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prostitute ed escort (Ticino)...non riesco a smettere


ticino

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per Aurora_To

mi dispiace attaccarti, perche' magari questo puo' alimentare il tuo astio verso gli uomini che trapela dalle tue parole, ma il tuo commento di genere e' assolutamente inutile. Qui si sta parlando di dipendenza da un vizio, chi si ritrova qui ha già compreso che ha un vizio e che ne e' dipendente, non serve a niente pensare al punto di vista femminile.

Come ti ha risposto piu' moderatamente di me nello e' un DISTURBO della condotta sessuale ed emotiva, non ha nulla a che vedere con la relazione uomo-donna almeno sul piano di genere in cui lo vuoi vedere tu.

E poi ti assiucuro che la cosa e' ampiamente presente anche nel mondo femminile, forse tu vivi a Torino visto il tuo nick, che e' una città che conosco molto bene e forse ignori quanto sia depravata, visto il tuo (finto?) stupore: e' una città a doppia faccia. Fatti una bella ricerca su google scrivendo accompagnatore per donne torino :)

Le donne non sono migliori degli uomini, sono state solo piu' represse! e ci mettono solo piu' tempo a venire allo scoperto

A Roma, dove ho vissuto per anni, esistono zone in cui i ragazzi si mettono persino per la strada a offrirsi alle donne. esattamente come le donnine in qualsiasi città per gli uomini, e a me mi ha pure fermato una signora per la strada una volta che camminavo da solo di sera (non di notte ma tipo alle 6 di pomeriggio) in una di queste zone per pagarmi per fare stare con lei e non mi stavo certo offrendo .. ma e' come se tu camminassi da zola in una zona di prostitute e ti scambiano per una di loro.

Non hanno mariti e compagni queste donne da contagiare con schifezze e malattie?

Magari il marito si ammazza di lavoro (per rimanere nel tuo cliche') per garantire pure a lei una vita decorosa e non farle mancare niente e lei si diverte ogni tanto con un brasiliano o un ragazzetto.

Ma perche' quando una femminista parla deve sempre girare le cose in modo che solo gli uomini fanno schifo e le donne sono delle stelline, vere vittime degli uomini e di ogni sorta di Ingiustizia?

Ma perche', per farti un altro esempio, non hai mai sentito parlare di studentesse o di casalinghe che si prostituiscono tutto il giorno? Manco lo fanno perche' obbligate o perche' in miseria .. lo fanno perch' sono malate di soldi o di sesso!

Non sei ne' moralista, ne' antiquata, anche perche' c'hai ragione: le cose dovrebbero essere come tu ti aspetti. Ma se la realtà e' diversa non e' perche' il maschio e' uno schifo. Sei emplicemente limitata nel tuo ragionare: devi ampliare le tue vedute e considerare che esistono LE PERSONE.

Quindi ci stanno persone sane (maschi e femmine) e persone disturbate (maschi e femmine).

C'e' il marito che va coi trans, cosi' come la moglie che si protituisce,

c'è il direttore che va con la segretaria, cosi' come c'e' la vecchia attrice che va col giovane aspirante attore,

c'e' il ragazzetto che si fa le pippe davanti a un porno, cosi' come ci stanno le studentesse che fanno lo strip alla webcam

c'e' l'uomo che va con una escort cubana fingendo un appuntamento di lavoro e la donna che si nasconde dietro a un corso di salsa per farsi l'istruttore cubano

Devo andare avanti?

Quindi se vuoi partecipare a thread come questo, smettila di pensarla sul piano uomo-donna e davvero trattieni il tuo sarcasmo, cerca invece di usare rispetto e curiosità. Perchè pure te c'hai i tuoi vizi, ma che credi?, anche se non ti conosco: ognuno di noi ha le proprie debolezze da temprare e le proprie fragilità da affrontare.

Infine dimostri superficialità in ogni deduzione: pure pensi che sono dell'84 solo per il mio nick! Di anni ne ho 40! E pure l'avevo detto precedentemente, solo che invece di leggere ed ascoltare gli altri (come diceva giustamente skitz) preferisci dire le prime cose che ti passano per la testa.

E poi precedentemente c'e' già stato qualcuno che scriveva "ma non pensate alle prostiture che sono obbligate"?

Ma certamente non hai letto i commenti ...

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per nello

il tuo modo di parlare mi ricorda una persona che ha un centro anti-fumo e che tanti anni fa mi ha definitivamente aiutato a smettere di fumare.

Magari mi aiuterai pure a tu a liberarmi da quest'altro viziaccio

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per untitled:

Cmq anche io ho fede e' ho maturato negli ultimi anni un pensiero che spesso mi aiuta: mi chiedo se mi vedo Gesu' a fare una cosa .. non cosa direbbe Gesu' se la faccio. Cioe' mi viene il desiderio di fare autoerotismo? Mi chiedo se mi vedo Gesu' praticarlo? Non voglio essere blasfemo, ci mancherebbe, intendo dire che il disgusto che mi provoca a volte pensare a dei miei comportamenti proiettati su una immagine idealizzata di bontà mi aiuta a riconoscere quali comportamenti siano sani e quali no.

Detto questo non e' che si risolve, pero' almeno sai che quel tipo di cosa e' sbagliata e non cerchi scuse.

ma te lo vedi Gesu' che si tocca per non andare con una prostituta? Non cerchiamo scuse alla nostre debolezze, dai!

Cerca una testimonianza.

Questi trucchetti mentali possono funzionare, ma per poco.

Tu devi cambiare il tuo cuore.

Prega.

Sappi vedere le risposte.

Non cercare di vincere da solo, con i tuoi unici mezzi, la tentazione, è impossibile.

Non puoi trovare solo in te la forza.

Non affidarti solo a te stesso.

Io non cerco scuse alle mie debolezze, come dici tu.

Io conosco le mie debolezze.

Da solo non posso vincerle.

Quando non posso fare a meno di cedere (la carne è debole, ricorda) scelgo il male minore.

Poi faccio di tutto per il mio benessere interiore.

Ho imparato a non sentirmi in colpa per la mia carne.

Sono desideri naturali e come tali vanno considerati, SENZA IDENTIFICARSI IN ESSI.

Per me la masturbazione è solo un modo per recuperare un contatto con il mio corpo senza compiere gesti che mi farebbero sentire tremendamente in colpa.

Ci sono vari gradi di trasgressione.

La masturbazione (la mia media attuale è una ogni due giorni e non quattro volte al giorno come pensi) è sicuramente il minore dei mali sessuali di questo mondo.

Certo dipende come uno la vive, la usa.

Se mi masturbo appena uscito da una chiesa allora sono malato forte.

Se mi masturbo perchè ho in mente una ragazza che mi piace ma preferisco non farla star male perchè me la voglio solo scopare ma in realtà non la amo, ben venga masturbarsi, piuttosto che creare dolore.

Ma per me la masturbazione ha una funzione di tamponamento, una sorta di calmante per non fare danni.

Non è certo l'ideale ma è sicuramente un rimedio efficace.

E ne sono dovuto diventare capace.

E ne vado fiero, ti dico la verità, anche se non è il mio traguardo.

L'amore fisico è la mia meta.

Amore fisico all'interno di un matrimonio basato su cose condivise come la fede.

Preferisci mettere al mondo un figlio e poi capire di non amare la propria donna?

Preferisci questo?

IO, PIUTTOSTO CHE CREARE SOFFERENZA, MI MASTURBO A VITA.

A VITA.

A VITA.

NON VOGLIO ESSERE UN GENITORE IRRESPONSABILE.

Non mi dire che ti scandalizzi per una sega?

Ti senti in colpa per una cosa così?

No, non ci credo.

Non fare il moralista.

