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Megaschermo


Ste

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mettiamola così...se decidicamo di fare un discorso "teorico" "accademico"...sulla proiezione..è un conto.

e per me va anche bene, eh! diciamo che non avendo io alle spalle studi o letture sul tema della psicologia (perchè facendo terapia scelgo di evitarli) tendo a portare il discorso sugli esempi personali...non avendo la teoria, butto il discorso sul pratico e mostro il meccanismo della proiezione per come è vissuto da me. sia come vittima, sia come artefice di proeizioni...

Nulla in contrario sul fare "anche" questo. Comunque guarda che non è che ciò che è vissuto da te (o da me) è pratica, e il

resto è teoria, comunque, eh! La proiezione è un meccanismo che c'era prima che io e te nascessimo e ci sarà anche quando

pascoleremo nelle verdi praterie di Manitù.

secondo me non è una questione "logica". è sempre un meccanismo psicologico. se gli altri stanno (magari fraintendendo il senso del topic) mostrando lati di se... hanno la sensazione che chi non lo fa si voglia mettere su un altro livello (ma non lo dico come giudizio, uso la parola percezione come la intendi tu).

e lo sentono "distante".però è, appunto ,un meccanismo.

Come sopra. Però, ripeto, il proprio ombelico dopo un po' è noioso come argomento di conversazione... può magari essere

un buon punto di partenza, e di sicuro è utile parlare delle cose inserendo anche il proprio rapporto con esse, ma se si parte

lì e si rimane lì, e guai a provare ad allontanarcisi, allora è molto meglio far sesso che chiacchierare!

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Leggo una "velata" :icon_biggrin: critica alla mia idea soggettiva...bene, ciò rende il discorso più interessante. Penso soltanto che teorizzare da parte mia che sono piuttosto ignorante in merito sarebbe inutile e noioso. Assai più interessante (anche perché e difficilissimo farlo, assai più facile teorizzare) partire dalla propria esperienza personale e dire: QUAND'E' CHE AVVERTO DI STARE PROIETTANDO? E anche (perché no, Ste?) QUANDO E' CHE SENTO GLI ALTRI PROIETTARE?

:ola (4):

(Può darsi pure che io stia proiettando la MIA tendenza da professore a teorizzare... :Shame On You: )

Ancora più utile potrebbe essere: quando "avverto" di stare proiettando, o che gli altri "proiettano", cos'è che mi induce a credere

che avverto correttamente o che magari non sto proiettando?

E ancora più utile potrebbe essere: sono sicuro di aver capito cosa significa teoria e cosa "pratica? O confondo la parola "pratica" con

la parola "personale" e la parola "teoria" con "tutto il resto"?

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Ancora più utile potrebbe essere: quando "avverto" di stare proiettando, o che gli altri "proiettano", cos'è che mi induce a credere

che avverto correttamente o che magari non sto proiettando?

E ancora più utile potrebbe essere: sono sicuro di aver capito cosa significa teoria e cosa "pratica? O confondo la parola "pratica" con

la parola "personale" e la parola "teoria" con "tutto il resto"?

Penso che la "pratica" sia sempre personale. Se io spalo la terra è pratica, se parlo dello spalare la terra è teoria. Inutile complicare le cose...Inoltre, se devo cercare di capire ogni volta se quello che provo e avverto è vero o falso, mi si imbroglia il cervello, e Mio mi dice di stare attento agli scherzetti della mente... :icon_biggrin: .

In teoria, fra le altre cose, la "proiezione" a volte può essere l'estrinsecazione di un desiderio...metti caso che io sia innamorato folle di DIGI ( :icon_razz: ), e DIGI mi sorrida, attribuirò a lei il sentimento che io provo, penserò che anche lei si è innamorata di me...(magari era un sorriso di compatimento). Cito questo esempio perché una volta queste cose mi accadevano spesso... :redface:

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Penso che la "pratica" sia sempre personale. Se io spalo la terra è pratica, se parlo dello spalare la terra è teoria. Inutile complicare le cose...Inoltre, se devo cercare di capire ogni volta se quello che provo e avverto è vero o falso, mi si imbroglia il cervello, e Mio mi dice di stare attento agli scherzetti della mente... :icon_biggrin: .

