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Just a broken doll.


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Eccomi a ricominciare con le mie lagne -.-

Sopprimetemi!!!!!!! XD

Beh... è da tanto che non scrivo, però...

Che dire... sembrerebbe che non ci sia niente che non vada. Ma non è vero...

Io non verso una lacrima da mesi. E, per me, non è una cosa positiva. Da mesi, ormai, l'unica cosa alla quale mi sento davvero affezionata, è la mia camera. La mia piccola, stretta, deliziosa cameretta, il mio rifugio. È normale, visto che da mesi, ormai, vivo chiusa qui. Esco, certo, per carità... ma non molto spesso. Non abbastanza spesso.

So che è "normale" per una depressa essere affezionata al dannato letto su cui passa almeno metà della sua inutile giornata, ma non lo sopporto. Non lo sopporto perchè io, la bella e deliziosa bambolina, sono sempre stata "perfetta". Non lo sopporto perchè tre anni fa, questa deliziosa creaturina riusciva a badare a mille impegni, ad avere una buonissima media in un liceo impegnativo, a tenere in ordine una casa di quattro piani. Adesso, questa ridicola ma graziosa creaturina, non riesce che a leggere poche inutili pagine in un giorno, buttata nel caos della propria stanza, lasciata a marcire nel letto.

Mi sento così inutile e patetica, mi faccio ribrezzo da sola. È vero, non mi provoco più tagli su tutto il corpo, non metto più le dita in gola per vomitare ogni pasto, mangio regolarmente, ora... Ho ripreso a bere, ma con gli amici, mai da sola, come facevo una volta. E questi, lo so, sono lati positivi. Ma almeno, quando le mie braccia sanguinavano, quando morivo dentro per lo schifo che mi facevo, piegata sul water a vomitare... almeno, allora, mi sentivo viva; ero viva. Ero utile, ero attiva.

Adesso non sono nient'altro che un vegetale. Anzi, peggio. Sono quella bambola che qualcuno voleva diventassi. Sono bella ed inutile come un soprammobile. Bella e vuota come una bambola di porcelana sul cui viso si fa largo qualche crepa.

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Voglio il padre che non ho mai avuto. Voglio tornare bambina... giocare sulle sue ginocchia... sentirmi protetta da ogni abbraccio...

Se avessi avuto un padre non starei così. Se avessi avuto un padre nessuno mi avrebbe portato via la mia innocenza, così presto.

Voglio che qualcuno mi protegga...

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Voglio il padre che non ho mai avuto. Voglio tornare bambina... giocare sulle sue ginocchia... sentirmi protetta da ogni abbraccio...

Se avessi avuto un padre non starei così. Se avessi avuto un padre nessuno mi avrebbe portato via la mia innocenza, così presto.

Voglio che qualcuno mi protegga...

mi dispiace . :10::sun::Rose:

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Che dire... sembrerebbe che non ci sia niente che non vada. Ma non è vero...

Io non verso una lacrima da mesi. E, per me, non è una cosa positiva. Da mesi, ormai, l'unica cosa alla quale mi sento davvero affezionata, è la mia camera. La mia piccola, stretta, deliziosa cameretta, il mio rifugio. È normale, visto che da mesi, ormai, vivo chiusa qui. Esco, certo, per carità... ma non molto spesso. Non abbastanza spesso.

So che è "normale" per una depressa essere affezionata al dannato letto su cui passa almeno metà della sua inutile giornata, ma non lo sopporto. Non lo sopporto perchè io, la bella e deliziosa bambolina, sono sempre stata "perfetta". Non lo sopporto perchè tre anni fa, questa deliziosa creaturina riusciva a badare a mille impegni, ad avere una buonissima media in un liceo impegnativo, a tenere in ordine una casa di quattro piani. Adesso, questa ridicola ma graziosa creaturina, non riesce che a leggere poche inutili pagine in un giorno, buttata nel caos della propria stanza, lasciata a marcire nel letto.

Mi sento così inutile e patetica, mi faccio ribrezzo da sola. È vero, non mi provoco più tagli su tutto il corpo, non metto più le dita in gola per vomitare ogni pasto, mangio regolarmente, ora... Ho ripreso a bere, ma con gli amici, mai da sola, come facevo una volta. E questi, lo so, sono lati positivi. Ma almeno, quando le mie braccia sanguinavano, quando morivo dentro per lo schifo che mi facevo, piegata sul water a vomitare... almeno, allora, mi sentivo viva; ero viva. Ero utile, ero attiva.

