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emulazione


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oggi sempre di più sono convinta che la mente dei giovanissimi sia facilmente "trasportabile", dopo che si è data in tele la notizia dei ragazzi che avevano dato fuoco al barone, ne sono spuntati 3 che li hanno imitati incendiando un indiano, 2 che si sono dati fuoco da soli....per non parlare degli stupri a coppiette appartate e a ragazzine...quelli aumentano vertiginosamente giorno dopo giorno!

io sono donna, sono forte e indignata!

non posso immaginare che dei ragazzini a una festa violentino in gruppo una quattordicenne (ragazzi con un'età che va dai 13 ai 17 anni) e che dichiarino che "stavano divertendosi!" è pazzesco a dir poco! mi chiedo se non si fa ciò un po per emulazione rispetto ad amici e notizie sentite in tevisione!? ma non capiscono che è grave? a roma e milano se ne parla più spesso ma questecose capitano da per tutto, senza eccezioni di età e religione! c'è solo da dire che molteplici sono i fattori che portano all'incremento di certi casi, come: la non certezza di una pena severa, sicura, adeguata, i pochi controlli preventivi, la giusta informazione, la cattiva educazione familiare, la poca presenza affettiva e la poca cura di se, ma soprattutto il menefreghismo degli altri come noi! cosa si potrbbe fare per cambiare le cose!????? a volte mi sembra di non poter far altro che sopportare certe cose che risultano molto più grandi di me.....

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Esattamente... un fenomeno culturale. Quello che sta crescendo pare che non sia la violenza bensì la "percezione di violenza"...

... però, se emulazione c'è, sono emulati i comportamenti che "sono" più diffusi o quelli che si "percepiscono" come più diffusi?

Ai postumi l'ardua sentenza.

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più che altro credo ci siano famiglie assenti e figli allo sbando....

Poi c'è da dire che al momento i giornali vanno anche nel paese più sperduto per prendere di queste notizie....quindi adesso è il periodo della violenza sessuale, tempo fa era il periodo degli operai morti nei cantieri ecc.ecc.

Poi ovviamente si dovrebbero avere dei dati statistici alle mani per caprie se i lfenomeno è dilagante o no...sicuramente è percepito in questo modo...

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Esattamente... un fenomeno culturale. Quello che sta crescendo pare che non sia la violenza bensì la "percezione di violenza"...

... però, se emulazione c'è, sono emulati i comportamenti che "sono" più diffusi o quelli che si "percepiscono" come più diffusi?

Ai postumi l'ardua sentenza.

non si tratta di percezione è proprio violenza..

vera..

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non si tratta di percezione è proprio violenza..

vera..

Che la violenza ci sia nessuno lo nega... il fatto che sia in aumento (o in diminuzione) è spesso solo percezione.

Del resto non potrebbe che essere così, perché nessuno ha una visuale a 360 gradi sul mondo, e quindi tendiamo

tutti a costruirci un quadro generale partendo dalle visuali particolari sulla realtà che singolarmente abbiamo.

E' per questo che da un lato c'è chi cerca di studiare i fenomeni con strumenti che vadano un po' oltre le sensazioni,

(ad esempio contando o stimando il numero di atti di violenza noti anno dopo anno, e confrontando i numeri tra di

loro prima di dire "è in aumento" o "è in diminuizione") e dall'altro c'è chi invece gioca sulle sensazioni per dare dei

fenomeni la rappresentazione che più gli fa comodo (ad esempio dando molta eco a singoli casi oppure cercando di

non parlarne mai, a seconda che si voglia far credere che sono di più o di meno).

Qui c'è un articolo interessante sul tema .. è di qualche giono fa:

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000952.html

Poi si potrebbe anche discutere su cos'è "violenza"... è un termine che a volte è un po' abusato, molti lo usano al posto

di "ciò che non mi garba" perché protestare contro una violenza appare molto più adulto che fare i capricci... mentre molte

altre volte non lo si riesce ad usare nemmeno per riferirsi a reati sulla persona.

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caro ste.. quando avevo 14 anni uscivo con i miei amici .. e giravo per napoli in lungo e in largo fino alle 4 doi notte.

pa e ma non erano affatto preoccupati per me .. ed io non avevo nessuna paura.

oggi.. tutto cio' non è piu' possibile.

se un ragazzino esce.. la sera.. potrebbe non tornare piu' a casa..

se ha un motorino glielo rubano e magari lo accoltellano pure.

cioè io mio figlio non lo lascerei tanto andare in giro di notte.

non è piu' la stessa cosa.. tutto è cambiato è strano che non te ne sia accorto.

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Me ne sono accorto eccome... ma il fatto che ci sia più paura di prima non è dimostrazione

del fatto che la maggior paura sia legata ad un aumento del pericolo rispetto a prima.