In teoria, fra le altre cose, la "proiezione" a volte può essere l'estrinsecazione di un desiderio...metti caso che io sia innamorato folle di DIGI ( :icon_razz: ), e DIGI mi sorrida, attribuirò a lei il sentimento che io provo, penserò che anche lei si è innamorata di me...(magari era un sorriso di compatimento). Cito questo esempio perché una volta queste cose mi accadevano spesso... :redface:

:Angel:

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Penso che la "pratica" sia sempre personale. Se io spalo la terra è pratica, se parlo dello spalare la terra è teoria. Inutile complicare le cose...Inoltre, se devo cercare di capire ogni volta se quello che provo e avverto è vero o falso, mi si imbroglia il cervello, e Mio mi dice di stare attento agli scherzetti della mente... :icon_biggrin: .

Scusa Turbo... se tu parli del tuo spalare la terra, non spali la terra: parli di te e dici che spali la terra. Una cosa che solo in Italia

può essere considerata "pratica"...

A proposito di scherzetti della mente e di proiezioni, che poi non sono altro che scherzetti della mente... è possibile - e qui faccio

un riferimento pratico alle convinzioni di Mio sulla condotta di Juditta, rivelatesi poi errate - che una delle condizioni che portano a

proiettare sia proprio un eccesso di auto-riferimento? A me sembra molto verosimile...

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Scusa Turbo... se tu parli del tuo spalare la terra, non spali la terra: parli di te e dici che spali la terra. Una cosa che solo in Italia

può essere considerata "pratica"...

A proposito di scherzetti della mente e di proiezioni, che poi non sono altro che scherzetti della mente... è possibile - e qui faccio

un riferimento pratico alle convinzioni di Mio sulla condotta di Juditta, rivelatesi poi errate - che una delle condizioni che portano a

proiettare sia proprio un eccesso di auto-riferimento? A me sembra molto verosimile...

Sì, in effetti mi sono accorto di non essermi spiegato bene. Allora diciamo, dato che qui ovviamente si può solo parlare della pratica: una cosa è parlare della tecnica dello spalare la terra, senza averlo mai fatto, una cosa parlarne dopo aver lavorato anni come spalatore. Ecco, io preferisco parlare delle cose che ho sperimentato personalmente. Tu no? Non so bene cosa intendi come autoriferimento, in quanto tutti, nel parlare in generale, ci riferiamo anche inconsciamente al nostro vissuto, cioè al particolare. Eccesso di autoriferimento può essere un'eccessiva rigidità sui propri schemi mentali? :Thinking:

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Sì, in effetti mi sono accorto di non essermi spiegato bene. Allora diciamo, dato che qui ovviamente si può solo parlare della pratica: una cosa è parlare della tecnica dello spalare la terra, senza averlo mai fatto, una cosa parlarne dopo aver lavorato anni come spalatore. Ecco, io preferisco parlare delle cose che ho sperimentato personalmente. Tu no?

Beh, dato che nel caso specifico "spalare la terra" è un meccanismo psichico basilare, presumo che se uno non l'ha mai

fatto o è un manichino di negozio, o non se n'è accorto (probabilmente ha le difese psichiche molto alzate...), ma non è

che se uno non si mette sempre al centro delle cose significa che non le ha mai sperimentate...

Non so bene cosa intendi come autoriferimento, in quanto tutti, nel parlare in generale, ci riferiamo anche inconsciamente al nostro vissuto, cioè al particolare. Eccesso di autoriferimento può essere un'eccessiva rigidità sui propri schemi mentali? :Thinking:

No, intendo qualcosa di meno teorico degli schemi mentali... qualcosa di più pratico. Vediamo se riesco a spiegarmi meglio con

un esempio comune, credo, di innocuo scherzetto della mente: ti è mai capitato di fare qualcosa di ripetitivo, tipo, chessò... di

pelare patate per dieci ore consecutive, e poi una volta smesso,... dovunque guardi vedi patate anche se non ci sono?

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Beh, dato che nel caso specifico "spalare la terra" è un meccanismo psichico basilare, presumo che se uno non l'ha mai

fatto o è un manichino di negozio, o non se n'è accorto (probabilmente ha le difese psichiche molto alzate...), ma non è

che se uno non si mette sempre al centro delle cose significa che non le ha mai sperimentate...

Mah! Allora non comprendo bene cosa intendi per "sperimentare".