I moralisti hanno lasciato Lazzaro nel sepolcro perchè era sbagliato compiere una resurrezione in giorno di sabato.

Il nuovo testamento ci ha insegnato questo?

No, il nuovo testamento insegna che bisogna amare.

E, se permetti, se una sega è trasgressione ma mi serve per non creare dolore a me stesso al prossimo compiendo cose ben più ignobili, essia!!!

Mi hai capito bene?!?!

Posso anche ripeterlo, non c'è problema.

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ragazzi, la masturbazione non è un male sessuale! toccarsi non è una cosa malata!

credo che tanti dei vostri problemi dipendano dal non avere un rapporto "sano" innanzitutto col vostro corpo e poi col corpo delle donne.

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ragazzi, la masturbazione non è un male sessuale! toccarsi non è una cosa malata!

credo che tanti dei vostri problemi dipendano dal non avere un rapporto "sano" innanzitutto col vostro corpo e poi col corpo delle donne.

ti mando un bacio virtuale!

;-)

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io non credo che la masturbazione sia una cosa malata,

sono al 100% d'accordo con juditta, anche se non credo che sia solo "fisico" il problema con noi stessi e gli altri in particolare le donne

Almeno per quanto riguarda me.

Per es sono molto timido e sempre cerco di non creare disturbo agli altri ed a volte sono collerico, come se fossi impossessato incomincio

a gridare e a dire cose che forse non penso neanche.

E' come se non fossi in equilibrio e credo di vivere bene, ma evidentemente mi creo frustazioni o repressioni di cui non sono totalmente cosciente

e che poi esplodono vuoi con la collera, vuoi andando a prostitute.

Poi c'e' l'immancabile senso di colpa, per cui per es se ho gridato con la mia compagna allora poi cerco di fare ancora piu' "il bravo" e magari acconsento a cose

che mi stanno strette e poi finisco col sentirmi frustrato e poi faccio qualcosa che non approvo e poi mi sento in colpa e cosi' in un ciclo infinito.

Insomma per quanto riguarda me la masturbazione o l'andare a prostitute e' solo un aspetto di un comportamento non equilibrato, non sereno, non appagato ...

non e' solo, ma certamente ANCHE, correlato con le donne e con il loro corpo.

Per es non mi piacciono gli uomini, non mi piacciono i trans, non mi piace il porno, non mi piacciono i duetti lesbo ..

ho notato poi che mi piace andare solo con prostitute di una certa "razza", sudamericane o negre o senno' biondone russe. Quasi fossero idealizzazioni del bianco e del nero,

del bene e del male .. sono stato con italiane o rumene o di altre nazioni praticamente solo per sbaglio.

Forse dovremmo parlare di piu' di quello che viviamo, piuttosto che stordirci con troppi concetti.

Magari raccontare le nostre esperienze serve prima di tutto a noi stessi per vederci da fuori.

Per finire il discorso della masturbazione comunque sto solo dicendo che masturbarsi se ti vuoi masturbare va bene, ma masturbarsi per non fare altro tipo per non andare a prostitute non serve a niente ed anzi puo' essere secondo me un escamotage pericoloso.

Scusa untitled se pensavo a 4 al giorno, mi ricordavo cosi' di un tuo post ma evidentemente sbagliavo. Cmq una ogni due giorni mi sembra sempre tanto .. ma forse dipende dalla tua eta' mi sembri giovane ed anche io da giovane mi masturbavo tanto .. ora non ricordo ogni quanto, ma certo c'erano momenti che lo facevo ogni giorno ed altri di astinenza .. non e' mai stata una fissa .. lo facevo quando ne sentivo il bisogno .. ma riguarda di piu' un'eta' compresa fra i 14 ed i 20 anni .. dopo e' incominciato a diminuire l'impulso ed ora lo faccio molto di rado.

Ribadisco comunque che fare una cosa per non farne un'altra non serve e puo' essere dannoso, anche altri utenti hanno scritto nel thread questa esperienza, cioe' che hanno provato senza risultato a masturbarsi per evitare di andare a prostitute.

Non e' una soluzione.

E poi i concettti che hai in testa sono parziali: magari metti al mondo dei figli e dopo capisci che l'amore con tua moglie e' finito. Che fai, allora? Li ammazzi tutti?

vivi di getto per quello che ti sembra giusto!

Tu invece sembra che preferisci farti seghe a vita piuttosto che rischiare di mettere al mondo dei figli e scoprire di non amare la donna che hai sposato e divenire cosiì un genitore irresponsabile.

Ma perche' un genitore separato non puo' essere ancora un buon genitore?

Mi sembra che hai degli schemi mentali un po' rigidi, senza offesa.

Forse prendere la vita piu' per come viene e imparare a perdonare ti puo' aiutare :Four Leaf Clover:

Cmq ho l'impressione che tu mi abbia preso un po' di punta: tanto eri dolce con ricciolo quanto sei avvelenato con me. Perche' questo tuo atteggiamento?

Eppure non provo sensazioni antipatiche per te e non mi sembra di attaccarti, anzi fin dall'inizio ho sempre detto che mi riconoscevo in molte cose che dici

e semmai provavo fastidio per ricciolo.

non e' che ti sei "innamorato" di ricciolo ed ora me la stai facendo passare lunga perche' ho criticato lui?

Scherzo .. mo' non ti incazzare subito! :)

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io non credo che la masturbazione sia una cosa malata,

sono al 100% d'accordo con juditta, anche se non credo che sia solo "fisico" il problema con noi stessi e gli altri in particolare le donne

Almeno per quanto riguarda me.

Per es sono molto timido e sempre cerco di non creare disturbo agli altri ed a volte sono collerico, come se fossi impossessato incomincio

a gridare e a dire cose che forse non penso neanche.

E' come se non fossi in equilibrio e credo di vivere bene, ma evidentemente mi creo frustazioni o repressioni di cui non sono totalmente cosciente

e che poi esplodono vuoi con la collera, vuoi andando a prostitute.

Poi c'e' l'immancabile senso di colpa, per cui per es se ho gridato con la mia compagna allora poi cerco di fare ancora piu' "il bravo" e magari acconsento a cose

che mi stanno strette e poi finisco col sentirmi frustrato e poi faccio qualcosa che non approvo e poi mi sento in colpa e cosi' in un ciclo infinito.

Insomma per quanto riguarda me la masturbazione o l'andare a prostitute e' solo un aspetto di un comportamento non equilibrato, non sereno, non appagato ...

non e' solo, ma certamente ANCHE, correlato con le donne e con il loro corpo.

Per es non mi piacciono gli uomini, non mi piacciono i trans, non mi piace il porno, non mi piacciono i duetti lesbo ..

ho notato poi che mi piace andare solo con prostitute di una certa "razza", sudamericane o negre o senno' biondone russe. Quasi fossero idealizzazioni del bianco e del nero,

del bene e del male .. sono stato con italiane o rumene o di altre nazioni praticamente solo per sbaglio.

Forse dovremmo parlare di piu' di quello che viviamo, piuttosto che stordirci con troppi concetti.

Magari raccontare le nostre esperienze serve prima di tutto a noi stessi per vederci da fuori.

Per finire il discorso della masturbazione comunque sto solo dicendo che masturbarsi se ti vuoi masturbare va bene, ma masturbarsi per non fare altro tipo per non andare a prostitute non serve a niente ed anzi puo' essere secondo me un escamotage pericoloso.

Scusa untitled se pensavo a 4 al giorno, mi ricordavo cosi' di un tuo post ma evidentemente sbagliavo. Cmq una ogni due giorni mi sembra sempre tanto .. ma forse dipende dalla tua eta' mi sembri giovane ed anche io da giovane mi masturbavo tanto .. ora non ricordo ogni quanto, ma certo c'erano momenti che lo facevo ogni giorno ed altri di astinenza .. non e' mai stata una fissa .. lo facevo quando ne sentivo il bisogno .. ma riguarda di piu' un'eta' compresa fra i 14 ed i 20 anni .. dopo e' incominciato a diminuire l'impulso ed ora lo faccio molto di rado.

