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Sono un caso a parte


phantom

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Ciao a tutti! Era da molto che volevo scrivere per cercare delle risposte alle mie domande.

Sono un ragazzo molto giovane, studente. Da qualche anno sono caduto nella depressione sia psicologica che fisica a volte. Sono stato in cura da vari psicoterapeuti e solo dopo essere andato da uno pasichiatra sono riuscito almeno a sopravvivere perchè la mia vita era un inferno. Purtroppo adesso ho sempre delle ricadute ma comunque con le medicine riesco a campare. L'unico punto che rimane in sospeso è la mia socializzazione con gli altri che da qualche anno a questa parte è precipitata quasi a 0, nel senso che ho cambiato città e ho deciso volutamente di chiudere quei pochi rapporti di amicizia che avevo e non sono più riuscito a farmi dei nuovi amici perchè mi sentivo troppo diverso, troppo in difficoltà.

Quando sono con le altre persone manca proprio quell'approccio per cui può istaurarsi una conoscenza, un'amicizia. Ho un tono della voce distorto e basso, le parole tremano, escono a mala pena e ho il viso un po' provato e mi sento bloccato, divento lento coi pensieri, non ricordo più nulla, non so cosa dire e mi crea ansia l'essere osservato, per cui cerco di chiudere subito i discorsi o cerco comunque nei giorni seguenti di evitare.

Adesso col cambiamento di cura sembra che qualcosa stia funzionando e anche nei contatti diciamo "quotidiani" riesco meglio e l'umore sembra essere soddisfacente.

Quando sto male però tutto è negativo, l'umore, i pensieri, lo studio (che per altro non è mai più quello di una volta), le conversazioni. Pensate che quando sto male il mio tono della voce e le cose che dico sembrano troppo serie e dette in modo agitato, anche provocatorio.

Ma dentro di me sono una persona che avrebbe voglia di fare tante amicizie, il problema è che non mi sento in grado e non sono in grado per questioni proprio tecniche e non di sbagliata percezione, perchè sono una persona molto critica e osservatrice. Però non so come ma vorrei risolvere i miei problemi e non voglio cadere nell'anonimato in cui mi trovo adesso e vorrei poter fare tutto quello che mi va di fare ed essere al 100% delle mie possibilità.

Quello che non ho detto ancora però è che da piccolo e per parecchi anni ho subito violenze di carattere omo-sessuale e la mia paura è che sia proprio quella la causa di tutto. Ho cercato di dimenticare, di cancellare, di far finta di niente, ma purtroppo adesso mi trovo a fare i conti con l'oste e di questa cosa non ne ho mai parlato con nessuno, proprio nessuno perchè non ne ho mai avuto il coraggio. Solo ultimamente mi dicevo di dirlo al mio psichiatra ma non ce l'ho proprio fatta.

Il problema è che io vorrei riprendere la psicoterapia ma a questo punto non so se andare da un qualsiasi psicoterapeuta o da uno specifico che comunque conosce bene il caso e mi potrebbe aiutare di più. Comunque ho anche problemi di disordine sessuale.

Fino a poco tempo o anche ora per certi versi mi è stata diciamo diagnosticata una leggera schizofrenia e altre cose tipo ansia, panico, umore basso. Molte cose però si sono risolte tranne l'umore e la socializzazione.

Le psicoterapie che ho seguito fino ad ora non mi sono state molto d'aiuto, anzi devo dire che ho fatto più progressi con le medicine e con me stesso che con un'aiuto fin'ora banale, ripetitivo e secondo me fuori luogo (forse dovuto per la mia non sincerità fino in fondo). La psicoterapia si risolveva solo in consigli e continui ordini di approcciarmi con altre persone e col dirmi che erano solo mie sbagliate percezioni, il che è assolutamente falso in quanto l'esperienza parla da sola.

Ovvio che se ho chiuso i rapporti di prima vuol dire anche che venivo trattato male e non capito per quello che ero e per i miei problemi.

Vorrei tanto poter voltare pagina e sorridere alla vita.

Ci sono molte cose che avrei potuto dire in più ma sarebbe stato troppo lungo e ho voluto evitare per questioni di privacy (a volte il mondo di internet è proprio piccolo).

Grazie

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Caro Phantom,

non sono una specialista, ma vorrei darti la mia opinione lo stesso.

La tua situazione deve essere molto spiacevole ed è comprensibile che tu ti senta così triste e depresso: le cose che hai scritto qui sul forum prova a dirle ad uno psicoterapeuta esperto, senza omettere nulla, soprattutto il trauma delle violenze subite.

A volte, parlarne ci aiuta a far chiarezza e a rendere la sofferenza più sopportabile, scoprendo che non siamo soli ad avere subito

quello che abbiamo subito. Ognuno di noi ha la sua storia, fatta di sofferenze e gioie, non permettere che le cose negative che sono accadute prendano il sopravvento su di te, accettale, ma pensa che possono capitarti anche cose belle.

Per quanto riguarda le persone e il tuo relazionarti con loro, spesso molti tendono a stare lontani dalle persone depresse, non stanno lontani da te, ma dalla tua depressione, forse per loro significa prendere le distanze da qualcosa che gli appartiene ma di cui non vogliono saper nulla. Anche perchè essere depressi non aiuta molto nella vita.

