ransie 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 credo che la foglia in questo caso sia un po' più sinceramente al vento che l' albero Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 luglio 2009 In questo caso l'albero sembra a sua volta stare attaccato a dov'è... finché può e poi si vedrà... Come i "né-né". Sempre come per i né-né, sembrano latitanti cose come il senso del fatto che i soldi non piovono dal cielo, una visione del futuro, la prospettiva di costruirselo... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 dopo una riflessione, ritengo di appartenere alla generazione nè-nè più di quanto a una prima lettura dell' articolo non ritenessi... certo non mi sono mai potuta permettere di essere "senza lavoro" ma questo perchè la mia famiglia non poteva sostenermi economicamente. insomma, una questione di sopravvivenza, non di scelta... ma per il resto non sono così lontana da certi pensieri, purtroppo. quando riesco a raccogliere un po' le idee, scrivo di più... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 In questo caso l'albero sembra a sua volta stare attaccato a dov'è... finché può e poi si vedrà... Come i "né-né". Sempre come per i né-né, sembrano latitanti cose come il senso del fatto che i soldi non piovono dal cielo, una visione del futuro, la prospettiva di costruirselo... Ma Lino era forse nella prospettiva di perdere il lavoro? Perchè cambia, di tanto. come i nè nè, è "depresso", non è filosofo o sognatore. tipo malato terminale: Ah, sì? non c'è futuro? e allora sto qui, brucio in sei mesi quello che posso bruciare, e poi si vedrà. E' una prospettiva assai più nera, come fa un albero "depresso", a trasmettere positività e progettualità alle foglie? Non saranno foglie sagge, saranno foglie morte,appunto Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 luglio 2009 Ma Lino era forse nella prospettiva di perdere il lavoro? Perchè cambia, di tanto. come i nè nè, è "depresso", non è filosofo o sognatore. tipo malato terminale: Ah, sì? non c'è futuro? e allora sto qui, brucio in sei mesi quello che posso bruciare, e poi si vedrà. E' una prospettiva assai più nera, come fa un albero "depresso", a trasmettere positività e progettualità alle foglie? Non saranno foglie sagge, saranno foglie morte,appunto No, non credo che Lino sia depresso. Di sicuro non è nella prospettiva di perdere il lavoro o in ogni caso, né più né meno di quanto un né-né è nella prospettiva di non trovarne uno. La stessa cosa per Claudio, Max, Daniele e tutti gli altri ai quali do voce in quel topic. Semplicemente hanno scelto una strategia. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 luglio 2009 Intermezzo... un'altra poetessa bondoliana... http://www.repubblica.it/rubriche/elle-kappa/index.html Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 La produzione poetica bondiana si colloca nel'ambito della tecnica espressiva verbale che chiameremo per tradizione "elenco", volto all'"evocazione di immagini spaziali e temporali senza pertinenze" ( U. Eco) pertanto se esaminiamo il numero delle rilevanze semantiche a livello denotativo e connotativo, e le ricorrenze di archetipi o topoi letterari, potremo senz'altro accostarlo alla corrente neo-circostanziale della poesia contemporanea.( G.Nomemodificato) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 luglio 2009 Topoi o non topoi, Ellekappa è più brava di Bondi... leggi che roba... Ignara magione Violato Tempio Frugale ostello Cattedrale preclusa Agli orfani di tette Jacuzzi al vento Mistica stazione D'irreprensi trenini Tra reclutati osanna Di accatastate ganze Dalle sobrie parcelle Egli si rigenera Disvelando fiero Il suo flòppido carisma Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 ebbbasta!!!!!!!!!!!!!!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 21 luglio 2009 ebbbasta!!!!!!!!!!!!!!!! Ellapeppa... facevamo solo un po' d'intermezzo poetico... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 Direi che l'eco sacrale e rituale degli accadimenti ivi evocati, mirabilmente espresso dai termini mistica e osanna, risuona nel clymax finale in odor di .... epifanica rivelazione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 21 luglio 2009 Definiamoli allora...: filosofi, attendisti, sognatori, neofuturisti, esistenzialisti, teorici del dissenso pianificato... Io, all'epoca trentacinquenne senza lavoro, facevo parte di un'altra categoria. Quella dei TERRORIZZATI...ma sarebbe lunga da spiegare. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 22 luglio 2009 Io, all'epoca trentacinquenne senza lavoro, facevo parte di un'altra categoria. Quella dei TERRORIZZATI...ma sarebbe lunga da spiegare. O bella, è perché poi? Non bastava decidere tra mettersi a studiare qualcosa o cercarsi un lavoro? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 O bella, è perché poi? Non bastava decidere tra mettersi a studiare qualcosa o cercarsi un lavoro? Ste, io facevo storia a me stesso...hai mai sentito di qualcuno che aveva PAURA, TERRORE di lavorare, perché si sentiva un incapace? (E non dovevo SENTIRMI tale...lo ero e basta... ). E non credere che tuttora non abbia seri problemi a volte sul lavoro...ma non posso mettermi a raccontare la storia, dovrei cominciare con "fin dai tempi di adamo ed eva"...). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 22 luglio 2009 Ste, io facevo storia a me stesso...hai mai sentito di qualcuno che aveva PAURA, TERRORE di lavorare, perché si sentiva un incapace? (E non dovevo SENTIRMI tale...lo ero e basta... ). Ma scusa, a 35 anni eri disoccupato e il tuo problema era come ti sentivi? E le bollette? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Ma scusa, a 35 anni eri disoccupato e il tuo problema era come ti sentivi? E le bollette? Bollette? Io sono uscito di casa a 45 anni... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 22 luglio 2009 Bollette? Io sono uscito di casa a 45 anni... Vedi Mau? Ti sentivi un incapace ma alla fine si scopre che eri un precursore. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 22 luglio 2009 Terzo intermezzo poetico: http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/e...zione-cnel.html Fossi in Lino e gli altri, oltre a spedire CV proverei a considerare anche l'idea di cercare soluzioni alternative... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Ste, io facevo storia a me stesso...hai mai sentito di qualcuno che aveva PAURA, TERRORE di lavorare, perché si sentiva un incapace? (E non dovevo SENTIRMI tale...lo ero e basta... ). E non credere che tuttora non abbia seri problemi a volte sul lavoro...ma non posso mettermi a raccontare la storia, dovrei cominciare con "fin dai tempi di adamo ed eva"...). Non sei mica il solo, sai? Sai quanti problemi ho sul lavoro io, ogni giorno? Io poi insegno, dall'età di 25 anni, ve lo farei assaggiare un po'.. Altro che aziende e aziende... Mi so' cresciute delle palle grosseeee...da omo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 mi sembra che anche turbo insegni! siete colleghi! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Ah sì? Allora se s'attacca a parlare di scuola, state freschi Vi facciamo il ritrattino delle magagne del sistema scolastico dalle origini ai giorni nostri. La scuola siamo noi, è un microcosmo della società. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
turbociclo 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Ah sì? Allora se s'attacca a parlare di scuola, state freschi Vi facciamo il ritrattino delle magagne del sistema scolastico dalle origini ai giorni nostri. La scuola siamo noi, è un microcosmo della società. Piacere! Lavoro in un settore particolare ma poco conosciuto...scuola media per adulti, ex 150 ore... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Piacere mio! Io insegno alla scuola media. C'ho ragazzi di tutti i tipi, mi prosciugano letteralmente. Sono ancora viva, eh, eh, c'arriverò alla pensione? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 22 luglio 2009 La scuola siamo noi, è un microcosmo della società. Pensavo una cosa simile delle aziende: sono un microcosmo non tanto della società quanto dello stato. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tex- 0 Share Inserita: 22 luglio 2009 Bollette? Io sono uscito di casa a 45 anni... eppoi vi lamentate dell'italia. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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