Ribadisco comunque che fare una cosa per non farne un'altra non serve e puo' essere dannoso, anche altri utenti hanno scritto nel thread questa esperienza, cioe' che hanno provato senza risultato a masturbarsi per evitare di andare a prostitute.

Non e' una soluzione.

E poi i concettti che hai in testa sono parziali: magari metti al mondo dei figli e dopo capisci che l'amore con tua moglie e' finito. Che fai, allora? Li ammazzi tutti?

vivi di getto per quello che ti sembra giusto!

Tu invece sembra che preferisci farti seghe a vita piuttosto che rischiare di mettere al mondo dei figli e scoprire di non amare la donna che hai sposato e divenire cosiì un genitore irresponsabile.

Ma perche' un genitore separato non puo' essere ancora un buon genitore?

Mi sembra che hai degli schemi mentali un po' rigidi, senza offesa.

Forse prendere la vita piu' per come viene e imparare a perdonare ti puo' aiutare :Four Leaf Clover:

Cmq ho l'impressione che tu mi abbia preso un po' di punta: tanto eri dolce con ricciolo quanto sei avvelenato con me. Perche' questo tuo atteggiamento?

Eppure non provo sensazioni antipatiche per te e non mi sembra di attaccarti, anzi fin dall'inizio ho sempre detto che mi riconoscevo in molte cose che dici

e semmai provavo fastidio per ricciolo.

non e' che ti sei "innamorato" di ricciolo ed ora me la stai facendo passare lunga perche' ho criticato lui?

Scherzo .. mo' non ti incazzare subito! :)

Anche tu meriti dolcezza, sei una persona carina, lo intuisco.

Questo tuo tono mi è molto più gradito.

Dai che non mi incavolo!

Perché dovrei?

Torno sull'argomento masturbazione, spero per l'ultima volta.

Mi ripeto, pazienza, devo.

La masturbazione è per me, e solo per me, un'evoluzione.

Prima dovevo necessariamente avere contatti con donne.

Dovevo inevitabilmente "sentirla".

Poi probabilmente ho compreso che il sesso è l'equivalente della masturbazione con la differenza che al posto di una mano c'è una vagina.

Riuscire ad appagarsi senza rovinarsi la vita con le prostitute, se permetti, io lo considero un enorme successo, un passo in avanti.

Inoltre tu dici:

"Ribadisco comunque che fare una cosa per non farne un'altra non serve e puo' essere dannoso, anche altri utenti hanno scritto nel thread questa esperienza, cioe' che hanno provato senza risultato a masturbarsi per evitare di andare a prostitute. Non e' una soluzione."

Vedi caro psico84...

Come ho già scritto in un altro dei miei più remoti post, i casi sono due:

1) masturbarsi per non andare a puttane (ma in realtà ci si vuole andare)

2) masturbarsi (e basta)

Nel primo caso, uno vuole andare a puttane, quindi il suo male è alla radice e non c'è rimedio che tenga perchè vuole farlo e prima o poi lo farà.

Nel secondo caso, uno riesce a soddisfarsi autonomamente facendo a meno del piacere di infilarlo.

Non trovi una differenza di fondo?

Come ho detto altre volte, e non mi stanco di ripeterlo, il cambiamento si deve verificare alla "radice".

Nel desiderio.

Nello stile di vita, chiamiamolo così per sta volta.

Ma non vi direi tutto se non dicessi che io ho anche una testimonianza che mi sforzo di mantenere viva ogni giorno e da cui traggo grande sostegno.

Ma a chi cavolo può interessare questa cosa?

Per molti è come parlare al vento.

In fondo come si può raccontare?

Oggi mi è passata di fronte una ragazza di colore praticamente nuda con un posteriore ballerino.

Saltargli addosso è stato l'ultimo dei miei pensieri, perchè raccontarvi una balla?

Il mio stato d'animo, la mia tranquillità, me lo hanno impedito.

Non c'era posto per altro.

Ma sicuramente questa disposizione d'animo va coltivata.

Ed io lo faccio ogni giorno.

Sono rigido?

Tengo a questa cosa più di ogni altra e se ciò mi impone rigidità, sarò come il diamante.

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Purtroppo sono di corsa e non posso conversare adeguatamente avensdoVi letto velocemente.

Volevo parlarvi di un'emozione che ho vissuto ieri sera.

Ieri sera ero a passeggio nella nostra bella Passeggiata di Viareggio.-

Negozi, persone, compagnie.....

Ho vista la spiaggia in zona Piazza Mazzini era stupenda:

gli obrelloni chiusi biaco-arancioni le sdraie arancioni e le altre sdraie blu con gli altri ombrelloni blu che si perdevano nella notte.

Bandiere sventolanti con il Libeccio notturno illuminate

Cielo azzurrro con un'unica stella luminosa sola e assoluta con un intaglio di nuvola rossastra scura frastagliata....

Mi sono fermato, mi sono seduto, ho girato le spalle e ho guardato incantato questo quadro naturale.......

poi ho visto una vetrina con una bella camicetta da donna come piacciono a me. Ho pensato vorrei regalarla..........ma a CHI?

La regalerò con il pensiero.

Gli uomini soli vivono profonde emozioni e poi non riescono ad esternarle con azioni amorose...........

ecco mi sono fermato ed ho ringraziato la natura di farmi emozionare.........sono andato a casa e mi sono coricato..........

credetemi arriverà il giorno che il nostro cuore colmo di gioia condividerà la gioia di esistere.

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Eccomi di nuovo, caro psyco, io non pubblicizzo il mio gruppo, non ne ha bisogno, ho scritto di leggerlo credendo potesse essere cosa buona ed utile per chi come me ha questa dipendenza, non ho raccontato di me perchè l' ho fatto molte volte e non avevo voglia di riscrivere il mio percorso la mia storia, che è ampliamente descritta nel gruppo che ho fondato, molto prima di questi utilissimi post, quindi il mio problema in rete lo vivo da prima, ero solo, solo come un cane, non ne parlava e scriveva nessuno, non so se i post siano impostati in una maniera tale da essere letti solo se iscritti non ci ho mai fatto caso con tutta onestà, anche perchè se uno soffre di questo si iscrive e legge e se vuole scrive della sua esperienza, a me non pare che nessun luminare della psicologia abbia mai risposto a questi toccanti post di vari utenti qui, io ho alcune teorie sul perchè uno vada a pagarsi il sesso, e le ho messe nel gruppo che ho aperto e non sono entusiasta di averlo aperto...chiunque volesse leggere altre esperienze può farlo nel mio gruppo, che non pubblicizzo assolutamente, l' ho fatto qui, perchè qui si parla di questo, e da nessuna altra parte vi assicuro ho trovato queste storie di vita ci siete voi ed io...il mio è un invito per condividere le mie esperienze e di quelle del gruppo, molte più numerose di queste testimonianze, utilissime devo dire...

Mi ripeto io non pubblicizzo nulla, non ne ho bisogno, era un aiuto che volevo dare a che come me condivide purtroppo questa nuova dipendenza che è psicologica e non fisica, non lo è per nulla , non è fisica , questo nel corso degli anni e con riflessioni di altre persone lo posso dire con assoluta certezza, è una dipendenza dovuta a traumi precedenti in età pre verbale, e poi una somma di altre esperienze ha reso fertile nel corso degli anni, non trovo per nulla carino l' intervento femminile che ironizzava sul fatto di avere sbagliato tutto e che sarebbe stato più gratificante vendersi per fare soldi...ma non voglio fare polemica, davvero sono cose già superate...quindi e torno a ripetermi, io non pubblicizzo nulla, lo faccio solo per portare a conoscenza di chiunque l'esistenza di un gruppo che questi temi sta affrontando, tutto qui...nulla di più.. ma continuo a leggere i post...