Adesso non sono nient'altro che un vegetale. Anzi, peggio. Sono quella bambola che qualcuno voleva diventassi. Sono bella ed inutile come un soprammobile. Bella e vuota come una bambola di porcelana sul cui viso si fa largo qualche crepa.

Capisco quello che scrivi. Anche io ho vissuto per anni e ancora ora in bilico fra le crisi autodistruttive e un'apparente quiete che però era solo assenza di vita. Però se non ricordo male sei giovane. Fai l'università? Approfitta dei lati positivi della fase di apparente pausa del male per studiare, disegnare, scrivere. Dedicati a una cosa insomma. Prova a deviare verso una cosa che ti interessa le forze distrutttive che senti. Certo non basta fare così per stare meglio, ma almeno poi in seguito ti troverai qualcosa. Non credere che dica così senza sapere che a volte non si riesce né a leggere né a fare niente. Dico solo di farlo appena puoi. E che anche la propria stanza può trasformarsi in un intero universo. Nell'attesa forse di trovare il coraggio di uscire e inoltrarsi nell'universo di tutti.

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Ciao cari ^^!

Beh... intanto ringrazio per le risposte... e ringrazio anche tutti coloro che leggono ma che non trovano le parole per rispondere... :)

La mia vita va avanti in modo deprimentemente passivo. Sono inattiva come un vegetale. Riesco ad odiarmi, per questo, ma non riesco ad attivarmi. Mi faccio schifo, lo ammetto. Perchè non riesco a fare altro che passare la giornata a letto. E per quanto io mi insulti e mi rimproveri, non riesco a fare nulla.

È frustrante. Questa non sono io.

Sono stata contattata da una scuola per modelle, che ha visto il mio profilo su netlog. Vogliono farmi un colloquio ed inserirmi nei corsi, per poi inserirmi nel mondo della moda, tramite le aziende con cui hanno gli accordi. Non ho ancora deciso cosa fare... però, mi vien da pensare che... è un'occasione... non per fare la modella, cosa di cui mi importa poco, ma per... svegliarmi... per uscire di casa, per attivarmi a fare qualcosa.

Ma dall'altra parte, ho paura. Ho paura di ripiombare nella bulimia... sono troppo in carne, per fare la modella. Mi chiederebbero di dimagrire, e io lo farei nel modo sbagliato. Come ho sempre fatto.

Non so che fare... :sorry:

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Ciao cari ^^!

Beh... intanto ringrazio per le risposte... e ringrazio anche tutti coloro che leggono ma che non trovano le parole per rispondere... :)

La mia vita va avanti in modo deprimentemente passivo. Sono inattiva come un vegetale. Riesco ad odiarmi, per questo, ma non riesco ad attivarmi. Mi faccio schifo, lo ammetto. Perchè non riesco a fare altro che passare la giornata a letto. E per quanto io mi insulti e mi rimproveri, non riesco a fare nulla.

È frustrante. Questa non sono io.

Sono stata contattata da una scuola per modelle, che ha visto il mio profilo su netlog. Vogliono farmi un colloquio ed inserirmi nei corsi, per poi inserirmi nel mondo della moda, tramite le aziende con cui hanno gli accordi. Non ho anocra deciso cosa fare... però, mi vien da pensare che... è un'occasione... non per fare la modella, cosa di cui mi importa poco, ma per... svegliarmi... per uscire di casa, per attivarmi a fare qualcosa.

Ma dall'altra parte, ho paura. Ho paura di ripiombare nella bulimia... sono troppo in carne, per fare la modella. Mi chiederebbero di dimagrire, e io lo farei nel modo sbagliato. Come ho sempre fatto.

Non so che fare... :sorry:

..Allora non scegliere di fare la modella, scegli di fare qualcosa che ti piace e ti gratifica, che ti faccia stare bene con te stessa e non bella per gli altri...bella per te.

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Dicono che i soldi e le cose non ti danno la felicità. Io sono sempre stata la prima a sostenerlo.

Eppure, eccomi qua, a sorridere per delle cose.

