consulenza psicologica (42464)
Paola, 39anni (28.8.2001)
Gentili dottori, vorrei consultare uno/a psicologo/a, ed eventualmente iniziare una psicoterapia perche' le mie relazioni sentimentali sono sempre state infelici e credo di avere bisogno di riflettere e di cambiare qualcosa nei miei schemi mentali per cercare di superare queste difficolta'. Il motivo per cui vi scrivo e' che ho dei dubbi sui criteri e le modalita' da seguire nella ricerca dello psicologo. Vorrei scartare la psicanalisi perche' e' troppo lunga e troppo costosa. Vorrei evitare di chiedere dei nominativi ad amici e conoscenti che non sono qualificati a valutare le capacita' degli psicologi.
Vorrei scegliere una persona che mi ispiri fiducia e con la quale possa sentire di potermi aprire veramente, altrimenti rischierebbe di essere solo una perdita di tempo. Percio' puo' darsi che la ricerca non sia facile, ne' breve, puo' darsi che la persona con cui parlero' al primo colloquio non vada bene, nel qual caso dovrei cercarne un'altra.
Se potessi seguire le mie inclinazioni preferirei prendere nello stesso periodo di tempo degli appuntamenti con piu' di uno psicologo e poi scegliere quello che mi sembra piu' adatto, sia per avere la sensazione di fare una scelta tra diverse possibilita' sia per risparmiare tempo.
Nello stesso tempo pero' ho paura che questo atteggiamento possa essere considerato poco corretto o poco educato se visto dal punto di vista dello psicologo. Sarebbe forse imbarazzante e poco educato dire al primo colloquio che si sta facendo una specie di selezione, mentre non dirlo sarebbe forse poco corretto. Non vorrei comportarmi male, percio' vi chiedo cortesemente il vostro parere su queste mie perplessita'.
Vi ringrazio.
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Mi è capitato un paio di volte di avere una seduta con qualcuno che voleva scegliere con cognizione di causa e me lo dichiarava. Non so se questo sia il modo migliore di approcciare la psicoterapia, ma è il suo modo, e dunque lo segua.
Lo psicologo di turno storcerà il naso, ma questo che conta?
Piuttosto un consiglio, non dal punto di vista dello psicologo scartato, ma dal suo: per scegliere lo psicoterapeuta non occorre trovare il presunto migliore "in offerta", ma quello adatto al paziente anche dal punto di vista empatico.
Dunque, più che scegliere dopo varie visite, ne cerchi una per volta, fermandosi quando si ritiene soddisfatto nelle sue aspettative. Ossia, non confronti gli psicologi tra loro, che non servirebbe a niente, ma ascolti la sua voce interiore e la sua sensazione di fiducia, che scatterà o meno di fronte alla persona che la riceverà.
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