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Mancanza di concentrazione verso un obiettivo (144428)

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Mariarita 26

Salve, io sono sempre stata una ragazza responsabile, per lo meno fino all'età del diploma. Da quando ho cominciato l'università, sono cominiciati i miei problemi. Mia madre mi faceva e mi fa parecchie pressioni, probilmente perchè lei avrebbe voluto terminare i suoi studi, ma ha preferito sposarsi piuttosto che laurearsi. Io non riesco a dare gli esami orali, dopo che il mio primo esame è andato male rispetto alle mie aspettative (22 per uno studio da 30 per me). Capisco che all'epoca avevo 19 anni, ma credo di non aver mai superato questa cosa, anche perchè esami orali ne ho dati pochi e senza brillanti risultati. Poi, ho cominciato una girandola di facoltà e atenei. Ora come ora, non riesco a concentrarmi sugli studi, cioè comincio a studiare ma rallento poco prima dell'esame per potermi dare l'alibi per non presentarmi. Mi nascondo dietro a ciò che vorrei e alla fine non faccio nulla, innescando nei miei genitori un meccanismo di continua pressione che poi gli permette di darmi della fallita. E io alla fine così mii sento. Oltretuttoi, ho cominciato ad avere un atteggiamento "vigliacco" nei confronti della vita e quindi dopo la mia grande delusione d'amore non sono più riuscita a innamorarmi e mi sono chiusa a tal punto che non mi si avvicina più nessuno. Cosa che mi fa soffrire perchè si aggiunge alla "fallita" da studentessa e mi fa sentire un'emarginata. Vivo bloccata in questo limbo. Non vivo, a tal punto che l'anno scorso ho avuto diversi attacchi di panico riguardanti la morte, che come idea di fine e annullamento, è diventata un masso nella mia vita. Sono bloccata tra ciò che credo di poter fare e avere nella vita, e ciò che invece riesco ad avere e a fare. In pratica, mi sento 10 potenzialmente, mentre in atto mi sento 0. E anche se riesco a capirlo, non riesco a far nulla per cambiare questa situazione. Vorrei solo capire da dove dovrei cominciare.

Ciao Mariarita, leggendo la tua storia credo che prima di ogni cosa tu debba fare un bel respiro, resettare e iniziare a domandarti cosa vuoi fare effettivamente da grande. Credo che spesso ci si nasconda dietro le difficoltà (vedi l'esame), gli obiettivi che ci si pone devono essere graduali. Lo stesso vale per le storie d'amore. Non sentirti in colpa se non ti senti portata per l'università, sicuramente avrai tante altre risorse che hai bisogno di scoprire! Tanti auguri.

(Risponde la Dott.ssa Francesca Iacobelli)

Pubblicato in data 10/08/2010
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