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Estraneazione e illusioni (129529)

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Giulia 23

Salve, sono una ragazza lavoratrice, abito con mia sorella più piccola e i miei animali. L'altra sera parlando col mio ragazzo mi ha detto che sembro "affetta" da qualcosa di similiare alla Sindrome di Stendhal. In realtà la situazione è un pò differente. Vivo una completa estraneazione dalla realtà quando leggo libri. Durante la lettura io sono il racconto, nel senso che provo tutte le emozioni e sensazioni dei personaggi (arrivo ad andare in tachicardia, a dimenticarmi quasi di respirare). In più, se il racconto mi prende molto, tendo ad isolarmi dalla realtà, a mantere il pensiero fisso sul racconto, finchè non ho la possibilità di riprenderlo. La sera, prima di andare a dormire, mi ritrovo a rivivere i passi che ho letto, a modificarli in modo che anche io possa essere partecipe della storia. Ho altri nomi, altri panni, altre vite che si intersecano con quelle dei personaggi (questa cosa mi succede da quando sono piccolina, ma prima i personaggi delle mie "illusioni" erano persone reali o personaggi dei film, crescendo sono diventati quelli dei miei libri), solo il mio dolore resta anche nei miei mondi illusori, ma la solitudine è un pò meno forte. Per le forte emozioni che provo, dunque, durante questi avvenimenti (sia la lettura che le "illusioni"), il mio ragazzo dice che assomiglia alla Sindrome di Stendhal, anche se la causa scatenante non sono più le opere d'arte ma i libri, è possibile? Esiste davvero una sindrome simile? E' grave? Cosa dovrei fare? Intanto sto cercando di non leggere più e di concentrarmi sulla realtà il più possibile.

Cara Giulia, mi domando come abbia fatto il tuo ragazzo a farti una diagnosi. Potrebbe anche essere, ma non puoi averne la certezza finchè non sarà un professionista a dirtelo. Credo che non leggere non sia un granchè utile, e comunque ti suggerisco di chiedere aiuto ad uno psicologo per capire davvero cosa fare e se fare qualcosa.

(risponde la Dott.ssa Agnese Tiziana Magno)

Pubblicato in data 17/04/09
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