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Rapporti con un figlio adolescente (078386)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 783 volte

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Patrizia, 42 anni

Mio figlio non riconosce più l'autorità dei suoi genitori ; ad esempio ad un rifiuto, sempre motivato, di qualsiasi genere, reagisce violentemente , spaccando quello che trovadavanti a sè. Noi , devo dire , abbiamo ceduto un pò alle sue richieste, pensando che magari si sarebbe calmato, ma le sue richieste sono sempre superiori: ad esempio se prima non gli permettevamo di dormire fuori, ora diventa un diritto. E' disordinato,non ascolta i nostri rimproveri (lavati prima di andare a letto, tieni in ordine le tue cose), è sempre in giro, dicendoci che: poichè esegue le sue cose a scuola, perchè non dovrebbe uscire! Così anche la sera , si era stabilito, che all'inizio della scuola non sarebbe più uscito, invece ha sempre qualche scusa e approfitta del fsatto che suona la batteria, dicendo che deve incidere un cd con il suo gruppo. Insomma è una lotta continua; non è capace di affrontare una discussione perchè subito si mette ad urlare. racconta bugie, e ruba i soldi in casa, non fa uso di droghe pesanti, ma secondo noi, fa un uso propositato di canne. Come possiamo comportarci per farci ascoltare? abbiamo provato in tutti i modi.

I rapporti con un figlio adolescente sono sempre difficili e, purtroppo, non esiste una ricetta valida in tutte le situazioni.
E' abbastanza normale che suo figlio cerchi di ribellarsi (anche le canne ne sono una testimonianza) per affermare se stesso nella propria personalità. E' una personalità ancora in costruzione che si definisce proprio attraverso le forme di contestazione alle norme sociali e alle regole familiari.
La cosa più difficile è, come scrive, "farsi ascoltare". E' necessario, in ogni caso, stabilire un dialogo, pur in mezzo ai comportamenti di intolleranza. E' necessario ritrovare la possibilità di parlarsi e raccontarsi quello che sta succedendo, evitando da parte dei genitori, di avere un atteggiamento rigido, altrimenti la reazione di rifiuto è scontata. L'atteggiamento giusto, o semplicemente più corretto, è quello dell'ascolto, evitando di dare giudizi precostituiti, di fare morali o prediche, di minacciare o ironizzare. Occorre aiutare suo figlio a parlare di come si sente, realizzando un clima di sicurezza e di accettazione e comprensione. Solo così si può ripristinare un dialogo costruttivo che aiuta suo figlio a crescere.

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