Offese in amore e a lavoro (1527283849944)
mela, 25
Buonasera, vi scrivo perchè sto vivendo un periodo molto difficile e faticoso. Da due anni e mezzo ho una relazione e convivo con un ragazzo della mia stessa età.
Dall'inizio della nostra storia ci sono sempre stati alti e bassi continui, forti litigate quasi giornaliere e poi due giornate di amore (forse non siamo mai stati più di una settimana senza litigare). Da subito ha usato delle parole molto forti nei miei confronti, preciso che gli ho chiesto di non offendermi e non usare parolacce negli scontri sin dall'inizio, che nell'ultimo periodo sono aumentate.
Mi offende continuamente, svilisce i miei pianti, fa ironia quando gli chiedo di non trattarmi in questo modo, mi sta facendo sentire sbagliata in tutto, non so come prenderlo è molto rancoroso e spesso nei litigi vengono fuori cose dell'anno prima. Spesso nei momenti di discussione mi fa notare come lo stesso comportamento che ho con lui io lo abbia anche con la mia famiglia, con gli amici, come a darsi forza di quello che mi sta dicendo. In due anni forse ho ricevuto una volta scusa, nell'ultimo mese mi è arrivato a dire ammazzati! ti do uno schiaffo che ti appiccico al finestrino! devi stare zitta!...non era mai arrivato a tanto.
Non riusciamo a discutere in maniera civile e serena, tutte le volte, anche per una piccola cosa (che per lui è sempre fondamentale e io vorrei risolverla con una risata o non dargli piu importanza di quella che ha) si finisce sempre in urla, non parlandoci, evitandoci a casa per giorni fino a che tutto non si sistema per qualche giorno.
Sto andando dalla psicologa perchè sto mettendo in discussione tutto quello che faccio e le mie maniere di comportarmi, lui dice che non ho fiducia in lui che non l'ascolto e che ogni volta che prova a parlarmi (i suoi discorsi sono monologhi infiniti) io so già cosa lui vuole dire e lo interrompo.
In più abbiamo creato un'associazione e dovremo organizzare dei festival insieme e questa cosa mi preoccupa molto perchè sento il peso della responsabilità, ma anche la certezza che non posso piu continuare cosi, che non possiamo lavorare insieme. Detto ciò c'è qualcosa che mi lega a lui di carnale, sento di amarlo.
Il lavoro è un altro grosso problema: sono in una società da quasi due anni e mi stanno sfinendo, troppe responsabilità, pochi soldi, violenza verbale continua e poco rispetto (anche quando non sono a lavoro mi continuano a tartassare di messaggi e richieste facendomi sempre sentire in dovere di rispondere e che la mia credibilità come persona dipenda da come mi comporto in ufficio). Andare bene a loro diventa un metro di giudizio per dare valutazioni su me come persona.
Sono veramente afflitta e stanca, non so come uscire da questa situazione che mi sta schiacciando da una parte all'altra, rido poco e sono piú le volte che piango e sto in tensione.
Mi sembra di non farcela a gestire tutto e che ogni cosa che mi sta girando intorno non riesco a comandarla e sento solo responsabilità e ansia.
Vorrei non tornare piu in ufficio ma sto aspettando la fine del contratto per prendere la disoccupazione.
Mi sento svilita e minata nell'autostima sia da parte della relazione sia da quella sentimentale, non riesco a capire cosa sia giusto e tollerabile e cosa non lo sia, a volte ho dei momenti di lucidità, ma poi rientro in questo meccanismo che mi sta facendo stare male.
Grazie
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Gent. le Mela,
ho letto la tua storia. Ritengo opportuno ricordarti che sei giovane, non ti sei sposata con quest’uomo con cui convivi per cui sei ancora libera di prendere delle decisioni affettive che possono migliorare la tua condizione, cercando di capire che tipo di uomo vuoi al tuo fianco. Quale parte di te vuoi che venga punita da quest’uomo? Pensi di non meritare rispetto come donna? Se lo ami veramente potete iniziare un percorso di Psicoterapia di coppia o ognuno il suo individuale per poter comprendere cosa succede tra voi e quali aspetti vi portano ad essere così litigiosi. Anche per ciò che riguarda il lavorare insieme dovete imparare a rispettarvi nel vostro reciproco ruolo senza essere svalutativi l’uno con l’altro ed imparando ad assumervi ciascuno la vostra responsabilità. Infine per ciò che riguarda il tuo lavoro in ufficio, non vivere in funzione dei giudizi degli altri. Tu impegnati a portare avanti con responsabilità i tuoi compiti, avendo fiducia in te stessa e nelle tue capacità.
Cordiali saluti
Pubblicato il 12/06/2018
A cura della Dottoressa Iolanda Lo Bue
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