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Me ne sono accorto eccome... ma il fatto che ci sia più paura di prima non è dimostrazione

del fatto che la maggior paura sia legata ad un aumento del pericolo rispetto a prima.

... ? ...

il coccio. : )

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... ? ...

il coccio. : )

Esattamente... il coccio, la corazza che fa chiudere in se stessi e credere più nelle sensazioni che nei dati di fatto.

Se noti, è un po' come nelle accuse di Mio a Juditta: Mio era convinto che Juditta lo perseguitasse in ogni topic, ma

i dati portati da Juditta hanno dimostrato che era solo una sensazione sua. Ovviamente, a causa del coccio, non è

servito a niente. Allo stesso modo funziona con i reati: una volta che a forza di sentire che sono cresciuti la gente s'è

convinta che sono di più, giustamente tira su un po' di corazza... e poi hai voglia a far vedere con dati oggettivi che

la realtà è diversa dalle percezioni. Il problema è che poi questo diventa esso stesso un fattore d'insicurezza, perché

si è più sicuri se si hanno intorno persone meno spaventate: tendono, in caso di bisogno, ad intervenire di più e

meglio di quanto tendono a intervenire le persone più spaventate... che a volte scambiano addirittura i carnefici per

vittime e le vittime per carnefici.

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ste. l' idea che la tua percezione sia quella giusta mi spaventa un po..

sono daccordo che ognuno percepisce la realtà in modo soggettivo..

ma che ci sia uno che la percepisce " giusta " per tutti non mi va tanto..

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ste. l' idea che la tua percezione sia quella giusta mi spaventa un po..

sono daccordo che ognuno percepisce la realtà in modo soggettivo..

ma che ci sia uno che la percepisce " giusta " per tutti non mi va tanto..

Io non ho parlato della mia percezione... io anzi, come te probabilmente, percepisco più insicurezza di anni fa,

però proprio perché non considero le mie sensazioni come se fossero un totem (cioè, non credo che una cosa

sia vera solo perché ho la sensazione che lo sia), le affianco anche con un po' di uso della ragione.

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e sei il solo a farlo ?..

Beh, no, per fortuna! Articoli come quelli che t'ho segnalato un paio di post fa ne scrivono in molti, e tanti

altri provano a ragionare sulle cose e a non fermarsi a posizioni del tipo "è così perché a me sembra".

Più che altro però non si capisce perché quando qualcuno prova a mettere in dubbio sensazioni che vanno

per la maggiore, portando qualche ragionamento, se non si è d'accordo si cerca di screditare il ragionatore

anziché considerare il ragionamento e semmai far vedere per quale motivo è sbagliato. Chissà, magari è

anche questo atteggiamento parte del "coccio"... Potrebbe essere?

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Che la violenza ci sia nessuno lo nega... il fatto che sia in aumento (o in diminuzione) è spesso solo percezione.

Del resto non potrebbe che essere così, perché nessuno ha una visuale a 360 gradi sul mondo, e quindi tendiamo

tutti a costruirci un quadro generale partendo dalle visuali particolari sulla realtà che singolarmente abbiamo.

E' per questo che da un lato c'è chi cerca di studiare i fenomeni con strumenti che vadano un po' oltre le sensazioni,

(ad esempio contando o stimando il numero di atti di violenza noti anno dopo anno, e confrontando i numeri tra di

loro prima di dire "è in aumento" o "è in diminuizione") e dall'altro c'è chi invece gioca sulle sensazioni per dare dei

fenomeni la rappresentazione che più gli fa comodo (ad esempio dando molta eco a singoli casi oppure cercando di

non parlarne mai, a seconda che si voglia far credere che sono di più o di meno).

Qui c'è un articolo interessante sul tema .. è di qualche giono fa:

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000952.html

Poi si potrebbe anche discutere su cos'è "violenza"... è un termine che a volte è un po' abusato, molti lo usano al posto

di "ciò che non mi garba" perché protestare contro una violenza appare molto più adulto che fare i capricci... mentre molte

altre volte non lo si riesce ad usare nemmeno per riferirsi a reati sulla persona.

ecco volevo dire all'incirca questo ma ovviamente tu sei molto più bravo con le parole.... :im Not Worthy:

Però è vero anche che rispetto ai "nostri" tempi :icon_confused: le cose sono davvero cambiate.....ma parliamo di un lasso di tempo molto più grande di quanto le percezioni generali segnalano....

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secondo me , ste il problema di questa discussione è che vivi poco la realtà che ti circonda.. e ti sei fatto un idea molto teorica..

peraltro con tanto gusto per il bastiancontrarismo.

non so chi ti stia screditando ed in che modo . ma anche tu non ci scherzi.. con i tuoi intetrlocutori.

comunque io ho espresso la mia visione delle cose..

il resto diventa un inutile polemica.

ognuno percepisce le cose secondo i propri filtri ..

e tutte le percezioni hanno lo stesso diritto di esistere .

dopodichè passo e chiudo..