No, intendo qualcosa di meno teorico degli schemi mentali... qualcosa di più pratico. Vediamo se riesco a spiegarmi meglio con

un esempio comune, credo, di innocuo scherzetto della mente: ti è mai capitato di fare qualcosa di ripetitivo, tipo, chessò... di

pelare patate per dieci ore consecutive, e poi una volta smesso,... dovunque guardi vedi patate anche se non ci sono?

Forse si tratta di dare per scontate delle cose che, derivando da una pratica ripetuta, non vengono mai messe in discussione, però qui si parla di cose, come dire...meno manuali, atteggiamenti psicologici, come appunto la proiezione(cercherò di ritornarci). Certo, anch'esse possono ricadere nell'esempio manuale che facevi, derivare da quelle abitudini che ad esempio ti fanno continuare la notte a pelare le patate, dopo che lo hai fatto per una giornata.

Forse proiettare significa anche, in generale, estrinsecare inconsciamente il bisogno di essere come gli altri. Per chi ha sensi di inferiorità...

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Mah! Allora non comprendo bene cosa intendi per "sperimentare".

Nè più nè meno che questo:

http://www.dizionario-italiano.it/definizi...;lemma=S0F5B400

... che se mi permetti è diverso da "parlare di sè quando si parla di quel qualcosa".

Forse si tratta di dare per scontate delle cose che, derivando da una pratica ripetuta, non vengono mai messe in discussione, però qui si parla di cose, come dire...meno manuali, atteggiamenti psicologici, come appunto la proiezione(cercherò di ritornarci). Certo, anch'esse possono ricadere nell'esempio manuale che facevi, derivare da quelle abitudini che ad esempio ti fanno continuare la notte a pelare le patate, dopo che lo hai fatto per una giornata.

Forse proiettare significa anche, in generale, estrinsecare inconsciamente il bisogno di essere come gli altri. Per chi ha sensi di inferiorità...

Senza scomodare tutto 'sto popò di teoria psicanalitica, molto più semplicemente... così come quando si sta concentrati per troppe ore

sulle patate poi si finisce per vederle dappertutto, è possibile che a osservarsi troppo, le rare volte che si alza lo sguardo si veda se stessi.

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Certo, "fare esperienza di qualcosa, provare". Sono d'accordo. Per cui se non si prova si può fare solo teoria. E' uno dei motivi per cui diffido della maggior parte degli analisti...non hanno vissuto sulla loro pelle stati d'animo come la depressione e gli attacchi di panico. Non hanno la PRATICA! E avere avuto la pratica, credimi, significa moltissimo...(fra parentesi prima dicevi di alcuni modi sbagliati che si hanno in Italia, ma non ho capito a cosa ti riferivi...non so perché, a volte faccio fatica a seguirti, anche questo è interessante da analizzare...chissà poi se proietto... :rolleyes: ).

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però non capisco ste perchè sei così allergico a che si tiri fuori la "teoria psicanalitica"

è proprio questa teoria che ha sviscerato in tutti i suoi aspetti il concetto di proiezione...

che poi il meccanismo in se sia esistito da prima della nascita della psicanalisi...

non so, è come se questo fosse un topic che parla del perchè e del come i pianeti ruotano intorno al sole...e tu dicessi "non scomodiamo la fisica!"

poi magari, sono io che ho perso il filo del discorso

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però non capisco ste perchè sei così allergico a che si tiri fuori la "teoria psicanalitica"

è proprio questa teoria che ha sviscerato in tutti i suoi aspetti il concetto di proiezione...

che poi il meccanismo in se sia esistito da prima della nascita della psicanalisi...

non so, è come se questo fosse un topic che parla del perchè e del come i pianeti ruotano intorno al sole...e tu dicessi "non scomodiamo la fisica!"

poi magari, sono io che ho perso il filo del discorso

Insomma... decidetevi... volete fare discorsi tutto teoria e sfoggiare tutti i libri in materia di psicanalisi che vi siete mangiati

o volete parlare delle cose inserendo nei discorsi anche un po' di pratica? :Batting Eyelashes:

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Certo, "fare esperienza di qualcosa, provare". Sono d'accordo. Per cui se non si prova si può fare solo teoria. E' uno dei motivi per cui diffido della maggior parte degli analisti...non hanno vissuto sulla loro pelle stati d'animo come la depressione e gli attacchi di panico. Non hanno la PRATICA! E avere avuto la pratica, credimi, significa moltissimo...(fra parentesi prima dicevi di alcuni modi sbagliati che si hanno in Italia, ma non ho capito a cosa ti riferivi...non so perché, a volte faccio fatica a seguirti, anche questo è interessante da analizzare...chissà poi se proietto... :rolleyes: ).

