Adolescenti e armi (1524060348615)
Mara, 42
Salve, ho trovato nel portafoglio di mio figlio (16 anni) un coltellino.
Qualche mese fa era capitato di fare la stessa scoperta nel sellino dello scooter, allora lo avevo buttato senza dirgli nulla, ovviamente lui non mi ha mai chiesto niente a riguardo.
Ma credo sia il momento di parlarne, come posso affrontare l’argomento nei toni giusti? Premetto che da un anno a questa parte ha atteggiamenti da uomo vissuto, rendimento a scuola calato di molto, menefreghismo apparente, atteggiamento con i professori e con altri da “bulletto”.
Conosco la cerchia di amici e non penso ci siano “sostanze” di mezzo. È sempre stato un bambino ragionevole e studioso, fino in 2 media. Lo stiamo facendo seguire quotidianamente nello studio e sono sempre in contatto con i professori. Io e il padre siamo separati da 5 anni, da lui vissuta, per quanto possibile,abbastanza bene. I rapporti tra me e il padre sono ottimi, è molto presente con il figlio.
È ovviamente difficile riassumere la situazione in maniera esaustiva. Grazie
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Buongiorno Mara,
da quanto tempo suo figlio manifesta questi problemi? Cosa è successo nella sua vita a cavallo di questi cambiamenti? Senza capire da dove si origina il problema non è possibile riuscire ad aiutarlo. Suo figlio si rende conto che c’è qualcosa che non va? Oppure per lui le cose stanno andando bene? C’è da parte sua una richiesta di aiuto ? Cosa dice delle lamentele dei professori nei suoi confronti?
Può essere che tutto sia iniziato nel periodo della vostra crisi di coppia che ha poi portato al divorzio?
Se adesso suo figlio ha 16 anni, i tempi più o meno sembrano coincidere. Può essere che non abbia reagito bene al clima che si respirava in casa prima delle vostra scelta e poi essersi trascinato una sorta di malessere che con il passare del tempo e l’ingresso nell'adolescenza ha espresso in questo modo?
Non dubito che i rapporti tra lei ed il suo ex marito siano buoni e che siate entrambi molto presenti nella vita di vostro figlio, ma lui come ha preso veramente la vostra decisione? Partiamo sempre dal punto di vista dei figli, che subiscono questa decisione presa dai genitori, senza avere potere di fare nulla. Vi siete rifatti una vita nel frattempo? Se si, come ha preso l’ingresso nelle vostre vite di altre persone?
Del coltello certamente bisogna parlare, altrimenti si creano dei fraintendimenti e dei “non detti” che non aiutano a far crescere il rapporto, né tanto meno il dialogo e la sincerità. Può introdurre l’argomento dicendo che tempo fa aveva trovato il coltellino e che lo aveva buttato via, non trovando le parole per affrontare il discorso ma, che adesso che ne ha trovato un’altro, non può evitare di parlare.
E’ lei in quanto genitore, magari anche con il sostegno del padre, che deve tirare fuori questo argomento e chiedere spiegazioni. Non possiamo aspettarci che un adolescente di 16 anni prenda questa iniziativa. Per lui chiuderla così è il modo migliore di non affrontare la questione. Lei che cosa teme? perché lo ha buttato via senza chiedere nulla a suo figlio? Il padre lo sa? cosa ne pensa? Lei ha paura? Teme una reazione da parte di suo figlio? Cosa ha immaginato che lui possa fare con questo coltellino che lei ha trovato?
Nell’affrontare il discorso può aspettarsi anche un pò di rabbia da parte di suo figlio che si sentirà tenuto sotto controllo e spiato, ma certamente non si può non parlare di questa cosa. Magari non è nulla e lo ha comprato per farci delle cose banali ma, ha necessità di esserne sicura.
Se non se la sente di farlo da sola, può chiedere aiuto ad un collega e farlo facendosi aiutare da lui, in un ambiente protetto dove sentirsi maggiormente al sicuro.
Cordialmente
Pubblicato il 07/05/2018
A cura della Dottoressa Alessandra Carini
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