessun modo puo' essere giustificata.

Io sono convinto di aver sbagliato, e spero con tutto me stesso di essere capace di fare in modo che non succeda più.

Ma chi si è fermato un momento a riflettere che se una persona decide di scrivere,sia pure in forma anonima in un blog come questo,di una cosa che sente come un problema,ha bisogno di essere "asoltato" e aiutato?

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Sapete una cosa?

Tranne qualcuno (pochi veramente) ho l'impressione che nessuno "ascolti" (passatemi il termine) davvero gli altri.

Da una parte pronti subito a giudicare,dall'altra a cercare giustificazioni di sorta per una "pratica" , che ne sono consapevole, in nessun modo puo' essere giustificata.

Io sono convinto di aver sbagliato, e spero con tutto me stesso di essere capace di fare in modo che non succeda più.

Ma chi si è fermato un momento a riflettere che se una persona decide di scrivere,sia pure in forma anonima in un blog come questo,di una cosa che sente come un problema,ha bisogno di essere "ascoltato" e aiutato?

Secondo me in questo forum non possiamo essere "ascoltati" veramente.

E nemmeno a quattrocchi con persone di cui ci fidiamo.

Solo noi conosciamo la nostra storia personale e cosa ci ha portato al sesso a pagamento.

E non è facile nemmeno riuscire a dare una forma scritta a quello che ci affligge.

Può volerci molto tempo prima di riuscire a "dire" con parole concrete che cosa non va nella nostra vita.

Io per molto tempo non l'ho capito.

Nell'arco di dieci anni io ho scritto anche molto indirizzando a me stesso ogni messaggio e facendo molti monologhi.

Capisco però che ad un certo punto è necessario rivolgersi ad una persona e portarle i propri contenuti.

Un terapeuta insomma.

Io ho fatto molta fatica a dire al mio terapeuta che andavo a mignotte ma ad un certo punto ci sono riuscito ed è stato utile.

Non bisogna tenersi le cose dentro.

Mi dispiace che tu non ti senti ascoltato, capito.

Sentiti capito innanzitutto da te stesso.

Poi parla anche con gli altri ma non ti illudere che ti possano capire fino in fondo.

Solo tu puoi capirti.

Solo tu sai che cosa devi fare e che strada devi prendere.

Solo tu sai cosa c'è che non va nella tua vita.

Io non posso "ascoltarti", capirti come tu vorresti.

Spero di avere scritto cose che possano tornarti utili e che almeno tu mi abbia sentito vicino.

In certi momenti abbiamo semplicemente bisogno di un po' di vicinanza di altre persone.

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Ora è il momento di condividere con voi una cosa meravigliosa che questa sera sono riuscito a mettere bene a fuoco.

Penso che sia collegabile all'attuale scandalo della pedofilia nella chiesa.

Come al solito non mi piace fare nomi, mi limito a dire "nella chiesa".

Questa cosa che ho messo a fuoco riguarda anche la mia esperienza "religiosa", se di religiosità possiamo parlare.

Mi spiego meglio.

E' una cosa che lega il proprio modo di esercitare la propria fede ed il sesso a pagamento.

Normalmente quello che una religione insegna è l'obbedienza.

A questa obbedienza viene corrisposta una benedizione, una ricompensa.

Ad esempio, faccio del bene per riceverlo.

Amo il prossimo per essere amato.

Faccio delle offerte per essere benedetto sul piano economico.

Osservo particolari precetti alimentari per ricevere salute o la guarigione da malattie.

Vado in pellegrinaggio per ricevere una grazia.

Insomma, la modalità è quella della compra-vendita.

Io obbedisco a tutta una serie di precetti per avere delle cose in cambio.

Questo tipo di rapporto che una persona "religiosa" può instaurare con la propria "divinità" è un rapporto di compra-vendita.

Insomma, questo non è un rapporto di amore.

Il bello di questo discorso è che questo tipo di rapporto è lo stesso identico rapporto che c'è tra un cliente ed una prostituta.

Il cliente tira fuori del denaro.

La prostituta offre una prestazione.

Allo stesso modo, il fedele si sforza di osservare dei precetti (spesso sono cose che fa controvoglia) e la divinità deve stare ai suoi tempi e alle sue modalità e corrispondere il rispettivo compenso.

Solo che secondo questa logica, la divinità (se mai esiste) non è la divinità stessa, ma il fedele diventa la divinità, l'arbitro del gioco, come un cliente di prostitute è colui che conduce il gioco in un rapporto di compravendita.

Non trovate questo collegamento illuminante?!?!