Ma, che gli analisti non abbiano la pratica non lo so.... teoria e pratica non è che siano cose così distinte... la teoria quasi sempre

viene astratta partendo dalla pratica, dopodiché, una volta elaborata, viene applicata nella pratica.

Riprendo l'esempio: uno sta dieci ore concentrato a pelare patate, e in pratica vede solo patate (pratica). A lungo andare astrae

il teorema "tutto è patata" (teoria, basata sulla pratica). Poi smette, guarda in faccia sua moglie e vede che ha un naso a patata,

guarda il cielo e invece che le stelle vede patate, cammina per strada e al posto dei sassi vede patate... son tutte applicazioni

pratiche della teoria "tutto è patata" che deriva dalla pratica.

Prova tu a dirgli che proietta le immagini di patate che s'è impresso nella mente... la tua è teoria, la sua è pratica, anche se prendi

uno dei sassi che scambia per patate e glie lo fai mangiare...

(x il fra parentesi: Mi riferivo al fatto che in Italia si chiama "fare" il "dire che si fanno le cose", non il "farle".... hai mai sentito

parlare dell'"Italia che fa"? Mitologia...).

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Mah, il discorso su teoria e pratica alla fine è OT, anche se poi per riparare un lavandino mi affido a un idraulico che conosce sia teoria che pratica piuttosto che a un falegname, esperto in un altro campo. Poi, se l'idraulico la notte sogna tubi che perdono, affari suoi...

Torniamo a bomba. Avevo pensato a due motivi di proiezione, nel primo (che capita a me) si proiettano desideri propri sull'altro, nel secondo si proietta invece sull'altro la propria aggressività (ed anche questo mi capita, meno di frequente). Capita anche a voi? E potete parlare di altre spinte per la proiezione?

P.S. Eccezionale il filmato proposto da Ste; chi sono?

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Proposto da Summer... (io ho copincollato ^_^ ). Sono i Pilobolus. Se ti piacciono ci sono altri video su youtube.

Posso farti qualche domanda? In quei casi come scopri che stai (o che stavi) proiettando? Da cosa lo capisci?

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tu lo chiedi a turbo. allora io chiedo a te "tu hai mai proiettato?" (non ti chiedo di specificarmi come...)

se si...come te ne sei accorto?

questo punto si riaggancia al fastidio (di cui parlavamo io froggy e giusy) che rimane addosso (a volte!!) quando lo psi ti fa notare una proiezione...

tu pensavi che il fastidio fosse una "reazione indotta dalla terapia". invece il fastidio è dovuto proprio all'essere toccati in quei contenuti inconsci che di solito si proiettano. li proiettiamo proprio perchè non li vogliamo vedere. e quando ce lo fanno notare...non li vogliamo vedere comunque!!! ergo proviamo fastidio!

ma siccome stiamo facendo terapia proprio per ottenere consapevolezza e per riuscire a vedere le parti di noi che abbiamo rimosso...andiamo oltre il fastidio, anzi lo usiamo come un campanello d'allarme.

io mi chiedo "perchè sono così infastidita?" e cerco di guardare quella parte di me che di solito evito.

non è che lo psi ci azzecchi sempre nell' attribuzione di proiezioni. la differenza è che quando non 'azzecca...io non mi sento infastidita.

questo succede nella terapia. c'è bisogno di un occhio esterno. ma non metto in dubbio che una persona con una maggiore consapevolezza sia in grado di compiere da sola questa operazione di lettura interna.

