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Ammiro quelli che, pur non essendo figli di papà, riescono a tirare avanti senza lavorare. Sono mosche bianche, ma devono avere un'intelligenza di gran lunga superiore, almeno alla mia (e ci vorrà anche poco).

ma intendi legalmente? :huh:

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ma intendi legalmente? :huh:

Oddio, magari ai margini della legalità...ma io non sarei mai capace di ciò, troppo ingenuo...in ogni caso, detesto chi per farsi gli affari suoi fa del male agli altri.

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Oddio, magari ai margini della legalità...ma io non sarei mai capace di ciò, troppo ingenuo...in ogni caso, detesto chi per farsi gli affari suoi fa del male agli altri.

Se leggi un po' dei commenti all'articolo, e lo stesso articolo, qualche "né-né" che parla c'è. Basta ascoltarlo (o in questo caso leggerlo).

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intendi il giovane padre che vive in famiglia?

Si, o anche quello che si firma NeNeRix (o qualcosa del genere)...

Poi, vabbè, oltre ai c.d "né-né" ci sono anche delle figure che non mancano mai nei commenti ad articoli di questo tipo...

(come l'accalappiacani frustrato che frigna perché i cani non gli si gettano contenti e felici tra le zozze manacce).

Sempre alla voce come guadagnarsi la pagnotta...

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comunque nè - nè un belino! io continuo a non capire il senso di certe considerazioni. Alla fine della fiera si parla di ragazzi che ancora abbastanza giovani fanno che godersi il più a lungo possibile gli "agi " della loro età spostando solo di poco l' inevitabile precarietà che comunque presto o tardi gli si prospetterà ugualmente.

E quindi?

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Beh... "ragazzi"... si parla di 15-35 anni. Fossero solo 15-18, come la guerra, si parlerebbe di ragazzi, dai.

Anche se è vero che adesso ci si dà dei "ragazzi" anche a 50-60 anni.. Magari c'entra qualcosa... :Raised Eyebrow:

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Beh... "ragazzi"... si parla di 15-35 anni. Fossero solo 15-18, come la guerra, si parlerebbe di ragazzi, dai.

Anche se è vero che adesso ci si dà dei "ragazzi" anche a 50-60 anni.. Magari c'entra qualcosa... :Raised Eyebrow:

si, infatti a 35 anni non ci si può considerare "ragazzo". ed è qualcosa che va oltre le difficoltà oggettive a trovare lavoro...

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Le foglie non cadono lontano dall'albero...

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Le foglie non cadono lontano dall'albero...

Zioè indendi ghe l'abbero che le gederò poi ze le ridrovò dudde indorno in zettezendomila pfannulloni zecchi e aggardoggiadi?Sniff!..Etciù..

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Zioè indendi ghe l'abbero che le generò poi ze le ritrovò tutte intorno in zettezendomila pfannulloni zecchi e aggardoggiadi?

Non so se "fannulloni" è il termine più appropriato... come non so se è più appropriato l'altro termine che si usa... "mammoni"...

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Le foglie o l'albero?

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Facciamo un'ipotesi:

Mamma albero era sognatrice, e li crebbe con tanto amore, e babbo albero, ex-foglia al vento teorico del dissenso,di verdi speranze, poi imborghesito e paciocco, si defilò presto lasciando le foglioline in tenera età a succhiare i sogni della mamma...

esse si dettero all'attesa sognante di Godot che non arrivava mai...

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Mmmh... lasciamo perdere le ipotesi, e guardiamo come le foglie e l'albero affrontano il presente e si preparano il futuro...

Tutto sommato "nè-nè" più che una generazione è una strategia, o scelta o come la vogliamo chiamare, per affrontare il

presente e prepararsi il futuro, no?

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Può essere una valida strategia per affrontare il presente, ma anche il futuro si prepara nel presente..

non vorrei che poi ci ritrovassimo una giovane generazione di "vecchi" saggi-filosofi, che prima è stata vecchia per scelta, e poi si lamenterà se non è più giovane...

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Sei sicura di star descrivendo una prospettiva futura e non magari, l'attuale?

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Sì, è possibile...

In questo caso io mi collocherei ora come ora nella generazione albero-filosofo di mezz'età, che osserva e si chiede con trepidazione cosa diavolo staranno architettando 'ste foglioline al vento. :huh:

Nei confronti dei figli, non è una posizione comoda...

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Proviamo a vedere se magari foglie ed albero non stanno attuando strategie molto simili... in tal caso, il confronto (nel senso

di "contrasto") non avrebbe molto senso...

Prendiamo ad esempio il mio amico Lino, che è un albero e me lo fa pure presente (manco non lo sapessi). In cosa differisce la sua strategia da quella dei c.d. "né-né"?

("Lino" è ovviamente uno pseudonimo).

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