Non mi interessa se la mia è pura gioia effimera, se svanirà quando mi sarò stancata di queste cose... l'importante è riuscire a dire, almeno ogni tanto "oggi sono contenta". Non durerà? E che importa! Almeno, ora, c'è!

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Sono stata contattata da una scuola per modelle, che ha visto il mio profilo su netlog. Vogliono farmi un colloquio ed inserirmi nei corsi, per poi inserirmi nel mondo della moda, tramite le aziende con cui hanno gli accordi. Non ho ancora deciso cosa fare... però, mi vien da pensare che... è un'occasione... non per fare la modella, cosa di cui mi importa poco, ma per... svegliarmi... per uscire di casa, per attivarmi a fare qualcosa.

Ma dall'altra parte, ho paura. Ho paura di ripiombare nella bulimia... sono troppo in carne, per fare la modella. Mi chiederebbero di dimagrire, e io lo farei nel modo sbagliato. Come ho sempre fatto.

Non so che fare... :sorry:

Immagino che anche quello sia un mondo di squali senza tanti scrupoli, come quello della musica. La moda, i profumi, i trucchi, il lifting ecc. sono sempre stati modi per confermare il ruolo SUBALTERNO della donna, oggetto ornamentale...Devi essere bella, devi assolutamente piacere, magra, snella, alla larga dal cibo...A me le donne efebiche fanno semplicemente schifo e compassione. Certo, non posso dire che mi piacciano le obese, ma la donna "in carne" assolutamente sì. Ma questo poco importa. Credo non sia bello lavorare per dei "padroni" che hanno il compito di dominare il tuo corpo e il tuo cervello. Può darsi che io mi sbagli...

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Immagino che anche quello sia un mondo di squali senza tanti scrupoli, come quello della musica. La moda, i profumi, i trucchi, il lifting ecc. sono sempre stati modi per confermare il ruolo SUBALTERNO della donna, oggetto ornamentale...Devi essere bella, devi assolutamente piacere, magra, snella, alla larga dal cibo...A me le donne efebiche fanno semplicemente schifo e compassione. Certo, non posso dire che mi piacciano le obese, ma la donna "in carne" assolutamente sì. Ma questo poco importa. Credo non sia bello lavorare per dei "padroni" che hanno il compito di dominare il tuo corpo e il tuo cervello. Può darsi che io mi sbagli...

No, hai perfettamente ragione. E mi sembra assurdo il fatto di considerare l'offerta. Io, che ho sempre cercato di apparire intelligente anzichè bella. È come se stessi andando contro i miei stessi valori.

Io... che tanto sono femminista... ha ragione mio fratello, quando mi dice che io, quando impiego tre ore a vestirmi e truccarmi, per poi finire in vestiti scomodi e tacchi che mi distruggeranno i piedi... sono più maschilista degli uomini.

Ma in realtà io non lo faccio per piacere, io lo faccio per piacermi. Poco mi interessa di quello che pensano gli altri, ma io voglio riuscire ad amare il mio corpo.

È paradossale, forse, visto che io stessa ho mutilato per anni la mia stessa carne.

E... dimagrire... dimagrire... non sono grassa, lo so. Non sono magra, ma neppure obesa. Me lo dicono tutti, costantemente. E cerco di convincermene. Ma è difficile quando si vive con ua persona che tutti i giorni, da quando avevo 10 anni, mi dice che devo dimagrire e mettermi a dieta. Era per lei che mi ficcavo le dita in gola due volte al giorno. Ed era sempre per lei che digiunavo per settimane.

La consapevolezza, però, non rende le cose più facili.

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Dici "io lo faccio per piacermi", ma dici anche che hai subito l'influsso di una persona che ti ha sempre detto di dimagrire e metterti a dieta. Allora...lo fai per te o per lei? Forse se cerchi un equilibrio in generale nel vivere potrai trovare un equilibrio naturale anche nell'alimentazione. Al di fuori di ogni influsso esterno negativo, come quello di "quella persona" che non riesco ad inquadrare, ma se le cose stanno come dici non vuole certo il tuo bene. Comunque per altri versi potrei avere problemi anche più gravi dei tuoi...fra poco sarò un "vecchietto" che non è mai cresciuto... :10:

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Quella persona è mia madre. Per questo le cose sono sempre difficili. Io con lei vivo. E, insieme a mio fratello, è l'unica persona che ho.