Io non mi affido chiaramente alla religione, essendo una persona equilibrata e ben cosncia del senso della vita, non mi accollerei mai un' altra dipendenza per sconfiggerne una...in quanto la nuova dipendenza rimuoverebbe solo la vecchia dipendenza e rimuovere in termini psicologici non vuol dire togliere o levare ma semplicemente mettere sotto,seppellire, ma non estirpare, esistono associazioni fatte di persone che si incontrano che trattano la sex additional, forse è inutile spiegarlo in quanto mi augoro che siano conosciute qui , a me non è servito, per nulla, io non credo nel potere divino, io credo in me come uomo, come intelletto e non dipendo da alcun potere superiore, quindi per me questa associazione era del tutto insignificante e puerile..io credo nell' intelletto, che essendo tale è ingannevole, se traumatizzato in età preverbiale... ma il discorso è lungo molto lungo, e francamente non me la sento di mettere nero su bianco quello che ho capito, almeno ora...frutto di analisi e di letture, analisi da psicoterapeuti intendo...e non ero fuori di testa quando decisi di intraprendere un percorso analitico, anzi...sempre bene presente al mio problema..cercai risposte e non le trovai...ma me le feci...

Vi Leggo..

>Ciao Pericle

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Io non mi affido chiaramente alla religione, essendo una persona equilibrata e ben conscia del senso della vita, non mi accollerei mai un'altra dipendenza per sconfiggerne una...in quanto la nuova dipendenza rimuoverebbe solo la vecchia dipendenza e rimuovere in termini psicologici non vuol dire togliere o levare ma semplicemente mettere sotto, seppellire, ma non estirpare, esistono associazioni fatte di persone che si incontrano che trattano la sex additional, forse è inutile spiegarlo in quanto mi auguro che siano conosciute qui, a me non è servito, per nulla, io non credo nel potere divino, io credo in me come uomo, come intelletto e non dipendo da alcun potere superiore, quindi per me questa associazione era del tutto insignificante e puerile.. io credo nell' intelletto, che essendo tale è ingannevole, se traumatizzato in età preverbiale... ma il discorso è lungo molto lungo, e francamente non me la sento di mettere nero su bianco quello che ho capito, almeno ora...frutto di analisi e di letture, analisi da psicoterapeuti intendo...e non ero fuori di testa quando decisi di intraprendere un percorso analitico, anzi...sempre bene presente al mio problema..cercai risposte e non le trovai...ma me le feci...

Se seguire Qualcuno che ti invita a servirLo tramite il servizio del prossimo è "dipendenza", dipendere dalle proprie forze e da un terapeuta allora cos'è?

La "religione" non è una dipendenza.

Credere è un sogno.

Sai, Pericle, la vita va avanti lo stesso anche senza pregare, senza credere, senza mai aprire un testo sacro.

Ci sono persone che si accontentano di questa vita.

Di leggere la Gazzetta dello Sport.

Di guardare la Formula 1.

Di seguire la Moto GP.

Buon per loro.

Io ho sempre preferito mettere alla prova quello che per semplice curiosità leggevo e meditavo.

Ho sempre cercato delle spiegazioni per le ingiustizie del mondo.

Ho sempre cercato di spiegare l'ineguaglianza sociale.

Di dare un senso al dolore ingiustificato.

L'immagine del mio "puzzle" si sta lentamente formando.

Rimango assolutamente dell'idea che se ho mal di denti, prima di andare in "chiesa", vado dal dentista a farmi fare un'estrazione, una devitalizzazione, una ricostruzione o un ponte, quello che insomma c'è da fare.

Se tu sei contento così Pericle, buon per te, auguri, continua così.

Non tutti al mondo hanno gli stessi sogni.

Non tutti si accontentano di suonare la chitarra al pub del centro.

C'è anche chi si esibisce da solo in teatro riuscendo ad intrattenere e a far divertire il proprio pubblico per due ore di fila.

E' la direzione che si dà alla propria vita che fa la differenza.

La prospettiva.

Bye ;-)

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NON MI COLLEGO A NESSUN POST PRECEDENTE.

Dico semplicemente quello che mi sta passando per la testa in questo momento.

Io ho una gran voglia di vivere.

E' tanto tempo che aspetto, che mi sforzo di riuscire a vivere.

Non ci riesco.

Non riesco ad avere una ragazza.

Continuo ad essere isolato.

Ho un paio di amicizie importanti ma questo problema di fondo non riesco a risolverlo.

In questo momento mi sto rompendo i xxxxxxx.

Non riesco nemmeno a formulare una preghiera.

Non saprei cosa dire.

Ho semplicemente voglia di vivere, adesso.

Ho voglia di spingere "play".

Basta con le seghe mentali.

Basta col girare attorno ai problemi.

Basta col riuscire a parlare solamente alle spalle degli altri anziché in faccia.

Sono stanco di stare in panchina.

Voglio giocare.

Mi preparo da una vita.

Basta.

Questa è la sincerità.

E' un modo di porsi.

E' prendere in mano i comandi ed iniziare a pilotare.

Dove è finito quel ragazzo che ti implorava di salvarlo, Signore?

Dove sono finite le sue lacrime?

Dove è la sua sincerità?

Tutto svanito nella fottuta routine del mondo.

Dov'è quell'intensità?

Dov'è quell'intento reale?

Qualcuno riesce a capire cosa voglio dire?

Sono stato sufficientemente ESPLICITO?!?!

Mi capite?

RICCIOLO, torna dalla montagna, io qui non mi sento ascoltato come da te.

ESISTE LA POSSIBILITA' DI SENTIRSI "CAGATI" SENZA IL BISOGNO DI RICORRERE AI CARATTERI MAIUSCOLI?

Queste sono parole di sottofondo?

O sono parole che catturano l'attenzione di chi le legge?

Parole al vento UNTITLED.

Parole al vento.

Prega UNTITLED.

Adesso SAI cosa dire.

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Mi collego al post precedente.

Provo un grande senso di pulizia interna, di rinascita.

Le considerazioni di ieri sera mi hano fatto molto bene ed oggi ne ho visto i risultati.

C'è ancora molto lavoro da fare ma la base è stata gettata.

Vorrei riassumere tutto quello che ho scritto finora con una frase.

ANDARE CON LE PROSTITUTE NON E' VIVERE

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perchè dovresti smettere?

intanto comincia a pensare a come reagiresti se sapessi che tua moglie ti

lasciasse .. se vedi che ci soffri , meditaci ,,, immaginati la scena anche piu volte ,

se la ami , in teoria , dovresti riavvicinarti a lei in modo naturale , immaginandoti che lei ti lasci etc...

e se ti riavvicini , hai piu voglia di passare il tempo con lei , e distrai la mente dall ossessione delle escort .

