Insoddisfazione lavorativa (114342)
Enzo 29
Salve, ho 29 anni, lavoro da 7 anni come tecnico informatico in una scuolai, mi sono laureato con il massimo dei voti in ingegneria informatica due anni fà. Ho una bellissima famiglia: sono sposato da 4 anni con la donna che amo, ho un bimbo di 3 anni ed un altro in arrivo, mia moglie è laureata ma non lavora. Il problema è che mi sento infelice, anche se non dovrei. Io penso che, probabilmente, questo sia legato al fatto che ricopro una mansione lavorativa inferiore alle mie reali capacità ed al titolo di studio che possiedo. Il mio lavoro che pur è il nostro unico sostentamento, non mi consente però nessun agio economico e spesso mi sento frustrato dal fatto che non posso dare qualcosa di più alla mia famiglia (dal punto di vista economico). Queste sensazioni si ripercuotono sul mio umore quando sono a casa e la mia famiglia si accorge che sono triste e giù di morale. Di conseguenza, a casa l'ambiente familiare assume l'aspetto del mio umore: triste. Io so che è un peccato ma non riesco a non pensare a queste cose che mi rendono infelice! Ci tengo a precisare che sto anche cercando con tutte le forze di cambiare lavoro mediante concorsi, curriculum ecc., però purtroppo, la terra in cui vivo (Calabria) non mi consente questo tipo di privilegio. Cosa posso fare? Grazie.
Caro Enzo, da quello che leggo sembra che tu abbia ben chiaro il problema e stai anche cercando di risolverlo con soluzioni alternative come quella di cambiare lavoro. Purtroppo, in questo periodo avere un lavoro appagante è molto difficile e spesso bisogna accontentarsi per soddisfare altre esigenze, come il sostentamento della propria famiglia. Una cosa che certamente si può fare però, è vedere la situazione da una prospettiva diversa, positiva. Sei una persona giovane, hai un lavoro che ti ha permesso di costruirti una famiglia ma hai anche una laurea molto specifica che ti potrebbe offrire la possibilità di trovare un lavoro più appagante. Da quello che scrivi sembra che la tua ricerca di un nuovo impiego più consono alle tue aspettative e alle tue qualifiche, si sia fermata alla Calabria. Perchè allora non pensare ad un trasferimento in un'altra Regione? Potrebbe essere un passo importante e coraggioso ma se ciò può renderti felice, la tua serenità potrebbe contagiare tutta la famiglia. Rimanendo a tua disposizione, ti auguro buona vita.
(Risponde la Dott.ssa Lucilla Dionisio)
Pubblicato
in data 27/07/2010
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