Pubblicità

Borderline? (18062013)

0
condivisioni

on . Postato in Altro | Letto 544 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Maria, 17

 

Gentile Dottore,
ho 17 anni, vorrei chiedere un parere sulla mia situazione in quanto, solo da pochi mesi, mi sono accorta che i miei comportamenti non erano comuni tra i miei amici o conoscenti.
Sono autolesionista da 3 anni, ho abusato di alcol e droghe pesanti fino a perdere conoscenza più volte, non esco mai di casa se non per ubriacarmi, ho avuto un problmena di promiscuità sessuale e a causa di mio padre ho paura degli uomini, di conseguenza i miei rapporti con il genere maschile avvenivano quando ero sicura di non ricordarmi nulla il giorno dopo.
Ho sensazioni d'apatia periodiche, che tal volta mi portano all'autolesionismo per sentire qualcosa.
Idealizzo costantemente le persone e mi innamoro di queste mie idealizzazioni, per finire, mi ritrovo ad avere paure d'essere perseguitata, mi guardo dietro in strada o non esco di casa che faccio prima.
Potrei essere borderline? o...potrei aver ereditato, da mio padre schizofrenico, qualche tipo di disturbo?

Cara Maria,
non è facile dare una risposta definitiva. Sicuramente non sono in grado di darle un'etichetta e non piace farlo. Del resto, a che ti serve?
Capisco che a volte rassicura, una definizione permette di sapere ciò che siamo e ci rende simili ad altri, ma credo che sia meglio che cerchi te stessa fuori da queste etichette.
Intanto penso che tu stia dentro questa grande sofferenza che eviti e in cui ricadi brutalmente, credo che tu stia dentro tutto questo maltrattamento fatto di autolesionismo, di abuso di sostanze, di promiscuità, di cose mancate, di esperienze non vissute, di gioie e tenerezze mai sperimentate. Credo proprio che lì ci sia Maria, credo che sicuramente come tutti i ragazzi hai imparato molte cose dalla tua famiglia, buone e non buone, compreso dei modi di rispondere alla sofferenza. Avere un padre schizofrenico insegna dei modi non costruttivi di affrontarla. Ma ti permette di capire cosa non è sano essere.
Penso che tu debba chiedere aiuto e farlo il prima possibile. Intanto alla tua famiglia e poi a degli specialisti. Sei giovane e hai tutte le potenzialità di cambiare le tue scelte relazionali, le scelte di vita, il modo di affrontare la vita.
Non è facile sicuramente e non sei al pari dei tuoi coetanei, da questo punto di vista, ma se hai fiducia hai sicuramente la possibilità di cambiare e un giorno di far fruttare questa tua esperienza dura, ma sicuramente importante. Qualunque esperienza può costituire un fardello pesante che schiaccia, oppure un bagaglio importante a cui attingere risorse. La differenza la fa la capacità di tradurre le emozioni in qualcosa di tollerabile e costruttivo.
Adesso sei nella fase che il fardello pesa soltanto e corri il rischio di rimanerci vittima. Sta a te, fidarti, fare quel passo in più per poter trasformalo e alleggerirti.
Hai tutto il diritto di vivere, di essere una ragazza come le altre, di passare la tua adolescenza in modo leggero, senza farti del male! Non meriti tutto questo dolore! Non essere tu la prima ad infliggertelo! Credo che anche senza i tagli, anche senza il dolore del corpo tu sia in grado di sentire. Sentire dolore, tristezza, mancanza, vuoto, ma anche tenerezza, amore, dolcezza, gioia ….

 

(Risponde la Dott.ssa Sabrina Costantini)

Pubblicato in data 18/06/2013

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Dopo tanto il nuovo Psiconline è arrivato. Cosa ne pensi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Claustrofobia

La claustrofobia (dal latino claustrum, luogo chiuso, e phobia, dal greco, paura) è la paura di luoghi chiusi e ristretti come camerini, ascensori, sotterranei...

Rêverie

“Rêverie sta a designare lo stato mentale aperto alla ricezione di tutti gli ‘oggetti’ provenienti dall’oggetto amato, quello stato cioè di recepire le identifi...

Castità

Il termine "Castità" deriva dal latino castus, "casto" - connesso probabilmente al verbo carere, "essere privo (di colpa). Esso indica, nell' accezione comun...

News Letters

0
condivisioni