Se vedi che immedesimandoti in questo , non provi nulla , magari è ora di lasciarla tu ,

c è qualcosa che non va nel vostro rapporto , va gtroncato ,, e cosi risolvi i sensi di colpa verso di lei.

poi piano piano vedi di risolvere la dipendenza dalle belle donne ..

a nche se io , moglie a parte , (perchè mi incavolerei parecchio) non lo vedo prorpio come un problema

cosi grave , se tu fossi appunto , single ...

e

secondo me piu ti accanisci sul fatto che devi smettere con questa storia , piu ne sentirai il bisogno...

rinunciare ad una droga tutto e subito puo fare soffrire molto all inizio , se diecidi di troncare, percio

sappi che starai molto male all inizio , ma col tempo passa ...

come una droga fisica , c è l astinenza , poi piano piano si dissolve tutto...

boh , poi io non sonouna psicologa , percio questo è solo il mio parere personale

forse fare qualche terapia ti puo giovare

Ciao

:Four Leaf Clover:

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(risposta alla discussione originale , non mi collego a nessun post)

perchè dovresti smettere? (nel senso che secondo me , i vizi , si superano aggirandoli.)

intanto comincia a pensare a come reagiresti se sapessi che tua moglie ti

lasciasse .. se vedi che ci soffri , meditaci ,,, immaginati la scena anche piu volte ,

se la ami , in teoria , dovresti riavvicinarti a lei in modo naturale , immaginandoti che lei ti lasci etc...

e se ti riavvicini , hai piu voglia di passare il tempo con lei , e distrai la mente dall ossessione delle escort .

Se vedi che immedesimandoti in questo , non provi nulla , magari è ora di lasciarla tu ,

c è qualcosa che non va nel vostro rapporto , va gtroncato ,, e cosi risolvi i sensi di colpa verso di lei.

poi piano piano vedi di risolvere la dipendenza dalle belle donne ..

a nche se io , moglie a parte , (perchè mi incavolerei parecchio) non lo vedo prorpio come un problema

cosi grave , se tu fossi appunto , single ...

e

secondo me piu ti accanisci sul fatto che devi smettere con questa storia , piu ne sentirai il bisogno...

rinunciare ad una droga tutto e subito puo fare soffrire molto all inizio , se diecidi di troncare, percio

sappi che starai molto male all inizio , ma col tempo passa ...

come una droga fisica , c è l astinenza , poi piano piano si dissolve tutto...

boh , poi io non sonouna psicologa , percio questo è solo il mio parere personale

forse fare qualche terapia ti puo giovare

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Ora è il momento di condividere con voi una cosa meravigliosa che questa sera sono riuscito a mettere bene a fuoco.

Penso che sia collegabile all'attuale scandalo della pedofilia nella chiesa.

Come al solito non mi piace fare nomi, mi limito a dire "nella chiesa".

Questa cosa che ho messo a fuoco riguarda anche la mia esperienza "religiosa", se di religiosità possiamo parlare.

Mi spiego meglio.

E' una cosa che lega il proprio modo di esercitare la propria fede ed il sesso a pagamento.

Normalmente quello che una religione insegna è l'obbedienza.

A questa obbedienza viene corrisposta una benedizione, una ricompensa.

Ad esempio, faccio del bene per riceverlo.

Amo il prossimo per essere amato.

Faccio delle offerte per essere benedetto sul piano economico.

Osservo particolari precetti alimentari per ricevere salute o la guarigione da malattie.

Vado in pellegrinaggio per ricevere una grazia.

Insomma, la modalità è quella della compra-vendita.

Io obbedisco a tutta una serie di precetti per avere delle cose in cambio.

Questo tipo di rapporto che una persona "religiosa" può instaurare con la propria "divinità" è un rapporto di compra-vendita.

Insomma, questo non è un rapporto di amore.

Il bello di questo discorso è che questo tipo di rapporto è lo stesso identico rapporto che c'è tra un cliente ed una prostituta.

Il cliente tira fuori del denaro.

La prostituta offre una prestazione.

Allo stesso modo, il fedele si sforza di osservare dei precetti (spesso sono cose che fa controvoglia) e la divinità deve stare ai suoi tempi e alle sue modalità e corrispondere il rispettivo compenso.

Solo che secondo questa logica, la divinità (se mai esiste) non è la divinità stessa, ma il fedele diventa la divinità, l'arbitro del gioco, come un cliente di prostitute è colui che conduce il gioco in un rapporto di compravendita.

Non trovate questo collegamento illuminante?!?!

Io lo trovo estremamente interessante.

Io non ho fatto altro che parlarvi di me, certo non tutti si identificano nella mia esperienza perchè io ho anche un percorso "religioso".

Anzi, dieci anni fa avevo iniziato un percorso "religioso" (tra virgolette) ora sento si essere pronto ad avvicinarmi alla divinità in base ad un rapporto di amore.

Il confine tra queste due modalità è molto sottile.

Forse è il motivo per cui tanti presunti religiosi sono attualmente coinvolti in scandali di pedofilia?

Pensateci alla luce di quello che ho detto riguardo alla mia esperienza vissuta.

Infine, morale della favola:

L'UNICA RICOMPENSA DELL'OBBEDIENZA........

.............................. E' L'OBBEDIENZA STESSA

Questo è l'amore verso la divinità o verso il prossimo.

Quello senza ricompensa.

Chi va a puttane, è incapace di amare.

Perchè la sua logica è l'esatto opposto.

Ciao unitled ,

volevo dirti , leggendo la tua ultima frase ,

che sono rimasta molto colpita ,

nel senso che , è sicuramente vera , ,

ma non puo essere l unica verità possibile.

non è detto che chi vada a puttane sia incapace di amare a prescindere ,

alcuni si ,, alcuni no ... c è chi si innamora delle prositute ,,

la logica non puo spiegare le variabili casuali ne degli eventi ,

ne , soprattutto , dei sentimenti.

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Ora è il momento di condividere con voi una cosa meravigliosa che questa sera sono riuscito a mettere bene a fuoco.

Penso che sia collegabile all'attuale scandalo della pedofilia nella chiesa.

Come al solito non mi piace fare nomi, mi limito a dire "nella chiesa".

Questa cosa che ho messo a fuoco riguarda anche la mia esperienza "religiosa", se di religiosità possiamo parlare.

Mi spiego meglio.

E' una cosa che lega il proprio modo di esercitare la propria fede ed il sesso a pagamento.

Normalmente quello che una religione insegna è l'obbedienza.

A questa obbedienza viene corrisposta una benedizione, una ricompensa.

Ad esempio, faccio del bene per riceverlo.

Amo il prossimo per essere amato.

Faccio delle offerte per essere benedetto sul piano economico.

Osservo particolari precetti alimentari per ricevere salute o la guarigione da malattie.

Vado in pellegrinaggio per ricevere una grazia.

Insomma, la modalità è quella della compra-vendita.

Io obbedisco a tutta una serie di precetti per avere delle cose in cambio.

Questo tipo di rapporto che una persona "religiosa" può instaurare con la propria "divinità" è un rapporto di compra-vendita.

Insomma, questo non è un rapporto di amore.

Il bello di questo discorso è che questo tipo di rapporto è lo stesso identico rapporto che c'è tra un cliente ed una prostituta.

Il cliente tira fuori del denaro.

La prostituta offre una prestazione.

Allo stesso modo, il fedele si sforza di osservare dei precetti (spesso sono cose che fa controvoglia) e la divinità deve stare ai suoi tempi e alle sue modalità e corrispondere il rispettivo compenso.

Solo che secondo questa logica, la divinità (se mai esiste) non è la divinità stessa, ma il fedele diventa la divinità, l'arbitro del gioco, come un cliente di prostitute è colui che conduce il gioco in un rapporto di compravendita.

Non trovate questo collegamento illuminante?!?!

Io lo trovo estremamente interessante.

Io non ho fatto altro che parlarvi di me, certo non tutti si identificano nella mia esperienza perchè io ho anche un percorso "religioso".

Anzi, dieci anni fa avevo iniziato un percorso "religioso" (tra virgolette) ora sento si essere pronto ad avvicinarmi alla divinità in base ad un rapporto di amore.

Il confine tra queste due modalità è molto sottile.

Forse è il motivo per cui tanti presunti religiosi sono attualmente coinvolti in scandali di pedofilia?

Pensateci alla luce di quello che ho detto riguardo alla mia esperienza vissuta.

Infine, morale della favola:

L'UNICA RICOMPENSA DELL'OBBEDIENZA........