Io... credo che la mia vita non abbia avuto poi problemi molto rilevanti, ma io sono sensibile, li vivo male.

Mia madre e mio fratello sono le uniche due persone su cui posso contare, eppure le due persone che mi hanno fatto più male di tutte. Mia madre ignorandomi, costantemente. Mi vedeva solo quando perdevo peso ed indossavo vestiti che accentuassero la mia bellezza e la mia forma. Altrimenti per lei non esistevo. E mio fratello... ha abusato di me per 9 anni.

Come posso vivere serena e trovare l'equilibrio?

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Quella persona è mia madre. Per questo le cose sono sempre difficili. Io con lei vivo. E, insieme a mio fratello, è l'unica persona che ho.

Io... credo che la mia vita non abbia avuto poi problemi molto rilevanti, ma io sono sensibile, li vivo male.

Mia madre e mio fratello sono le uniche due persone su cui posso contare, eppure le due persone che mi hanno fatto più male di tutte. Mia madre ignorandomi, costantemente. Mi vedeva solo quando perdevo peso ed indossavo vestiti che accentuassero la mia bellezza e la mia forma. Altrimenti per lei non esistevo. E mio fratello... ha abusato di me per 9 anni.

Come posso vivere serena e trovare l'equilibrio?

E' terribile...certamente tuo fratello andrebbe denunciato, oltretutto è facile che i tuoi avessero capito qualcosa senza intervenire. Forse tua madre potrebbe aver vissuto un suo "fallimento" personale per cui ha proiettato su di te i suoi problemi, chissà quale presunto ideale...non sono uno psicologo, ma certe distanze col tempo andrebbero prese...

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Le tue lagne sono inutili perché tu non sei affatto vuota e priva di ogni valore, avrai 20 anni o poco più e ti esprimi con una proprietà di linguaggio che la maggior parte dei giovani d'oggi sognano (scusami l'intervento da professore, deformazione professionale :icon_biggrin: ). Essere stata priva della figura paterna è stato sì un grosso guaio, più che altro -a quanto sembra- per l'inadeguatezza di tua madre. Uscire fuori dalle mura del proprio dolore, incontrare gli altri e i loro problemi è certo un buon sistema per sentirsi meglio, e tu ne hai tutti i mezzi. Purtroppo so bene che è un processo lento, lo so per esperienza personale, ma a volte occorre fare un po' di dolce "violenza" su se stessi a fin di bene...

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Grazie... delle tue parole...

Eh... sai... io lo so che devo andare via... ne parlo anche con gli amici, spesso... credo che sarebbe la mia soluzione, ma ora come ora, non posso. Non sono economicamente indipendente e sto ancora studiando. Quindi, devo restare qui.

Lo vedo quando vado in vacanza o in gita scolastica, e sono serena, sto bene...

Per quanto riguarda mio fratello... quasi nessuna delle persone che lo conoscono sa di quello che mi ha fatto. È un mio modo per proteggerlo. Se si trattasse di un'altra ragazza e non di me, le consiglierei di denunciarlo, ma io non lo farei mai. Gli voglio troppo bene... è l'unico che si sia mai preso cura di me...

Tra l'altro... eh... è quasi ironico, a dirlo. Il mio primo patrigno... anche lui abusava di me. Adesso è morto, non posso nemmeno denunciarlo... Ero ancora una bimba... mi prende così male, quando ci penso! Due carnefici nella stessa casa, nello stesso periodo, una madre assente... e io... che potevo fare? Quando gli dicevo che l'avrei denunciato, lui si prendeva gioco di me, diceva che non mi avrebbero creduto e che avrei fatto soffrire mia madre. E io gli davo retta...

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(Ah... io... ho 19 anni, sono ancora in quinta liceo...)

Bene, per ora concentrati sulla maturità e ricorda...(consiglio da professore :icon_mrgreen: ) cerca di ficcare in mezzo all'orale un argomento poco conosciuto ma interessante...una volta in questo modo feci fare un figurone ad un ragazzo-caprone che veniva a ripetizione da me... :Just Kidding:

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Io avrei intenzione di portare come argomento "Il nichilismo e i giovani", partendo dal libro "L'ospite inquietante" di Umberto Galimberti... che ne dici, prof? ^^

(devo darti del lei? XD)

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Io avrei intenzione di portare come argomento "Il nichilismo e i giovani", partendo dal libro "L'ospite inquietante" di Umberto Galimberti... che ne dici, prof? ^^

(devo darti del lei? XD)

:complimenti: Ma mi hai colto di sorpresa, non conosco quel libro e non so se parli per caso del Galimberti che scrive anche su Repubblica, ora mi informerò! :icon_razz:

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Te lo consiglio, come libro. A me l'ha consigliato la prof di filosofia, anche se è più psicologico che filosofico (Galimberti è uno psicologo, se non erro), mi è piaciuto molto, anche se, com'è ovvio, non sono sempre d'accordo con il pensiero dell'autore.

