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Adolescenza (152938)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 904 volte

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Clara 46

Salve,
ho un figlio di 15 anni di nome Alessandro che fa fatica ad avere amicizie...è molto legato ad una sua cugina e a scuola non va molto bene. Vorrei sapere come aiutarlo, che consigli posso dargli per migliorare la sua autostima. Io e mio marito cerchiamo di capirlo, ma anche di spronarlo ad avere degli interessi che possano aprilo. In casa andiamo d'accordo e mi piace la sua compagnia, però io e mio marito abbiamo i nostri interessi e mi dispiace lasciarlo solo a casa perchè lui non vuole patecipare e lo capisco perchè sono cose che piacciano a noi. Come possiamo fare? da un parte mi fa piacere che esca poco dato quello che si sente in giro; dall'altra mi spiace perchè mi fa male il suo isolamento.
Clara



Gentile Clara,
Alessandro è entrato nell'adolescenza e certo non sarà facile coinvolgerlo in attività interessanti per voi genitori, poichè, per natura, in questa fase i ragazzi tendono ad allontanarsi dal nucleo familiare.
Allo stesso tempo Alessandro dovrebbe però unirsi ed intensificare i rapporti con i coetanei. Non è raro tuttavia un atteggiamento di chiusura come il suo. Sarebbe utile capire se il suo comportamento sia dovuto a un carattere da sempre introverso, timido o insicuro, o se il suo isolamento sia man mano crescente. Mi dice che Alessandro non va molto bene a scuola e credo, a questo punto, che non abbia creato amicizia con i compagni. Dovrebbe comprendere e approfondire le sue motivazioni. Alessandro ama ciò che fa? Perchè non ottiene buoni risultati? Per aumentare la sua autostima sarebbe utile che scegliesse delle attività di suo interesse, nelle quali si sentirebbe gratificato e più competente.
Per renderlo sicuro di se stesso cercate di rinforzare con complimenti e sostegno i suoi successi o atteggiamenti positivi, evitate di rinfacciargli aspetti del suo carattere (es. la introversione) in maniera negativa.
Un ultimo consiglio riferito alle sue ultime righe: è vero, la cronaca ci narra di episodi negativi e violenti, ma non possiamo proteggere un ragazzo dalla realtà della vita quotidiana. Per diventare adulti maturi e consapevoli bisogna imparare ad affrontare il mondo in prima persona.

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 12/01/2012
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