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tu lo chiedi a turbo. allora io chiedo a te "tu hai mai proiettato?" (non ti chiedo di specificarmi come...)

se si...come te ne sei accorto?

questo punto si riaggancia al fastidio (di cui parlavamo io froggy e giusy) che rimane addosso (a volte!!) quando lo psi ti fa notare una proiezione...

tu pensavi che il fastidio fosse una "reazione indotta dalla terapia". invece il fastidio è dovuto proprio all'essere toccati in quei contenuti inconsci che di solito si proiettano. li proiettiamo proprio perchè non li vogliamo vedere. e quando ce lo fanno notare...non li vogliamo vedere comunque!!! ergo proviamo fastidio!

ma siccome stiamo facendo terapia proprio per ottenere consapevolezza e per riuscire a vedere le parti di noi che abbiamo rimosso...andiamo oltre il fastidio, anzi lo usiamo come un campanello d'allarme.

io mi chiedo "perchè sono così infastidita?" e cerco di guardare quella parte di me che di solito evito.

non è che lo psi ci azzecchi sempre nell' attribuzione di proiezioni. la differenza è che quando non 'azzecca...io non mi sento infastidita.

questo succede nella terapia. c'è bisogno di un occhio esterno. ma non metto in dubbio che una persona con una maggiore consapevolezza sia in grado di compiere da sola questa operazione di lettura interna.

Certo io credo che la terapia serva proprio a questo...a darti gli strumenti per capire da solo queste cose....altrimenti se c'è qualcuno che ti dice cosa fare e quando proietti, se pur avesse ragione, quando esci di lì non sei in grado di fare un bel niente per te stesso!!!!

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tu lo chiedi a turbo. allora io chiedo a te "tu hai mai proiettato?" (non ti chiedo di specificarmi come...)

se si...come te ne sei accorto?

Io proietto di continuo, come tutti. Che domanda...

Come me ne accorgo... cerco qualche contatto con la realtà. Ti faccio un esempio: se m'invaghisco di Tizia, sicuramente

passerò attraverso qualche momento in cui vedrò il sentimento ricambiato. Poi chiaro che se la vedo in strada mano nella

mano con quell'africano, l'anello al dito, e un pargolo, magari che ci sia un po' di proiezione mi passa per la testa...

Insomma, per farla breve cerco di farmi di mio quello che tu hai provato a fare con Mio quando gli hai fatto il dossier.

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Io proietto di continuo, come tutti. Che domanda...

Insomma, per farla breve cerco di farmi di mio ...!!!!

lo sniffi???? :icon_confused:

lo so è squallida....pardon non sono stata elegante!!! :Just Kidding:

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Io proietto di continuo, come tutti. Che domanda...

Come me ne accorgo... cerco qualche contatto con la realtà. Ti faccio un esempio: se m'invaghisco di Tizia, sicuramente

passerò attraverso qualche momento in cui vedrò il sentimento ricambiato. Poi chiaro che se la vedo in strada mano nella

mano con quell'africano, l'anello al dito, e un pargolo, magari che ci sia un po' di proiezione mi passa per la testa...

Insomma, per farla breve cerco di farmi di mio quello che tu hai provato a fare con Mio quando gli hai fatto il dossier.

si ma ad esempio i tuoi contenuti aggressivi mica li vedi "passare per la strada mano nella mano con un africano", ad esempio...

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Io proietto di continuo, come tutti. Che domanda...

Come me ne accorgo... cerco qualche contatto con la realtà. Ti faccio un esempio: se m'invaghisco di Tizia, sicuramente

passerò attraverso qualche momento in cui vedrò il sentimento ricambiato. Poi chiaro che se la vedo in strada mano nella

mano con quell'africano, l'anello al dito, e un pargolo, magari che ci sia un po' di proiezione mi passa per la testa...

Insomma, per farla breve cerco di farmi di mio quello che tu hai provato a fare con Mio quando gli hai fatto il dossier.

comunque , però non credi che ci pssono essere delel proiezioni che tu non riesci proprio a vedere???

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si va be ma proiettare è naturalissimo non è una malattia da cui guarire.

non è che c' è chi lo fa e chi no .

è un meccanismo di base del cervello umano .

rendersene conto è importante ma non vuol dire che poi non lo fai piu'.. o che riesci sempre a controllarlo.

e non è che se uno vede le persone aggressive necessariamente sta proiettando.. magari quelle persone sono veramente aggressive. ( per rispondere a turbo . .)

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comunque , però non credi che ci pssono essere delel proiezioni che tu non riesci proprio a vedere???

era quello che volevo dire...solo che non mi usciva questa frase così semplice....

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