Spero di aveti dato un piccolo aiuto :Four Leaf Clover:

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Ciao a tutti! Era da molto che volevo scrivere per cercare delle risposte alle mie domande.

Sono un ragazzo molto giovane, studente. Da qualche anno sono caduto nella depressione sia psicologica che fisica a volte. Sono stato in cura da vari psicoterapeuti e solo dopo essere andato da uno pasichiatra sono riuscito almeno a sopravvivere perchè la mia vita era un inferno. Purtroppo adesso ho sempre delle ricadute ma comunque con le medicine riesco a campare. L'unico punto che rimane in sospeso è la mia socializzazione con gli altri che da qualche anno a questa parte è precipitata quasi a 0, nel senso che ho cambiato città e ho deciso volutamente di chiudere quei pochi rapporti di amicizia che avevo e non sono più riuscito a farmi dei nuovi amici perchè mi sentivo troppo diverso, troppo in difficoltà.

Quando sono con le altre persone manca proprio quell'approccio per cui può istaurarsi una conoscenza, un'amicizia. Ho un tono della voce distorto e basso, le parole tremano, escono a mala pena e ho il viso un po' provato e mi sento bloccato, divento lento coi pensieri, non ricordo più nulla, non so cosa dire e mi crea ansia l'essere osservato, per cui cerco di chiudere subito i discorsi o cerco comunque nei giorni seguenti di evitare.

Adesso col cambiamento di cura sembra che qualcosa stia funzionando e anche nei contatti diciamo "quotidiani" riesco meglio e l'umore sembra essere soddisfacente.

Quando sto male però tutto è negativo, l'umore, i pensieri, lo studio (che per altro non è mai più quello di una volta), le conversazioni. Pensate che quando sto male il mio tono della voce e le cose che dico sembrano troppo serie e dette in modo agitato, anche provocatorio.

Ma dentro di me sono una persona che avrebbe voglia di fare tante amicizie, il problema è che non mi sento in grado e non sono in grado per questioni proprio tecniche e non di sbagliata percezione, perchè sono una persona molto critica e osservatrice. Però non so come ma vorrei risolvere i miei problemi e non voglio cadere nell'anonimato in cui mi trovo adesso e vorrei poter fare tutto quello che mi va di fare ed essere al 100% delle mie possibilità.

Quello che non ho detto ancora però è che da piccolo e per parecchi anni ho subito violenze di carattere omo-sessuale e la mia paura è che sia proprio quella la causa di tutto. Ho cercato di dimenticare, di cancellare, di far finta di niente, ma purtroppo adesso mi trovo a fare i conti con l'oste e di questa cosa non ne ho mai parlato con nessuno, proprio nessuno perchè non ne ho mai avuto il coraggio. Solo ultimamente mi dicevo di dirlo al mio psichiatra ma non ce l'ho proprio fatta.

Il problema è che io vorrei riprendere la psicoterapia ma a questo punto non so se andare da un qualsiasi psicoterapeuta o da uno specifico che comunque conosce bene il caso e mi potrebbe aiutare di più. Comunque ho anche problemi di disordine sessuale.

Fino a poco tempo o anche ora per certi versi mi è stata diciamo diagnosticata una leggera schizofrenia e altre cose tipo ansia, panico, umore basso. Molte cose però si sono risolte tranne l'umore e la socializzazione.

Le psicoterapie che ho seguito fino ad ora non mi sono state molto d'aiuto, anzi devo dire che ho fatto più progressi con le medicine e con me stesso che con un'aiuto fin'ora banale, ripetitivo e secondo me fuori luogo (forse dovuto per la mia non sincerità fino in fondo). La psicoterapia si risolveva solo in consigli e continui ordini di approcciarmi con altre persone e col dirmi che erano solo mie sbagliate percezioni, il che è assolutamente falso in quanto l'esperienza parla da sola.

Ovvio che se ho chiuso i rapporti di prima vuol dire anche che venivo trattato male e non capito per quello che ero e per i miei problemi.

Vorrei tanto poter voltare pagina e sorridere alla vita.

Ci sono molte cose che avrei potuto dire in più ma sarebbe stato troppo lungo e ho voluto evitare per questioni di privacy (a volte il mondo di internet è proprio piccolo).

Grazie

ciao phantom,

secondo me nonostante il disagio che ancora avverti sei sulla strada giusta, secondo me mostri una certa autonomia che attende solo di venir fuori.

non avere paura di aprirti con un esperto, secondo me ti aiuterebbe a partire;

sempre secondo me poi non dovresti calcare la mano su ciò che ora non ti senti in grado di fare,

non obbligarti a socializzare a tutti i costi, le persone che si incontrano tutti i giorni solitamente vogliono immediatezza e leggerezza.

chiaramente non chiuderti in te stesso ma quando hai occasione di stare con altre persone prova anche tu ad essere leggero.

ascolta ciò che dicono e fai interventi brevi, così riuscirai a gestire meglio voce e atteggiamento.

e poi sorridi.

un abbraccio

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ciao phantom , son daccordo con gli altri 2 utenti che ti hanno risposto.

vorrei aggiungere, nn raccontare tutto cio' che hai subito ai tuoi dottori,

sia un vero sbaglio. le loro tecniche son basate a certe diagnosi e per

ogni diagnosi ce' un certo approccio farmaceutico e psicologico.

mi son spiegato ? bohhhhh.....speriamo.

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