.............................. E' L'OBBEDIENZA STESSA

Questo è l'amore verso la divinità o verso il prossimo.

Quello senza ricompensa.

Chi va a puttane, è incapace di amare.

Perchè la sua logica è l'esatto opposto.

Solo una piccola annotazione,che proprio per il fatto che sono Cristiano Cattolico sento doverosa.

Questo tipo di rapporto di "scambio" che tu percepisci nella "religione" è completamente sbagliato,anzi diametralmente opposto alla dottrina trasmessa dalla Chiesa.

All'obbedienza di cui parli viene certamente corrisposta una "ricompensa" che non è pero' assolutamente di tipo materialistico.Amore,salute,guarigioni,sicurezza economica..ecc. sono tutti doni che sovrabbondano dalla Misericordia di Dio,ma chiarisce Gesù stesso il concetto che non è venuto per promettere gioie e ricchezze.E la ricompensa ,la felicità, la giustizia sono promesse che riguardano la vita eterna,non quella terrena.

Ciao.

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cari compagni,

sono felice che il thread si sia animato :LOL:

Prima di tutto vorrei ringraziare nello, davvero intravedo la tua esperienza e credo di poterne trarre giovamenot.

A tratti mi sento vicino, o meglio mi posso riconoscere in alcuni percorsi di untitled e ricciolo, anche se forse

mi pare di riconoscermi piu' in untitled, sulla fede compresa .. d'altra parte mi pare che ricciolo mi avesse già detto che pure lui leggendo me comprese che il mio problema non era il suo.

Di ricciolo ammetto anzi di provare anche una sorta di fastidio ogni tanto, mi arrivano piu' le cose esterne (i soldi che spendi, che vai in palestra, che c'hai una ditta, che te ne vai in Peru', che ti vedi con una di 21 anni che e' una bambolina etc etc) forse questo tuo scambiare la vita con le cose apparenti ed esterne ti puo' rendere infelice e lo avverti pur non essendone ancora consapevole. Quando parli cosi' provo fastidio forse perche' riconosco in queste ottiche sfalsate attraverso cui relazionarsi col mondo e con se stessi uno dei meccanismi del nostro isolamento moderno che pure in mezzo alla gente ci sentiamo soli.

Mi sei molto piu' simpatico quando quasi inavvertitamente ti lasci scappare la tua umanità, come quando dici che tuo padre ti ha alasciato soldi e tristezza.

Che poi questo concetto e' quello forse che intendeva untitled nella sua illuminazione sulla sincerità: comunicare attraverso la nostra umanità .. alla fine siamo davvero tutti umani, con problemi, vissuti ed emozioni simili, seppur diversi .. e' questa una delle cose che ci puo' avvicinare, che possa capitare in un forum, o con una prostituta o nello spogliatoio della palestra o in ufficio.

Questo vetro trasparente che ci fa da muro come lo descriveva untitled lo sentiamo un po' tutti, o almeno io lo sento come voi, pero' vorrei anche dire che ci fa anche un po' paura il contrario: avere una relazione aperta e continuativa con qualcuno e' impegnativo come suggeriva nello. Li' ci si vincola davvero e difficilmente te ne puoi liberare, anche per questioni di coscienza.

Voglio dire che ci sentiamo soli o frustrati o infelici o isolati o non compresi ma non abbiamo il coraggio di metterci in gioco sul serio e scegliamo sempre una relazione finta che ci dia la parvenza di entrare in contatto con qualcuno pero' che posso interrompere: si va a prostitute da cui posso sempre decidere di non farmi vedere almeno per un po', mi guardo un pornazzo e faccio autoerotismo tra un pensiero e l'altro che non c'entrano nulla come se facessi una merendina, scrivo su un forum aprendo me stesso dimostrando affetto e attaccamento ma posso sempre decidere di non scrivere piu' e sparire.

Tanto chi mi conosce? A chi deve rendere conto?

E cosi' facendo alimento la mia stessa solitudine o qualsivoglia sia la molla del mio disagio.

Per quanto riguarda me, mi sembra di averlo scritto all'inizio, ho compreso che il mio disagio e' relazionato con la sensazione di abbandona che ho provato alla morte di mia madre quando ero bambino attorno ai 9 anni.

Era malata da tempo, ma a noi figli ce l'hanno nascosto, anche se in molti sapevano e agli ultimi giorni ci hanno allontanato per "proteggerci" e quando dopo alcuni giorni ci hanno richiamato puf! la mamma non c'era piu' :)

Cosi' tutto insieme: il dolore della perdita di un genitore, il senso di tradimento da parte di tutti primo fra tutti il padre, il dolore dell'abbandono di una persoan cara che ha preferito morire senza salutarti senza darti parole da ricordare senza gesti di conforto, senso di esclusione dalla vita delle persone a cui tieni.

Questo ha minato la mia intera esistenza provocando credo in me una autostima praticamente nulla, nonostante le mie oggettive capacita', ed una spettacolare tendenza a rovinare qualsiasi successo o cosa bella potessi avere, condannandomi all'isolamento e a sentirmi a disagio praticamente in qualsiasi rapporto o manifestazione sociale.

HO capito inoltre che ho reagito credendo di proteggermi dalle relazioni rifuggendole, come dire non ho nessuna persona al mondo per cui nessuno mi puo' ferire come ho patito, ma in realtà provocavo semplicemente il reiterarsi eterno del mio dolore, per cui per es anche recentemente un mio cugino a cui mi ero molto affezionato e' morto senza salutarmi e senza lasciarmi nulla in eredità, credo perche' fosse offeso con me che l'avevo abbandonato andando a vivere in un'altra città.

Voglio dire che basta una lettera, una telefonata, un abbraccio , uan carezza .. una dimostrazione umana, attraverso cui manifestiamo i nostri sentimenti o pensieri.

Credo abbia ragione untitled: occorre cambiare atteggiamento. Per quanto riguarda me è nel vincolarmi con le persone .. ci sto riuscendo molto piu' che in passato .. ma ancora oggi che sono passati piu' di 30 dal lutto di mia madre tendo a reagire isolandomi, soprattutto quando non mi sento bene con me stesso: per es ultimamene sono disoccupato e me ne vergogno ed allora passo i miei giorni isolato da tutti ..

Forse come ricciolo anche io ho bisogno di "sicurezze" estern e per confrontarmi con gli altri o per lo meno per reggerne anche solo una comunicazione e forse e' per questo che mi infastidisce. Tu magari hai bosogno di mostrare i soldi .. a me basterebbe avere un lavoro .. ma e' sempre una cosa esterna.

E' che siamo purtroppo educati e cresciuti a relazionarci attarverso l'esterno.

Perche' tutto questo conduce alle prostitue pero'? Non riesco a capirlo, ma credo di intuire che il dipendente reitera il comportamenteo per il benessere o l'euforia che questo apparentemente o momentaneamente gli produce.

Per cui e' probabile che dobbiamo focalizzare la nostra attenzione sul dopo e non sul prima per capire che relazione ha questo comportamento col nostro vissuto particolare.

Credo che sia comune fra di noi la sensazione di frustrazione o di rabbia con noi stessi che avvertiamo "dopo" .. per cui se la mia intuizione e' corretta e' probabile che noi ricerchiamo appositamente questo malessere .. e' questa sensazione di disapprovazione, di interiore schifo che ci fa reiterare il nostro comportamento.

Perchè? Non l'ho ancora capito .. qui servirebbe il contributo di qualche terapeuta nel forum che ci spiegasse come funziona: siamo masochisti? Volgiamo stare male? Mi sfugge la cosa .. ma sento che la sto per afferrare.