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Te lo consiglio, come libro. A me l'ha consigliato la prof di filosofia, anche se è più psicologico che filosofico (Galimberti è uno psicologo, se non erro), mi è piaciuto molto, anche se, com'è ovvio, non sono sempre d'accordo con il pensiero dell'autore.

Intanto, ho trovato un link interessante:

http://www.ibs.it/code/9788807171437/galim...ante-nichilismo

E anche questo, che si riferisce proprio al libro di cui parli...

http://archiviostorico.corriere.it/2008/ap...080421245.shtml

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  • 1 month later...

Massì, torniamo a lamentarci!

Perchè sono nervosa... sono troppo in ansia per questa merda di esami. Ho paura di non farcela. Ma non lo dico a nessuno perchè il mio fottuto orgoglio me lo impedisce. Io una bocciatura non la reggerei... IO, che ho sempre avuto una buona media, quando non ottima. Per come mi vanno le cose, una bocciatura mi abbatterebbe, mi farebbe crollare.

Ho paura, ma non riesco a dirlo a nessuno :(

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Ti capisco, io quando dovevo fare gli esami ero di un'esagerazione.........avevo quasi l'impressione di dovermi confrontare con una specie di dio e se fallivo sarei rimasta fuori dal suo regno, destinata a non essere amata, col tempo e la riflessione ho imparato a ridimensionare tutto.

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Ciao Principessa,forse non sono la persona più adatta a dare consigli sugli esami(è da "qualche" anno che non ne faccio.....)però io proverei ad analizzare con calma e complessivamente l'andamento di tutto l'anno.Dici di avere sempre buone o ottime medie e presumo sia la verità;questa è senz'altro un'ottima partenza;o un ottimo traguardo?Dico questo perchè il presentarsi ed affrontare gli esami con un ottimo curriculum alle spalle,fa sì che la maggior parte delle difficoltà sia già stata superata.Fatto questo,cercherei di armarmi di coraggio per affrontare le prove,so che non è facile,anzi...però sono fermamente convinto che un pochino di autostima sia fortemente energizzante.Capisco che è difficile trovare da soli i propri punti di forza anzi,è senz'altro più semplice l"autofustigazione". Ti leggo da molto poco e purtroppo non ti conosco ma sono convinto che tu abbia un gran potenziale.Liberalo.

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Le prime due prove sono andate bene. Ed a parte delle discussioni, poi risolte, con il "mio" lui, non c'è niente che non vada. Credo.

Però voglio morire. Io non voglio vivere, la vita mi fa troppo male. Chiamatemi codarda, pensate quello che volete. È così da vigliacchi voler fuggire al dolore? È così vile, cercare di non soffrire più?

Le gioie che mi porta la vita non sono sufficienti. Il dolore le sovrasta.

Quanto può valere la pena, continuare a vivere, se in ogni caso, alla fine della mia vita, sarà sempre di più la sofferenza che la gioia?

Io sono stanca di andare a letto e piangere per ore. Sono stanca di desiderare e chiedere la morte, tutte le notti e, poi, cercare un po' di speranza, al mattino, quando mi sveglio.

Fa male. Fa molto male.

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Anch'io ho desiderato varie volte la morte come desiderio di pace, fine dell'angoscia, non mi sentivo vile per questo.

Però non bisogna nemmeno dare per scontato che sarà sempre di più la sofferenza che la gioia, questo non lo puoi sapere.

Viviti il tuo sconforto in questo momento, lascialo scorrere, lo so che non sono bei momenti, non puoi farci molto in questi istante......ma poi vai avanti.

Non sai cosa t'aspetta......io ho smesso di desiderare la morte, chissà che non accada anche a te :Raised Eyebrow:

ciao principessa :Rose:

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