Io lo trovo estremamente interessante.

Io non ho fatto altro che parlarvi di me, certo non tutti si identificano nella mia esperienza perchè io ho anche un percorso "religioso".

Anzi, dieci anni fa avevo iniziato un percorso "religioso" (tra virgolette) ora sento si essere pronto ad avvicinarmi alla divinità in base ad un rapporto di amore.

Il confine tra queste due modalità è molto sottile.

Forse è il motivo per cui tanti presunti religiosi sono attualmente coinvolti in scandali di pedofilia?

Pensateci alla luce di quello che ho detto riguardo alla mia esperienza vissuta.

Infine, morale della favola:

L'UNICA RICOMPENSA DELL'OBBEDIENZA........

.............................. E' L'OBBEDIENZA STESSA

Questo è l'amore verso la divinità o verso il prossimo.

Quello senza ricompensa.

Chi va a puttane, è incapace di amare.

Perchè la sua logica è l'esatto opposto.

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Dopo 10 anni comincio veramente a sentirmi in pace con me stesso.

Ma non è tutta farina del mio sacco.

Forse è per questo che lo chiamano il principe della pace.

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per tutti o per un amministratore

quando ho incominciato a scrivere in questo thread c'e' stata una persona che aveva inviato l'invito a partecipare ad un altro sito

che parlava di un tema in effetti attinente a questo. Il commento e' stato subito rimosso da qualcu8no immagino un amministratore, ma io avevo fatto in tempo a leggerlo e sinceramente mi sembrava che potesse essere di aiuto a qualcuno.

Ora non voglio essere censurato a mia volta e quindi non faccio il nome in questione, solo mi chiedo perchè quello sia stato cancellato e l'invito di pericle no.

Insomma se e' contro il regolamento indicare altri siti allora anche pericle ed il mio precedente sono messaggi da cancellare,

altrimenti faccio di nuovo il nome che era stato rimosso (le censure solo per alcuni mi danno fastidio)

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per pericle:

come untitled personalmente non credo mi iscivero' per ora al tuo gruppo.

Condivido il punto di vista di untitled che il "confronto", il "colloquio" vero sia con se' stesso,

in questo forum ho trovato in alcuni utenti spunti di riflessione e confronto sufficiente per quanto riguarda me,

forse anche il fatto che sia "aperto" mi piace, cioe' il fatto che chiunque puo' leggere e commentare,

Alcuni consigli:

1. magari prima di postare messaggi di invito a partecipare a qualcos'altro, fatti conocere un po', condividi qualcosa di te,

altrimenti i tuoi messaggi sembrano solo promozionali ed il tuo interesse di accrescere il tuo gruppo.

Se per es. nello ci invitasse a partecipare a qualcosa, personalmente lo valuterei, perche' ho avuto modo di "consocerlo" attraverso alcuni scambi e puo' interessarmi quello che puo' offrire; ma tu, almeno per questo thread, sei uno "sconosciuto",

e' un po' piu' difficile seguire il primo invito di chi uno "sconosciuto" per gente che gia' qui si sta sforzando di confrontarsi e comunicare, no?

2. ho anche io gestito gruppi yahoo e so che c'e' una opzione per mantenere il gruppo aperto, dal mio punto di vista sarebbe piu' "amichevole" questa opzione per permettere a chiunque di leggere cosa vi scrivete ed eventualmente poi decidere di iscriversi e partecipare, acnhe perche' se davvero vi scambiate cose cosi' "illuminanti" perche' allora non lasciarle libere anche di essere indicizzate dai motori di ricerca per permettere a chi sta cercando un conforto o una "illuminazione" possa imbattersi anche nel tuo gruppo tramite le parole chiave? (come del resto molti di noi hanno fatto imbattendosi in questo forum?)

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per untitled:

purtroppo non ho il dono della sintesi e questo a volte mi rende fraintendibile. Ho notato che mi hai risposto con un elenco numerato e questo credo di solito viene fatto per difendersi quando ci si sente criticati.

Se cosi' fosse sappi che non era mia intenzione criticarti ne' di sottendere che dovresti uscire dal gruppo (punto 3 della tua risposta), e comunque leggendo la tua lista credo che ci sia stato davvero piu' di un fraintendimento.

Quello che intendevo dire e' che ritengo che il nostro fine sia di doverci ri-educarei ai rapporti umani, perche' in un modo o nell'altro viviamo una vita in solitudine, come molti interventi in questo thread lo segnalano.