Alla fine in un giorno ci sono 24 ore e cio' che rimane del giorno sono le nostre scelte di come impiegare il tempo che abbiamo a disposizione. Magari una telefonata a nostro padre, o a un amico o a una ragazza, cercando di impeganrci nella nostra parte di relazione richiederebbe anche meno tempo, soldi e fatica di cercare la prostituta, ancdarci, farci, e ritornare .. ma la prima alternativa costruirebbe qualcosa mentre la senconda distrugge.

Eppure scegliamo la seconda ..

Mi manca qualche anello ms dopo dieci anni che sto lavorando su me stesso .. sento che e' li' il mio cambio interiore .. acnhe se ancora talvolta reitero comportamenti che non voglio piu'.

Un abbraccio a tutti

Mi spiace di aver dato la sensazione di essere uno spaccone, in parte lo sono, ma solo per insicurezza.

I soldi è vero sono importanti ma nel mio caso sono anche causa dei miei problemi. E solo quando sarò morto, speriamo tra 100 anni, sarò veramente in pace.

Non racconto le vicissitudini della mia famiglia, ma in parte mi ritrovo nelle dinamiche che ho affrontato sin da bambino (padre lascivo, madre depressa, separazione, liti, guerre intestine, fidanzate di lui, mariti di lei, ....... fino alla morte di mio padre). Il mio problema quindi potrebbe essere che io sono talmente disillusso dal concetto di coppia comunemente accettato che quasi "schifo" chi sceglie di sposarsi o stare tutta la vita con la medesima donna.

Cinismo, superficialità, non voglia di crescere? Dite voi. Resta che non vedo intorno ai miei amici, genitori, parenti, o altro persone felici o meglio ancora, realizzatesi a prescindere dalla coppia (e non parlo dei miei nonni o genitori!!!). Quindi accantono il rapporto e trovo una giovane amazzone di cui innamorarmi, ovviamente zoccola e lasciva con chiunque. A questo punto soffro. Poi passa però. Voluptas Dolenti? Sicuramente. Animi sensibili e iperosservatori forse.

Ho marciato in Peru' fino a 5.400 metri. Camminavo solo anche per 4 ore e ho avuto tempo per pensare e pensare e pensare. Alla sera, dopo il rancio, sfinito andavo a dormire. Alle 20.00! Mi svegliavo alle 6:30 e ricominciavo tutto da capo.

Stavo bene. Vita semplice, società semplice e non corrotta.

Noi viviamo in un bordello, e dato che siamo persone fragili emotivamente e biosognose di cure, lievi o forti, ci buttiamo nelle cosce di queste donzelle. Non so quando e se troverò mai una donna civile, ma è chiaro che ormai smettere è come chiedere a uno che si fa di coca di passare alle sigarette al mentolo.

Comunque io voglio vedere il mondo, e questo, ahimeè, è difficile da coniugare con matrimonio, famiglia, figlio, ecc. comunque non per me. Sono egosita. E' vero. Ma sfortunatamente sono un buono. Soffro e vivo ogni giorno. Senza pensare al futuro.

P.S mi spiace per il lavoro, questo paese è un cesso e lo stanno definitivamente distruggendo. anche andare all'estero non sarebbe una brutta idea,

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Ciao unitled ,

volevo dirti , leggendo la tua ultima frase ,

che sono rimasta molto colpita ,

nel senso che , è sicuramente vera , ,

ma non puo essere l unica verità possibile.

non è detto che chi vada a puttane sia incapace di amare a prescindere ,

alcuni si ,, alcuni no ... c è chi si innamora delle prositute ,,

la logica non puo spiegare le variabili casuali ne degli eventi ,

ne , soprattutto , dei sentimenti.

Elly hai centrato in pieno. E' il mio caso. Io ho sempre avuto ragazze ma senza tradirle. Poi ho smesso con le ragazze e sono andato solo con le zoccole. Di un paio mi sono invaghito, di quest'ultima sono perso. E' una pazza. Ma io? sono meglio? I rapporti di coppia sono sempre uguali, io con questa pseudo-fidanzata a pagamento, alla fine, rivivo sempre gli stessi episodi delle mie prec storie. Non so le risposte, sto cercando di capire ovviamente. E voi mi dato un grandissimo supporto.

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NON MI COLLEGO A NESSUN POST PRECEDENTE.

Dico semplicemente quello che mi sta passando per la testa in questo momento.

Io ho una gran voglia di vivere.

E' tanto tempo che aspetto, che mi sforzo di riuscire a vivere.

Non ci riesco.

Non riesco ad avere una ragazza.

Continuo ad essere isolato.

Ho un paio di amicizie importanti ma questo problema di fondo non riesco a risolverlo.

In questo momento mi sto rompendo i xxxxxxx.

Non riesco nemmeno a formulare una preghiera.

Non saprei cosa dire.

Ho semplicemente voglia di vivere, adesso.

Ho voglia di spingere "play".

Basta con le seghe mentali.

Basta col girare attorno ai problemi.

Basta col riuscire a parlare solamente alle spalle degli altri anziché in faccia.

Sono stanco di stare in panchina.

Voglio giocare.

Mi preparo da una vita.

Basta.

Questa è la sincerità.

E' un modo di porsi.

E' prendere in mano i comandi ed iniziare a pilotare.

Dove è finito quel ragazzo che ti implorava di salvarlo, Signore?

Dove sono finite le sue lacrime?

Dove è la sua sincerità?

Tutto svanito nella fottuta routine del mondo.

Dov'è quell'intensità?

Dov'è quell'intento reale?

Qualcuno riesce a capire cosa voglio dire?

Sono stato sufficientemente ESPLICITO?!?!

Mi capite?

RICCIOLO, torna dalla montagna, io qui non mi sento ascoltato come da te.

ESISTE LA POSSIBILITA' DI SENTIRSI "CAGATI" SENZA IL BISOGNO DI RICORRERE AI CARATTERI MAIUSCOLI?

Queste sono parole di sottofondo?

O sono parole che catturano l'attenzione di chi le legge?

Parole al vento UNTITLED.

Parole al vento.

Prega UNTITLED.

Adesso SAI cosa dire.

Questa potrebbe essere la colonna sonora che fa per te.

http://www.youtube.com/watch?v=2HD95Lrz09g

Ciao ;-)

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ANDARE CON LE PROSTITUTE NON E' VIVERE

Caro Untitled, da tempo sono interessato al tema del sesso a pagamento e dopo alcune ricerche sono capitato in questo forum. Per fortuna non sono così coinvolto come alcuni di voi. Ho trovato molto interessanti alcuni post. Concordo sul fatto, ad esempio, che la modalità di compravendita che tu descrivi può essere applicata anche ad altri contesti, non solo a quello meramente carnale. E' una modalità di pensiero. Tutto parte dalla testa e poi si traduce in azioni. L'azione è malata perchè il pensiero è malato. Comunque, volevo aggiungere due parole sul fatto che tu sostieni che andare a prostitute non è vivere. Penso di aver capito cosa intendi dire. Io sono molto appassionato alla vita e vorrei semplicemente concordare sul fatto che senza ombra di dubbio, si sceglie la via della prostitute per bypassare un blocco vitale, correggimi se sbaglio. Può darsi che ci sia un blocco interiore che porta a sentirsi spenti e morti e fare sesso a pagamento viene impiegato come mezzo per rivitalizzarsi. Ho centrato il problema? Se l'ho centrato, allora ho scelto il nickname giusto! Buona fortuna a tutti!