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Certamente Left, tutte le percezioni hanno lo stesso diritto di esistere, ma una cosa è affermare che se

una o più persone (come in questo caso) percepiscono la realtà in un certo modo, questa è essa stessa

una realtà di cui tenere conto, altra cosa è confondere la realtà della percezione di un fenomeno con la

realtà del fenomeno stesso. E' un errore comprensibile e rispettabile, ma rimane un errore, e quel che è

peggio può essere fonte di tanti errori conseguenti...

Ti faccio un esempio "classico", su un fenomeno meno complesso di quello del quale stiamo parlando:

un effetto ottico, quello di questa figura:

092.jpg

La percezione che ha la maggior parte delle persone (me compreso) guardando questa figura è che le

linee orizzontali siano curve, però è facile verificare che invece sono dritte.... basta fare lo sforzo di

prendere un righello e usarlo. Una volta fatta questa operazione, non è che la percezione cambia, ma

almeno si sa che è un effetto ottico e lo si valuta di conseguenza (so che ci vuole un po' di umiltà, per

ammettere che le proprie percezioni possono essere ingannevoli, ma non è necessaria una dose pari

a quella di Gandhi o Gesù... ne basta un pochina!)

Con fenomeni più complessi come la sicurezza, è la stessa cosa: se le percezioni dicono una cosa, mentre

i dati ne dicono un'altra, poi uno tenendo conto di entrambe le cose può decidere meglio quali sono gli

interventi da fare. Altrimenti si può anche andare avanti a colpi di peri per pari (effetto ottico)...

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è polemica ste.. renditene conto.

Cosa vuol dire "è polemica"? Non è più utile, o per lo meno più civile e rispettoso, dire "non sono d'accordo per questo o quest'altro motivo"?

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chissà come mai quando qualcuno non ha niente da controbattere...(perchè le argomentazione di Ste sono ineccepibili)...allora improvvisamente partono le accuse...

renditene conto.

bellissimo messaggio Ste. me lo incornicio

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Cosa vuol dire "è polemica"? Non è più utile, o per lo meno più civile e rispettoso, dire "non sono d'accordo per questo o quest'altro motivo"?

voler dimostrare che la propria percezione della realtà è piu' " giusta " di quella degli altri perchè si possiede il righello della ragione . .mi pare una polemica..

accetta che vi sono diversi punti di vista e che sono tutti validi .. poi magari discutiamo.

se tu non percepisci il fatto che negli ultimi vent anni vi sia stata una profonda trasformazione sociale e umana.. e io si.. non è che dico che la mia percezione sia piu' giusta della tua . .dico solo che la tua ha dei filtri diversi ..

rispetto la tua posizione e non la condivido..

poi quante volte ce lo dobbiamo dire ?

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chissà come mai quando qualcuno non ha niente da controbattere...(perchè le argomentazione di Ste sono ineccepibili)...allora improvvisamente partono le accuse...

renditene conto.

bellissimo messaggio Ste. me lo incornicio

smettila di molestarmi.. grazie. .

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smettila di molestarmi.. grazie. .

Percezione di violenza.

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voler dimostrare che la propria percezione della realtà è piu' " giusta " di quella degli altri perchè si possiede il righello della ragione . .mi pare una polemica..

accetta che vi sono diversi punti di vista e che sono tutti validi .. poi magari discutiamo.

No, aspetta... il righello non misura alcuna "percezione", nè la mia nè quella di chiunque altro, e "il righello della ragione" non ce

l'ho io in esclusiva... quello ce l'abbiamo tutti, la differenza non è tra il fatto di averlo o no, ma tra il fare lo sforzo di usarlo e il non

usarlo. Se poi la decisione di non usarlo deborda nella stigmatizzazione di chi invece lo usa, essendo suo diritto usarlo..

Tra l'altro, come ho già scritto e come ripeto, la mia percezione non corrisponde a quella data dal righello, ma è più simile alla tua e

a quella della maggior parte della gente. L'uso del "righello" mi fornisce l'informazione aggiuntiva che la mia percezione è ingannata.

Una volta resomi conto di questo, vado a vedere cos'è che la altera (non penso che una percezione sia assolutamente affidabile solo

perché mia, ma non sono nemmeno estremista nell'altra direzione, da attribuire un mio inganno percettivo solo alla mia stupidità).

Se riprendiamo l'esempio dell'effetto ottico, una volta che ho usato il righello so che le linee sono orizzontali, ma continuo a percepirle

curve... e allora inizio a studiare me stesso e la figura, e capisco cos'è che mi inganna.

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