Per rapporti umani intendo: (per essere un po' piu' sintetico provo a risponderti con un elenco)

1. dai piu' banali atteggiamenti come camminare o guidare guardando e facendo attenzione agli altri,

non per esempio uscire da un negozio e sbattere contro il primo passante senza chiedere nemmeno scusa o guidare agli 80 km/h in città e magari fermarsi al semaforo perentoriamente sulle strisce pedonali per avantaggiarsi al prossimo verde ma obbligando i pedoni a doverti scansare ...

2. a comportamenti che dovrebbero essere civili e imposti ai propri figli come fermarsi ad aiutare chi ha bisogno, cedere il posto a sedere a chi ne ha piu' bisogno, non passare davanti agli altri nelle file, rispettare il riposo degli altri

3. ad attaggiamenti piu' privati come cercare di coltivare una rete di amicizie o di buoni rapporti coi parenti almeno alcuni ed interessarsi a loro e dedicargli un po' di tempo, facendo una telefonata, scrivendo una letterina o una cartolina, andando a fare una breve visita.

4. a ricerche di amore piu' articolato, come nutrire degli interessi (sani!), prendersi cura di piante o animali, fare volonatriato, partecipare a un particolare progetto umanitario, ricercare una propria spiritualità o seguire una religione con un certo impegno dedicare del tempo a se' stessi per coltivare un benessere psico-fisico.

5. tentare di spertimentare rapporti piu' profondi e vincolanti a partire dal proprio centro, se' stessi, la propria compagna, i figli .. fino ad arrivare ad amare la Vita e per dirla alla Kipling vivere su questa terra non come un inquilino o come un villeggiante

nella natura ma vivere questo mondo come se fosse la casa di tuo padre.

:)

Alla luce di questo quello che intendevo dire e' che andare a prostitute non e' certamente un atteggiamento in questa direzione,

ma neanche l'ammazzarsi di pugnette! Ho capito che ci sono errori piu' gravi di altri, ma alla fine sono comunque errori, e quindi potremmo stare qui a discutere all'infinito se farsi le pugnette sia meno grave di andare a prostitute e quindi preferibile, ma dal mio punto di esperienza ho maturato la convinzione che una cosa e' sbagliata punto e basta e quindi non preferibile rispetto ad un'altra che ci puo' sembrare meno grave in una scala personalissima di "giustizia". Come sono un corrotto se accetto per es una mazzetta da 10.000 euro, lo sono anche se mi faccio pagare in natura .. e' preferibile secondo il tuo ragionamento accettare soldi piuttosto che sesso per una raccomandazione per es? O sarebbe meglio ne' uno ne' l'altro?

Se ragioni cosi' (mi faccio le pippe per non andare a puttane) e' come se dessi per scontato che hai solo queste scelte, che comunque un errore lo devi fare, allora cerchi di scegliere quello che ti sembra meno grave .. e mi sembra di ricordare che arrivi persino a 4 masturbazioni al giorno!

E' questo perseverare nell'errore (qualunque esso sia) che intendevo dire che alimenta la tua solitudine o qualunque sia la molla che ti fa comportare in una maniera alterata!

Prova a non sbagliare, o a scegliere una cosa perche' davvero la vuoi, non perche' ne escludi un'altra.

Cioe' se ti vuoi fare una bella scopata con una mignotta fattela, ma non perche' senti di voler ammazzare qualcuno ed allora devi sfogarti in qualche modo ..

E cosi' via .. fino a tentare di scegliere cose che sono davvero vicine alla tua anima .. per es vado a farmi un bel pellegrinaggio perche' la mia anima ne sente il bisogno :)

Cmq anche io ho fede e' ho maturato negli ultimi anni un pensiero che spesso mi aiuta: mi chiedo se mi vedo Gesu' a fare una cosa .. non cosa direbbe Gesu' se la faccio. Cioe' mi viene il desiderio di fare autoerotismo? MI chiedo se mi vedo Gesu' praticarlo? Non voglio essere blasfemo, ci mancherebbe, intendo dire che il disgusto che mi provoca a volte pensare a dei miei comportamenti proiettati su una immagine idealizzata di bontà mi aiuta a riconoscere quali comportamenti siano sani e quali no.

Detto questo non e' che si risolve, pero' almeno sai che quel tipo di cosa e' sbagliata e non cerchi scuse.

ma te lo vedi Gesu' che si tocca per non andare con una prostituta? Non cerchiamo scuse alla nostre debolezze, dai!

Una volta individuato un comportamento insano certo occorre volontà ed impegno per estirparlo, ma riconoscerlo e magari accettarlo e' gia' molto.

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