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  • 1 month later...
Caro Untitled, da tempo sono interessato al tema del sesso a pagamento e dopo alcune ricerche sono capitato in questo forum. Per fortuna non sono così coinvolto come alcuni di voi. Ho trovato molto interessanti alcuni post. Concordo sul fatto, ad esempio, che la modalità di compravendita che tu descrivi può essere applicata anche ad altri contesti, non solo a quello meramente carnale. E' una modalità di pensiero. Tutto parte dalla testa e poi si traduce in azioni. L'azione è malata perchè il pensiero è malato. Comunque, volevo aggiungere due parole sul fatto che tu sostieni che andare a prostitute non è vivere. Penso di aver capito cosa intendi dire. Io sono molto appassionato alla vita e vorrei semplicemente concordare sul fatto che senza ombra di dubbio, si sceglie la via della prostitute per bypassare un blocco vitale, correggimi se sbaglio. Può darsi che ci sia un blocco interiore che porta a sentirsi spenti e morti e fare sesso a pagamento viene impiegato come mezzo per rivitalizzarsi. Ho centrato il problema? Se l'ho centrato, allora ho scelto il nickname giusto! Buona fortuna a tutti!

Carissimi compagni di sventura, vedo con dispiacere che il Forum è deserto. State tutti bene, tutti fuori dal giro delle Girls? Beh io non direi, dopo una vacanza forzata a 5.000 metri (dove ho avuto modo di pensare molto) son ricaduto nel baratro e sono volato in Russia a trovare la mia amata.

Non vi dico cosa ho speso. Al mio rientro mi sono sentito subito peggio, nel senso che la malinconia mi ha assalito, e ho ricominciato con il mio tram-tram in Mlano (lei è tornata nel mentre). Poi, i primi di settembre sono pure andato al mare con lei per il suo compleanno.

Ora mi sento una merda, sto cercando di resistere ma l'idea di tutto quello che ho speso in sentimenti e coinvolgimento mi frena. Daltro canto l'enorme successo della ragazza e i suoi incontri serrati mi fanno salire lo schifo e forse è la volta buona. Ho una grande confusione e non so dove sbattere la testa, sto cercando di lavorare e concentrarmi su più progetti in modo da tenermi impegnato ma la "mercenaria" russa mi manca, tanto.

Tornate a scrivere ragazzi, qui la cosa non è finita

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Dove sei finito? Come stai?

Carissimi compagni di sventura, vedo con dispiacere che il Forum è deserto. State tutti bene, tutti fuori dal giro delle Girls? Beh io non direi, dopo una vacanza forzata a 5.000 metri (dove ho avuto modo di pensare molto) son ricaduto nel baratro e sono volato in Russia a trovare la mia amata.

Non vi dico cosa ho speso. Al mio rientro mi sono sentito subito peggio, nel senso che la malinconia mi ha assalito, e ho ricominciato con il mio tram-tram in Mlano (lei è tornata nel mentre). Poi, i primi di settembre sono pure andato al mare con lei per il suo compleanno.

Ora mi sento una merda, sto cercando di resistere ma l'idea di tutto quello che ho speso in sentimenti e coinvolgimento mi frena. Daltro canto l'enorme successo della ragazza e i suoi incontri serrati mi fanno salire lo schifo e forse è la volta buona. Ho una grande confusione e non so dove sbattere la testa, sto cercando di lavorare e concentrarmi su più progetti in modo da tenermi impegnato ma la "mercenaria" russa mi manca, tanto.

Tornate a scrivere ragazzi, qui la cosa non è finita

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  • 2 weeks later...
Carissimi compagni di sventura, vedo con dispiacere che il Forum è deserto. State tutti bene, tutti fuori dal giro delle Girls? Beh io non direi, dopo una vacanza forzata a 5.000 metri (dove ho avuto modo di pensare molto) son ricaduto nel baratro e sono volato in Russia a trovare la mia amata.

Non vi dico cosa ho speso. Al mio rientro mi sono sentito subito peggio, nel senso che la malinconia mi ha assalito, e ho ricominciato con il mio tram-tram in Milano (lei è tornata nel mentre). Poi, i primi di settembre sono pure andato al mare con lei per il suo compleanno.

Ora mi sento una merda, sto cercando di resistere ma l'idea di tutto quello che ho speso in sentimenti e coinvolgimento mi frena. D'altro canto l'enorme successo della ragazza e i suoi incontri serrati mi fanno salire lo schifo e forse è la volta buona. Ho una grande confusione e non so dove sbattere la testa, sto cercando di lavorare e concentrarmi su più progetti in modo da tenermi impegnato ma la "mercenaria" russa mi manca, tanto.

Tornate a scrivere ragazzi, qui la cosa non è finita

TU NON SEI UNA PERSONA SERIA, ADULTA, TI COMPORTI COME UN RAGAZZINO.

MI DISPIACE DIRTELO MA E' COSI'.

PERCHE' INVESTI SU DELLE DONNE CHE TI PRENDONO IN GIRO?

PERCHE' NON VIVI SERIAMENTE LA TUA VITA?

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  • 4 months later...

Lo scrivo per me stesso, spero che a qualcuno possa essere utile:

Sono da poco tempo reduce di una storia d’amore o, come sarebbe più giusto definirla, una storia d’innamoramento.

Questa relazione durata qualche mese mi ha permesso di frequentare e conoscere una ragazza molto attraente, intelligente e simpatica.

Siamo stati entrambi molto innamorati l’uno dell’altro e col tempo siamo finiti anche a letto insieme.

Non è stato solo sesso, è stato qualcosa di più, un rapporto sessuale con una persona di cui sono stato innamorato e che è stata innamorata di me.

Questa storia però è durata poco perché frequentandoci sono emerse delle differenze caratteriali e delle incomprensioni che hanno reso molto ardua la continuazione del rapporto.

In altre parole, l’affetto ed il volersi bene continuano ad esserci ma rimane la presenza di "inconvenienti tecnici” che rendono difficoltosa la vita di coppia.

Così siamo arrivati al punto d’uscire uno dalla scena dell’altro pronunciando un consensuale “addio”.

Questa ragazza è stata la prima persona di cui sono stato veramente "innamorato".

Circa un anno prima di conoscerla sono uscito da un periodo di disperazione durato qualche anno in cui non avevo niente di meglio che andare con le prostitute.

La psicoterapia mi aveva aiutato a frenare quel brutto vizio ma solo quest’ultima storia di amore (o d’innamoramento) mi ha permesso di vedere le cose sotto un’altra luce.

Con la fine della storia è inevitabilmente tornato il senso di morte, il “non sentirmi vivo” e quindi anche la tentazione di ripercorre le strade del sesso a pagamento che non percorrevo da tempo.

Durante il mio viaggio in macchina è stato sorprendente come le prostitute mi abbiano lasciato indifferente e tra una ragazza e l’altra veniva rapido alla mia mente il confronto tra quelle meravigliose esperienze con la ragazza di cui sono stato innamorato e le mie remote esperienze da puttaniere.

Quello che le prostitute non potranno mai darmi è fare l’amore con una ragazza che conosco e di cui sono innamorato, avere un rapporto senza preservativo e senza scadenze da rispettare o limiti riguardo al numero di orgasmi, fare l’amore nel letto di casa mia sotto le coperte e poi dormire insieme alla mia ragazza, non dover corrispondere alcuna somma di denaro per la prestazione.

Le prostitute non posso che essere pane per i denti di persone disperate come sono stato io stesso in passato.

Non ho ancora trovato l’amore della mia vita ma ho un’idea un po’ più precisa di come deve essere la mia prossima e spero definitiva compagna e sento di aver dato un taglio netto al cordone ombelicale con le prostitute perché, semplicemente, non provo più gusto ad avere rapporti a pagamento.

Per chi ha avuto una ragazza fissa almeno per un po’ e di cui è stato innamorato quello che una prostituta offre ha una valore talmente basso che è ridicolo chiedere che venga corrisposta una somma di 50 euro.

Auguro a chiunque, ed in particolare a chi vuole liberarsi della soluzione del sesso a pagamento, di INNAMORARSI.

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