problemi con la psicoterapia (46805)
Rosa ,26anni (29.12. 2001)
Salve,spero
che qualcuno mi ascolti e possa capirmi: mi trovo in grandi
difficoltà in questo momento.Per rapporti difficilissimi in
famiglia con i miei(sono unica figlia)e con me stessa qualche anno fa
decisi di iniziare una psicoterapia analitica, ammetto senza molta
cognizione di causa,nè con la reale consapevolezza che avrei
dovuto drasticamente cambiare me stessa,ma con l' unica disperata
speranza di sentirmi un po' meglio, perchè la disperazione e i
sensi di colpa per le scenate continue mi stavano schicciando.La
analista che mi prese in cura mi sembrò piacermi.Adesso sono
confusa, mi accorgo solo ora di non essere riuscita realmente a
creare un rapporto di fiducia con lei o forse addirittura nessun tipo
di rapporto, non la sento al mio fianco,forse sono stata io ad
allontanarla da me, spesso sentendomi fredda aggressiva diffidente, e
nelle difficoltà mi sento più sola di prima.
A casa le cose sono migliorate molto, ma le nuove difficoltà
nate dalla terapia mi hanno comunque impedito di essere serena e
felice.La mia vita praticamente non c'è più:questo
legame mi ha assorbita, annullata, soprattutto nell' angoscia che
potesse rompersi o rovinarsi e io essere abbandonata anche dall'
unica persona che sembrava potermi aiutare.Praticamente penso
soprattutto a questo legame ..e d' altra parte drammaticamente sento
che un rapporto sincero profondo e di confidenza non è mai
esistito.Nonho avuto una vita facile soprattutto per il continuo
fallimento dei miei rapporti affettivi: questo mi sembra l' ennesimo
e mi sento senza speranza.Se lascio la terapista mi sentirò
causa di un' altra frattura dolorosa, e forse insostenibile per me
visto il forte attaccamento che sento, ma continuare un rapporto in
cui ho perduto tutta la vita e me stessa neanche è giusto.
Vorrei provare a creare un nuovo rapporto a iniziare di+ a cambiare,
ma non so se dipende solo da me o anche dalla persona che ho scelto e
che a volte temo non sia quella giusta:non capisco più
niente!
Vi prego datemi un consiglio, non vedo più davanti a me.
Rosa
Cara
Rosa, fare psicoterapia significa spesso confrontarsi con esperienze
emotive dolorose, che rappresentano nel loro superamento una tappa
fondamentale per l'analisi e per la crescita individuale.
Quello che ti sta succedendo non è altro che la
specularità del tuo malessere interiore e della profonda
necessità di un rapporto intenso e continuo con una "figura
genitoriale onnipotente", che dovrai con calma elaborare e superare.
La tua fame di affetto e protezione , mai veramente soddisfatta dalla
tua famiglia di origine, sta uscendo fuori nella sua virulenza,
creandoti simbolicamente in un gioco di proiezioni transferiali uno
strano status di dipendenza nei confronti della tua terapeuta.
Credo che sia importante che tu ne parli con lei con grande
sincerità ed insieme riuscirete sicuramente a produrre quella
svolta, di cui tanto senti l'urgenza.