Anoressia (000563)
Ambra, 16 anni
Ho paura che andando avanti così
diventerò anoressica... mi chiamo Ambra, ho 16 anni e sono abbastanza
felice della mia famiglia, dei miei amici, del mio fisico che molte compagne
di scuola invidiano. Mi piacerebbe diventare una modella, ma mio padre non me
lo permette, dice che il mondo della moda è ambiguo e non si addice ad
una ragazza studiosa e di buona famiglia come me... anche se io non ho nessuna
intenzione di interrompere i miei studi linguistici, solo che mi piacerebbe
scoprire questo mondo che mi affascina così tanto... magari visto da
dentro non è così male come pensano tutti! Probabilmente mio padre
è convinto che io sia troppo piccola, o comunque non si augura e non
si aspetta da me questo tipo di futuro. Mia madre preferirebbe che mi vestissi
e mi comportassi diversamente, secondo lei frequento dei ragazzi/e ''sbandati''
e che ''sembrano degli squatter'', forse mi preferiva quando ero più
piccola, andavo in discoteca e ingoiavo pasticche di ecstasy, fumavo
spesso spinelli di hashish... mi sentivo una tipa ''giusta'', ora non prendo
più ecstasy perchè ho capito che quella roba ti brucia il cervello,
anche se ogni tanto, quando le mie compagne mi chiedono di andare in disco con
loro, ho la tentazione di ricominciare tutto da capo...insomma, non voglio essere
perfetta come mia madre, che è convintissima di esserlo, e nemmeno ''inquadrata''
come vorrebbe mio padre...credo che loro non mi conoscano per niente, forse
non vogliono conoscermi veramente? Ma devo ammettere che gran parte della colpa
è mia, ho raccontato e continuo a raccontare loro molte bugie.
A volte
mi sembra che facciano finta di non vedere quello che combino, continuando a
ripetermi che hanno molta fiducia in me; quando li sento dire così mi
viene voglia di aprirgli gli occhi, di farmi scoprire e gridargli in faccia
tutta la verità, cioè tutto quello che penso di loro e di me stessa...
e che io non sono come pensano loro... ma poi torno in me e mi rendo conto che
sarebbe uno shock, e che probabilmente andrei in un collegio. Io non voglio
questo! Voglio lo stesso bene ai miei genitori, solo che non capisco cosa ho
fatto per meritare tanta fiducia, perchè quando gli dico che vado a dormire
da un' amica (spesso) e gli racconto delle stupidaggini inventate, loro non
si assicurano mai che sia vero? Se lo facessero, di certo si accorgerebbero
che io sono da tutt' altra parte a divertirmi!
Comunque, nonostante tutte le
cose che Le ho racontato sulla mia famiglia, non mi sembra un grande problema
il mio, è abbastanza normale mentire ai propri genitori alla mia età.
Non riesco a capire perchè, soprattutto quando torno da scuola per pranzo,
non ho mai voglia di mangiare, anzi mi piace molto la sensazione che provo quando
il mio stomaco è vuoto, mi sento leggera, libera e ''pulita''. Eppure
non ho problemi ad accettare il mio fisico, anzi mi piace molto così
com'è! Ogni volta che non c'è nessuno in casa (tutti i giorni
a pranzo e a volte a cena), non mangio niente e mi sento felice, più
soddisfatta di un ''buongustaio'' che ha appena finito un pranzetto coi fiocchi!
L'ho contattata perchè mi sento confusa e forse il parere di un esperto
servirebbe a chiarirmi le idee... cosa ne pensa? Ho un problema? E se sì,
cosa fare per risolverlo? La ringrazio infinitamente in anticipo, Ambra.
Cara Ambra, non penso che sia normale
mentire ai propri genitori, come affermi, che questo accade spesso è
vero, ma ritengo che il dialogo con i genitori sia necessario per crescere e
maturare, anzi, è un banco di prova per valutare se stessi. Così
si evitano le "sfide", spesso inutili, in cui sembra di mettersi alla
prova: una sfida indispensabile, invece, è proprio quella di costruire
un rapporto di scambio comunicativo e di trasparenza con i genitori, visto che
dichiari di volergli bene.
Tra l'altro, potrebbero aiutarti per i problemi che hai esposto, non ultimo
questa "idea" di non avvertire gli stimoli della fame che potrebbe
diventare una seria difficoltà nel tuo sviluppo psicofisico.
Il mio consiglio è di riprendere con i genitori un vero dialogo in cui
cominciare a raccontare quello che ti sta accadendo e trovare insieme delle
strade per risolvere ogni problema.
( risponde il dott. Renato Vignati )
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